Matteo Salvini è un “Day tripper”, biglietto di andata e ritorno pagato e anche il caffè alla aerostazione appena sbarcato dall’Aeroflot gentilmente concesso dalle autorità russe.
Ma lui si difende, reagisce è un Putinfista vuole la pace e non la guerra, non ci sta a passare per traditore della patria. Eh no perbacco. Lui non sta con due piedi in una scarpa ma è perfettamente coerente col suo ruolo di leader di partito che sostiene il governo Putin…cioè no, voleva dire Draghi. Lapsus in fabula.
E ne racconta di fiabe il leghista. Ma perché non si traveste da Pippi Calzelunghe e si mette la scimmietta in spalla e non se ne va a Mosca via autostop?
Insomma gli fanno le pulci da tutte le parti: Putin gli paga il biglietto di andata e ritorno e però lui non va, ma chi lo ha convinto a cambiare idea?
L’amor patrio o la convenienza pacifica? O entrambe le cose?
Difficile stare nella capoccia del leghista che non ci sta a passare per quello che sostiene Putin.
Ma quando mai? Lui sostiene l’insostenibile pesantezza della politica italiana: un giorno da uova e un giorno da latte (come recita un detto Veneto) e lui come molti italiani che confidano nella ragionevolezza della Russia (vedi Giletti che a Mosca c’è stato di recente e si è infarinato) le uova se le mangia col latte e ci aggiunge anche un po’ di biscotti di Anastasia fatti col burro della steppa.
Non si arrende Salvini, rimane al suo posto anche se qualcuno lo farebbe volentieri fuori. Ma non si preoccupa più di tanto, sa che un posto di buttafuori al Cremlino lo trova sempre.
Ascoltatela è sempre un piacere:
La lettera è veramente impareggiabile, di una fune ironia. Su una cosa dissento. El Matèu al suo arrivo a Mosca avrebbe preferito ingollare qualche bicchierotto di vodka, al posto del caffè, fatto in Russia, poi.
Salvini fa quello che può e quello che sa per restare a galla. E’ una delle tante vittime del “rammollimento centrista” che contagia e distrugge i partiti al potere: la sinistra si è decomposta in Letta e Renzi, i 5Stelle ammuffiti come un formaggino dimenticato, la Lega segue qualunque fregnaccia da influencer…
Purtroppo l’unica rimasta “sana” (per ora) è la Giorgina nostra, che a forza di essere presa a sportellate in faccia nella stanza dei bottoni perchè “impresentabile” sta cominciando a raccogliere successi. Puoi essere d’accordo o no, ma ha una linea politica e degli ideali CHIARI; in più sa parlare, è donna ma non lagna, insomma, sai con chi hai a che fare. E questo in mezzo alla mandria di “cagasotto democratici” paga, eccome.
R
Alberto, forse non mi leggi sempre ma, tu non ci crederai, ho spesso espresso giudizi positivi su Giorgia Meloni, unica opposizione al governo e meno male altrimenti sarebbe stata davvero una roba d’altri tempi. E l’ho scritto qui e altrove più volte.
Non credo che la voterei, ma non per pregiudizi o ideologia ma perché sono abbastanza disamorata dei partiti a dire poco. E poi anche forse per “tradizione” e le tradizioni hanno un valore per me. Ma su molte cose sono d’accordo con lei e mi piace anche il suo modo passionale di porsi.
Sui cinquestelle ho scritto di tutto e anche di molto,non li ho digeriti dall’inizio ed ho le prove. E che siano al lumicino mi pare che faccia un po’ di giustizia al buon senso.
Salvini, che dire? E’ un gran pasticcione, a me sinceramente è simpatico. Intendiamoci neppure lui voterei, ma mi sembra, sai quei personaggi dei cartoni che se le danno sempre sui…piedi? Del PD non parlo, meglio…