Una ragione in più

E’ difficile sempre raccontare le emozioni ed è difficile soprattutto farlo qui perché c’è la possibilità concreta che non vengano capite, travisate o addirittura ridicolizzate.
Ma lo voglio fare lo stesso perché ritengo che al di la delle divergenze qui, sono tra “amici”, anche se virtuali e perciò lo farò a modo mio e come sono capace.

Ho appena finito di vedere Irina Vereshchuk, la vice di Zelensky. Mi ha fatto una grande impressione vedere questa donna, bella, distinta, semplice nei suoi tratti e nei modi ma allo stesso tempo colta e sicuramente molto intelligente, seduta tranquilla a rispondere alle domande del conduttore dell'”Aria che tira” su La7.

Vestiva la classica maglietta grigioverde, ormai un simbolo dell’Ucraina in guerra di difesa dall’assalto di Putin. La scritta: I’m ukrainian campeggia in nero e le da un ‘aria definitiva: nessuna esitazione nel suo sguardo.
Sono ucraina (non russa, ucraina).
Il suo viso non tradiva emozione se non quando ha ringraziato gli italiani per il loro aiuto. Ha risposto freddamente ma rigorosamente a tutte le domande, nessuna inflessione nella voce o titubanza: il suo paese non è disposto a lasciarsi portare via niente del proprio territorio nonostante i massacri, nonostante la ferocia dell’assalitore. E lo vuole dire soprattutto a lui, a Putin: non ci arrendiamo, non ti daremo mai la nostra terra!
Inoltre ha anche affermato che, contemporaneamente alla richiesta di entrare nella UE, già avviata e a buon punto, sarà avanzata anche quella di entrare nell’alleanza atlantica.
Il conduttore, sorpreso le ha chiesto di ripetere e lei lo ha fatto: si aveva capito bene.
Le ha chiesto se non pensava di aggravare le sorti della guerra. Lei ha risposto che Putin ha preso la Nato a pretesto quando loro ancora non avevano avviato alcuna procedura per entrarci, ma che il suo fine è distruggere l’Ucraina come nazione e ora che l’Ucraina ha un motivo in più per chiedere di entrare a far parte della Nato e lo farà.
Sempre guardando fisso lo schermo e sembrando dire: “alla faccia tua”!

Guardando le immagini delle distruzioni , viene in mente  anche a me l’idea che forse cercare di mediare un compromesso sarebbe una soluzione che eviterebbe altre morti. Ma dura poco questa sensazione.
E sono ritornata a pensare che l’unica strada (a parte quella diplomatica che deve esserci sempre) sia far capire a Putin che non la spunta.

Alla domanda precisa del conduttore se non sarebbe meglio arrendersi, la vice premier ha risposto: “immagini di dover cedere ad un invasore del suo paese la metà di esso, sarebbe disposto a farlo”?
E con questa domanda, senza risposta ma con un evidente imbarazzo del conduttore, si è chiusa la diretta.
E mi ha lasciato un profondo scoramento. Ma sono sempre di più dalla parte degli ucraini.

66 commenti su “Una ragione in più”

  1. La giornalista russa Maria Ponomarenko, in carcere per aver detto la verità sui civili sterminati al teatro di Mariupol e detenuta a San Pietroburgo dallo scorso aprile è stata trasferita in un ospedale psichiatrico che si trova nel circondario federale della Siberia. Là i manicomi sono aperti, sono micidiali, Basaglia nn c’è ancóra arrivato. Fra poco sparirà in modo misterioso. W la democrazia e la libertà di stampa nel paese di Putin, da tanti italiani glorificato,

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  2. Avete presente la vicenda di Santa Maria Goretti?
    Beh! Quella ragazzina preferi’ farsi uccidere piuttosto che concedersi alle profferte di Serenelli, il suo giovane assassino.
    Forse il paragone potra’ sembrare inappropriato ma l’Ucraina si sta comportando da vera”santa”: sicuramente finirà sgozzata dai Russi di Putin ma di fronte al mondo e per chi vorrà avere un briciolo di onestà intellettuale Putin resterà marchiato per sempre come un vile assassino mentre l’Ucraina passerà alla storia come una eroica nazione, vittima innocente del suo abietto carnefice!!!

    R
    mi sembra calzante invece.

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  3. Sig. Romolo: credo che la sua audace similitudine meriti un commento. Maria Goretti ( vado a memoria, io non consulto Wikipedia per sembrare istruito) fosse poco piu di una bambina, divenuta oggetto delle attenzioni di un bruto che, vista la resistenza della poverina, la uccise. Se vogliamo continuare nella metafora, l’Ucraina è una donna molto navigata, che ne ha viste di cotte e di crude e che sa come trattare gli uomini. Non è stata ancora uccisa da nessuno e deve sorbirsi le ( prevedibili) ritorsioni di un amante un pò violento reso folle dai suoi atteggiamenti da cocotte con un vecchio bavoso straricco che ha messo gli occhi su di lei per strapparla al suo vecchio convivente. Altrochè Maria Goretti! Qui parliamo di Madame Bovary, se non addirittura di Messalina. E poi parlano della propaganda russa! Guarda a cosa credono certi italiani!

    R
    Bianchi, mi sorprende, ha dato fondo alle sue doti dialettiche per sfornare un post che le passo (dissociandomi del tutto) ma le dico che provo solo una grande pena verso gli ucraini a sentirli anche offendere in questo modo considerato quello che stanno soffrendo non può che aumentare la mia solidarietà e simpatia nei loro confronti. E la pena e lo scoramento nel dover constatare di quanta “considerazione” goda Putin tra gli italiani nonostante quello che fa. Da mani nei capelli.
    Per non parlare poi del maschilismo (cocotte, Madame Bovary, Messalina..) che affiora da ogni parola che scrive.

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    • @bianchi: Lei scrive alcune cose abbastanza gravi. Innanzitutto si percepisce una qual certa accondiscendenza verso il compagno tradito, che diventa “un po’ violento”. Il classico “un po’ se la è cercata”. A questo proposito mi conforta però, da papà di due adolescenti, che questo spirito sia diffuso più che altro nella Sua generazione e pertanto prossimo all’inevitabile superamento per ragioni anagrafiche.
      Riguardo poi “un po’ violento” tradotto alla metafora della Russia-compagno tradito, bhe, alla faccia, i russi stanno radendo al suolo tutto ciò su sui passano, indiscriminatamente. Non so e non voglio immaginare cosa Lei giudichi per brutale aggressione.
      E poi c’è anche la spiegazione del possesso della donna-nazione ed inevitabile e comprensibile reazione. Forse Lei è cresciuto ed ha interiorizzato questi valori, oggi ne vigono grazie al cielo di diversi. Donne e Nazioni non appartengono a nessuno, siano giovani, scafate, con storia o meno. Difficile da capirlo? L’età non sempre rende anche saggi.

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    • Il post del sig. Bianchi mi ha fatto venire alla mente un racconto del XIX secolo, in cui la Verità e la Menzogna un giorno s’incontrarono. La Menzogna disse alla Verità: «Oggi è una giornata meravigliosa!». La Verità confermò che la giornata era davvero bella.
      La Menzogna indicando un lago disse: «L’acqua è molto bella, facciamo un bagno insieme!».
      La Verità un po’ sospettosa si accertò che l’acqua era molto bella. Si spogliarono e iniziarono a fare il bagno.
      Ma improvvisamente la Menzogna uscì dall’acqua, indossò i vestiti della Verità e fuggì via. La Verità nuda era furiosa perché le furono sottratti gli abiti, corse per trovare la Menzogna e riprendersi i vestiti.
      Il mondo, vedendo la Verità nuda, distolse lo sguardo, con disprezzo e rabbia. La povera Verità fu costretta a nascondersi per la sua vergogna. Da allora, la Menzogna vaga in tutto il mondo, vestita come la Verità, soddisfacendo i bisogni della società, perché il Mondo, in ogni caso, non nutre alcun desiderio di incontrare la Verità nuda».

      Il sig. Bianchi affermando che l’Ucraina è più simile a Messalina che all’innocente Maria Goretti ha detto solo la nuda verità ma anche stavolta la Menzogna ha avuto più credito!!
      R
      dunque anche lei con Messalina e Lucrezia Borgia? E perché no Bloody Mary? La verità è che qui entrate solo per buttarla un po’ in caciara e sostenervi tra amiconi, bravi.
      Ora mi aspetto solo l’intervento della Banda Bassotti per le standing uovations (non è un refuso).
      @Romolo, ha visto? il suo commento ha scatenato il putinferio. Qui come altrove abbiamo molti sostenitori dell’amabile leader russo. Potenza di un lettone.

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      • Non sono sostengo nessun “amicone” (con mi lega l’amicizia a nessuno di costoro!) e tanto meno la butto in caciara. Semplicemente dico la mia. Vi pare strano? Pazienza se poi qualcuno veda ogni discussione come un match per cui tifare dalla curva.

        P. S. A proposito … oggi (6 luglio) si festeggia Santa Maria Goretti.

        R
        non mi pare affatto strano che le sue opinioni vadano sempre, platealmente nella direzione contraria alla mia, un po’ sospetto si.

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  4. Io, invece, trovo molto di vero nella ricostruzione di Bianchi, anche se può sembrare troppo caricaturale e irriverente.
    L’Ucraina, alla quale la Russia ha concesso l’indipendenza riconoscendo il risultati del referendum – cosa che poi l’Ucraina non ha fatto con i referendum di Crimea e Donbass – inizialmente è stata trattata dalla Russia con grande amicizia, esattamente come tratta ora la Bielorussia.
    L’Ucraina aveva il gas russo a prezzo di favore ed era aiutata dalla Russia sul piano economico e finanziario.
    Poi il Nobel per la pace Obama ha mandato ripetutamente Hillary Clinton in Ucraina a fare promesse allettanti, come l’ingresso nella UE e nella NATO.
    Da questo si originarono i movimenti di Piazza Maidan che sostanzialmente deposero con un colpo di stato il presidente filorusso Yanukovich che era stato eletto democraticamente.
    Da allora i rapporti tra Ucraina e Russia diventarono pessimi. In Ucraina fu vietato l’uso della lingua russa, creando problemi agli stessi ucraini, e la Russia proclamò l’annessione della Crimea e sostenne la guerra civile nel Donbass allo scopo di tutelare la minoranza russa.
    A parte l’evidente intenzione di accogliere prima o poi l’Ucraina nella NATO, va ricordato che la NATO ha svolto nel 2021 due grandi esercitazioni militari in Ucraina – una nazione che non faceva parte della NATO – simulando una guerra contro un’ipotetica invasione russa, ed ha armato pesantemente gli ucraini.
    Quindi, al di là dei paragoni caricaturali che vedrebbero di volta in volta l’Ucraina come una verginella o come una spregiudicata seduttrice, mi pare evidente che i dirigenti ucraini abbiano perseguito una politica arrogante e azzardata al limite dell’irresponsabilità, esponendo il loro popolo a rischi che si potevano evitare.
    Quindi, qui non ci sono lupi contro agnelli. Al più lupi contro volpi.

    R
    ricostruzione falsa e omissiva. lei ha solo il suo astio e il suo antiamericanismo a cui aggrapparsi e la sua propaganda pro Putin si fa sempre più convinta. Qui trova spazio Luigi e la pubblico ma lei ogni giorno di più si accomoda dalla parte di chi scrive qui solo per provocare. Le sue “convinzioni” mi sembrano sempre più dettate dall’astio verso il mondo e anche un poco verso questo blog dove non trova più molta soddisfazione, almeno non quella che lei vorrebbe- Mi dispiace ma io la penso esattamente all’opposto da lei.

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    • @luigi: insiste sulla frottola del divieto della lingua russa. Questa è propaganda ed è pertanto in assoluta malafede. Semplicemente, fu adottata la lingua Ucraina come lingua di stato per la scuola, i media, la giurisdizione ecc ma guarda un po’. In Ucraina la lingua ufficiale è l’ucraino, insegnata a partire dalle scuole primarie anche nelle zone a maggioranza russa, in quanto, ohibò, pur sempre facenti parte dello stato ucraino: roba da cronache marziane, vero?
      E se anche la sua narrativa fosse vera – ma non lo è – non giustificherebbe il radere al suolo intere città e deportarne gli abitanti.

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  5. Ma poi, a queste ragazze che nelle varie metafore simboleggiano l’Ucraina, qualcuno ha chiesto cosa volessero loro?
    R
    ha ragione questo è un altro aspetto della faccenda: come nella metafora, l’Ucraina, come si usa con le donne non ha voce in capitolo e tutti possono decidere del suo destino, Putin per il primo (vedi aborto in Usa, la parola spetta a tutti meno che alle donne).

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  6. Francesco, lei priovi a vietare l’uso del catalano a Barcellona e l’uso del tedesco a Bolzano, e verdà le barricate.

    In Ucraina, prima della svolta del 2014, si parlava il russo al pari dell’ucraino. Si usava il russo negli uffici, per la corrispondenza ufficiale ecc…
    Gli stessi ucraini, quando fu vietato, erano in crisi.

    Non lo dice la propaganda russa. Lo dice Wikipedia.
    “Secondo i sondaggi, il russo viene usato molto più spesso di quanto dica il censimento ufficiale. Un’indagine svolta dall’Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev nel 2004 ha rilevato che il 43-46% della popolazione parla russo in casa (la stessa percentuale della popolazione che parla ucraino, o poco di più). Secondo l’indagine, il russo è parlato dalla maggior parte della popolazione nelle regioni meridionali ed orientali dell’Ucraina[3]:

    Il russo domina la comunicazione informale nella capitale del Paese, Kiev (51%).[4][5] Anche nel centro e nell’ovest dell’Ucraina esiste una minoranza notevole (4-5% della popolazione totale) che parla russo.[6]

    Alcuni fatti recenti hanno fatto percepire alla popolazione russofona l’intenzione deliberata del Governo ucraino di attuare una politica di “ucrainizzazione”: dal 1991, il numero delle scuole in cui viene insegnato il russo si è sistematicamente ridotto, fino ad arrivare al divieto totale di insegnamento della lingua dal settembre 2020.[1] Sono state inoltre bloccate diverse trasmissioni della televisione russa e si è deciso di doppiare i programmi russi sui canali ucraini invece di sottotitolarli.”

    R
    e allora? Questo (eventualmente) autorizza lo sterminio degli ucraini? E la politica di “ucrainizzazione” mi sembra una politica che guarda agli interessi di una nazione che non vuole più dipendere da un regime. Poi c’è chi fomenta l’odio e le guerre per i propri sporchi interessi. Come sempre.

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    • Appunto Luigi, Wikipedia conferma che il russo era diffuso e parlato, altro che vietato. Semplicemente non era più lingua di stato e ci mancherebbe. E comunque, come le è stato fatto inutilmente osservare, la politica linguistica non giustifica nulla di quello cui stiamo assistendo. Ma lei evidentemente è di parere opposto. Qualsiasi arrampicata sugli specchi, pur di difendere il suo Putin.

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  7. Scusate l’off topic.
    Dunque ecco che arriva la notizia è che la procura di Rimini ha chiesto l’archiviazione per l’unica (…e sottolineo l’UNICA!!) denuncia di molestia sessuale ai danni degli Alpini durante il raduno a Rimini!
    Ecco la conferma di ciò che è sempre apparso chiaro: non era «il Raduno dei porcelloni con la piuma». Semmai io sporgerei querela alla denunciante per tentativo di infangare un
    Glorioso corpo delle nostre forze armate.

    R
    gli alpini fanno parte dell’esercito italiano:
    “Gli Alpini sono le truppe da montagna altamente specializzate dell’Esercito Italiano, come lo erano per il Regio Esercito”.
    Poi. la vicenda ormai è nota ma per chi non la conoscesse qui può farsi un’idea:

    https://www.avvenire.it/attualita/pagine/molestie-rimini-richiesta-archiviazione-inchiesta-alpini

    https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/molestie-alpini-denuncia-collettiva-1.7856663

    Non mi stupisce affatto sia stata chiesta l’archiviazione, succede quasi sempre in questi casi, soprattutto quando, come in questo caso, pare non sia possibile identificare con certezza i colpevoli.
    Ma che sia giusto archiviarla e non fare ulteriori indagini mi sentirei di dire di no. Anche perché le molestie aprono sempre la strada allo stupro. E sono sempre più segnale dello scarso rispetto delle donne in generale e del maschilismo che trova sempre più spazio in una società in declino.
    Strumentalizzare la vicenda per fini politici poi lo trovo surreale e grottesco ma la politica italiana ci ha abituato a ben di peggio.
    Ultima (ma non ultima) il corpo degli alpini, certo glorioso non è in discussione e male hanno fatto le associazioni a non dissociarsi dal gesto di quei tre cialtroni, ma neppure fare quadrato e sentirsi forti del “numero” è una bella cosa. E non aggiunge onore al tanto che meritano.

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  8. Giusta osservazione, Mauro! Nessuno ha chiesto i cittadini ucraini se preferissero una guerra ad oltranza ad un compromesso con la Russia.
    Nessuno ha chiesto ai cittadini europei se fossero disposti a impoverirsi per anni e rischiare di essere coinvolti in una guerra per difendere una questione di principio in un Paese che conoscono appena.
    Di fatto i cittadini ucraini ed europei non hanno più voce in capitolo dei cittadini russi.
    R
    forse lei non lo sa ma i cittadini ucraini nel 2019 hanno votato un certo Wolodomir Zelensky il quale a capo del partiti Servitore del popolo ha preso il 73 per cento delle preferenze. E Zelensky non è certo pro russo, ne tragga le conseguenze e magari prima di scrivere sciocchezze si informi.
    Tipo, comparare le democrazie occidentali al regime di Putin. Luigi, la mia pazienza vacilla e già ne ho davvero poca.

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  9. Se gli ucraini fossero della stessa opinione di voi ego(gas)centrici, Luigi, sarebbero tutti in piazza a protestare e non in trincea a difendere ogni metro della loro terra.
    Dice bene che a Bolzano farebbero le barricate per difendere la loro lingua e farebbero bene. Diverso sarebbe se arrivassero in loro aiuto gli austriaci radendo al suolo Merano e Brunico e con l’occasione mandassero qualche missile a Roma e Venezia, perché sarebbe comodo avere lo sbocco alle spiagge di Jesolo.

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  10. Gli austriaci non lancerebbero nessun missile, occuperebbero le città italofone in breve tempo , aiutati da quinte colonne di voltagabbana tipicamente italici. In Südtirol che ist nicht Italien, dovremmo essere noi italofoni no ad alzare le barricate per difendere la nostra lingua.

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  11. Francesco, il suo e non solo suo) ossessivo manicheismo è soffocante.
    Da quando è cominciata questa guerra io non ho mai difeso l’operato di Putin, ma, visto che critico duramente gli americani, la NATO e Zelensky, la vostra ansia di semplificazione manichea mi classifica amico e difensore di Putin.
    Per voi manichei, o si è da una parte – e si approva incondizionatamente quello che fa quella parte – o si è dall’altra parte. Ma il manicheismo denota pigrizia mentale, rifiuto di faticare per comprendere.
    Il mondo non è divisibile tra buoni e cattivi, tra chi ha ragione e chi ha torto, e neppure tra chi vince e chi perde.
    La realtà è complessa, e chi la semplifica la falsa completamente.
    Se poi alle illazioni manichee si aggiunge l’ironia, i paragoni strampalati e le ipotesi più improbabili, stiamo veramente perdendo tempo.

    R
    esatto, ci pensi Luigi e non me ne faccia perdere altro. il mio è prezioso quanto il suo.

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    • @Luigi: del “soffocante” me lo da Lei che 1. addebita agli USA ogni colpa di questa crisi 2. Evita accuratamente mezza parola mezza di condanna all’aggressione, che non perde occasione di giustificare o minimizzare… E da del manicheo a me? Con teste come la sua è davvero tempo perso. Evito anche io di abusare di questo spazio per rispetto a Mariagrazia.

      R
      grazie Francesco

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  12. Signora Gazzato, lo so bene che Zelensky, il Beppe Grillo ucraino, è stato eletto a larga maggioranza, ma nel suo programma elettorale non c’era certo una guerra contro la Russia che avrebbe semidistrutto il paese.
    Come nel programma di Draghi non c’era l’applicazione delle sanzioni alla Russia e la fornitura gratuita delle armi all’Ucraina.
    Di fatto questi governanti, una volta intascato il mandato, ne fanno disinvoltamente l’uso che credono, anche contro gli interessi di chi li ha delegati.
    In Italia, in teoria, c’è il Parlamento che potrebbe fermare Draghi, ma, tra le pressioni della NATO e la paura di far cadere il governo e perdere la poltrona, il nostro parlamento si è ridotto ad un gregge di pecore.
    Comunque, signora Gazzato, non ricordo di aver mai scritto che lei dice sciocchezze, per cui mi aspetterei reciprocità ….
    R
    Non lo ricorda perché io non ne scrivo Luigi e se anche le scrivessi (potrebbe capitare) lei me le può fare notare, non dubiti non mi arrabbio. Mi avete fatto notare di tutto e di più su quello che scrivo che “sciocchezze” sarebbe quasi un complimento. Si lamenti pure ma lei ne scrive eccome e se non le fa piacere sentirselo dire (la capisco) si rilegga molte volte e poi…non posti.
    Una ne scrive anche qui, eccola: “Signora Gazzato, lo so bene che Zelensky, il Beppe Grillo ucraino,”…i due no sono neppure lontanamente comparabili, ergo…e questa è solo una…e neppure la peggiore.

    Rispondi
  13. @mariagrazia
    “come in questo caso, pare non sia possibile identificare con certezza i colpevoli.”
    In questo caso, a dire il vero, era anche difficile identificare il reato.
    Una ragazza ha scritto SUI SOCIAL delle accuse che sono state raccolte da un’ associazione nazi-fem che ha sporto una denuncia contro ignoti e senza riscontri. nessuna prova, video, telecamera, selfie, tiktok, youtube, niente di niente – persino un’ amica della tipa che era insieme a lei non ricordava nè chi nè come nè cosa nè quando. Da qui l’immancabile de-responsabilizzata valanga di merda su luoghi, istituzioni, persone. Che noia che barba che noia.

    “Anche perché le molestie aprono sempre la strada allo stupro.”
    Anche qui, lo ha riferito il cugggino. Non sono un esperto nè di molestie nè di stupri, ma leggendo le cronache dei pochi (per fortuna) stupri accertati non si parte mai da una fischiata o da un “Ehi bella gnocca!”. Gli stupri di solito partono a freddo per una vendetta o di colpo per lo “sbrocco” di qualche balordo che voleva proprio fare quella roba lì, mica partire con la letteratura.
    E anche sulle molestie, tirare il fiato e fare le dovute distinzioni. Una mano tra le gambe in filobus non è la stessa stessa cosa di un “A’ fata!” strillato ridendo da un cantiere. Altrimenti dovremmo considerare le canzone popolare un antologia di istigazione allo stupro, da “Rosina dammela” a “La bella la va al fosso” https://youtu.be/F15PAjstikk , e non parliamo di Mina con “Bellezza in bicicletta”, inno nazionale del catcalling https://youtu.be/8BHg1FVT2l4, e cosa dire del “mammifero modello 103” di Buscaglione https://youtu.be/cXx8PdQY07w
    Un po’ di senso della misura e magari un sorriso, come sempre, migliorerebbero la vita.

    R

    certo, come no, comincia tu a tirarlo fuori il “senso della misura”, ti pare che questo post ne contenga? A me pare che contenga poca misura e meno senso, ma è solo questione di punti di vista. Come, se permetti lo scrivere ” un’ associazione nazi-fem” è una corbelleria extralarge, cioè fuori misura.
    Un po’ di senso del contenimento non farebbe male, neppure a te. Migliorerebbe la vita, in generale ma soprattutto la tua.
    PS: sei troppo “esperto” in materia, dica (s)dottor Nencioni, ma lei non sarà mica il mostro della palude nera, sotto mentite spoglie?

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  14. Signora Gazzato, le faccio notare qualche analogia tra Grillo e Zelensky (e non sono il solo che ne vedo).
    Entrambi vengono dal mondo dello spettacolo, e non hanno una formazione politica.
    Entrambi sono prodotti dell'”antipolitica”, ed entrambi hanno proposto soluzioni semplici “da uomo della strada” a problemi complessi.
    Zelensky è stato eletto perché aveva tenuto in TV una trasmissione in cui indicava come avrebbe risolto i problemi se lo avessero eletto presidente.
    Grillo, nei suoi spettacoli, prospettava iniziative del genere.
    Entrambi sono stati eletti grazie alla notorietà guadagnata in TV e nei teatri.
    Comunque, Zelensky non aveva mai proposto agli elettori iniziative politiche antirusse, e per due motivi: una fetta importante degli elettori erano filorussi; d’altra parte, le pressioni degli americani in quel senso sono arrivate più tardi.

    R
    non serve che mi faccia notare le analogie, le vedo da me e non ci sono. Lei le nota solo per denigrare Zelenky ma sono le stesse analogie che ci sono tra uomini con due gambe e due braccia e un paio di occhi.
    Il resto è pura speculazione. Grillo si è guardato bene dal prendere alcun incarico governativo o parlamentare anche perché è pregiudicato cosa che Zelensky non è e anche non lo fosse stato si sarebbe ben guardato lo stesso da prendersi responsabilità di governo. Zelensky sta sotto le bombe da 4 mesi, gli porti il rispetto che merita.
    E non insista per favore. E ogni tanto scenda da quel pulpito di fortuna che si è costruito e si chieda se tutto quello che scrive sia poi davvero cosi “oro colato” come sembra credere lei dal tenore dei suoi post.

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  15. Mettiamola così: Putin è un maschiaccio bruto ma l’Ucraina non è una innocente verginella.
    Come se una che va in giro con minigonna inguinale e scollature da brivido si lamentasse di causare certe attenzioni.

    R
    questi esempi rappresentano benissimo l’unica realtà (o una delle poche) che le passa per la testa. Vedere oltre per lei è una cosa di una difficoltà immane. Inutile replicare. Ma in fondo Silvia, lei mi è simpatica forse proprio per questo.

    Rispondi
  16. @mariagrazia
    ” un’ associazione nazi-fem” è una corbelleria extralarge,
    Parliamone.

    Dal sito di “Non una di meno”:
    “…Noi siamo un movimento transnazionale che aspira a una trasformazione radicale della società e alla sovversione di rapporti di potere che travalicano i confini nazionali….
    “…lo spazio transnazionale per il protagonismo di chiunque voglia lottare contro le politiche sessiste, razziste e neoliberali implementate con sempre maggiore intensità a livello globale…”

    Queste sono fuori come ciminiere.
    Sembrano la versione “bruciamo il reggiseno” dei 5 stelle prima versione…

    Al solito non rispondi ai singoli punti.

    R
    tu offendi senza sapere di cosa parli, prendi qualche stralcio e ti permetti di offendere un movimento che cerca di combattere il maschilismo e tutti i suoi perversi effetti, ma falla finita va, altrimenti c’è il cestino anche per te, chiaro? Comincio a perdere del tutto la pazienza. Sappiatelo.

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  17. Sono lieta per la simpatia, qualunque ne sia l’origine.
    Ma quella di Buscaglione sul “mammifero modello 103” è bellissima, dai.
    Una si può mettere a ridere, non a offendersi.
    E Buscaglione mi pare cantasse anche “se non mi baci subito tu perdi un’occasion”.
    E’ questa non potrebbe essere considerata una molestia?
    R
    ma che dice? ma chi ha mai detto cose del genere? Buscaglione è un grande di tutti i tempi di una simpatia unica, per favore non prendiamo sul serio certe corbellerie che vengono scritte nei post, non posso cancellare tutto e soprattutto non posso ribattere ad ogni corbelleria o cavolata. Ho anche altro da fare.

    Rispondi
  18. Signora Gazzato, mi ha un po’ stufato l’immagine di Zelensky eroico che resiste coraggiosamente all’invasore.
    Quelli che resistono più o meno spontaneamente all’invasore sono i suoi soldati e i suoi concittadini civili. Se vogliamo parlare di coraggio, parliamo di loro.
    Zelensky sta nei suo bunker, o comunque ben lontano dal fronte di guerra, a rilasciare interviste e tenere videoconferenze.
    Anche Hitler, dal suo bunker, dava disposizione ai suoi generali di resistere fino a farsi ammazzare piuttosto che arrendersi. Ma anche Hitler non si vide mai dalle parti del fronte. Era coraggioso?
    Le persone che danno prova di coraggio mandando a morire gli altri non mi sono mai state simpatiche.
    R
    Luigi, il suo paragone è indecente. Mi dissocio da quello che scrive in toto.

    Rispondi
    • “”Le persone che danno prova di coraggio mandando a morire gli altri non mi sono mai state simpatiche”.

      In questo però @Luigi fa eccezione per il suo Putin, per il quale non ha speso mezza sillaba di condanna (semmai, di difesa se non amicizia), a differenza dei pipponi dedicati a Zelensky (ne abbiamo perso il conto). Il quale peraltro non ha iniziato alcuna guerra. Quando si dice la coerenza eh?

      R
      per favore virgolettate sempre quando riportate frasi di altri.

      Rispondi
  19. Lasciando perdere il paragone con Hitler il resto del ragionamento di Luigi fila bene.
    Il Zelenski che vuole la sconfitta della Russia e nient’altro ha stufato sicuramente.
    R

    …”il Zelensky” chissà chi mi ricorda? Comunque la mia maestra delle elementari (povera) si sarebbe messa le mani nei capelli.

    Rispondi
    • @Silverio: da che se ne deduce che “il Putin” che vuole la sottomissione completa dell’Ucraina (perché i fatti, ma anche le dichiarazioni, dicono questo) non l’ha stufata minimamente, anzi, forse…
      @Mariagrazia: qui non solo la sua maestra delle elementari si sarebbe messa le mani nei capelli… Tanti caduti si domanderebbero chi glielo ha fatto fare.
      R
      si, ma per “caduti” intende i capelli? o i caduti in guerra?

      Rispondi
  20. Sono parecchie le persone che vorrebbero vedere sconfitta la Russia, una nazione enorme, abnorme, più asiatica che europea, anzi, da secoli nemica giurata dell’Europa. Ha occupato e sfruttato a sangue, per quasi 50 anni, mezza Europa, è crollata come un castello di carte, paradiso dei lavoratori, ora vuole restaurare i vecchi tempi di Stalin.

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  21. Bifani, lei si sbaglia di parecchio. La Russia è una nazione europea, la parte asiatica o è quella semidesertica e gelata della Siberia o quella delle repubbliche “stan” modernizzate dall’URSS (e per questo diverse dai confinanti Afghanistan e Pakistan).
    La cultura russa è intrecciata con quella delle nazioni occidentali. Devo farle dei nomi? Sono tanti sa. Non li conosce? Nemica giurata dell’Europa, non si capisce perché. In realtà è stata invasa prima da Napoleone e poi da Hitler. La parte orientale sottomessa all’URSS è stato il frutto della guerra contro la Germania nazista. L’URSS da sola ha ricacciato le armate naziste fino a Berlino facendo cadere i regimi parafascisti di quei Paesi e poi, per real politik, mantenendone il controllo. A proposito di controllo ha presente l’azione degli USA in America latina?
    Quanto al regime comunista gli storici dicono che deriva dalla corrente ugualitaria e totalitaria della rivoluzione francese, quella di Rousseau. Difficile da realizzare.
    Un consiglio: lasci perdere il furore da estrema destra e ragioni con più calma.

    R
    la Russia è una grande grandissimo paese, quello che sta facendo Putin non ce lo deve far dimenticare. Ma, purtroppo, quello che fa, in qualche maniera coinvolge bene o male anche chi ( in Russia) non ha nessuna colpa.

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  22. Francesco, E’ il solito disco. Chi trova aspetti discutibili anche da parte ucraina e occidentale è un fan di Putin. Ma la realtà non è tutta bianca da una parte e nera dall’altra. E quelli che preferiscono che la guerra continui a tempo indeterminato, poi…
    R
    anche lei però mette il solito disco: non sono putiniani quelli che blandiscono Putin? Che lo capiscono, che tollerano i suoi “modi”? ma certo che no, non scherziamo, diamo addosso agli aggrediti visto che non “siamo” putiniani. “Il Zelensky” sbaglia tutto mentre “il Putin” ha le sue buone ragioni…se non è essere putiniani questo che cosa sarebbe? basterebbe ammetterlo sarebbe più semplice e meno ipocrita, invece sentiamo sempre il solito disco….del non siamo putiniani però…ecco non putiniani ditelo chiaramente non siamo putiniani ma ci piace di più lui del Zelensky, del Biden, del etc.etc,etc…e facciamola finita tanto “al” Putin di noi gli importa meno del due di picche.

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  23. Silverio, ha ragione, sono un povero bestione ignorante di storia e fascista. Solo Lei conosce bene gli avvenimenti del secolo scorso e di quello attuale, molto meglio di me. La Russia è asiatica non geograficamente, ma come concezioni politiche e sociali, che sia di qua o di là dagli Urali. Ancora oggi, dopo duemila anni, è governata da tiranni e despoti incapaci di un minimo di democrazia e libertà da concedere ad un popolo angariato da secoli, ancora in fila per i bisogni alimentari di base. Del fascista lo dedichi ai suoi amici, parenti e conoscenti, non a me. I migliori comunisti europei sono stati eliminati dai sovietici.

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    • @Bifani. Ha ragione. Molti parlano come se noi europei dovessimo qualcosa alla Russia. Una specie di debito storico, culturale, politico … In verità alla Russia io da Europei non sento di dovere nulla né di avere alcun legame. La democrazia, la società civile sono nate altrove e li non hanno ancora preso piede. Innovazioni tecnologiche? Non pervenute. Valori? Men che meno. Industria-società-diritti-libertà… Peggio che viaggiare di notte. E non parlo dell’oggi, intendo storicamente, ed è noto. Quindi per cosa dovremmo toglierci il cappello di fronte allo zar… Per due romanzi e quattro balletti? Chi combatté la Germania nazista esitò di fronte ad un patrimonio già immensamente superiore a quello russo? No. Ed allora mi domando perché dovremmo farlo noi oggi.

      R
      beh, Francesco, scusi “due romanzi”? La letteratura russa, non glielo devo dire io, è patrimonio dell’umanità.

      Rispondi
      • @mariagrazia: questo non lo discuto, quello che contesto è la riverenza e l’assimilazione acritica della Russia all’Europa. Io da Europeo posso al limite considerarla un partner. Ma non un fratello di sangue, cultura, e via discorrendo. E in relazione alla guerra Ucraina agisco di conseguenza.
        Io mi esprimo troppo sbrigativamente, questo signore (russo, peraltro) ci riesce meglio:
        https://www.corriere.it/sette/attualita/22_maggio_06/qui-mosca-bomba-atomica-scenario-impossibile-o-no-8beef80e-ca39-11ec-829f-386f144a5eff.shtml?&appunica=true&app_v1=true

        R
        sono d’accordo, e sono ormai mesi che lo scrivo: la brutale aggressione di Putin non ha certo favorito i rapporti con la Russia ma li ha esasperati, ho solo espresso perplessità per quella chi sembrava una frase che sminuiva la cultura russa che secondo me va distinta dalla indecente guerra di Putin.
        Le immagini sono fin troppo una agghiacciante testimonianza di quanta crudeltà e brutalità questa infame guerra dimostri e però c’è ancora chi difende le “ragioni” di Putin e critica Zelensky.
        Poi, apprezzare o meno l’arte di un paese dipende sempre dai gusti personali. Ma ci sono anche meriti oggettivi a prescindere.

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  24. Ma no che Putin ci piaccia di più di Biden. Presidente di una democrazia (anche se attualmente un po’ in crisi). Il Zelenski è un caso diverso. E’ dalla parte aggredita e quindi automaticamente da quella giusta. Putin ha fatto un grosso sbaglio (e sicuramente calcoli sbagliati) e quindi è indifendibile. Ma all’origine di tutto anche l’Ucraina ha le sue colpe. E’ comunque meglio compromessi e la fine della guerra che la sua continuazione.

    R
    le sue colpe? Cosa fa, lei condanna a morte qualcuno perché ha “le sue colpe”? che poi sono tutte da vedere queste colpe. Compromessi dice? Cioè? Calarsi le braghe e cedere il paese ad un despota per non finire ammazzati? Bel compromesso davvero.

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  25. Ricordo, tra le vaste letture sulla storia della Russia, le testimonianze di un mercante inglese del ‘500 e di un diplomatico tedesco del ‘700. Entrambi dissero di essersi accorti, per tutta la loro permanenza in Russia, di una costante sorveglianza, persino negli alberghi in cui sostavano. Allora come oggi, come sempre.

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  26. Io ho letto e ho visto, a teatro, tutte le opere teatrali di Cekov. Gorkij e Gogol e ho sempre ammirato il modo di rappresentare il teatro del grande Stanislavsky. Per i romanzi dell’800 russi, devo confessare che li ho trovati spesso pesanti e indigesti. I romanzieri russi hanno uno stile narrativo, per me, di un peso insopportabile.

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  27. Se mi è concesso intervenire in questo dotto confronto sulla Russia, lo faccio come sempre da povero contadinp , ma con un’esperienza di vita così lunga che e diventata storia. Sono sempre stato anti sinistra e per questo etichettato fascista dagli stolti e da quelli in malafede. Ma se qualcuno in questo blog è sincero non può non riconoscere che l’idea di sinistra e l’appartenenza alla sinistra sono stati il discrimine degli ultimi ottanta anni di vita del nostro paese. Rosso è bello! Comunista è bello! Russia è bello! Vuoi vinccere un premio letterario? Devi essere rosso. Vuoi fare il regista? Devi esserr rosso.Vuoi andare a San Remo? Devi essere

    rosso. Vuoi essere un direttore nel parastato? Devi essere rosso. Lucio Battisti fascista e quindi dimenticato. Fiorella Mannoia? Di sinistra ed esaltata anche se le canzoni tutte uguali ed una menata pazzesca. Poi arriva Putin e tutti i comunisti diventano liberali arrabbiati. Coerenza tipica dei rossi. Putin non è un orco e Zelomski npn è una vergine dal candido manto. Sono due prodotti della stessa cultura.

    R
    rosso anche Berlusconi? Ma via, Bianchi, andiamo lei sa benissimo che cosa è successo in Italia nel recente passato, non facciamo i pesci in scatola.
    In quanto al “contadino” ce ne sono di colti, glielo assicuro che conoscono i romanzieri russi a menadito.
    E che Putin non si l’orco lo dice lei, lo faccia dire agli ucraini che stanno sotto le sue angherie da mesi.

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    • @Mariagrazia: “E che Putin non si l’orco lo dice lei, lo faccia dire agli ucraini che stanno sotto le sue angherie da mesi.”

      E dovrebbe farlo dire anche a georgiani, siriani, ceceni… E non ultimo anche ai russi. L’ha ascoltato il podcast di Enrico Franceschini sul sistema di terrore gestito da Putin? Lo trova online su Huffington Post. Vale la pena.

      R
      lo farò, grazie.

      Rispondi
  28. Due balletti! Il patrimonio musicale russo è ben di più. Ed è pienamente europeo. Come tutto il resto. Informatevi.

    R
    non credo che nessuno di chi scrive qui sopra abbia bisogno che lei gli dica: “informatevi”. Teniamo bassi i toni per favore.

    Rispondi
  29. Georgiani, ceceni, siriani, in che modo sarebbero angariati dai russi? e i libici no?
    Quanto ai russi la maggioranza è a suo favore perché ha rimesso in piedi il Paese dopo che Gorbaciov e Eltsin (cocchi delle destre occidentali) l’avevano sfasciato.
    Franceschini chi? Quell’ex dc attaccato sempre come un’edera a qualche ministero?

    R
    in che modo? si informi un po’…

    Rispondi
    • @Silverio: il podcast che ho raccomandato è di Enrico Franceschini, di professione giornalista, non mi risulta con passato politico. Il Franceschini che ha inteso lei forse all’anagrafe fa Dario, è politico del PD con esordi effettivamente in DC. Mi pare lei abbia fatto una confusione abbastanza grossolana, né converrà. Posso? Si informi, e non solo sui curricola di politici e giornalisti.

      Rispondi
  30. Va bene, dovrei informarmi su come georgiani, ceceni, siriani, sono angariati dai russi.
    Dalle mie informazioni risulta che la Georgia sia uno stato autonomo e non angariato.
    Qualche anno fa ci fu un momento di conflitto con la Russia. Il presidente di allora (poi cacciato malamente dal Paese) spinto dalla NATO iniziò a guerreggiare con la Russia con motivo quei piccoli territori in contenzioso. Era anche convinto che la NATO sarebbe intervenuta ad aiutarlo. Cosa che naturalmente non avvenne affatto e la Russia bastonò per bene la Georgia. Ma è cosa finita. Qualcuno oggi parla anche di candidatura della Georgia alla UE (è una mania generale…).
    La Cecenia è una regione della Russia nella quale un violento movimento islamista fece insurrezione al fine di proclamarne l’indipendenza e diventare uno stato islamico. Anche con attentati terroristici. La Russia reagì con energia reprimendo il movimento. Cosa avrebbe dovuto fare? Dire: prego fate pure?
    La Siria era un ottimo stato per lo standard del Medio Oriente. Non democratico, certo, come non si usa da quelle parti, ma con buone strutture in ogni campo, anche scolastico e sanitario, ad esempio, e il regime teneva a bada gli islamisti mantenendo nel Paese una situazione di buona laicità e diritti delle minoranze e delle donne. La cosa non garbava agli stati integralisti sunniti del Golfo che iniziarono a finanziare una sommossa islamica per abbattere il regime.
    E c’erano quasi riusciti, se fosse stato per l’intervento degli hezbolla libanesi sciiti e poi della Russia, con motivazioni differenti ma convergenti nello scopo. Adesso si sono aggiunti anche i turchi. Quindi la rivolta islamista si può dire fallita anche se il Paese ne ha avuto gravi danni. La Russia doveva stare a guardare come l’imbelle UE? e perché?

    R
    non sono qui per fare le correzioni a quello che scrivete, se lei è convinto ed ha le sue “informazioni” la passo, ma mi dissocio.
    Solo per la Georgia, le faccio notare che basterebbe aprire Wikipedia:

    “La seconda guerra in Ossezia del Sud, nota anche come guerra dei cinque giorni o guerra d’agosto, è stato un conflitto armato tra lo schieramento separatista guidato dalla Russia e dalle repubbliche di Ossezia del Sud e Abcasia e la Georgia. Esso ebbe luogo nell’agosto 2008 dopo un periodo di peggioramento delle relazioni tra Russia e Georgia, entrambe ex repubbliche dell’Unione Sovietica. I combattimenti avvennero nella regione strategicamente importante della Transcaucasia.

    È ritenuta la prima guerra europea del XXI secolo[27]. Benché la Russia abbia motivato ufficialmente la sua azione militare con la tutela dell’autodeterminazione degli osseti del sud e degli abcasi, il conflitto è considerato, da molti analisti di geopolitica, come il tentativo di Vladimir Putin di ampliare la ridotta sfera di influenza post-sovietica russa con l’esercizio della forza bruta[28][29], progetto proseguito nel 2014 con l’illegale annessione della Crimea alla Russia.[30]

    Nel 2021 la Corte europea dei diritti dell’uomo ha accusato la Russia di violazioni dei diritti umani nelle regioni separatiste ancora occupate.[31]”
    Da Wikipedia

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  31. Signora Gazzato, ammetto che il paragone tra Hitler e Zelensky era azzardato e si reggeva soprattutto sul fatto di esprimersi da un bunker.
    A parte le provocazioni, non credo però che si debba necessariamente apprezzare un leader che accetta la guerra e rifiuta trattative di pace considerandolo un leader coraggioso.
    Il coraggio ha senso e valore per il singolo, non per chi governa un popolo.
    I governanti devono fare le scelte migliori per il loro popolo, non sulla base di principi astratti, né tanto meno sull’onda dell’emotività reattiva.
    I governanti devono saper vedere lontano, valutare le probabilità di successo delle loro iniziative, e scegliere in maniera razionale.
    La scelta coraggiosa ed emotiva è giustificabile per il singolo, mentre per un governante è un comportamento irresponsabile e sciagurato.
    Alla fine di questa guerra, quando si faranno trattative di pace, si vedrà chi ha fatto le scelte giuste e chi meno.
    R
    Lenzini ho l’impressione che lei non abbia capito quello che è successo, ma non sarò io a spiegarglielo credo di averlo fatto sin troppo.
    Lei pensi alla scelta “ragionata” di Putin e difenda quella visto che non fa altro da 4 mesi e lasci stare Zelensky e soprattutto non faccia paragoni che non reggono ma servono solo a gettare fango su una persona vittima di una brutale aggressione. Se lei non lo capisce, me ne farò una ragione.

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  32. Quello che è da capire è che, deprecato quello e chi è da deprecare, si deve partire dalla situazione di fatto, piaccia o no. E che sia meglio porre fine alla guerra anziché continuarla dovrebbe essere chiaro a tutti. Ma non sembra.
    R
    forse non sembra a lei che continua a dire che la guerra deve finire, come se le nostre parole (queste sue poi sono uno scioglilingua) servissero a fermarla e solo lei lo volesse.

    Rispondi
  33. Sra Gazzato, con tutto il rispetto non capisco nè lei nè quelle persone che non spendono una parola a favore del proprio paese e che sono mosse da questi sentimenti di solidarietà per Zelinski e sdegno per Putin al punto non ribellarsi di fronte ai danni incalcolabili a cui il proprio paese è stato condannato. Ma chi è l’Ucrauna? È UE? È NATO? è un alleato fedele ed amico da sempre? È solo un paese che ha un vicino ingombrante con il quale ha sempre mantenuto un atteggiamento provocatotio. Ora il bullo si è scocciato di essere provocato e gli ha mollato un cazzotto. E per questo dobbiamo finire in malora? Ci scandalizziamo per i poveri bambini ucraini ed intanto non abbiamo giustizia, non abbiamo sanita, non abbiamo prospettive, non abbiamo supporto dagli altri europei circa i migranti clandestini. Mi sembrano concetti così semplici che mi sorprende che venganp derisi. Un governo dovrebbe essere un buon padre di famiglia che cura gli interessi del proprio popolo non un cretino che parteggia per una vicina di casa che fa la cocotte con tutti.
    R
    secondo lei io non spenderei una parola a favore del mio paese? mi fa un grave torto, credo che per il niente che valgono le parole spese per il mio paese qui sopra siano parecchie, forse lei non le vuole leggere
    E comunque i suoi “concetti semplici” trasudano sano egoismo. Si chiami fortunato a non avere un vicino ingombrante, ma forse lei ha dimenticato o non sa da quanti vicini ingombranti abbiamo dovuto difenderci, con poco o nulla solidarietà da da parte dei paesi vicini.
    La “cocotte” poi, se la può risparmiare, tifi per Putin se crede ma non venga cui a offendere una popolazione che soffre in quel modo, Non glielo permetto.

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  34. Bianchi, il vicino ingombrante, per quasi 50 anni, ha succhiato sangue ai paesi dell’Europa dell’Est, mandando al muro o in galera migliaia di cosiddetti dissidenti, etichettati come servi dei capitalisti e nemici del popolo. Adesso lo Zar Vlad Tepeš vuole ritornare all’Impero sovietico, sbandierando minacce atomiche.

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  35. Signora Gazzato : nessun dubbio che lei sia una fervente patriota. Tutt’altro. Tuttavia sul tema dell’embargo alla Russia e sul supporto militare all’Ucraina, decisioni che implicheranno problemi molto seri per il nostro paese, mi pare di averla vista decisa e determinata. Poi involontariamente mi da ragione quando mi dice che abbiamo dovuto difenderci dai vicini senza troppa solidatietà di altri. Si rende conto che è esattamente il mio punto? Le nazioni, come gli umani, si fanno tendenzialmente gli affari loro. Solo noi italiani ci creiamo un sacco di problemi e ci siamo infilati in un conflitto che non ci riguarda per difendere puerpere e bambini.
    R
    se la canti e se la suoni come le pare, ma io non le do affatto ragione, la solidarietà come gli aiuti sono una decisione dei governi di quasi tutto il mondo occidentale.
    Lei voleva fregarsene? ne prendo atto. Ma saremmo ancora all’epoca di Berta che fila se passassero certe tesi- Ma lei è in buona compagnia, la maggioranza degli italiani pare, la pensa come lei. Io però rimango della mia idea.

    Rispondi
  36. X Franco Bifani: Franco, politicamente io e te siamo come orso bianco e pinguino, cioè siamo agli antipodi. Ma discutere con te è un piacere come succede con le persone intelligenti. Come tale , non puoi negare che negli ultimi 80 anni abbiamo vissuto in Italia sotto una sudditanza psicologica della sinistra. E siccome oltre ad essere intelligente sei anche onesto, la Madonna piangente della sinistra era la Russia. 35 per cento di comunisti ai tempi del PCI non erano uno scherzo. Ora che un russo l’ha fatta fuori dal vaso, siete diventati tutti anticomunisti. Io lo trovo un pò imbarazzante. E tu?
    R
    facciamo magari che il discorso non diventi uno scambio di piacevolezze a due, altrimenti ci sono altri mezzi per comunicare.

    Rispondi
  37. Bifani, lei non ha idea di come funzionasse l’area economica dei Paesi ex comunisti.
    Dove c’erano anche differenze tra i vari Paesi, come in Occidente.
    Ma lei riduce tutto a battute grandguignolesche.

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  38. Signora Gazzato, ma perché mai uno antiamericano o che critica Zelensky deve essere semplicisticamente etichettato come antiputiniano. Non credo che lei lo pensi veramente. Preferisco considerarla una provocazione.

    Se io parlo male della Roma, mica vuol dire che sono un tifoso della Lazio…!
    Posso essere anche uno che detesta il mondo del calcio in generale.

    Nel nostro caso io detesto la guerra, senza distinzione tra giusta o ingiusta, e senza distinzione tra chi ha torto e chi ha ragione, perché per un popolo in guerra sono distinzioni irrilevanti. Le bombe fanno gli stessi danni e le gente muore anche se ha ragione.
    Vede, io sarò poco coraggioso, ma non attraverso sulle strisce se sta arrivando una macchina sparata, anche se avrei tutte le ragioni. Preferisco restare vivo che avere ragione.
    Io critico Putin che l’ha iniziata, ma critico anche quelli che la vogliono prolungare con l’illusione di vincerla, ben sapendo che ogni giorno in più costerà morti e rovine.

    R
    chi la etichetta? Ma di che provocazione parla? casomai è lei che provoca continuamente, conosciamo le nostre rispettive posizioni perché non smette lei di provocare con le sue lamentele? Lei non è il solo a detestare la guerra anch’io la aborro, ma allora che ci fa Putin in Ucraina a lanciare missili e distruggere tutto quello che trova? Il ballo del quà quà? E stia tranquillo che lei è nel libro d’oro del despota.

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  39. Comunque….
    Tanto per vivacizzare la morta gora del “Tu sei putiniano – no, sei più putiniano tu”, due notizie che fanno pensare
    “..Con un altro decreto Zelensky ha anche rimosso il procuratore generale, Iryna Valentinivna Venediktova. Quest’ultima era figura molto popolare per le sue inchieste sui crimini di guerra compiuti dai russi….” E siamo a due licenziate, forse stavolta non ne aveva trovati abbastanza….
    e questa
    “Aereo cargo ucraino con 11 tonnellate di armi precipita in Grecia.”. Speriamo che non si stessero rivendendo quelle che gli avevano appena regalato.
    Non che giustifichi Putin, però fino all’ altro ieri l’Ukraina era un centro commerciale per affari poco puliti, dai contrabbandi di armi ai diamanti insanguinati alle ragazze da mettere in strada.
    Cerchiamo di ricordarcelo, quando vogliono propinarci le immaginette con Zelensky che difende le vedove e gli orfani. Ripeto, Putin è comunque un puzzone, ma la situazione è più complessa del “buoni contro cattivi” che ci ammanniscono tutti i giorni.
    R
    le cerchi col lanternino e non hai trovato altro? beh se è per questo mezzo mondo andrebbe raso al suolo o forse anche tre quarti. Per fortuna Putin pensa solo ai suoi ex satelliti. Per ora…

    Rispondi
  40. Nencioni, non si dimentichi i milioni di persone fatte fuori dai vari zar e poi dai tiranni sovietici, da bravo. Solo a Stalin ne hanno assegnati 30 milioni, altro che nazisti. Ora Putin continua l’opera.

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  41. @Franco Bifani
    I fogli Excel con le liste di morti personalmente non mi entusiasmano e non aggiungono nulla alla Storia. La quale, ahinoi, è fatta di morti. Milioni di qui, di là, massacrati i Catari, gli Aztechi, i Pellerossa, i Cambogiani, i Russi, gli Ebrei, i Palestinesi, gli Armeni, i Curdi.
    Pensare a Putin come successore di Stalin è ridicolo, oltre che antistorico: se mai assomiglia (e vuole assomigliare) a qualcuno Vladimir pensa a Ivan il Terribile, certo non a un comunistaccio come il compagno Baffone.

    @mariagrazia
    Non c’è bisogno di lanternini. L’Ukraina era nel 2019 oltre il 100° posto nella classifica della libertà di stampa, e non molto lontana dalla Russia. Oggi le informazioni escono da UNA sola agenzia di Stato sotto controllo diretto di Zelensky, esattamente come in Russia con Putin, e anche prima della guerra le agenzie e i giornalisti indipendenti IN UKRAINA venivano regolarmente intimiditi e in molti casi uccisi o addirittura bombardati da “terroristi” che nessuno è mai andato a cercare.
    Non sono esattamente “peli nell’uovo”. Che poi nulla abbia a che fare con l’aggressione russa lo possiamo anche ribadire, ma non cambia il fatto che essere aggrediti non ti trasforma automaticamente in Maria Goretti.
    E anche sul regalare armi sofisticatissime a un noto contrabbandiere di armi avrei da meditare – il che non vuol dire non aiutarlo, ma solo non farlo cadere in tentazione.
    https://www.osservatoriodiritti.it/2019/09/26/ucraina-guerra-europa-est-liberta-di-stampa/
    https://www.articolo21.org/2021/02/ucraina-non-e-ancora-un-paese-per-giornalisti/
    R
    venivano intimiditi dai governi filorussi era sempre propaganda pro russa. Poi mi devi portare le prove che Zelenky fa ammazzare i giornalisti altrimenti è pura diffamazione.
    Mai pensato che l’Ucraina sia Maria Goretti ma tu continui ad insistere che meritava quello che le è capitato è diverso. Cerchiamo un po’ di uscire da questa morta gora.
    In quanto all’articolo, devono provare che non ci siano i russi dietro anche a questo. Zelensky come sai non è ben visto da Putin,

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  42. X Bifani: e Lei non dimentichi che sono 80 anni che la società italiana si ispira e si eccita con il comunismo e la Russia: dai nostri valenti partigiani con i loro fazzoletti rossi, dai nostri coraggiosi sindacalisti con bandiere con falce e martello, dalle roventi sabbie di Capalbio, dai Festival di Sanremo con le varie Mannoia rosse di pelo e di cuore, dai melensi buonisti che accolgono i migranti clandestini finti minorenni. E solo ora si accorgono cosa realmente significa quel regime a cui si sono inginocchiati per anni, aggiungendo anche come buon peso il fascismo della Meloni. Ma perchè npn va a cercare sulla Treccani il significato di coerenza?

    R
    ha messo insieme un bel po’ di mele e di pere, ne faremo una bella macedonia, con questo caldo viene a fagiolo anzi a ciliegia.

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  43. E’ infantile usare il termine Zar parlando di Putin. Lo chiamino col suo nome o altra definizione. Quanto al “ne hanno assegnati” a Stalin è propaganda da Libro nero.

    R
    Mah, infantile il termine “Zar”? i bambini dubito sappiano di che si tratta,

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  44. Certo che il cargo ucraino pieno di armi diretto in qualche altro Paese di dubbi ne fa sorgere molti. E c’è anche chi paventa che molte delle armi finiranno in mano alla criminalità, anche di atri Paesi. E c’è anche chi vorrebbe l’Ucraina subito nella UE.
    Scavalcando anche Paesi che da tempo sono in lisa di attesa. Assurdità.

    R

    assurda è la guerra

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  45. E’ curioso che i filmati di intere città devastate, cadaveri civili, centri commerciali sventrati siano tutti prodotti dai film della propaganda contro la Russia. Poi cade un aereo con delle armi, di cui sono è già stato chiarito siano partite dalla Serbia con destinazione Bangladesh, e scatta subito il gomblotto. Fossero state le armi americane super sofisticate, quel cargo adesso sarebbe già piantonato da 1000 marines in tenuta da combattimento. Ricordo che è caduto in Grecia, non in Bielorussia.
    Quando precipitò un caccia americano nei boschi del bellunese gli yankies fecero transennare un’intera montagna.

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    • @Mauro: Ma infatti. Il bello (si fa per dire) è che i medesimi hanno il mantra della “complessità” e del “quadro generale”. Dalla cui “complessità” e “quadro generale” sono appunto esclusi intere città devastate, cadaveri civili, centri commerciali sventrati.

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