Sarò breve.
Sono quasi due settimane che questo mio blog registra un basso numero di commenti, a differenza di qualche tempo fa quando ne registrava molti di più.
Molte persone si affacciano ai blog per curiosità, poi, piano piano si innamorano dei loro stessi post che scrivono nero su bianco ad imperitura memoria per ricordarsi un giorno di quanto sono intelligenti.
Ci sono altre persone, invece, che scrivono solo per comunicare le proprie idee in buona fede e per dialogare e ci sono, infine, persone che scrivono solo per fare casino.
Da qui se ne sono andati un bel po’ di casinisti.
Scrivevano qui solo per trovare da ridire su ogni cosa, con una certa puzzetta sotto al naso, ma non certo per il gusto di dialogare, ma solo per disturbare e anche, in alcuni casi, pestare duro e creare il più possibile un clima da rissa da bar.
E per fare questo si concertano si mettono d’accordo e fanno squadra.
Ci sono anche i cani sciolti, quelli che fingono di stare nei gruppi, ma poi se ne vanno per conto loro, sempre pronti però a tramare sotto traccia se vedono che la “discussione” langue e non sono più “protagonisti” e sono i peggiori.
Le donne (in qualche caso), però, sono tremende. Se ti puntano e tu non sei la solita leccasuole da likes, sei presa di mira più di un cestino da basket.
E tramano e brigano e convincono gli altri a fare quello che dicono loro.
Molti uomini sono ingenui, ci cascano nelle trappole delle donne.
Soprattutto delle donne cattive e invidiose. Ce ne sono molte di più di quante non si pensi. E gli uomini stanno ai loro ordini.
Piccola cosa, tema un po’ triste ma no, in fondo quello che sento deve uscire altrimenti che scrivo a fare qui?
Chi resta qui e scrive in buonafede e senza secondi fini è il benvenuto, gli altri, i casinisti, gli invidiosi e i tramaccioni è meglio se se ne stanno fuori.
Finalmente!
Da I miserabili di Victor Hugo:
““Certe persone sono cattive unicamente per bisogno di parlare. La loro conversazione, chiacchiera nei salotti e cicaleccio nelle anticamere, somiglia a quei camini che consumano presto la legna: occorre loro molto combustibile, il prossimo.”