Fa molto male leggere certe notizie, le cose che capitano in questo paese che io, da italiana, fatico a riconoscere.
Non voglio questa Italia violenta, non assomiglia a quel posto che credevo fosse fino a pochi anni fa. Un bel posto, un paese con dei valori solidi e radicati di umanità e solidarietà, un paese uscito da periodi burrascosi che lo hanno distrutto ma che è sempre riuscito a rinascere.
Un paese dove l’arte, i paesaggi le atmosfere sono descritte dai più grandi artisti mondiali ma un paese dove succedono anche cose insopportabili e sempre più violente e insensate.
L’uccisione, barbara, in strada di un essere umano da parte di un altro essere umano (difficile però definirlo tale) , brutale uccisione per motivi inesistenti: Alika Ogorchukwu, nigeriano di 39 anni è stato ucciso nel pomeriggio del 29 luglio nel centro di Civitanova Marche da un italiano di 32, Filippo Ferlazzo.
Forse il caldo, un colpo di sole? Tanta violenza da cosa è stata originata? Dal fatto che la vittima fosse di colore? Razzismo dunque?
Forse. Ma uccidere cosi davanti a tutti, per la strada come se si stesse schiacciando una mosca molesta, è una cosa che fa rivoltare lo stomaco e accapponare la pelle.
E nessuno ha trovato il coraggio di intervenire a soccorrere quel poveraccio, nessuno. Ma c’è chi ha filmato col telefonino. Sempre a portata di mano quell’aggeggio era pronto per immortalare l’ orrida scena, ma chi filmava non ha pensato di fermare l’assassino, no.
Si sentiva regista di un film dell’orrore? Erano in tanti intorno a quei due, pare, ma nessuno che si sia azzardato a cercare di fermare tanta insensata violenza ma filmare si. Non importava che un uomo stesse morendo sotto i colpi di un invasato violento davanti a tutti, no, quello che importava era filmare l’evento col telefono. Sarebbe bastato che due o tre uomini avessero preso Ferlazzo per le mutande e lo avessero tenuto fermo fino all’arrivo della Polizia. Ma no, nessuno ci ha pensato.
L’italiano medio è codardo è pusillanime, piuttosto filma ma non interviene a “sporcarsi le mani”? Pare, purtroppo di si da quanto è accaduto anche se è brutto dirlo. Magari non sarà cosi e forse chi assisteva alla scena era raggelato dall’orrore e forse aveva paura a sua volta, ma di filmare non ha perso l’occasione ed è questo che fa più impressione: guardare morire qualcuno attraverso un occhio meccanico rende meccanica anche l’anima.
C’è’ davvero da chiedersi : se l’ambulante ucciso non fosse stato nigeriano, le cose sarebbero andate diversamente?
Io non lo so, ma temo di no. O forse si?