I media italiani sono tutti (o quasi) presi e compresi nella devastante campagna d’agosto che, speriamo, non si tramuti in una Waterloo per l’Italia.
Fare proseliti con questo caldo è certamente opera difficile ma i nostri politici non vedevano l’ora e sfidano la canicola con molta aggressività tanto gli sta a cuore il “bene del paese”.
Dopo aver assestato un calcio nel sedere al governo Draghi e mandato a casa a pochi mesi dalla fine della legislatura un uomo che tutto il mondo ci invidia, ora si scannano tra loro per prendere il suo posto senza fare una magra figura.
Impresa ardua.
Ma, dicevo questo per notare che non si parla quasi più della guerra. Dopo avercela propinata a colazione, pranzo e cena, ora neppure come antipasto. Lo so è brutto dirlo, sembra cinismo ma in realtà intendo dire che come succede spesso da noi, i media seguono the money e cioè quello che “tira” di più al momento, il tempo è denaro e a quello nessuno rinuncia.
O forse il motivo è un altro?
Per esempio che l’esercito ucraino sta respingendo i russi in più punti grazie anche alle armi ricevute dall’occidente alleato?
Che ha distrutto tre ponti sul fiume Dnipro che erano fondamentali per le truppe russe i loro approvvigionamenti?
E che LaBrov ha chiesto un incontro con il suo omologo Usa per ragionare di prigionieri di guerra? Mah, che cosa gli si sarà aperto?
Insomma i russi avanzano ma a gambero e, dicono gli ucraini, usano il metodo del “tritacarne”: avanzare piano e fare “carne tritata” di tutto quanto trovano sul loro passaggio. E sottolineo tutto.
Ecco, forse questo un pochino dispiace ad alcuni o molti media italiani che avrebbero voluto continuare a dire che Putin e la sua Invincibile Armada stava proseguendo il lavoro di “denazificare” l’Ucraina.
Ed ora che Draghi è stato sgambettato, ancora di più questa “operazione” avrebbe potuto passare, se non come “legittima” almeno come “necessaria”?
A me il sospetto viene. A voi non so.
Ecco cosa scrive oggi il Guardian ( fra le altre cose):
“Wallace* said the Ukrainian attack on bridges, which appears to have had an impact on the ability to resupply troops in Kherson north of the River Dnieper, had put them “in a very difficult spot” and left the Russians “in a defensive position” in the south.”
*Ben Wallace segretario di stato per la difesa inglese.
La guerra ha perso in livello di attenzione perché sembra in una fase un po’ statica. dicono che i russi si stanno riorganizzando per riprendere l’offensiva. Quanto agli ucraini più di qualche danno ai russi non possono fare. Di sicuro non ricacciarli fuori.
Quindi sarebbero meglio trattative con qualche concessione.
R
qualche concessione? direbbe che sarebbe ora? Ma si, forse ha ragione lei, gli concedano la fede nei buoni costumi, in fondo i russi se la sono guadagnata con atti onorevoli e di grande respiro umanitario.
“O forse il motivo è un altro?”
Forse cercano di far dimenticare quali calamità ci hanno tirato addosso i nostri governi i atlantisti, lacchè del ficcanaso americano, ora in predicato di destabilizzare dalle parti del mare cinese.
R
già, forse. O forse non ce la fanno a dire che l’altro, l’aggressore per intenderci si è impantanato in una guerra che non riesce a vincere in due giorni come pensava. Beh, diciamo che qui in tanti sono simpatetici coi prepotenti è un classico
Più che in una Waterloo, l’Ialia pare caduta in un Water.
Penso più semplicemente che anche le trasmissioni di informazione vivano vendendo gli spazi pubblicitari e quindi dipendano dagli ascolti. Di conseguenza i temi trattati ogni tanto vanno rinfrescati. Quando ci si chiede come mai non si parlasse del Donbass nel 2014, si deve pensare a che interesse potesse avere una guerra civile come ce ne sono a decine sulla Terra. Adesso l’invasione russa è in una fase di stallo, con le armi occidentali gli ucraini riescono a tenere più lontani gli invasori che non possono far altro che lanciare missili a caso da ancora più lontano.
Nel frattempo in Italia sta partendo una campagna elettorale che non ha né capo né coda. Non si capisce chi stia con chi e quali siano i papabili primi ministri.
Io non ce la faccio con questo caldo a reggere ancora questo bailamme. Dopo le ferie, vedrò chi è rimasto in piedi e deciderò…
R
Mauro, credo che la sua analisi sia condivisibile al 99,99 per cento, a chi lo dice…chi ce la fa a stargli dietro a questi con questo caldo?
Ci mancava solo la campagna di…Russia in Italia, solo che le temperatura sfiorano i 40 ma sopra non sotto e anch’io penso che deciderò all’ultimo…birillo.
Ma insomma, o una guerra finisce con la disfatta totale di una parte che quindi deve arrendersi senza condizioni (tipo Germania nel ’45) oppure per non tirarla all’infinito bisogna fare dei compromessi e chiuderla così. Ma secondo lei invece quanti anni è bene continui?
Quanto al territorio dell’Ucraina è sempre stato ballerino. Difatti ci sono territori polacchi che erano ucraini e viceversa. Qualche rinuncia per quelli abitati da russi o russofoni ci può stare. Con ritiro russo dai rimanenti.
R
bravo, ma non decidiamo né io né lei, come si a a farglielo capire? E io fossi Zelensky non mollerei niente. Troppo comodo fare gli zar coi paesi altrui.
“qui in tanti sono simpatetici coi prepotenti è un classico”
Mariagrazia per fermare Putin ci sono due vie: una è l’uso delle armi ad oltranza finché non venga ridotto all’impotenza, con le conseguenze che si possono immaginare, e che si stanno toccando con mano; l’altra via che gli Stati di buona volontà possono perseguire, è per esempio una grande conferenza di pace dove si facciano propste concrete perché le due parti si accordino.
Tu credi che questa seconda via significhi essere simpatetici coi prepotenti?
R
Mah, la conferenza di pace è sicuramente auspicabile ma allo stato non pare alle viste. Ma stai certo che io voglio la pace e non da oggi ma dal 24 di febbraio. Tu non hai l’esclusiva.
Un pensiero dolente a tutti i poveri grillini che dopo aver manifestato la fedeltà al Duce Barbuto che sta lì in spiaggia a godersi i milioni adesso dovranno tornare (orroooooore!!) a LAVORARE….
Con i tiranni e i dittatori le conferenze di pace restano fotocopie inutili e dannose di quella famigerata di Monaco nel settembre del 1938. Risultato: almeno 55 milioni di vittime. Ora ce ne sarebbero a miliardi solo nelle prime ore di guerra.
I paragoni tra eventi di epoche e contesti diversi sono sempre impropri.
Ma se volete che la guerra continui fino alla sconfitta della Russia, ebbene, sia, avanti!
Quanti anni? Sempre che poi ci sia la sconfitta russa…
Si prende come esempio un fallimento del passato per giustificare gli errori del presente.
I 55 milioni di vittime li procurò la guerra, non un tentativo fallito di pace.
Oggi c’è solo la guerra, neppure un tentativo di pace, è proprio questo che sta già portando morti, e popotrebbe portare “miliardi di vittime solo nelle prime ore”.
R
non è vero, di tentativi di pace ne sono stati fatti molti: tutti respinti da Putin che di pace non vuole neppure sentir parlare.
I morti, a migliaia li stanno facendo i russi e i russi hanno aggredito un paese libero. Ogni tanto è bene ricordarlo.
E tutte le precedenti annessioni naziste, Renania, Sudeti, Austria, Cecoslovacchia, metà della Polonia, dove le mettiamo, se non dovute al calabrachisti inglesi e francesi davanti a Hitler, modello di vita politica e militare dello Zar Putin? Se ai tiranni concedi la falangina di un dito, si ingoiano tutto il resto.
Churchill sapeva bene chi fossero i russi, sovietici o meno, da secoli, ma dovette chinare il capo dinnanzi a Roosevelt, che andava in estasi mistica per il genocida Stalin. Tutto inizia tragicamente nel 1945, con le concessioni ai sovietici “liberatori” di mezza Europa. Ora continua con Putin.
Inutile recriminare. Bisogna partire dalla situazione attuale. E chi non vuole sentire parlare di pace e di cessione anche di un millimetro di terra ucraina è il Zelinski.
Ormai si è immedesimato perfettamente nella parte dell’eroico resistente. Sarebbe meglio se gli ucraini cambiassero lui e il suo giro.
R
mi sa che gli ucraini stanno in buona parte con lui che è stato eletto col 73 per cento dei voti. O lei vorrebbe il colpo di stato in Ucraina?
Un cambiamento in Ucraina sarebbe opportuno, certamente. Il 73 per cento è di un’altra epoca.
R
altra epoca? ah già era il lontano 2019 un’altra era proprio.
Bifani, che il modello di vita politica e militare dello zar (ancora con sto zar?) Putin sia quello di Hitler è una sua distorta fantasia.
Come pure il dire che Roosvelt andava in estasi per il genocida (lo dice lei) Stalin con le concessioni ai sovietici di mezza Europa.
Roosvelt non concesse niente. I sovietici la mezza Europa l’avevano occupata ricacciando indietro fino a Berlino le armate tedesche, con durissimi sforzi e perdite materiali e umane. Mentre gli USA venivano in Europa solo nel giugno ’44.
Quanto a Churchill era buono per fare discorsi, non altro
R
ah già “lo dice lei”…no basta leggere la storia.
Caro Franco, che Putin si voglia annettere territorio alla manieta di Hitler mi sembra un’ipotesi che non sta in piedi.
Annettere l’Ucraina la cui popolazione, in maggioranza, odia i sussi, sarebbe un clamoroso autogol.
Allargarsi addirittura ai Paesi già parte della NATO è impensabile. In 4 mesi non è riuscito neppure ad annettersi un terzo dell’Ucraina.
La Russia è enormemente più debole militarmente della NATO e non costituisce assolutamente un pericolo per l’Europa.
La grerra in Ucraina è stata semplicemente unì’azione dimostrativa per far capire che, se un Paese confinante con la Russia entra nella NATO diventando un nemico e una minaccia per la Russia, la Russia reagisce, costi quel che costi.
Hitler aveva tutt’altre idee e ambizioni.
A Putin nbastava avere buoni rapporti commerciali con l’Europa e farci affari. Lo ha fatto per 30 anni.
R
oh ma davvero? solo rapporti commerciali voleva il povero putinino? Luigi lei mi sorprende, ora scopriremo che la guerra in Ucraina non c’è mai stata ma c’è stato solo il mercatino dell’antiquariato delle armi usate (?)
“Se ai tiranni concedi la falangina di un dito, si ingoiano tutto il resto”(Franco Bifani
30 Luglio 2022 alle 17:02)
Allora siamo a cavallo, Putin verrà stritolato, niente terza guerra mondiale, e niente “miliardi di vittime solo nelle prime ore”. Siamo sulla giusta via.
Signora Gazzato, a me la situazione pare piuttosto chiara.
Gli USA hanno voluto questa guerra per avere il pretesto di rilanciare e rafforzare la NATO, che qualcuno pensava di sciogliere (anche Trump ci aveva pensato), e hanno ottenuto il risultato voluto con la conferenza di Madrid.
Rafforzare la NATO non significa dare protezione all’Europa contro una fantomatica minaccia russa. Significa rafforzare il controllo americano sui governi e i governanti europei.
Significa anche giustificare la presenza militare americana nel Mediterraneo, per tenere sotto controllo l’area dei paesi arabi produttori di petrolio.
Significa anche dare ulteriori introiti all’industria bellica americana, che ha un peso notevole nell’elezione dei presidenti, finanziandone le campagne elettorali.
Putin è caduto nella trappola, gli americani hanno ottenuto quello che volevano.
Da non sottovalutare le sanzioni che hanno indebolito le economie europee rispetto all’economia americana. Hanno fatto un vero en plein di risultati.
Forse, a questo punto, potrebbero anche autorizzare Zelensky a trattare, per fermare la rovina del suo popolo.
Il fatto che Biden non stia usando più i toni aggressivi che usava all’inizio, potrebbe significare che si ritiene soddisfatto dei risultati otttenuti.
R
sempre povero putinino “caduto nella trappola”…Luigi lei è sempre più convinto della “cattiveria degli americani e della “bontà e ingenuità” del russo turlupinato dagli odiosi yankees, non so se lo è lo fa, ma in geopolitica le dare un bel 2…o forse è troppo? facciamo 1, va.
Pochi anni possono cambiare tutto.
R
ah certo, in Italia 3 governi in 4 anni.
Luigi, dimentichi che i russi hanno pronti migliaia di missili atomici, e non vedono l’ora di usarli contro i biechi occidentali. Se solo un soldato NATO facesse un passo entro i sacri confini della Gran Madre Russia. Se tocchiamo gli slavi, finiamo loro schiavi.
Caro Franco, E’ vero che i russi hanno missili atomici, anche ipersonici, ma sono armi che non si possono usare, salvo casi estremi, in cui si gioca il tutto per tutto.
E comunque i missili atomici ce li hanno anche gli occidentali pronti ad usarli contro i biechi russi.
Con la differenza che la NATO può colpire facilmente il territorio russo partendo dalle basi europee (che, nel caso, sarebbero il primo bersaglio di una rappresaglia russa), mentre gi americani stanno così lontani che, per colpirli, i russi dovrebbero usare missili molto particolari.
In sostanza, l’europa sta minacciando la Russia per conto degli americani, e si prenderebbe le ritorsioni russe al posto degli americani. Siamo proprio furbi noi europei. E rinunciamo anche agli idrocarburi russi che costano di meno degli altri.
Viceversa la NATO è fortissima sulle armi “lecite”, in particolare quelle antirusse, cioè anticarro e antiaeree. E quelle si possono usare tranquillamente.
Quanto a chi tocca gli slavi e finisce loro schiavo, ricordo che la NATO ha bombardato impunemente la Serbia e la Russia ingoiò il rospo.
R
quando si dice il tifo…ma io farei anche a meno dei carboidrati non solo degli idrocarburi.
Luigi, da un millennio i russi sono un popolo extra o antieuropeo, la civiltà occidentale gli è estranea, pur con tutti suoi pregi e difetti. La Russia sovietica e quella odierna rimangono l’unico e ultimo impero multietnico a forza, specie oltre gli Urali, che ha russificato da secoli centinaia di popoli asiatici, divisi ancora oggi in clan e tribù, imponendo loro lingua e scelte politiche, come un comunismo coatto, in contrasto con i loro ancestrali usi, fedi e costumi. In Siberia, dove da millenni vigeva lo sciamanesimo, gli sciamani sono finiti nei Gulag o al muro, tanto per farti un esempio.
” ricordo che la NATO ha bombardato impunemente la Serbia e la Russia ingoiò il rospo.” (L.)
La NATO ha bombardato la Serbia per impedire il genocidio dei Kosovari da parte di Milosevic. Non mi pare avesse l’intenzione di annettere Belgrado o Pristina, né si sono viste scene di annientamento sistematico delle città colpite a suon di bombe a grappolo.
E non ditemi che Putin voleva difendere i russofoni del sud-est, perché nel caso del Kosovo era uno stato tiranno che perseguitava i cittadini di lingua albanese, mentre nel Donbass c’erano 2 eserciti parimente armati che si combattevano e commettevano zozzerie.
Piuttosto faccia l’esempio del secondo Iraq o il casino fatto in Libia, ma poi dovremmo parlare anche di Cecenia e compagnia bella.
R
si, ha ragione, fare paragoni serve solo a intrigare i bisi che sono di già ben intrigati, ma i putinisti italiani se le inventano tutte pur di menare il can per il Donbass
Franco, io sono un anticomunista viscerale fino da ragazzo. Non mi ho bisogno che mi faccia notare i difetti della Russia.
Ti riccordo però che la conquista della Siberia è anteriore al comunismo. Risale al tempo degli zar.
Cha la Russia non sia europea, invece, non lo condivido. Ai tempi degli zar si combinavano matrimoni tra principi e principesse russi ed europei.
Città come San Pietroburgo facevano parte del panorama culturale europeo.
Nel caso specifico, comunque, non mi pare che gli ucraini, che qualcuno vorrebbe nella UE, siano tanto più europei dei russi.
L’Ucraina del sud è la terra da cui partirono gli ostrogoti di Teoderico alla conquista dell’Italia, e fece parte dell’impero di Tamerlano. Anche in tempi recenti mi pare che la loro cultura abbia seguito linee evolutive molto diverse.
Secondo me, o si sposa la teoria di De Gaulle seconco il quale l’Europa doveva arrivare fino agli Urali, oppure anche l’Ucraina, e a maggior ragione i Paesi del Caucaso, è da considerare Asia al pari della Russia.
R
al pari? e quindi terra di conquista per i prepotenti confinanti?
Signora Gazzato, non ho mai detto che gli americani sono cattivi e che Putin è buono.
Nella mia ricostruzione dei fatti fatta poco sopra risulta che gli americani sono stati abili, mentre Putin è stato un incapace. Quanto a spregiudicatezza li metto alla pari.
Se fosse vera la mia interpretazione dei fatti risulterebbe che gli americani hanno ottenuto gli obiettivi che si erano prefissati, mentre Putin non ha ottenuto niente, e, anzi, ha peggiorato la sua situazione.
Non ha ottenuto di tenere l’Ucraina fuori dalla NATO, e, anzi, c’entreranno perfino Finlandia a Svezia.
Sperava che l’alleanza atlantica si sfaldasse mentre invece gli americani sono riusciti a rinsaldare le fila e a tenere legati a loro gli europei molto più strettamente di prima.
A me, che mi considero una persona pratica, mi convincono più le strategie che hanno funzionato che le ipotesi fantasiose che non hanno nessua conferma nei fatti, come quella che Putin fosse così fuori dalla realtà da voler ricostruire l’URSS.
R
Lei, Luigi è come Pippo quando si impunta a non credere alle streghe, con lei è tempo perso replicare, mi sa che la passo in silenzio dissenso, anzi S/D (prendete nota nel glossario).
La sua è vera wokeness!
Mauro, io rifiuto il principio delle guerre giuste. Le guerre non si devono fare e basta.
Se un capo di stato si comporta male in politica interna è un problema del suo Paese. Abbiamo dimenticato il principio di autodeterminazione dei popoli, o vogliamo fare del neocolonialistmo imponendo la nostra tutela ai popoli “arretrati”?.
Nessuno stato estero ha il diritto di muovere guerra ad un Paese per deporre il tiranno.
Anche perché le guerre di oggi non si fanno tra eserciti, ma distruggono il territorio e fanno morti soprattutto tra quei civili che si sostiene di voler liberare.
Ammazzare civili e distruggere case e infrastrutture per “liberarli” da un tiranno è il massimo dell’ipocrisia.
Se vuoi abbattere un tiranno organizzi un colpo di stato per deporlo, se ci riesci. Altrimenti lasci perdere. Non puoi sostenere che bombardi i civili per far cadere lui.
Infatti, si è visto come sono ridotti tutti i Paesi che gli americani hanno liberato da un tiranno portandoci la democrazia (Afghanistan, Irak n.2, Libia, Somalia ….) La Serbia si è salvata perché è stata solo bombardata e non invasa via terra.
Ma ci vogliamo convincere una buona volta che le guerre umanitarie sono state tutti pretesti che nascondevano altri obiettivi? L’attacco alla Serbia, colpevole di fare in Kosovo quello che l’Ucraina ha fatto in Donbass per 8 anni, in realtà era finalizzato a colpire il prestigio della Russia, che ha dovuto subire impotente l’attacco ad un suo fedele alleato slavo.
R
Luigi lei è contro tutte le guerre tranne quelle che fa Putin, allora diventano sacre e sante. La sua sicumera è persino illogica.
Bifani, era meglio, quindi, che le ex repubbliche asiatiche dell’URSS rimanessero come l’Afghanistan. E a proposito della Russia ricordi che De Gaulle, non un bolscevico, vagheggiava un’Europa dall’Atlantico agli Urali. capisce cosa significa?
Signora Gazzato, mi citi una mia frase in cui affermo che Putin ha fatto bene ad invadere l’Ucraina. Altrimenti, finiamola con questa storia che io sono filoputiniano e approvo la guerra di Putin.
Io sono filoitaliano e antiamericano.
Putin , come Xi Jinping o Kim John Hun non hanno mai fatto danni all’Italia e non ho motivo di avercela con loro. Saranno pure dei criminali, ma finché non ci danneggiano, non è un nostro problema.
Troppi ce ne sono al mondo di criminali …..
A parte che condivido la considerazione di Carlo Maria Cipolla secondo cui chi fa più danno al mondo non sono i criminali, ma gli stupidi.
R
si lo credo anch’io e di quelli ne abbiamo fin troppi purtroppo. Ma se vuole “finirla” sa bene come fare: e visto che non è filoputiniano perché non comincia a parlare dei crimini di guerra compiuti dai russi in Ucraina invece che concentrarsi sulle magagne del resto del mondo?
E che fosse antiamericano non aveva bisogno di dirlo ormai lo sanno anche le pietre ma non me ne vanterei se fossi in lei
L’unico motivo per cui non Le rispondo, Luigi, sta nell’evitare polemiche inutili che alla Gazzato, giustamente, non piacciono assolutamente.
@franco: ha ragione, mi associo. Anche perché abbiamo visto che ci si confronta con un muro di gomma.
Signora Gazzato, i crimini di guerra sono un triste bagaglio di ogni guerra.
Per questo non faccio distinzione tra guerre giuste e motivate e guerre arbitrarie.
In guerra le persone peggiori trovano le occasioni per esprimere il peggio di sé, a Bucha come a Falluja, Aleppo o My Lay, per non parlare dei 900 morti civili in un notte del bombardamento del quartiere S. Lorenzo a Roma.
L’unico modo perché non si compiano crimini di guerra è evitare che le guerre inizino, e, se iniziano, puntare a farle finire piuttosto che a sconfiggere e punire chi le ha iniziate.
Questo non per fare un favore a chi le ha iniziate, ma pr rispetto verso le popolazioni civili.
R
commento cosi il suo commento (altro non potrei)…da mani nei capelli.
X sra Gazzato: fermo restando che non intendo minimamente mettere in discussione il suo diritto di fare quello che piu l’aggrada sul suo blog senza doverne dare ragionr a chicchessia, fermo restando il valido il principio” se non ti va quello che succede qui, vattene su un altro blog, con l’assoluta coscienza che questo mio scritto, ove non finisca immancabilmentr nel cestino, mi costerà la qualifica di mafioso, corporativista, sostenitore ed i peggio insulti, mi sento di dire che i contenuti rd i toni delle sue risposte a Luigi sono insopportabili, Ingiustiricati ed irritanti. Credo che Luigi sia uno dei mogliori frequentatori e debba essere trattato come merita. Tutto qui. Faccia di me quello che vuple . Sono preparato a tutto.
R
ma non mi faccia ridere…Luigi si diverte e lei pure.
Fermo restando…che io scrivo le mie opinioni senza offendere, a differenza di molti che invece si “esprimono” solo con le offese. implicite o esplicite e non sono una che gira intorno alle cose. mi piace parlare chiaro.
Discuto, punto. Sempre fermo restando…che, se etc.etc.
E poi chi sarebbe lei il suo avvocato? Luigi, come tutti qui è trattato come si merita, cioè benissimo. Niente di più e niente di meno.
Grazie del tu “assist”, Massimo, ma io non scrivo qui per comunicare con la signora Gazzato.
Utilizzo il mezzo che lei ci ha gentilmente messo a disposizione per comunicare con tutti voi.
A me interessa che pubblichi le mie idee (e a volte, invece, le cestina), ma il suo commento non è l’obiettivo essenziale dei miei post.
Signora Gazzato, comunque, se vogliamo parlare di crimini di guerra, penso che il record degli americani non sarà mai eguagliato.
A Hiroscima e Nagasaki morirono, subito o nel seguito, centinaia di migliaia di civili innocenti, colpevoli solo di essere sudditi di uno Stato aggressivo e guerrafondaio.
Per dimostrare la potenza delle bombe atomiche non c’era bisogno di sganciarle su città popolose. Bastava sganciarle su una base militare.
Sempre gli “alleati” distrussero volutamente la città di Dresda con due ondate di bombardamenti studiate apposta per fare il massimo di morti civili.
Nell’attualità, non boìisogna dimenticare cosa hanno fatto gli ucraini ai prigionieri russi, contravvenendo alla convenzione di Ginevra.
Mi creda! Le guerre sono uno schifo, Tutte le guerre.
Le guerre non vanno iniziate, e, se iniziano, bisogna farle finire prima possibile.