Non ci sono parole adatte a descrivere quello che è successo oggi: la devastazione provocata dal bombardamento di un ospedale a Mariupol, tra l’altro un ospedale pediatrico.
L’orrore è al massimo grado: la cosa peggiore che si possa fare: infierire contro civile malati o bambini anche neonati.
Una cosa insopportabile, ne scrivo solo perché non so come capacitarmi altrimenti di come l’uomo possa essere crudele, di come la guerra sia l’antitesi dell’umanità. L’antitesi di tutto e ritrovare il bandolo di un minimo di speranza.
Non ci sono ragioni, non ci sono Nato, UE, Biden, guerre fredde a tavolino, discordie e malumori, guerre commerciali e ipocrisie politiche.
Questa guerra a cui assistiamo non è solo la riproposizione di altre guerre precedenti ma è un’inedita follia che mi porta a pensare che anni di trattati di pace in Occidente e non solo, dalla fine della seconda guerra mondiale sono stati del tutto inutili.
Putin non sarà pazzo come mi dicono putinologi improvvisati o esperti ma una cosa è certa: questa guerra che lui ha scatenato è la prova della sua immensa debolezza e un uomo di grande potere cosi debole può arrivare a fare qualsiasi
cosa pur di non avvertirla.
Il bombardamento dell’ospedale di Mariupol è un chiaro atto di provocazione da parte dei Russi verso l’ Europa e l’ “occidente” per tastarne la pazienza, ovvero accertarsi fino a che punto essa UE ed occidente sono capaci di reagire a tale scempio: la eliminazione di bambini e anche di adulti ma… infermi ed inermi.
Quello che io mi domando inoltre è: molti profughi ucraini fuggono dalla loro patria e vanno in Paesi “amici” che solidariamente li accolgono, Polonia in primis, ché e’ la più vicina geograficamente, confinante addirittura, ma anche l’ Italia pur essendo distante dal teatro di guerra si adopera…
Si loda molto la fermezza e la “unità” degli Stati UE.
Se così è allora i succitati sfollati ucraini dovranno fermarsi per la maggior parte in Polonia e zone limitrofe oppure anche Germania, Francia, Regno Unito, Spagna… si accolleranno l’onere di ospitare una buona fetta di quegli sventurati?
Finora mi pare di non aver sentito niente di tutto ciò.
Non vorrei che anche in tale tragedia i Paesi europei ricorrano allo scaricabarile come per i migranti nel Mediterraneo che il nostro Paese deve accogliere solo perché ha la “sfortuna” di essere geograficamente “testa di ponte” sul mare mentre la Francia li respinge a Ventimiglia e Germania, Austria, Olanda ecc. non ne vogliono sentire neanche l’odore.
R
Per lo più vanno in Polonia che si è assunta da subito questo compito difficile e i polacchi hanno fatto dimostrando al mondo la loro solidarietà e accoglienza in un frangente cosi doloroso.
Lo faremo noi e altre nazioni perché è giusto e doveroso. Ma già si sentono i primi mugugni.
Non credo che quelle donne e bambini abbiano piacere di andare raminghi per mondi sconosciuti ma che sia una grande tragedia alla quale tutti abbiamo il dovere di dare una risposta. E io spero e credo che non vedano l’ora che tutto finisca per poter ritornare a casa loro.
Ma veramente pensa che i russi abbiano colpito quell’ospedale apposta? Che siano stati così stupidi da dare un tale pretesto ai loro nemici?
A parte che non è da escludere che l’abbiano colpito gli ucraini. A Mariuopol c’è stata una battaglia in città e anche gli ucraini hanno sparato contro i russi. In una guerra non è facile sparare con precisione e le due parti danno sempre la colpa all’altro.
In un’altra guerra, e lei sa a quali guerre mi riferisco, avrebbero considerato queste sciagure “danni collaterali”.
R
lei scrive cose che faccio persino fatica a leggere e dalle quali mi dissocio TOTALMENTE, veda di cambiare atteggiamento oppure dovrò fare a meno della sua partecipazione.
Ha scritto bene: i primi mugugni già si palesano!!
Altro che solidarietà europea, altro che spirito di “fratellanza”!!!
Solo chiacchiere da parte di molti Stati comunitari.
Alla fine della storia saranno solo quei pochi volenterosi Paesi, tra cui Polonia in primis oltre al nostro, ad essere lasciati soli a soccorrere cristianamente i poveri sventurati profughi ucraini.
Sarà sicuramente un gesto altamente umanitario da parte dei veri Paesi “samaritani” e spero che almeno Dio ne tenga conto ma gli altri (Germania, Francia, ecc.) saranno solo meschini sacerdoti e leviti che dinanzi al povero derubato giacente ferito sul ciglio della strada preferirono tirare innanzi in barba al loro ruolo e dovere (sacerdote e levita, appunto) !!!
R
speriamo che non si siano furbi anche in questo drammatico frangente.
E’ davvero comico, se non fosse purtroppo tragico, che gli Ucraini si sparino addosso da soli!!!
Beati i Russi, a questo punto, perché avrebbero dalla loro parte gli stessi avversari Ucraini.
Ucraini talmente idioti e sprovveduti da autodistruggersi per accelerare l’ avanzata dei loro nemici!!!
Dimenticavo che il Presidente della Ucraina, Zelens’kyj, è stato un attore comico e adesso, per creare un clima umoristico, a bella posta, sulle orme di Stanlio e Ollio o Gianni e Pinotto oppure il rag. Ugo Fantozzi, fa bombardare, per goffo errore e da vero imbranato, un ospedale che ospita bambini inermi e adulti infermi!!!
Ah! Ah! Ah! (c’è poco da ridere).
I titoli sulla strage di bambini sono falsi. E’ stato colpito l’ospedale pediatrico, atto da condannare in ogni caso, ma era stato sfollato.
A Milano durante la seconda Guerra gli americani colpirono una scuola e decine di bambine e maestre e maestri furono uccisi. In guerra nessuno è innocente.
R
eccone un altro. Ma che film guarda anche lei? E lasci perdere le frasi ad effetto: in questo caso sono proprio fuori luogo, anzi sono decisamente inopportune se non indecenti!
La colpa della guerra è anche in parte dovuta all’ostinazione dell’Ucraina a non applicare gli accordi che erano stati raggiunti a Minsk. Pensavano che comunque la Russia non li avrebbe attaccati.
Quanto all’informazione è parzialissima e non si sono mai viste, in nessuna guerra precedente nel mondo, tante immagini di bambini. Atte ovviamente a commuovere.
Ma i bambini precedenti contavano poco.
Le frasi a effetto quali sarebbero? Quelle dei titoli tipo: Bombe sulle culle?
R
Lo dico a lei Paolo ma lo dico a tutti: non ostinatevi a farmi entrare nella logica di “è la guerra bellezza” e “non ti accorgi che ti prendono per i fondelli?” perché non attacca e non sono disposta a lasciare altro spazio a post tipo questo. La mia posizione la sapete già e non mi ripeterò.
Non protestate se cancello, siete avvisati.
Cara signora Gazzato, le chiedo scusa per averla messa ripetutamente in imbarazzo.
Mi rendo conto che lei, essendo il suo blog, se non pubblico, comunque uno spazio condiviso, non può scrivere quello che vuole, né ospitare messaggi contrari al mainstream.
Ormai è chiaro che in Italia è in atto una censura che riguarda la televisione, internet e, in parte, i giornali.
Una censura e una pressione da parte del Grande Fratello che sembra aver annichilito perfino il nostro bravo Presidente Draghi.
Non mi stupirebbe se lei avesse ricevuto qualche telefonata con delle proposte e dei suggerimenti di quelli “che non si possono rifiutare”.
A questo punto è inutile che io usi questo spazio.
Più facile farmi pubblicare da Severgnini che da lei.
Buona fortuna!
R
Ma non dica stupidaggini! Faccia come le pare, ripeto per l’ennesima volta: questo è il MIO blog e non “uno spazio condiviso” e sul mio blog scrivo e pubblico quello che ritengo giusto pubblicare a mia totale discrezione. E lei non ha alcun titolo per “usarlo”.
Le polemiche infinite, le offese a me o altri e i post ripetitivi e sfiancanti o “catechizzanti” non li passo, l’ho detto e ripetuto e lei non fa eccezione. Queste sono le regole che ormai conoscete tutti, non chiedo che di attenervi e in verità in quattro anni ho cestinato davvero poco.
Ma nessuna censura, lei qui ha scritto di tutto e di più e più di chiunque altro, e io ritengo che certe ripetizioni sono inutili e qualcosa devo cestinare.
Non è lei NE’ NESSUNO, che mi possa dire cosa pubblicare SUL MIO BLOG. Se ne faccia uno suo e salga sul pulpito per predicare quanto e come le pare. Ma credo che piuttosto che protestare per un post cancellato su cento, dovrebbe ringraziare per tutto lo spazio che le ho concesso.
E proprio lei parla di main stream, quando ne parlavo io a proposito del Covid lei era quello che diceva che non esisteva.
Lei ha già fatto questa scena una volta, se non ha il senso della misura mi dispiace per lei ma deve farsi una ragione che ci sono limiti che non si possono oltrepassare e sono io che decido quando quel limite è stato superato. SOLO e soltanto io.
Avviso ai naviganti: non passerò altre polemiche sul “tema”.
Mariagrazia non può pubblicare cose che non siano mainstream? E gli innumerevoli post controcorrente su green pass e vaccinazioni, ve li siete già dimenticati? L’ideologia offusca e, specie quando si è raggiunta una certa età…
Il mainstream sul covid è una bazzecola rispetto a quello orchestrato dalla NATO in questi giorni.
Qui è in atto una censura e una propaganda paragonabili ai tempi della guerra di Abissinia in piena era fascista.
Francesco, non conosco la sua età, ma se lei pensa di essere prematuramente finito già tra gli “offuscati”, mi dispiace. A me non è ancora successo, anche perché non ho alcuna ideologia, e i miei interventi nel corso degli anni lo dimostrano. Me la sono presa di volta in volta contro tutti quelli che operavano male senza guardare in faccia a nessuno.
R
il main stream sul Covid non è affatto una bazzecola, quello “orchestrato” dalla Nato, come lei dice è una sua opinione che non condivido.
Luigi sinceramente lei mi fa abbastanza pena e non mi voglio abbassare ulteriormente nel discutere con lei. Quello che scrive è mera dietrologia intrisa di complottismo e giustificazioni inaccettabili per crimini conclamati.
Particolarmente patetica poi l’ipotesi che Mariagrazia abbia ricevuta una sollecitazioni esterne per adeguarsi ad un presunto – ed inesistente – mainstream: con tutta evidenza lei attribuisce troppa importanza a questo spazio, forse per attribuirsene a se stesso. E questo getta una luce chiara anche sul resto dei suoi deliri. Siamo a livelli di no-vax duro e puro, ha presente quelli del microchip nei vaccini? Ecco.
Che in tempi di guerra ci sia una massiccia distorsione dell’informazione è notorio, ma se fossero tutte finte le immagini delle città rase al suolo in Ucraina, fosse comuni, civili che scappano o che sono costretti ad impugnare un mitra, l’oscar per la cinematografia sarebbe strameritato. Putin sarà anche stato provocato o stuzzicato, ma quelli che difendono o giustificano la sua reazione hanno bisogno di farsi analizzare.
Una delle donne che si era trovata sotto le bombe nell’ospedale pediatrico di Mariupol ed era stata fotografata mentre ferita e col pancione, scendeva di fretta le scale e poi nella barella, ha partorito. C’è una foto di lei col suo bambino appena nato accanto.
Non so se sia una nota di speranza, dite quello che vi pare, ma io ho pianto quando l’ho vista.
Le città sono da giorni sotto le bombe, si ha un bel dire da più parti di non credere alla “propaganda”, ma ci sono foto e testimonianze inequivocabili e tutte le bugie dette da chi ha provocato queste ferite, sono infamia nell’infamia della guerra.
“La verità è la prima vittima di tutte le guerre” ha detto qualcuno, ma chi vuole vedere la realtà non fa che aprire gli occhi e la vedrà in tutta a sua spietata crudezza.
Al di fuori e al di là di ogni considerazione sulla guerra in corso: la propaganda è una realtà, e la usano tutti.
Nella nostra cultura (?) mediatico-dipendente ancora di più. La gara alla foto della della scarpa in mezzo alla strada, delle povere cose abbandonate non è monopolio di nessuna delle parti, e al tempo stesso nessuno ne può fare a meno. Ci sono parole che scatenano reazioni pavloviane: ospedali, bambini, radiattività, armi biologiche: i giornali di ogni tendenza e ispirazione ne fanno uso smodato, una volta per aumentare la tiratura, oggi per aumentare i click. Pochissimi sospendono la pubblicazione della “terribile notizia” per attendere la conferma.
L’ospedale di Mariupol è un tra i tanti, prima erano morti cento bambini, poi venti, solo qualche ora più tardi i morti erano tre di cui un solo bimbo: intendiamoci, la guerra ESISTE, le vittime ci sono e le tragedie anche, ma la corsa a chi la spara più tragica toglie rispetto e dignità a tutti e tutto, e dà spazio a dubbi e complottismi. “Sono aumentate le radiazioni a Chernobyl, tutti a comprare iodio, ve lo garantiamo noi” – noi chi? L’AIEA comunica che è una bufala, ma chissenefrega dell’ Agenzia Internazionale dell’ Energia Atomica, a me l’ha detto Peppiniello77 su Instagram.
Contare fino a cento e leggere almeno altre quattro fonti di diversa ideologia, prima di scatenare cancelletti indignati e punti esclamativi: è una guerra, non una gara a chi becca più like sul post.
R
non leggo i social, me ne tengo alla larga e neppure notizie sensazionalistiche, credo di aver capito da un po’ come fare la tara ai giornalisti. Ne ho viste di ogni col Covid e non solo ma su quello noto che non hai avuto la stessa preoccupazione di “avvertire” di quello che fa “certo” giornalismo e di come ci si può cadere dentro a piè pari.
E non leggo i Peppiniello77 né Instagram, come noto che fai tu.
Se questo post è diretto a me, te lo potevi risparmiare, se è diretto ad altri, lo devi, la prossima volta, specificare. Se è generico, è vero bisogna ragionare e fare la tara alle notizie ma non da oggi e credo che qui sopra siamo abbastanza adulti tutti da saperlo.
Certo è giusto diversificare, informarsi da più fonti (anche straniere per chi può) scegliere con cura le fonti, saper distinguere e valutare da chi dipendono, sappiamo bene quanti conflitti d’interesse ci siano nell’editoria italiana, non è un mistero.
Ma di fondo rimane un fatto: che gli italiani leggono poco e spesso non capiscono quello che leggono. Si informano velocemente sui social (cosa da evitare) o credono di essere informati dalle notizie che gli arrivano sul telefonino. La scuola italiana nel tempo è andata sempre di più verso una cultura “del lavoro” (per colpa de vari governanti) eliminando materie fondamentali che aprivano la mente e aiutavano lo spirito critico. Purtroppo sappiamo chi ha interesse a dire che “con la cultura non si mangia” e sembra quasi una minaccia. E lo è. Il discorso però è troppo lungo e non è questo il tema. Lo riprenderò.
Il fatto che qualcuno se la stia prendendo con me come persona invece di limitarsi a criticare quello che scrivo, è piuttosto squallido, ma anche significativo.
Io, ovviamente, non sono no vax, non credo ai complotti giudaico massonici e balle del genere, e l’ho sempre scritto.
Sto solo criticando il manicheismo mistificatorio imperante che ci circonda in questo periodo.
Vorrei osservare che, se uno è cattivo (come lo è Putin), ciò non significa automaticamente che chi è contro di lui sia buono e pulito. E’ una semplificazione puerile.
In questa faccenda, a mio giudizio, il più pulito ci ha la rogna.
R
Luigi, il suo vittimismo è fuori luogo. Nessuno “se la prende con lei”. Qui ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni (se non offende) e credo che lei debba accettarle come conseguenza di quello che scrive. E le parole, come lei ben sa hanno un peso. Per cominciare potrebbe scusarsi delle accuse che mi ha gratuitamente rivolto, non che io le chieda, badi bene, ma ritengo che quando si sbaglia non si possa anche pretendere di farsene una ragione.
@mariagrazia
“..qui sopra siamo abbastanza adulti tutti da saperlo…”
Come vorrei avere un euro per ogni volta che è stata scritta questa nobile frase, sarei un oligarca con yacht anch’io…
Antraci, nipotine di Mubarak, armi di distruzione di massa, vaccini fabbricati con i feti, gattini bonsai, agricoltura biodinamica, varechina endovena, VannaMarchi e scioglipancia, siero Di Bella, cura Stamina, terrapiattismo, uno vale uno, per citare solo le prime cretinate a larghissima tiratura e larghissimo seguito in questi ultimi anni. Per evitare crisi di disperazione evito di ricordare le principali teorie socio-economico che hano guidato/ indirizzato le politiche planetarie, dalla globalizzazione che rende tutti più ricchi tranne quelli che diventano ancora più poveri, alla decrescita felice (mia) e infelicissima (per gli altri), al “mettiamo le centrali elettriche alimentate a profumo di petunia” che tanto a produrre energia ci pensano a Chernobyl.
Vorrei condividere la tua fiducia.
R
ma di che fiducia vai parlando? Qui siamo adulti mi pare che non lo possa negare, tu lo sei o non lo sei? Io mi ci sento abbastanza. Per il resto vedo che vai avanti solo leggendoti e eviti le mie risposte. Non ti fanno gggioco, a quanto pare.
Hai abbastanza spirito critico o sei uno che si lascia influenzare dalle cretinate che passano su molti media? Decidi tu, se rispondi si, non ti preoccupare al mio spirito critico ci penso io e credo di averne abbastanza per non cadere nelle trappole (nelle tue no di sicuro).
@mariagrazia
Non vorrei sembrare scortese, ma non sono IO il problema… Io non dichiaro guerre, non impongo sanzioni, non accetto nipotine. Milioni di persone lo fanno e lo hanno fatto, non te la prendere con me.:-D
R
O non sei tu forse a “prendertela” con me? Dove specifichi che escludi me e il mio blog dalle trappole della fake news di cui vai scrivendo?
Ieri Draghi ha detto che Putin non vuole la pace. Davvero una bella scoperta!
Pensava che uno che ha “parato” e sta parando tutta questa guerra fosse un pacifista in fondo? Mascherato da feroce aggressore? Che lancia missili e bombe sui civili?
Certo, magari si vuole “difendere dalla “aggressiva” Nato e gli manda i cioccolatini per dirgli quanto l’ama e vorrebbe vivere in “pace”, ma il metodo, almeno per come la vedo, mi pare decisamente un po’ troppo aggressivo.
Signora Gazzato, non faccio vittimismo, ma se uno mi insulta piuttosto che contestare quello che dico, mi pare brutto, e lo dico.
In due messaggi successivi mi è stato dato prima del rincoglionito per l’età, e poi che gli facevo pena.
Di solito chi gestisce blog, forum e quant’altro certi messaggi li censura.
Quanto a lei, non direi che l’ho accusata. L’ho piuttosto scusata ipotizzando che non fosse comletamente libera di scrivere quello che voleva.
A dire la verità non credevo che avrebbe pubblicato quel messaggio, che era inteso tra me e lei. Avrei dovuto usare l’e-mail.
Comunque, se si è sentita offesa, chiederle scusa non mi costa niente.
R
bene, accetto le scuse.
Ma Luigi qui nessuno l’ha offesa, qui da me le offese non passano e neppure gli insulti, creda. Dovrebbe saperlo. E se scrive qui, non è inteso fra me e lei ma è condiviso con gli altri.
Mi pare che quello che non vuole la fine della guerra sia Zelensky.
Sta chiedendo continuamente armi per prolungarla.
La UE gli ha fatto capire chiaramente che non intende andare oltre certi limiti.
Smetta di fare l’eroe a spese del suo popolo, dica che è disponibile a discutere le richieste russe senza pegiudiziali, e a quel punto i russi saranno spiazzati e dovranno interrompere le ostilità. Poi, sulle richieste, si potrà discutere, trattare, e addirittura respingerle. E intanto glu ucraini riprenderanno fiato.
Questa guerra non può finire con la sconfitta di uno dei due, per ovvii motivi. Quanto meno, non in tempi brevi.
Può finire solo con un cessate il fuoco e l’avvio di trattative.
Quello che ha la palla in questo momento è Zelensky. Veda di giocarla bene!
R.
Mi pare che Zelensky sia pronto a discutere dal primo giorno ma ha la pistola alla tempia e discutere con le bombe in casa porta ai negoziati che abbiamo visto. Nulla di fatto. E meno male che la palla c’è l’ha Zelensky, chissà che partita sto guardando.
Putin ha condotto guerre da quando si è insediato: Cecenia, Ossezia, Georgia, Siria e dal 2014 Ucraina. Come ha scritto un commentatore: è come una bicicletta, se sta fermo, cade.
In Cecenia c’era stata una rivolta islamista integralista e secessionista. Dovevano accettarla? In Ossezia la Georgia ha attaccato spinta dalla NATO che prometteva di aiutarla. Poi per niente, naturalmente. La Russia ha reagito. Cosa doveva fare?
In Siria altra rivolta islamista sobillata e sostenuta dagli stati integralista del Golfo al quale il regime troppo laico degli Assad non andava bene. E la Siria era un buon stato, funzionava. Se la Russia impedisce la vittoria agli integralisti è cosa ottima. O no?
In Ucraina la Russia è chiaramente dalla parte del torto ma anche il governo ucraino ha le sue colpe (e c’era stato un golpe per cacciare il presidente filorusso).
Ma c’è una vulgata tutta sbilanciata da una parte sola, e riflessi tipo cane di Pavlov: Russia, allora comunismo!
R
Dunque la guerra di Putin è giusta? E’ magari anche santa?
Quale sarebbe la “parte sola”? e quale la “vulgata”? E lei da quale parte sta? O sta dalla parte di quelli che dicono no alla guerra ma Putin è stato “provocato”?
C’è chi ha paragonato le attuali vicende alla capocciata di Zidane a Materazzi nel 2006.
Al di là della ovvia incomparabilità, ma le dinamiche sono effettivamente simili.
Anche allora la cronaca ci fornì un pazzo cattivone e un povero sportivo vittima, il che formalmente era vero. Con gli anni i dettagli venuti alla luce hanno “smussato” la storia, senza nulla togliere alla gravità dell’ azione e alla giustezza dell’espulsione – ma si sono compresi i PERCHE’, che è ciò di cui non si vuole discutere oggi a proposito della situazione Ukraina.
R
come sarebbe: “non si vuole discutere”? Io credo invece che non si voglia prendere in considerazione opinioni diverse dalle proprie che sono tanto più tetragone quanto più si esprimono.
@mariagrazia
L’informazione in Italia (e non solo) è come sempre polarizzata, stavolta in “poveri Ukraini vs Russi cattivi” a prescindere, e chi soltanto prova a chiedersi PERCHE’ viene per ciò stesso accusato di “approvare Putin”. La differenza tra “capire” e “giustificare” non fa parte di quotidiani, social e altre forme di pseudo-comunità, e non solo a proposito di guerra: provati a cercare di spiegare un femminicidio, o a capire cosa è successo veramente alla festa trasformata in orgia e stupro.
Ho la fortuna di captare la BBC sulla radio digitale, ti assicuro che è un altra galassia: interviste a tutti, pro e contro, elenco esauriente dei partecipanti agli eventi, descrizione cronologica e documentata dei fatti: il programma si intitola “Testimoni della Storia”, intervista persone comuni o collaterali a momenti importanti, e arrivi alla fine senza il fegato in mano e la bava alla bocca ma con tanta comprensione in più. Qui da noi partirebbero le interrogazioni al Parlamento e le denunce per “istigazione” a qualcosa.
Oltretutto stiamo parlando di una guerra sostanzialmente “tra fratelli”. Anche visivamente è difficile identificare il “cattivo”, non c’è l’arabo-scuro-e-baffuto contro il biondazzone-con-97-denti: e infatti le foto mostrano quasi esclusivamente soldati russi e volontari ukraini, mentre è noto e ovvio che ci sono anche soldati regolari ukraini armati nello stesso modo e con gli stessi occhi azzurri dei russi. Considerata la necessità di vendere il click sul tuìt nel più breve tempo possibile una imparzialità anche solo “cromatica” complicherebbe tutto.
Il problema grosso, quello che fa male a tutti e nessuno vuole affrontare, è che il nostro modello culturale-sociale emerso dopo la Seconda Guerra Mondiale non ha retto al tempo. Le democrazie sono diventate solo una formalità dialettica, gli scambi commerciali globali non hanno diffuso la ricchezza ma hanno bloccato gli “ascensori sociali”, l’istruzione si è trasformata in erudizione, la scuola si è persa per strada e persino l’espressione “fare l’amore” è stata sostituita da un commercialissimo e laidissimo e autoerotico “fare sesso”. E invece di riprendere in mano mattoni e cazzuola per ricostruire una casa più robusta e confortevole, ci litighiamo su quali targhette mettere sui cessi.
R
si, Alberto, per favore cerchiamo in futuro di non spaziare su troppi temi altrimenti facciamo solo confusone, grazie.
In quando alla BBC la prende anch’io come la CNN e altre e mi informo più sui media stranieri che italiani, come mai, lo sai anche tu e lo capiamo in tanti, almeno chi lo vuole capire.
In quanto ai buoni o cattivi: e no! anche basta, se non sai distinguere tra chi aggredisce e chi viene aggredito, possiamo discutere all’infinito ma rimane un vizio di fondo; l’incomprensione della tragedia degli ucraini e la fatale incomprensione della ingordigia di un dittatore. Il popolo russo, almeno in buonissima parte, lo lascerei fuori dalle smanie di potere del suo leader.
La vulgata è che i torti sono da una parte sola e dall’altra ci sono solo vittime.
Il che non è vero, i torti vanno ripartiti. Ma i media sono tutti sbilanciati. Funzionano ancora i riflesso di Pavlov, appunto: Russia? comunismo quindi colpevole.
E i tg sono inondati da immagini di bambini come mai in altre occasioni precedenti!
R
ma lei Facchin, sa pensare con la sua testa ho ha sempre bisogno dei “media”?
@mariagrazia
La domanda non è difficile: chi c’è sul campo di battaglia, Putin in doppiopetto e sorrisetto cattivo o centinaia di migliaia di cittadini russi?
Le responsabiltà devono essere accettate e condivise, non è che “cancelli il profilo” e tutto torna bello e pulito. Se “i musulmani sono terroristi”, “le donne sono migliori”, “gli uomini stuprano”, “i tedeschi mettono i sandali con i calzini” e “gli italiani sanno cantare” sono generalizzazioni accettate, e purtroppo spesso LO SONO, allora vanno bene “gli ukraini” e “i russi”.
Non sta in piedi “Putin vs Ukraina”, come non starebbe in piedi “Zelensky vs Russia”.
Per una serie di motivi, tra cui MA NON SOLO possiamo includere seri problemi di visione politica di Vladimir Putin, dopo quasi un decennio di ostilità “sotto traccia” la nazione più grossa e più forte ha attaccato apertamente la più piccola.
Per un’ altra lunga serie di motivi il resto delle nazioni planetarie economicamente e militarmente più ricche (“avanzate” o “civili” mi sembrerebbe un complimento eccessivo) non è in grado per ora di elaborare una reazione sensata ed efficace.
Si attendono suggerimenti pratici e sensati.
MAGARI fosse solo questione di un singolo Putin fuori di capoccia, lo avrebbero già eliminato i suoi…
Negli anni ’80 uscì un film stupidello ma con un titolo iconico “Supponiamo che dichiarino la guerra e nessuno ci vada”
Sarebbe una domanda da farsi.
R
Mi pare ci sia poco da ridere. Comunque ho cancellato il link perché faceva versi strani.
@mariagrazia
Il link portava a un vecchio VHS caricato su youtube. Bastava pazientare 30 secondi e iniziava il film…
Sempre di corsa…
Riguardo alla domanda che ha fatto la Gazzato a Luigi Facchin, purtroppo, non possiamo ragionare con la nostra testa su questa guerra, perché le uniche informazioni ci arrivano dai media.
Il massimo che possiamo fare è cercare di chiederci se i discorsi che ci fanno quadrano o fanno acqua, giusto sul piano della logica, ma non sappiamo se i dati sono veri.
Stanno circolando da ambo le parti le peggiori fake news di sempre.
R
ma per favore…cerchi le fonti serie, ma mi sa che lei non le vuole cercare, preferisce cullarsi in questa illusione del ” di notte tutti i gatti sono bigi”. Molto pericolosa.
Signora Gazzato, a proposito delle sofferenze del popolo ucraino vorrei fare una puntualizzazione.
Zelensky è un ex comico che è riuscito, non si sa come, a vincere le elezioni. Un Beppe Grillo ucraino, digiuno di politica.
Si presenta come un eroe della resistenza vestito da militare, ma quelli che lui costringe a diventare eroi, o martiri, sono i cittadini ucraini.
Lui sta a pontificare dal suo bunker. O, magari, se ne va in giro per Kiev, a dimostrazione che la pressione militare dei russi non è poi così pericolosa.
Ma si è chiesto se i suoi concittadini sono veramente disposti a morire, a perdere la casa e il lavoro per impedire la secessione del Donbass e della Crimea e per entrare nella NATO?
Perché, in realtà, il problema è questo.
Questa non è una guerra di conquista dove i vinti diventano schiavi.
E’ una guerra dimostrativa, un braccio di ferro tra russi e NATO e l’Ucraina è solo il tavolo su cui i due contendenti appoggiano il gomito.
Se vincesse Putin agli ucraini nun succederebbe niente di terribile. E’ molto più terribile questa resistenza assurda che non porterà a niente.
R Luigi, io sono proprio del tutto in disaccordo con lei, ma proprio del tutto tutto e poi che paragoni fa? Santa pazienza…Abbiamo le guerre “dimostrative”, cioè una specie di consigli per gli acquisti?
Non ho parole davvero questa volta.
Bisogna fare un mix, tra le fonti di informazione, la propria cultura e i propri ragionamenti. Tv e giornaloni sono schierati tutti da una parte, e chi obietta è un veterostalinista. Adesso però le vanno bene? Per il Covid invece erano tutti asserviti al governo…
E mi chiedo: ma quanti bambini fanno in Ucraina? Sembrano un popolo fertilissimo, i tg ne sono inondati ogni giorno. Gli iracheni invece ne hanno pochi perché non si vedevano mai.
R
Luigi, faccia come crede e la pensi come vuole, ma se si riferisce a me, ero critica al “tempo del Covid” e lo sono rimasta ma ho la pessima abitudine di mettere tutto insieme, come dice anche lei, e poi pensare quello che mi pare. Non penso con i pensieri degli altri, su questo mi sento di non avere troppi dubbi. Anzi, nessuno.
Signora Gazzato, mi pare di aver già scritto che non ha senso immaginare che Putin voglia ricostruire l’impero sovietico, e, meno che mai, che si voglia allagare a ovest verso i Paesi del patto di Varsavia, perché:
1) La Russia è già anche senza l’Ucraina una nazione vastissima ed eterogenea difficile da tenere insieme (vedi i problemi del Caucaso e del Kazakstan). Annettere attraverso una guerra un Paese di 43 milioni di abitanti, che, in maggioranza, odiano i russi, sarebbe un suicidio. E Putin non è stupido.
2) A ovest dell’Ucraina c’è la NATO, e qualsiasi tentativo di invasione provocherebbe una guerra totale. Quindi, inutile agitare una prospettiva così assurda.
Cosa intendo per guerra dimostrativa? La Russia ha ingoiato il rospo di veder entrare nella NATO i Paesi dellex patto di Varsavia. Non basta. Ha inghiottito l’ulteriore rospo di subire l’installazione di due potenti basi americane ai confini oruentali di Polonia e Romania.
Probabilmente, se avesse inghiottito il terzo rospo, molto più grosso, di consentire l’ingresso dell’Ucraina nella NATO e l’installazione di basi americane al confine russo, i suoi sostenitori l’avrebbero deposto e sostituito con uno più determinato.
Questa è una guerra dimostrativa nel senso che Putin ha voluto dimostrare che, se le minacce contro la Russia superano certi limiti, la Russia è disposta a fare la guerra.
Mi pare chiaro che a Putin dell’Ucraina non gliene potrebbe fregare di meno. La guerra che si sta svolgendo non è diretta contro l’Ucraina, anche se è l’Ucraina a farne le spese, per l’ottusità dei suoi governanti. E’ diretta contro la NATO per stoppare l’accerchiamento militare della Russia.
R
Spero solo che lei stia scherzando anche se non mi pare proprio il momento.
Ma d’ora in avanti, per favore si limiti nel fornirmi altre “spiegazioni” è tutto già abbastanza triste e tragico cosi. Grazie. Veramente non ci sono parole.