Un gesto forte

Irina, ucraina e Albina, russa, sono due donne scelte come rappresentanti di una famiglia ucraina e una russa, per portare la Croce insieme il venerdì santo durante la via crucis.

Un’iniziativa di papa Francesco che non sa più che cosa inventarsi per promuovere la pace dopo aver definito questa guerra “sacrilega”.

Hanno protestato in tanti. Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha detto che è una scelta “inopportuna.

Mentre l’ambasciatore ucraino ha chiesto a Francesco di riconsiderare questa cosa perché metterebbe in forte imbarazzo molti ucraini.

Certo è un gesto forte. Fortissimo, Simbolicamente importante. Francesco, veramente, con questa idea si è superato.

Capisco le perplessità degli ucraini, le capisco benissimo e starei dalla loro parte. Se non che ho letto che le due donne, Irina e Albina che vivono da noi, sono amiche e che la seconda ogni volta che incontra l’amica ucraina piange disperata per il senso di colpa che prova.

Allora ho lasciato le remore che avevo ed ho pensato: perbacco, ma vuoi vedere che invece è una cosa molto sensata?

Un gesto che avrebbe una risonanza enorme in tutto il mondo. E arriverebbe fino in Russia e al cuore di tante donne e uomini che non sanno quello che Putin sta facendo agli ucraini (e alle donne ucraine in particolar modo) e forse coglierebbero meglio il senso di appartenenza al mondo  che la propaganda di Putin col suo esasperato nazionalismo gli ha  fatto dimenticare.

E i russi che sanno e protestano ovunque nel mondo, vedrebbero esaudite in parte le loro richieste di  un gesto di pace significativo da parte di un Potente che sappia parlare al cuore del mondo, (ammesso che il mondo il cuore lo abbia ancora).

E chi più dell’attuale rappresentante di Dio sulla terra è cosi “potente” in tutta la sua umile rappresentazione di se stesso?

La guerra è la rappresentazione della crudeltà e della stupidità dell’uomo: due donne unite in un gesto simbolico cosi forte forse possono rappresentare la volontà di Pace che c’è, nonostante tutto, nei due popoli simbolicamente uniti sotto la Croce di Cristo. E che va oltre ogni confine.

 

22 commenti su “Un gesto forte”

  1. E’ fuori di dubbio che tutti i popoli vogliano la pace.
    Spesso sono i governanti che non la vogliono.
    Forse, invece di manifestare in Italia, dovrebbero manifestare a Washington o a Bruxelles. E’ lì che c’è qualcuno che non è convinto del valore della pace.

    R

    sotto casa di Trump?

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  2. Trump è l’unico presidente americano che non ha fatto guerre negli ultimi 30 anni.
    Clinton ha fatto la guerra del Golfo e quella contro la Serbia, Bush Afghanistan e Irak, Obama Libia e Siria, Biden Ucraina …….
    Trump sarà anche arrogante, ma gli altri sono stati subdoli ….

    R
    anche trumpologo…

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  3. Jorge Mario Bergoglio è da 9 anni che si inventa azioni eclatanti in cerca del cosiddetto “effetto WOW” per stupire il mondo e far parlare di se…
    Sarebbe bene che si ricordasse ogni tanto cosa rappresenta il suo ruolo spirituale…

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  4. Attraverso questa intervista al generale Tricarico si è indirizzati da you tube a tante altre interviste e dibattiti televisivi nei quali persone al di sopra di ogni sospetto si sono detti contrari o almeno perplessi di fronte alle posizioni di Biden e della NATO in merito alla guerra in Ucraina.
    La questione non è nei termini semplicistici di essere filo Putin o filo occidentali.
    La questione è se essere per la fine della guerra o per la sconfitta di Putin, che passa attraverso altre migliaia di morti e di distruzioni.
    E nessuno tra Biden e i leader europei parlano più di pace. Parlano solo di vittoria e di umiliazione della Russia.
    Cito, a titolo di esempio, Rovelli, Orsini, Santoro, Cacciari, Bertinotti, Vauro, Crozza, Negri, Bersani, Travaglio, Canfora, Cardini, Di Battista, e tanti altri, oltre a Nencioni, Bianchi, Facchin, ad Alessandro e a me.
    R

    beh, almeno si è messo in coda alla lista, il resto dei non citati tutti guerrafondai vero?
    I filosofi sono li per filosofare, qui c’è poco da sofisticare: le bombe e i massacri vengono dalla parte che sostenete. Mi pare perlomeno assurdo oltre che idiosincratico (mi è venuta cosi).

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  5. Si, un gesto forte e importante, le due donne rappresentano due popoli, non i capi dei popoli che vivono nella logica della guerra.
    I popoli sono innocenti e sono loro le prime vittime delle guerre.
    Protestare per una dichiarazione simbolica di pace, mi pare assurdo.

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  6. @alessandro
    Non hai ancora capito che il fine ultimo (e la fonte di guadagno) di media, “social”, politici, commentatori e organizzatori di dibbbbattiti è SOLO protestare contro “l’altro”.
    Se “l’altro” è quello che in quel momento detiene un qualche potere decisionale, tipo Governo, è ancor più divertente, ma non è essenziale: quello che serve è una parte A e una parte B, dopodichè la narrazione scorre ia sempre uguale, con le stesse parole, gli stessi “posta il link”: può essere la dimostrazione che la terra è tonda o che gli asini NON volano o che se proteggersi da un virus è meglio che lasciare che ti accoppi, in ogni caso c’è sempre la pretesa di avere la prova provata dell’ ovvio. Segue un inevitabile ricorso ai Sacri Testi (dalla Costituzione alla Bibbia o al Goodman & Gillman’s Manual of Pharmacology) rigorosamente mai letti e citati a c.d.c., quindi un elenco dettagliato di malefatte e ipocrisie della controparte nel corso dei secoli, fino alla frase conclusiva, questa sì frutto della modernità “e poi questo è quello che penso io”, che nel delirio narcisistico del proclamatore dovrebbe porre un punto fermo al corso della Storia e della Cultura.

    Se ci pensi bene non è così diverso da classico vs scientifico, Inter vs Milan, terroni vs polentoni. Adesso “tira” di più in termini di vendita di prosciutti uomini vs donne, verdi vs nuclearisti, no vax vs epidemiologi e nell’ ultimo mese Ukraina vs Russia, ma è caratteristica comune (e, insisto, necessaria al business delle piattaforme mediatiche) non esaminare MAI i fatti nella loro complessità, ma SEMPRE stabilire “di chi è la colpa” possibilmente sulla base della maggiore o minore “fighitudine”, e poi passare al prossimo indigno.
    La stupidità, l’assurdità e e la grottesca ridicolaggine di ricorrere ai “social” per imporre AL PAPA cosa dire e cosa fare non colpisce nessuno: se serve a ramazzare click, “like” e cuoricini è cosa buona e giusta.

    R
    serve farti notare però che la tua versione di ogni discussione va sempre a finire sul tema dei social? Cos’è “fighetteria” di riflesso?
    In quanto alla protesta di Alessandro, legittimo non voler essere accumunati ad altri pensieri che magari si discostano quel tanto o poco dal tuo, giustissimo, ma qui non è una gara tra putiniani e bideniani o ueani o chiamala come ti pare, ma è uno scambio di opinioni su una materia certamente complessa (forse il Covid era materia semplice?)
    e chi la pensa diversamente da te di solito ti etichetta. Io odio le etichette e non lo faccio mai.
    Lo avete ( o hanno) fatto con me quando mi battevo contro il Green Pass e me ne sono presa di ogni (alla fine abbiamo visto come è andata: vittime altissime e contagi idem ancora adesso, ma ora c’è la guerra e perciò l’attenzione si è spostata). Ma non ricordo, francamente che nessuno si sia alzato né qui né altrove per lamentarsi che darmi della terrapiattista o della incosciente untrice, fosse un’etichetta ignobile che qualificava solo che la metteva. Ma ricordo che se c’erano delle proteste andavano tutte sulla falsariga del “è la democrazia bellezza ed ognuno la pensi come gli pare”.
    Ora perché questo accanimento a voler per forza affermare che se non dici chiaramente che sei contro Putin sei per forza putiniano? Perché ora questa preoccupazione mentre prima c’era “la libertà di dire come la si pensa”?

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  7. La ballata dei folli
    Tutti ciechi danzando
    Sull’’orlo dell’abisso
    Se Putin è l’aggressore
    Zelensky è il crocefisso:
    tutto è chiaro… però
    si chiederà la gente
    è la Nato innocente?
    E il Tal ch’era assopito
    di colpo s’è svegliato?
    Avrà la nomination
    fomentando l’escalation?
    E l’Ue, ‘sta screanzata
    a lui prona s’è allineata
    ma sa ben che s’è castrata!
    Una voce si sottace
    è la parola pace.
    Or vi conto il risultato:
    scoppiò la guerra
    in cielo si levò un fungo
    e sfida fu
    a chi ce l’ha più lungo
    crebbe la guerra,
    fu guerra nucleare
    tutto distrutto
    più nulla da salvare…
    e nel silenzio
    vestita a lutto
    Ragione s’immolò
    bruciata sull’altare.

    R
    apprezzo lo sforzo poetico.
    Ma ribadisco che
    la guerra in atto è
    già e non perché
    la Nato l’ha messa nel
    trattato.
    Ma perché un dittatore
    subdolo e menzognero
    vuole convincere il mondo
    a fargli da scudiero.
    Purtroppo anche volendo
    mi pare di capire che
    lui non senta ragioni
    e a chi gli dice: basta
    risponda sempre quello:
    non rompere i…
    bastioni.

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  8. @mariagrazia
    Ce l’ho con i “social” perchè ormai la politica si fa sui social esattamete come le polemiche tra l’influencer culona e la nazifemminista vegana e via cercando a spintoni di apparire in cima alla lista dei “trending topics”.
    E sottolineo la tediosa ripetitività delle “campagne” mediatiche, una uguale all’altra nei ritmi, nelle dinamiche, persino nelle parole e negli insulti e TUTTE accomunate dalla negazione sussiegosa della realtà e dal disprezzo auto-assolutorio verso ruoli e regole, incluse quelle banali della logica formale. Tra il cardinal Bellarmino che non voleva guardare nel telescopio, tu che neghi l’utilità della guerra al Covid pur essendo probabilmente debitrice come tutti a Conte e alle sue mascherine se non della tua vita certamente di quella di qualche tuo caro, gli ambientalisti vestiti di “pile” (sintetico) e attaccati all’ ultimo modello di smartphone che strillano per il buco dell’ ozono che si è richiuso da solo, Trump che farnetica di endovene di candeggina e chi immagina che un subcontinente come la Russia scenda in guerra da un giorno all’ altro solo perchè Vladimir ha dormito male, c’è la stessa pretesa di semplificare la realtà fino al livello in cui SEMBRA di poterla capire. A nessuno interessa un fatto oggettivo e neppure una semplice opinione, tutti vogliono soltanto vedere “il nemico” a terra che grida in agonia che hai ragione tu prima di morire soffocato dai sensi di colpa. Si confonde il diritto di dire quello che ti pare col diritto di imporre come Vangelo la prima str…avaganza inventata da qualcuno con troppo tempo libero e trope calorie da smaltire. Trent’anni fa la differenza era generalmente più compresa, oggi, grazie soprattutto ai “social” di cui non si può e non si deve dire male, “il mio parere” ha la stessa valenza di “duemila anni di sapere”: non ci si va lontano, e la cronaca ce lo strofina sul naso ogni giorno.

    R

    Io non “nego” proprio un bel nulla, precisiamo e la mascherina e il distanziamento e l’igiene delle mani, regole che ho seguito prima che lo diventassero, da per me.
    A Conte non sono debitrice di nulla, casomai è lui che è debitore a me di un po’ di verità e anche di tutta l’ansia che avrebbe potuto mitigare con un po’ di sforzo in più lui e il suo ministro della confusione, e se vuoi un consiglio per il “quieto vivere, evita di accostarmi a Trump, almeno a quello, per favore. Altrimenti rischi anche tu qualche accostamento.
    IO i social non li frequento, distaccatene almeno di tanto in tanto anche tu.

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  9. Senza vaccini e senza green pass e vittime sarebbero state il doppio, e il virus sarebbe ancora vivo e vegeto, e diffuso.

    R

    almeno così ce la raccontano.

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  10. Auguri di buona Pasqua alla conduttrice del blog e a tutti i frequentatori, con un pensiero di Kahlil Gibran, poeta e pittore libanese: un pensiero di amore verso la vitae la natura che ci solleva un istante dai fatti cruenti della guerra.

    “Potreste salire con la fantasia su di una nuvola e pensare di avere raggiunto il punto più alto; e potreste sorvolare l’immenso mare e pensare di avere di fronte l’incommensurabile vastità. Ma io vi dico che quando mettete a dimora un seme raggiungerete una vetta più alta; e quando esaltate al vostro vicino la bellezza del mattino sorvolate un mare ancora più vasto”
    (Il giardino del Profeta(

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  11. Pare che per Pasqua e Pasquetta Putin abbia fatto caricare un paio di ordigni nucleari sull’ incrociatore Moskva, un uovo di Pasqua d’acciaio cin un paio di care sorpresine. Una per Mariupol, l’altra per Kiev? Gli ucraini sapevano e non hanno gradito.

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  12. x Franco Bifani : Mala tempora currunt! ma non tanto per russi od ucraini, ma per noi italiani, risparmiati dai missili di Putin e Zelinsky , ma che stiamo cadendo sotto le testate nucleari dei 5S. I 5S sanno che l’hanno prossimo spariranno per sempre, ma prima di allora vogliono far saltare il nostro Paese. Non bastava Di Maio che insulta Putin e si vanta di essere stato il primo paese a chiedere una commissione d’inchiesta per il presidente russo, ora abbiamo anche Fico , seguito a ruota da Letta, che schifa il gas egiziano per la questione Regeni. Ma non hanno ancora capito che é impossibile che un Governo si sputtani davanti al mondo e consegni quattro funzionari dei Servizi Segreti ? Ma ci sono mai stati questi incapaci dei nostri politici in certi paesi?E perché nessuno ha mosso un dito verso la signora Maha Abdelhaman,che ha spinto il povero Giulio ad una ricerca suicida? Perché nessuno la tocca? Perché donna? Perché musulmana? Perché insegna a Cambridge? Intanto i migranti, nel silenzio più totale, continuano a sbarcare in Sicilia, Il Governo dà le case agli ucraini lasciando gli italiani a dormire in macchina, il nostro Governo, Draghi in testa, fa finta di darsi da fare sul fronte gas ma non hanno il coraggio di dirci che con settembre arriverà una recessione che ci metterà in ginocchio. Usque tandem dovremo sopportare tutte queste stupidità ed angherie?

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  13. Anche se lo pensasse Draghi non ci direbbe che in autunno arriverà una severa recessione. Sarebbe psicologicamente controproducente.
    Sono d’accordo sul caso Regeni. Certo che l’Egitto non cercherà mai seriamente i responsabili della sua morte ma l’Italia con le sue richieste deve almeno salvare le apparenze e fare finta di crederlo possibile.
    Sulla docente di Cambridge sono anche d’accordo. Il governo italiano avrebbe dovuto agire nei suoi confronti accusandola di corresponsabilità nella morte di Regeni, per averlo indirizzato in una situazione pericolosa.

    R

    certo, anche la docente ha qualche responsabilità, ma non credo proprio che avesse previsto una cosa cosi orrenda.

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  14. “le bombe e i massacri vengono dalla parte che sostenete. Mi pare perlomeno assurdo oltre che idiosincratico (mi è venuta cosi).”
    Signora Gazzato, lei continua ad affermare che io sostengo Putin.
    O lo dice in malafede, oppure non ha capito quello che scrivo.
    Le bombe e i massacri vengono da chi fa la guerra. Nei tre decenni passati sono venuti quasi sempre dalla NATO (Somalia, Serbia, Afghanistan, Irak, Libia …), mentre questa volta vengono dalla Russia.
    Io non sostengo mai chi inizia una guerra, perché la ritengo un’iniziativa crimimale, visto che, per abbattere un governo antipatico, si massacra un popolo.
    Però posso sostenere senza imbarazzo che chi ha provocato Putin facendo tre esercitazioni NATO in Ucraina nel 2021, promettendo ingressi nella NATO ai confinanti di Putin eccc, è altrettanto criminale e irresponsabile.

    Nella realtà non esistono solo le colpe dirette. Esiste la complicità, il concorso di colpa ecc….

    R
    in malafede ci sarà lei.
    In quanto al fatto che “non capisco” peggio mi sento.
    Se Putin aveva tanta paura della Nato poteva dirlo in mille modi: ha scelto quello sbagliato.
    Lei mi ricorda sempre i casi di femminicidio dove i compagni delle vittime dopo averle fatte a pezzi si difendono dicendo che in fondo se l’erano cercata.
    Come la pensa lo so memoria e lei sa bene come la penso io, ma che io possa essere in malafede glielo ritorno per espresso. E non si permetta.

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  15. Una considerazione generale e la posto qui.
    Attraverso la comunicazione e i contatti sempre più fitti, fisici e informatici, che ci sono stati – almeno finora – tra i popoli, le culture si avvicinano e tendono a somigliarsi.
    Noi europei e italiani ci illudevamo che questo processo avrebbe prodotto l’esportazione della democrazia.
    Invece, a quanto sta succedendo negli ultimi tempi, siamo noi che abbiamo importato il totalitarismo.

    R

    parli per sé, “noi italiani”… io no di certo. Lei da troppe sue elucubrazioni per scontate.

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  16. Forse non mi sono spiegato. Con l’espressione “in malafede” intendevo che mi attribuisce la velleità di sostenere Putin mentre sa benissimo che non è così che la penso. Cioè mi stava provocando, o sfottendo.
    Io critico duramente gli americani perché sono certo che, se non avessero ripreso le provocazioni e le manovre di accerchiamento contro la Russia dopo l’era di pacifismo, o quanto meno di disimpegno, di Trump, Putin non avrebbe attaccato l’Ucraina e oggi sarebbe una Pasqua come le altre.
    Tra dire che Biden ha la responsabilità primaria di questa situazione e dire che sostengo Putin c’è una bella differenza, e non credo che a lei sfugga.

    E il paragone con il femminicidio non regge.
    Una donna, al più, può provocare sessualmente ed essere fraintesa; non certo minacciare.
    Qui la NATO stava minacciando militarmente la Russia.
    Come hanno detto alcune delle persone che ho citato, come pensa che avrebbero reagito gli americani se la Russia si fosse accordata col Messico per fare ripetute esercitazioni militari contro un eventuale attacco degli USA, e avesse proposto al Messico un’alleanza militare con installazione di basi russe?
    Cerchiamo di uscire dal nostro “tunnel cognitivo” e guardarci intorno …! Se no, non capiremo niente di quello che sta succedendo.

    R
    Luigi non facciamo i furbi. In malafede vuole dire in cattiva fede e lei sa bene come me cosa significa, non si arrampichi sugli specchi. E non si permetta altro mi pare che abbia già detto fin troppo. Trump era amico di Putin e non fosse stato per lui non sarebbe mai arrivato deve è arrivato. La pensiamo diversamente su molte cose, si tenga le sue idee io mi tengo le mie.
    Il femminicidio c’entra eccome se lei non capisce come c’entra, mi sono stancata di spiegarglielo.
    Come mi sono stancata di ribatterle che non sono d’accordo con lei neppure sulle virgole. E mi fermo qui.

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  17. Signora Gazzato, non ha capito (oppure non mi sono spiegato bene io).
    Dicendo che invece di esportare la democrazia abbiamo importato il totalitarismo, mi riferisco ai nostri governi, non certo a me o a lei.

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  18. Purtroppo in molti casi, se non proprio tutti, di donne vittime di maschi violenti il dire che se l’era cercata è realtà. Ci si può chiedere cosa ci trovano certe donne in uomini di un certo tipo. Affascinate come le eroine di Harmony? Credono alla poesia dell’amore che farà cambiare quegli uomini? Oppure: meglio uno così che nessuno?
    Ma per carità…

    R

    allora? Se una donna si lascia “incantare” dalla poesia e si mette con uno violento è “giusto” ammazzarla? Lei giustifica il femminicidio? O anche l’omicidio? Per me è meglio nessuno che “uno cosi” ma le altre? sono colpevoli di non averlo capito e le possono “giustiziare” perché “se la sono cercata”?
    Francamente da una donna, Silvia, non mi aspetto certi “ragionamenti”. Che poi sia giusto non mettersi coi violenti, sono la prima a dirlo: allontanarsi subito, anzi immediatamente se uno da segni di violenza, ma e se non li da? E se magari ci hanno fatto già un paio di figli e questo comincia a dare di matto? Sa, Silvia i casi sono tanti, prendere e dire “se l’è cercata” e quindi se l’ammazzano in fondo è anche colpa sua è da legge del taglione, della jungla, da uomo o donna delle caverne, ora siamo una società strutturata, bella o brutta, poi è tutto da vedere ma che ha delle regole. E poi anche volendo fregarsene delle regole degli uomini c’è sempre il quinto comandamento. Ma forse neppure quello a lei interessa. O forse lei torna qui solo per provocare e fare un po’ di confusione ma non ci crede davvero a quello che scrive anche se lo ripete come un mantra. A lei della guerra non importa nulla a lei importa solo dire che le donne se la cercano. Bella “battaglia>” la sua, non c’è che dire.

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  19. In realtà questi comportamenti apparentemente assurdi hanno una radice antropologica e genetica.
    Noi siamo mammiferi e, tra i mammiferi, i maschi sono più grandi e forti delle femmine.
    Nella maggior parte delle specie i maschi tendono a raccogliere un “harem” di diverse femmine, e a difenderlo dagli altri maschi.
    Questo ha portato alla selezione naturale dei maschi in funzione della loro forza e della loro prepotenza.
    Le femmine, avendo l’obiettivo di fare figli belli e sani, sono naturalmente attratte dai maschi dominanti, che presumibilmente possiedono un patrimonio genetico di maggior valore.
    La contropartita è che questi maschi sono anche più aggressivi e violenti, ma una specie di fascino sinistro ce l’hanno, anche di tipo genetico.

    R
    di che “comportamenti assurdi parla”?

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  20. Ma chi dice che sia giusto che le donne che si mettono, incomprensibilmente o meno, con certi uomini sia giusto che vengano ammazzate? Che discorsi. Dico solo i comportamenti sbagliati nella vita possono avere conseguenze negative.
    Quanto al mio intervenire qui per provocare è un discorso del tutto illogico, come lo è il dire che compaio ogni tanto. Cosa c’entra?

    R
    vuole forse negare che i suoi interventi sono sempre sulla stessa linea? lo ripete come un mantra da mesi: come mai le donne si mettono con quelli che poi le uccidono? E la conseguenza è che poi lei dice se lo fanno significa che se la cercano. Mi fa piacere che non sia cosi ma se le conseguenze negative non sono necessariamente essere ammazzate allora il suo discorso fa finalmente un salto di qualità: non è giusto che vengano ammazzate ma che ne paghino le giuste conseguenze. Ah beh.

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  21. Purtroppo, per me, tante povere donne uccise da biechi maschilisti, compiono l’errore fatale di accettare il famigerato ultimo e definitivo incontro “chiarificatore” da parte del loro prossimo assassino, ancora fiduciose in un estremo sprazzo d’amore, ormai finito da tempo.
    Sono fatti vergognosi, mai prevenuti e puniti con lungimiranza e severità. Le donne che denunciano violenze sono spesso oggetto di sarcasmo da parte delle forze dell’ordine, proverbialmente maschiliste.

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