Fare il figo con la fantasia altrui

Oggi voglio ri -pubblicare un mio vecchio articolo su Conte ( ho scritto tanto su questo bel “personaggio”, forse persino troppo) dove per la prima volta compare un (mio) neologismo che ho saputo, per puro caso che ha fatto il giro dell’web (ma non è certo una novità) e che recentemente è stato usato anche da personaggi di fama che, evidentemente, hanno bisogno di attingere dalla creatività altrui per sostenerla e mantenerla e in definitiva per fare il fighi con la fantasia degli altri: “CamaleConte”.

Lo so, succede e non da oggi e non certo solo a me, gli scopiazzatori anche “blasonati” e molto ben pagati ci sono eccome,  tutti sanno che scopiazzano ma cosi va il mondo o l’Italia dove il merito viene considerato meno di zero e conta solo “conoscere”,

Cioè come diceva il filosofo francese Bourdieu: ” Il faut connaitre” (sperando che fosse sua davvero, ma non ho dubbi in merito). L’Italia che fa scappare le menti migliori perché c’è un tale ammanicamento tra “simili” che si difendono tra loro e si preservano i “posti migliori” se li conservano e se li tramandano gelosamente e per gli altri rimane cosi poco se non nulla. Parlo soprattutto dei giovani che diventano vecchi in attesa di una posizione decente e ai quali  non resta che espatriare o lasciare che i “migliori” copino….con buona pace di tutte le leggi sul plagio e sul copyright che servono solo a chi è abbastanza forte, ricco e potente, da poterle usare a proprio vantaggio.

 

Eccolo:

Il governo (e l’anno) bellissimo che verrà

30 Agosto 2019 di mariagrazia gazzato

Questo spirito di concordia già si sente nel paese. Il premier incaricato, CamaleConte, ha detto, urbi et orbi che il prossimo sarà un governo  compassionevole, comprensivo e ci farà vedere delle novità. E le stiamo già aspettando.

Cambiato il governo (ecco il cambiamento), cambia anche il clima e da burrascoso diventa bello stabile. L’anticiclone pugliese  si è stabilizzato e, pare, intenda rimanere per un bel pezzo.

Per ora possiamo fare solo supposizioni sulle novità annunciate, sperando che siano positive e che non ci chiedano sovvenzioni per risanare il bilancio. Sarebbe già una novità grossa.

Ma possiamo divertirci col giochino di fine estate: il totoministri.

Fra’ ‘nCeschini  vicepremier, morigerato com’è potrebbe essere l’ideale per ricordargli quale è il fine ultimo di ogni uomo (ricordati fratello…) e quindi mettere d’accordo gli animi bellicosi con questa  prospettiva.

Alfonso Malafede può rimanere alla Giustizia, i criminali non si sono lamentati del suo operato, anzi è arrivato persino qualche endorsment ma non farei nomi,  in compenso i conduttori di talkshow lo adorano, è telegenico e comunicativo e soprattutto, parla tanto ma non combina nulla, quindi è perfetto.

Al ministero più pesante ci metterei una donna, per il Viminale avrei pensato a Taverna, donna di polso che potrebbe non farci rimpiangere il suo predecessore per quanto riguarda l’accoglienza: “je tiro du calci nej stinchi”, potrebbe essere il suo motto.

E a Renzi non vogliamo dare nessun ministero? Lo vedrei bene al Pari Opportunismo, come sa cogliere le occasioni e le opportunità lui…

E DiMaio? Voleva fare il vicepremier ma non sembra che sia nel mood del governo delle novità, almeno diamogli un ministero pesante, proporrei la Cultura (per lui sarebbe pesantissimo), potrebbe finalmente imparare il congiuntivo, e mettere l’arte da parte per un prossimo incarico di premier.

E al Tesoro chi ci vogliamo mettere?

Beh questo è difficile, non mi viene in mente nessuno, quella è la posizione più scomoda: far quadrare i conti è cosa che non riesce mai a nessuno da ormai toppo tempo, i ministri si succedono ma non succede mai nulla, o meglio i conti li fanno sempre in tasca a noi.

L’unico nome che mi viene in mente è il mago Silvan, ma non so se CamaleConte lo apprezzerebbe.

Rimangono ministeri di peso come Lavoro, Istruzione e Difesa, Esteri etc.etc.

Beh, almeno uno di questi potrebbe andare a Tommaso Cerno (senatore del Pd, ex direttore de “L’espresso), se lo meriterebbe se non altro per l’arguzia che dimostra ogni volta (poche per la verità) che si fa sentire. Per essere stato uno dei più accesi sponsor dell’intesa che sta per nascere e per avere detto frasi lapidarie quali: ” l’intesa giallorossa è difficile ma proprio per questo si deve fare”.

Si potrebbe dargli qualsivoglia ministero, di una cosa si può stare certi: sapremmo sempre con chiarezza quali sono le sue intenzioni leggendo le sue frasi all’incontrario.

Una bella novità, davvero!

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Letto oggi non mi pare di essere andata troppo lontana dalla realtà.

6 commenti su “Fare il figo con la fantasia altrui”

  1. Io rimango esterrefatto dai continui sbarchi a Lampedusa di centinaia, migliaia di gente, dall’Africa, incapace di qualsiasi mestiere, con l’hotspot locale che ormai accoglie cinque o sei volte la sua capacità di accoglienza. E rimangono poi tutti qui da noi, nessun paese della UE lì accoglie. E li ritroviamo a spacciare dappertutto o a lavorare nei campi, a pochi € al giorno. Bella accoglienza Italiana! Stupenda poi quella della Chiesa, con centinaia di seminari chiusi, e mai riaperti per gli immigrati. Deus Caritas est, e anche ovest.

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  2. Scopro in questi giorni per puro “caso” che questo CamaleConte ha avuto e sta avendo un successone; ripreso da Talk e giornali e siti a più non posso…ma non mi interessa vantarmene, no, lo sapevo e lo so questa cosa va avanti da anni ormai. E l’ho pensato appena l’ho inventato che sarebbe andata cosi, ma non me ne sono mai troppo curata. E’ già successo un’infinità di volte.
    Però ora comincio a stufarmi: signori giornalisti e quanti altri: se volete “usarmi” citatemi altrimenti se vi scopro vi denuncio per plagio.
    Ma c’è anche chi vorrebbe farmi credere che il giorno dopo aver scritto, per esempio MaZinga, questo compare un po’ dovunque e toh, guarda quando si dice il caso…se lo sono inventato tutti, cioè io e “loro” insieme, abbiamo avuto l’istessa telepatia come direbbe Totò…acchi?? C’è anche chi vorrebbe farmi passare per scema, ne conosco molti, ma vi sbagliate passate voi per parac…,plagiatori, privi di idee come di capelli ( in alcuni casi) ladri di idee altrui, quali siete. vergognatevi!
    Chiaro?
    A costo di portare avanti la causa per venti anni.

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  3. C’è anche il maniaco che pur di smentire me e la primogenitura del termine che sapete, va alla ricerca spasmodica di precedenti…ci passa la notte sopra e trova che esiste!
    Eureka esiste un precedente nel lontano 2012 ben 10 anni fa e secondo questo citato maniaco io avrei copiato da lui…dove si può arrivare per dimostrare quello che non si può dimostrare…10 anni fa Conte ( il grillino) non era neppure alle viste ma quel termine era riferito al Conte allenatore di calcio e secondo il maniaco io avrei copiato da li. RIPETRO IO NON COPIO MA SO PER CERTO DI ESSERE COPIATA E MOLTO.
    Poi come abbia fatto a trovarlo quel precedente lo sa solo lui, deve aver impiegato parecchio a trovarlo (di calcio non me ne frega niente adesso e meno ancora nel 2012… ma di certo io non ne ero a conoscenza come non lo sono tutti quelli che hanno copiato CamaleConte riferito all’ex premier perché di lui si parlava e non del tale allenatore perso nelle nebbie del tempo.
    La meschinità di certe persone riesce a toccare il fondo più profondo.
    Maniaco, se leggi: v e r go g n a ti i!
    PS: ma non spiega il maniaco come mai non l’avessero usato prima di me tutti quanti lo avevano inventato da soli, oppure ripreso da quel lontano 2012. Di questo credo che non saprebbe dare spiegazioni, ma chi vuole avere ragione porta anche prove false, tempo perso. NO, guarda caso in mille abbiamo avuto quasi nello stesso tempo (quello che serve, quello giusto) la stessa inventiva e quali una telepatia collettiva…ma per piacere!)
    Lascerò dire guarderò e passerò e non mi curerò degli importuni ed invidiosi e anche dei leccasuole del potere (comunque sia rappresentato) come faccio sempre.
    E neppure degli scopiazzatori in fondo sono dei meschini che si fanno vanto usando l’ingegno di altri, anche se ci guadagnano sopra e tanto devono pur sempre rendere conto alla propria coscienza e se ce l’hanno prima o poi si farà sentire.

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  4. Prendo spunto dal Suo articolo “fare il figo…” in cui si denuncia anche la migrazione giovanile per, domandarmi e chiedere, a Lei e agli altri lettori del Suo blog:

    come mai Paesi come Germania, Francia, USA, Giappone… , qualsiasi forma di governo adottino nel corso della loro storia restano sempre delle … “potenze:?

    La Germania, ad esempio, sia che vi governasse il Kaiser, sia che vi fosse il Nazismo, sia la Democrazia, sia anche quando era divisa territorialmente in due Stati, rimase ed e’ pur sempre una Nazione ricca e rispettata (locomotiva d’Europa e indice principale di spread al quale dobbiamo sempre, noi italiani, far riferimento)!!!

    La Francia, sia che la governassero i re, sia le varie repubbliche succedutesi dopo le monarchie, sia pure con l’attuale mediocre Macron, e’ pur sempre uno Stato che, in fin dei conti…. conta, sicuramente piu’ di noi, politicamente, economicamente, militarmente: in Europa e fuori…

    Il Regno Unito rimane sempre, anch’esso, un Paese che gode e ha goduto sempre di un alto prestigio e di grande considerazione in campo internazionale, anche qui sia che vi governassero i democratici o i laburisti.
    Da sempre e’ stato ed e’ meta ambita di immigrazioni da parte di mezzo mondo (vedansi quanti nostri connazionali andavano la’ a lavorare in passato e quanti nostri giovani vanno, ancora oggi, cola’ a studiare o lavorare perche’ da noi non c’e’ mai trippa per gatti..).

    Il Giappone, nonostante la sconfitta nella seconda guerra mondiale, nonostante il bombardamento atomico subito dagli americani e’ oggi un Paese altamente industrializzato, avveniristico, tecnologizzato, ordinato, disciplinato.

    Gli USA sono quelli che sono: da sempre una leggendaria potenza mondiale indipendentemente se la governano i democratici o i repubblicani.

    Ovviamente le pecche sono dappertutto ma nel complesso sociale di quei succitati Paesi le negativita’ non sono mai cosi’ devastanti o condizionatrici come da noi, in Italia.

    Noi, dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, non siamo piu’ risorti, checche’ se ne voglia declamare il contrario.

    Basti pensare alla differenza intercorrente fra la nostra divisione in miriadi di stati e staterelli nel passato e Spagna, Francia, Inghilterra, Sacro Romano Impero Germanico, Austria asburgica ecc., che invece erano gia’ allora delle potenze espandenti la loro influenza nel mondo…

    Da noi invece, dopo la eccezionale, miracolosa, riunificazione risorgimentale, sia col governo dei Savoia, sia col Fascismo, sia con la attuale, democratica e libertaria Repubblica, non siamo mai stati un Paese davvero con gli attributi.

    Siamo stati sempre, e lo siamo tutt’oggi, degli eterni migranti,
    avventurieri mercenari al soldo di altre nazioni, contribuendo non poco a rendere grandi quelle, invece di potenziare la nostra;

    siamo dei rinomati voltagabbana, degli inaffidabili politicanti, dei perenni indebitati economicamente alla ricerca di prestiti o aiuti che’ prigionieri di croniche svalutazioni e denaro che non c’e’ stato mai a sufficienza per valorizzare veramente il Paese… o, se c’e’ o c’e’ stato, esso viene sempre buttato dalla finestra per spese folli ed inutili, attraverso una disastrosa amministrazione economica;

    siamo sempre divisi fra noi tramite perpetui litigi politici, dissidi interni, come quello, ormai classico, fra fascisti ed antifascisti che durano anche oggi, “secoli” dopo la fine della guerra;

    invidie e via dicendo pervadono da sempre il nostro panorama sociopolitico minandolo considerevolmente nella sua interezza.

    Possiamo forse dire che siamo stati o siamo una potenza economica come la Germania?

    Possiamo definirci davvero un Paese industrializzato, moderno e tecnologizzato come il Giappone?

    Siamo forse mai stati un Paese con un forte deterrente bellico come la Francia o il Regno Unito oggi o la Germania ante guerre mondiali?

    Abbiamo forse mai creato imperi coloniali come Spagna, Inghilterra, Francia…?

    L’ impero proclamato dal megalomane Mussolini faceva ridere in confronto a quelli costruiti delle succitate nazioni: tre scalcagnate colonie (Libia, Eritrea e Somalia), alle quali si aggiunse per brevissimo tempo l’ Etiopia, per mantenere le quali costava piu’ la fune che la campana per quanto povere ed improduttive esse fossero!!!

    Io dico che bisogna invece guardare in faccia la realta’, rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per modernizzare il Paese … se si vuole davvero migliorare la nostra societa’ e guadagnare rispetto e credibilita’ in Europa e nel mondo.

    Se invece continuiamo ad illuderci di essere una grande nazione, ricca, rispettata, con governi meravigliosi (vedasi Draghi) classi politiche eccellenti e con la Costituzione piu’ bella del mondo…allora tutto puo’ andare tranquillamente a scatafascio perche’ sarebbe come voler ragionare con chi, con lo scolapasta in testa, dichiara puntigliosamente d’essere Napoleone!!!

    Romolo
    capisco la sua amarezza, ma non facciamo terra bruciata intorno ai nostri stessi piedi, abbiamo molti difetti e lo dimostriamo tutti i giorni, ma abbiamo anche molti pregi e se la nostra classe politica è mediocre (a dire poco) abbiamo anche delle personalità di valore, Draghi per esempio è una, a livello internazionale.
    Insomma, auto criticarci è giusto ma non troppo però altrimenti la nostra è una critica fine a se stessa. Possiamo in prima persona fare anche noi qualche cosa per il nostro paese agendo in maniera corretta e onesta e contestando e criticando le politiche che riteniamo sbagliate. Ma darci la zappa sui piedi è inutile e serve solo ad aumentare la frustrazione d vedere un paese mal guidato e peggio consigliato. Prendiamoci ciascuno la nostra responsabilità di cercare di migliorarlo.

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  5. Il nostro Paese puo’ essere paragonato ad un piccolo club calcistico che milita in una serie minore.

    Nel suo vivaio ha moltissimi, talentuosi, ragazzi i quali, pero’, se vogliono farsi conoscere ed emergere, devono andare nelle grandi squadre, quelle che contano.

    Li’ possono guadagnare moltissimo e coprirsi di gloria vincendo coppe e trofei per chiudere poi le loro prestigiose carriere tra applausi e bei ricordi.

    Se tali “fenomeni” rimanessero a giocare nel campetto del paese, nessuno saprebbe della loro esistenza salvo quei pochi tifosi locali accalcati sulle gradinate…di legno.

    La piccola societa’ calcistica, sicuramente non vincera’ mai un titolo ma… sfornando futuri campioni alle compagini prestigiose, incrementera’ abbastanza il suo magro bilancio.

    Draghi, Fermi, Marconi, Leonardo da Vinci ed altri sono o sono stati senz’altro “grandi italiani” ma, proprio come i succitati ragazzi di paese, contribuiranno o hanno contribuito a far divenire sempre piu’ grandi e famose le gia’… pluridecorate compagini mentre la loro squadretta di paese, dove sono cresciuti e formati, restera’ sempre una sconosciuta.

    Draghi ed altri illustri Italiani, del resto, possono anche essere paragonati a quegli allenatori, bravi, ma che per dimostrare la loro genialita’ hanno anche bisogno di materiale umano all’altezza.

    Se c’e’ intesa e capacita’ fra squadra di ottimi elementi ed allenatore in gamba allora nasce…la leggenda.

    Viceversa mancando tale simbiosi si resta nella mediocrita’ e basta.

    Anche io, come tutti del resto, voglio sperare che la nostra Italia, pur con i suoi “geni”, come Lei scrive, non vada alle ortiche ma si affermi nel mondo.

    Purtroppo, e lo scrivo con sincera amarezza e pragmatismo, non vedo luci fuori dal tunnel anche perche’, tornando al calcio, un Maradona, un Pele’, un Ronaldo, da soli non possono compiere miracoli, anche se bravi: necessita il contributo di tutta la squadra…, rappresentata dalla totalita’ dei cittadini italiani, oltre che le capacita’ professionali del mister ovvero, nell’esempio, della classe politica.

    In Italia, invece, mi sembra che la squadra manchi in toto e i futuri allenatori men che meno.

    Concludo facendo riferimento al Suo articolo relativo all’assassinio consumatosi a Civitanova…

    Proprio una bella societa’ la nostra!!!

    Che ci si vuole aspettare da cosi’ brava gente?

    R
    Romolo lei ha ragione da vendere, di più le dirò che negli ultimi anni le consorterie e gli ammanicati sono cresciuti di numero ed hanno fatto ancora meno sperare che ci sia posto per chi ha meriti veri e non fasulli o solo coperti dallo stemma di famiglia.
    La nostra società respinge i tanti “geni” italiani molto più di un tempo quando trovavano mecenati pronti ad accoglierli per mettere a frutto la loro genialità, ora siamo una società chiusa e rancorosa e invidiosa dove non si premia più il merito ma si avanza solo per conoscenza come diceva Bourdieu che aveva visto bene anche se lui parlava della società francese. Molta classe politica nasce cosi e quelli che sono entrati nella scatoletta di tonno hanno dimostrato di essere più meschini degli ipocriti che si passano le chiavi l’uno con l’altro. Una società decadente e cadente tenuta su da chi ha lavorato una vita e magari ancora lavora per mantenere i figli quarantenni.
    Ci sarà la rivoluzione? Non me l’aspetto, ormai so che ho a che fare con un muro di gomma ma non perdo la speranza.

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  6. X Romolo: capisco la sua stima per Draghi, ma paragonarlo a Fermi, Marconi ed addirittura a Leonardo da Vinci mi sembra un tantino esagerato. Draghi è giustamente apprezzato soprattutto dalle lobbies di cui fa parte. Non si dimentjchi che se ne è andato senza un vero motivo. La fidhcia l’ha avuta. I nu.eri li aveva. E allora? Forse si sta preparando un prepensiona.ento di Mattarella ed il nostro eroe vuol farsi trovare pronto. Oppure no. Chi può dirlo. Ma non si lascia la compagnia invavolato portandosi via il pallone. Questo no.

    R

    è finita cosi, senza un vero perché…tre traditori accoltellatori alle spalle (figurati) Conte, Salvini, Berlusconi…altro che portarsi via il pallone ed ora litigano su chi deve fare cosa: la peggiore politica di tutti i tempi da che è nata la Repubblica.

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