Non mi sono mai piaciuti. Dal primo giorno. Non li ho mai trovati credibili, dal primo giorno. Mi sono subito rimasti indigesti, dal primo giorno.
Non varrebbe la pena parlarne: sono impresentabili dal primo giorno ma si sono presentati agli italiani come i salvatori della patria e molti gli hanno dato fiducia. Meglio loro che altri, dicevano, in fondo peggio di altri non potranno mai essere.
E invece…
Sono arrivati a governare il paese con una maggioranza che non ha sorpreso troppo data la carica di novità che sembravano portare.
Carica che si è vista esaurire presto nelle loro tante, troppe contraddizioni. Governare non è un pranzo di gala.
Ora, che cosa resta di quello che si faceva chiamare Movimento per differenziarsi dai partiti?
Un classico, fumante cumulo di macerie.
E pazienza per Conte che non sappiamo ancora bene di che pasta (frolla) sia fatto, anche se ha governato con alti e bassi e persino medi e lo ha fatto, bisogna dirlo in uno dei periodi forse più difficili della nostra storia da decenni.
Senza troppa infamia ma neppure con lode. Anzi, a me, francamente non è mai andato giù.
E ora? Registra una delle scissioni più traumatiche della storia. DiMaio aveva pronto il suo “pacchetto regalo” ormai da mesi, è chiaro.
La sua frenetica attività di capo della Farnesina gli ha dato tutto il tempo per farlo. Ed era ora e tempo di tirare fuori l’assetto dalla manica. Manica di ministro, compassato e deciso a rimanere fedele a quello che ha preso il posto di Conte sia al governo sia nel cuore dell’ex grillino. Si, ormai ex grillino. Di Maio si vanta di essere “coerente” con la sua linea di “responsabilità”.
Bah, sarà. A me è sempre sembrato quello che è diventato. Da subito, Se questa è coerenza è coerenza grillina.
Che i due famosi galli nel pollaio dal quale scappano anche ii pulcini, alla fine si siano “divisi”, mi lascia del tutto indifferente: era una mossa studiata da tempo. Non me la danno a bere.
Non gli credo come non gli ho creduto mai.
I grillini sono cosi: traditori del popolo che hanno rimbambito di chiacchiere. E non sono cambiati. E’ nel loro DNA.
Alla faccia dell’onestà. Di trasparente non gli rimane che la leziosa mascherina di Grillo, potente e prepotente ma ormai scopertamente indecente.
Scappati da una casa che brucia e con la faccia di tolla che si ritrovano tutti magari pronti anche a riappacificarsi per il “bene del paese”. Tanto come diceva il grande Totò: “E’la somma che fa il totale, egregio amico”.
La scissione conferma la regola che in Italia quando un partito supera una certa percentuale finisce con il dividersi. Credo sia un processo simile alla meiosi.
Di solito però, quando un partito di governo si scinde, è perché una parte non vuole più supportare la maggioranza. In questo caso invece mi sfugge (ma cercherò di capire, prometto) come mai si allontani la parte che sostiene maggiormente il governo. E l’altra? Continueranno a governare assieme ai transfughi, aumentando ancora la biodiversità che sostiene l’esecutivo?
Su una cosa sono d’accordo con Di Maio (versione 2022): l’uno non vale l’altro.
R
certo, l’uno non vale l’altro e lui lo ha dimostrato e sempre saputo. Diciamo però che lui e Conte si “valgono” a vicenda.
I grillini non mi sono mai piaciuti, perché pretendono di trovare soluzioni semplici ai problemi complessi. E regolarmente falliscono.
Mi sono piaciuti così poco che nel 2018 ho votato PD, tappandomi il naso, per cercare di arginare loro.
Oggi credo che la manovra di Conte abbia un senso.
Esiste una vasta maggioranza di italiani che soffre per l’inflazione e per le sanzioni e vorrebbe che la guerra finisse. Una maggioranza che nessuno ascolta, tutti allineati e coperti a fianco degli americani a sostenere questa guerra. Mi fa pensare ai “momenti delle decisioni irrevocabili” e le conseguenti ovazioni che facevano tremare tutta Piazza Venezia. Che ci sarà poi di entusuasmante in una guerra …..
Orbene, secondo me Conte e Salvini stanno cercando di intercettare questi elettori insoddisfatti dalla condotta del governo per formare un fronte pacifista.
Un fronte che vorrebbe tornare al gas russo a buon prezzo, ai guadagni che ci assicuravano i buoni rapporti commerciali con la Russia, all’inflazione vicina allo zero, e vorrebbe che i problemi dell’Ucraina li risolvessero gli ucraini trattando con i russi senza pesare sugli italiani.
Ci riusciranno? Saranno credibili?
Penso comunque che questo spazio politico esista, e, se i partiti di governo se lo lasciano scappare, rischiano di perdere le prossime elezioni.
R
si, opportunismo allo stato puro, Conte vota le risoluzioni del governo ma poi protesta perché fa tanto “rivoluzione grillina del primo tipo”. Conte ha superato il ridicolo. (Ecco, giusto perché siamo stati “in armonia”, ora riprendiamo ognuno ad esprimere le proprie posizioni).
I grillini erano “carne morta” dal primo vaffa. Chiunque creda di prendere il potere con la tecnologia se la canta e se la suona, e non da oggi e non solo per le questioni politiche.
In guerra è lo stesso, ed è il motivo per cui gli USA le perdono e Putin la sta vincendo: bisogna metterci le scarpe. Tante scarpe. Per un partito vuol dire scarpinare nei comizi, nelle feste popolari, nelle riunioni di quartiere, per un assalitore esserci, in tanti, sul terreno, in ogni via, in ogni casa. Coi social fai i soldi, ti crei popolarità e fan a cui venderai le tue memorie o le tue magliette, con gli smartphone giri videi fichissimi, ma se non sei TU sul posto ci va il tuo avversario.
Intanto che i 5 stelle facevano i bimbiminchia su Rousseau gli altri, quelli che i voti li moltiplicano, erano al caldo o alla pioggia a parlare alle sciùre e ai pensionati, che sono quelli rimasti a votare.
Non è una novità. E comunque mi preoccupano di più i novemilionierotti che un giorno li hanno votati, sono ancora liberi e possono fare altri danni.
R
Non sono d’accordo ci sono stati sui posti, hanno sbraitato nei comizi e hanno preso in giro alla grande la gente, ora finalmente la gente lo ha capito perché governare è tutta un’altra storia. E non si fa coi Vaffa.
Gentile Mariagrazia, mi scusi se mi inserisco “abusivamente” nei commenti per altro argomento ma non sono riuscito a trovare altro modo. Lei è sempre molto cara e desidero ringraziarla per il bellissimo commento che ha dedicato alla mia lettera sul Paradiso e sulla mia Napoli. Sono sinceramente onorato. Grazie di cuore e carissimi saluti, Raffaele
R
altrettanto a lei Raffaele e non si scusi, quando vuole può entrare qui a scrivere i suoi pensieri sui temi proposti ma anche fuori tema se crede. Sarà sempre il benvenuto.