Attenti al lupo

Tanto tuonò che piovve. Lo aveva annunciato da un po’ il presidente Usa Biden e tutte le premesse per quello che è accaduto, erano da giorni sotto gli occhi del mondo.

Imperterriti, per giorni però, in molti da più parti, avevano affermato che Putin scherzava. Non faceva sul serio.

Già un giocherellone con i destini dell’Europa. Si sarebbe fermato prima di arrivare a invadere il suolo dell’Ucraina. Ma no, ma dai,,,e via discorrendo per giorni.

E invece, aveva ragione Biden quando diceva che il russo era pronto per la guerra. Armato oltre i denti, ha iniziato dal Donbass per avere il pretesto per penetrare nel resto dei territori quasi affermando un diritto all’invasione: “demilitarizzare e denazificare l’Ucraina” che cosa voglia dire lo sa solo lui e pochi suoi consiglieri (che non consigliano).

Se “gli osservatori” internazionali cosi esperti in geopolitica e cosi esperti di cose russe e dintorni, sono serviti, sono serviti un po’ tutti i “pacifisti” nostrani che dicevano che non era il caso di gridare “al lupo”.

Ma il lupo è più furbo di loro e tomo tomo cacchio cacchio, ha messo tutti nel suo sacco.

L’Ucraina è il pretesto per un dittatore senza scrupoli che vuole destabilizzare le democrazie occidentali?

Forse a questo punto c’è da chiederselo seriamente.

Attenti al lupo, direi che non c’è da stare per nulla tranquilli e che finalmente la “comunità internazionale” debba prendere sul serio la “minaccia”, direi che è diventato impellente se non urgente.

Sveglia ragazzi: Biden non dormiva, forse è l’unico sveglio in questo momento.

 

61 commenti su “Attenti al lupo”

  1. Credo che Biden non abbia ancora capito cosa succede. Ossia che la Russia non vuole invadere l’Ucraina ma solo tenere legate a sé quei territori che vogliono stare con la Russia e non con gli occidentali e tanto meno con la Nato.
    La Russia non vuole destabilizzare niente, voleva collaborazione con i Paesi europei e questi hanno risposto piazzando basi militari, su disposizione USA, a tutti i confini della Russia. Adesso gli europei faranno sanzioni che danneggeranno in primo luogo loro stessi. Geniali.

    R
    confortante…

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  2. Ci siamo scornati a lungo su queste pagine. Mi viene quasi da sorridere adesso. Viviamo i giorni peggiori degli ultimi 40, 50 anni, forse dal dopoguerra. Non credo di esagerare. Vorrei virtualmente scambiare un gesto di pace, come si fa in Chiesa. Con la stretta di mano. Iddio ci protegga tutti (sottolineo: tutti).
    R
    no, non esagera, abbiamo proprio bisogno di un aiuto dall’alto.
    Per quanto mi riguarda le stringo la mano volentieri, Francesco, ma non ci siamo “scornati”, abbiamo solo discusso come si fa nelle “migliori famiglie”.

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  3. Cara veneziana Mary Grace, ti saluto con affetto, d’ora in poi e forever and ever. Speriamo in bene, ma è dura fare ipotesi positive. Stammi bene e sempre meglio. Ciao!
    Franky

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  4. @mariagrazia
    ” tomo tomo cacchio cacchio”… Putin è tutto, ma non questo. E’ una vita che pensa e fa lo stesso discorso, che promette le stesse cose: e adesso le fa.
    Vorrei ricordare a chi rivendica il diritto degli USA (perchè di loro si tratta) di piantare basi missilistiche sui confini russi, che quando i Russi provarono a fare lo stesso installando missili a Cuba gli americani non la presero esattamente bene.
    Che poi qualcuno preferisca il frappuccino alla vodka è un altro paio di maniche: ma attenzione, i “patrioti “ucraini non sono così diversi dai “patrioti” siriani (che poi erano l’ISIS) o dai “patrioti” arabi in Libia (che poi erano capibanda di predoni).
    In Ukraina è da anni in atto una strisciante ma non meno violenta “pulizia etnica” nei confronti della popolazione russofona, non ci sono solo buoni di qua e cattivi di là: se conoscete qualcuno di là chiedeteglielo, non fidatevi dell’ articolessa sponsorizzata Pentagono.

    R
    ehee ti pareva! Non fidiamoci fratelli, lasciamolo fare, sa quello che fa, i buoni e i cattivi stanno da tutte le parti…(che palle)…chissà se lo dicevano anche di quello del secolo scorso. Ma si che vuoi che sia “Putin è un genio” ha detto l’altro, il biondo, quello che si è fatto aiutare dai russi per vincere le elezioni e che tramacciava con Zelensky per discreditare Biden…tomo tomo cacchio cacchio…

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  5. Questa volta Biden aveva ragione. Purtroppo sapere che a capo della più grossa potenza che si contrappone alla Russia ci sia uno che non riesce a tenere a bada i suoi peti di fronte alla regina, non mi fa sperare bene sul fatto che possa tenere a bada Putin. Le democrazie occidentali ormai producono capi di stato deboli (Biden, Conte) o caricaturali (Johnson, Trump) e gli avversari di fronte a queste debolezze, si accomodano.
    R
    beh, questa della regina non la sapevo, ma su questo blog non si bada a Istagram

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  6. Mi pare giusta l’analisi di Facchin.
    Quando l’Urss si disgregò nel 1991, conseguenza della glasnost e della perestrojka di Gorbaciov, si ruppe un equilibrio, non solo tra i due blocchi contrapposti, occidente e repubbliche sovietiche, ma anche all’interno del blocco comunista, tutto ciò mentre “il Paese si muoveva verso un sistema politico democratico e pluralista proprio nel momento in cui sprofondava nell’anarchia economica” (Hobsbawam)
    “Nessuno aveva la minima idea di come doveva essere attuata in pratica la transizione da un’economia statale centralizzata e dirigista al nuovo sistema e nessuno sapeva come avrebbe funzionato un’economia duplice, di tipo statale e privato”(ibidem).

    In questa situazione si trovò l’Ucraina la cui parte occidentale fino al 1918 aveva fatto parte dell’impero asburgico, mentre la parte occidentale faceva parte dell’impero russo.
    Da qui questa spaccatura che oggi ci ha portato sull’orlo delle guerra. Da una parte -sulla spinta della crisi economica- la aspirazioni di entrare nell’orbita UE e delle Nato incoraggiate da attivisti Usa, dall’altra parte dove prevalgono lingua e etnia russe, l’aspirazione a unirsi alla Russia, incoraggiate da Putin cui sembra irrinunciabile tenere lontana la Nato dall’Ucraina.
    Come finirà non si sa, ma -posto che escluderei un conflitto mondiale, disastroso per l’umanità- si potrebbe immaginare, visto che di fronte un Putin deciso, unico attore rimasto fisso (fa impressione vedere come la stessa persona ha trattato con ben quattro presidenti Usa, Bush, Obama, Trump, Biden), c’è una UE ancora divisa politicamente e gli Usa guidati da un Biden che in campo internazionale s’è reso protagonista delle disastrosa evacuazione dell’Afghanistan.
    R
    e ancora ne deve fare di strada Putin, si è legato alla poltrona fino al 2036…beh, ha un buon chirurgo plastico.
    L’ottimismo serve sempre, ma in questo caso, temo che sia un po’ azzardato.

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  7. Quando i Persiani iniziarono l’invasione della Grecia, gli Ellenici (Ateniesi, Spartani, Tebani, Corinzi…) si scornavano fra di loro.
    Tanto forte era la rivalità intercorrente fra di essi che nonostante l’immenso impero persiano fosse giunto oramai in territorio greco (Termopili, Piana di Maratona, a soli 40 km da Atene, Attica ecc.), essi continuavano, imperterriti, a tirarsela gli uni contro gli altri!!!
    Nella battaglia di Maratona vi era solo l’esercito ateniese e pochi loro alleati fanti di Platea a tentare di sbarrare il passo ai Persiani ché le altre città greche se ne infischiavano bellamente di andare a morire per Atene. Piuttosto gongolavano per la possibile fine della loro rivale. Solo trecento Spartani, capitanati da Leonida, alle Termopili, anch’essi da soli, per loro autonoma iniziativa, cercavano di rallentare l’invasione degli orientali.
    Ma anche lì un traditore greco ebbe la meschinità di parteggiare per il nemico invasore facendo sorprendere alle spalle quegli eroici suoi compatrioti che perirono tutti!!!
    Fu fortuna, fu valore, fu destino se, alla fine, i pochi Greci che si sacrificarono riuscirono, in quelle “guerre persiane” e nonostante ogni negativo pronostico, a respingere i Persiani e a farli demordere dal loro progetto di sottomettere l’ intera Ellade e, certamente, soffocare quella cultura e civiltà?
    Avremmo potuto fruire oggi, noi posteri occidentali, delle dottrine di Socrate, di Platone, di Aristide…?
    Passato il pericolo i Greci ritornarono, però, a combattersi fra loro (le famose “guerre del Peloponneso”).
    Guerre che, alla fine della fiera, contribuirono non poco a far perdere loro, disuniti e rivali, per sempre, l’indipendenza ché sottomessi dal re macedone Filippo.
    Solo l’acume, la forza, il carisma di Alessandro Magno, figlio e successore di quel re, anni dopo, trasformarono, ovviamente forzosamente, quella disunita popolazione ellenica in un invincibile esercito in grado di compiere un’impresa leggendaria: sottomettere nientemeno che l’ impero persiano e diffondere la loro civiltà sino ai confini del mondo allora conosciuto (Pakistan, Iran, Egitto…).
    Gli antichi invasori divennero così sudditi dei Greci; quei temuti, invincibili “immortali” si dissolsero come neve al sole dinanzi alle formidabili falangi greco-macedoni…

    Il 29 maggio 1453 i Turchi Ottomani mettevano a ferro e fuoco Costantinopoli, la gloriosa capitale di un morente impero bizantino e della civiltà occidentale oltre che depositaria della fede cristiana in oriente…
    La leggendaria, opulenta metropoli concludeva così il suo ciclo.
    La monumentale chiesa di Santa Sofia e tutto ciò che rappresentava: valori, tradizioni, cultura, fede, ecc., crollavano dinanzi alla determinazione e alla spregiudicatezza turca.
    Nessun Paese europeo si mosse per soccorrere quella città e quegli abitanti straziati dalle scimitarre turche…!!!
    Nessun regno europeo alzò un dito quando gli Ottomani risalivano, baldanzosi, la penisola Balcanica: Bergrado, Zagabria, persino Budapest cadde nelle loro mani!!!
    Giunta sotto le mura di Vienna la minaccia musulmana venne finalmente avvertita e qualcuno, in Europa, si dette una mossa organizzando una coalizione europea che liberò la capitale asburgica dall’assedio…(Deo gratias).
    La successiva battaglia di Lepanto, anni dopo quegli eventi, dimostro’, ancora una volta, come gli Europei, se coalizzati (grazie, stavolta, alle esortazioni e alle petizioni di Papa Pio V), possono avere partita vinta sulle minacce di potenze “estere”.

    Oggi, purtroppo, siamo alle solite: gli Europei, ora come allora, sono ancora e pur sempre divisi ed agenti in ordine sparso di fronte alle minacce esterne rappresentate, stavolta, dai Russi in primis, oltre che dai Cinesi, dai Musulmani terroristi, da Erdogan il turco, ecc. ecc..
    Gli Stati europei restano basiti ed incapaci di opporre efficaci misure atte a dissuadere efficacemente e “a brutto muso”, l’orso russo.
    C’è in Europa, oggi, un “Alessandro Magno” o un “Pio V” in grado di unire politicamente gli Europei?
    Ci sono statisti in grado di organizzarli in una determinata e rispettata federazione che sappia davvero far fronte alle scempiaggini politico-militari che si compiono da sempre e sotto ogni forma alle nostre porte (guerre in medioriente, attriti arabo-israeliani, conflitti in Libia, occupazione turca del nord cipriota, migranti che clandestinamente si riversano sul nostro continente e oggi, dulcis in fundo, l’ invasione russa dell’Ucraina)?
    Si può contare davvero sull’ orgoglio europeo, sul loro spirito di sopravvivenza, sulla loro fede in determinati valori o dobbiamo, piuttosto, rassegnarci a pronunciare solo parole di “sdegno” e limitarci a qualche sanzione che, in fin dei conti, danneggia più gli Europei che le promuovono che chi le dovrebbe subire?
    Gli Europei, piuttosto, in tanti anni non si sono mai preoccupati di organizzarsi unendosi fra loro politicamente, non hanno mai pensato, uniti, di creare serbatoi di energia per eventuali tempi cupi, non si sono mai curati di organizzarsi militarmente o attuare una comune strategia politica a differenza dei Cinesi che zitti zitti si diffondevano in ogni dove con la loro presenza.
    Edonismo, egoismo, menefreghismo, lassismo e quant’altro sono sempre stati, invece, i canoni che hanno guidato gli Stati occidentali del nostro continente così che oggi, dinanzi allo tsunami che ci investe facciamo come la gaudente cicala di fiabesca memoria costretta, dinanzi al freddo invernale e alla penuria di viveri, a bussare alla porta della previdente e sparagnina formica (oggi magari rappresentata dai cinesi o dagli americani) che invece, come citava Clark Gable alla fine di “Via col vento” ci risponde: – Francamente me ne infischio –
    (di voi Europei, naturalmente).

    Che Dio ci aiuti davvero!

    R
    Romolo, ha ragione, davvero che Dio ci aiuti, lo spero anch’io. E sono d’accordo che l’Europa sia un’unione sfilacciata peggio di un matrimonio in agonia.
    Un po’ in dis’ ordine sparso, ognuno coi propri egoismi e anche i tanti problemi interni (non ultima la pandemia che sembra sparita dai radar ovunque tranne che da noi dove dobbiamo andare in giro ancora muniti di GP) e non si può fare la voce grossa con questa sinfonia di belati.

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  8. Putin da 23 a 44 anni ha fatto una rampante carriera nel KGB, di cui è diventato capo.
    Ora, cercate di immaginarvi chi bisogna essere e cosa bisogna fare per diventare capo del KGB a quarantaquatto anni, prima di partire con battutine e meme sarcastici sugli attaccamenti alle poltrone. Noi italiani che siamo cazzutissimi e intelligentissimi gli abbiamo mandato come controparte un ex bibitaro da stadio che non è riuscito a prendersi una laurea ed ha esperienze di lavoro solo a spalare malta nel cantiere di papà, a nche lì per poco tempo.

    R
    Dove le vedi le battutine e i meme qui? Mai votato 5 stelle, anzi li ho molto criticati qui sopra, compreso DiMiao.
    Sei molto vicino a entrare nella lista dei signori Sottuttoio.

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  9. Mariagrazia, pensi che mi sarei “azzardato a dire cose ottimistiche”? non vedo nessun ottimismo in ciò che ho scritto.
    L’invasione Russa non sarà indolore, provocherà morti e distruzione, già la gente fugge dalle case, ci saranno profughi, permane sempre il pericolo di un allargamento del conflitto, le sanzioni che l’Occidente non mancherà di comminare, non basteranno a fermare Putin, se prima non avrà raggiunto l’obbiettivo primario di scongiurare la Nato alle porte e di avere le repubbliche ribelli sotto l’influenza Russa, e non saranno indolori neppure per l’Occidente, in particolare l’Italia.
    Quindi nessun ottimismo.
    R

    Dici “certo ho escluso un conflitto mondiale…e non ti pare ottimismo:
    “Ukraine’s prime minister, Volodymyr Zelenskiy, also said the Chernobyl area near Kyiv was now under the control of Russian troops.” The Guardian
    Se questa non è guerra.

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  10. Mariagrazia, avere escluso un conflitto mondiale (non il conflitto locale, in atto) lo chiamerei piuttosto un’ipotesi realistica, un conflitto mondiale sarebbe disastroso per tutti, non ci sarebbero né vinti, né
    vincitori, solo sconfitti, questo lo capisce l’Occidente e lo capisce pure Putin.

    R
    Lo spero davvero, ma ti faccio notare che anche un conflitto “locale” fa tanti morti e causa destabilizzazione in tutta Europa. E io non ho mai neppure menzionato un confitto mondiale (evento terrificante solo a scriverlo), lo fai tu. E di quello che capisce Putin, francamente avrei dei dubbi, visto come si sta comportando.
    Non si ottiene nulla con la guerra, con le armi, con le invasioni sono solo prove di debolezza di inanità, di mancanza di scrupoli e di malvagità. Un grande leader è quello che sa ottenere il bene del proprio popolo attraverso il dialogo e non seminando morte nel cuore dell’Europa che ha visto un conflitto devastante non tanto tempo fa.
    Quello che capisce Putin lo sa solo Putin, quello che dovremmo capire noi è che queste scene qui in Europa non solo non sono accettabili ma sono la palese sconfitta di anni di trattati e discussioni sulla pace. Tutto buttato al vento in un nanosecondo. Quello che succede in Ucraina è già terrificante.

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  11. Le sanzioni contro uno strapotere militare fanno morire dal ridere. Se poi è l’Europa a sanzionare Putin è come un chiuaua che abbaia a un dobermann. Anche la Turchia ci fa ballare come marionette. Le sanzioni ci tornano nella schiena come boomerang. A noi con le folli scelte del no nucleare ci ricattano tutti : libici, algerini e russi. Avanti Savoia!

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  12. Ma davvero qualcuno crede che sanzioni economiche alla Russia risolveranno anche minimamente il problema? A parte gli USA, a cui dell’ Ucraina interessa solo dove eventualmente piazzare le basi missilistiche se e quando entrasse nella Nato, le “terribili” sanzioni europee colpiranno “terribilmente” una mega-potenza nucleare che possiede materie prime, industrie e know-how: le materie prime sono vitali per la NOSTRA economia più ancora che per la loro, le industrie SONO LE NOSTRE che abbiamo portato là per pagare meno la manodopera, e il know-how perchè solo la propaganda più becera può trascurare il fatto che il primo satellite, il primo uomo nello spazio e il primo rover sulla luna sono russi, e non poi parliamo di fisici, matematici, informatici, ingegneri aeronautici eccetera.
    Inoltre i russi sono culo-e-camicia con la Cina (buoni coi funghi pure quelli quanto a democrazia e diritto internazionale) con i suoi immensi e avidi mercati e un regime autoritario che gli sembra di essera a casa. E come risposta l’Europa emetterà un decreto, udite udite, per cui Vladimir Putin non potrà andare a fare le vacanze in Costa Azzurra, e Lukashenko non sarà gradito nei McDonald di Milwakee.

    Come notava non so chi in radio stasera, abbiamo trattato per trent’anni la Russia straziata dal crollo del blocco sovietico come un’ accozzaglia di mafiosi corrotti e mignottone bionde a basso prezzo, umiliandoli, sputando sulle loro tradizioni, negandone orgoglio e valore. Lo stesso trattamento dopo la prima Guerra Mondiale trasformò la Germania di Weimar nella Germania di Hitler – ma nessuno studia la Storia, tutti sui social a cercare il post che fa tendenza.
    Putin ha restituito alla Russia l’orgoglio nazionale e una importanza internazionale imprescindibile: sai che gli frega ai russi se non gli vendiamo le mozzarelle.

    R
    chiarissimo, dottor Nencioni, abbiamo capito.

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  13. Signora Gazzato, io, come al solito, preferisco il riovescio della medaglia, e mi associo a Nencioni.
    Ho appena scritto una lettera a Italians – che dubito verrà pubblicata – citando appunto lì’episodio dei missili a Cuba, che finì bene grazie alla mediazione dell’Europa, e soprattutto dell’Italia, e soprattutto di quel geniale furbacchione di Amintore fanfani.

    Questa volta è andato tutto al contrario, e dobbiamo fare gli scongiuri.

    Che Putin non voleva invadere da subito l’Ucraina come dice Biden era evidente. Tutte le precedenti invasioni nei Paesi satelliti della Russia (Ungheria, Cecoslovacchia, Polonia, Ossezia …) erano avvenute di sorpresa, come è logico che sia.

    Perché questa volta la Russia ha dispiegato in anticipo il suo apparato bellico? Evidentemente, perché sperava che bastassero le minacce.
    E gli “occidentali” non hanno capito o non hanno voluto capire, nonostante che Putin avesse detto chiaramente che il suo obiettivo era l’assicurazione che l’Ucraina non sarebbe entrata nella NATO.
    L’Ucraina nella NATO era così importante da giustificare quello che sta accadendo? O era meglio seguire l’esempio della crisi di Cuba?
    R
    lei cosa dice? E pensa che Putin stia facendo tutto questo per impedire all’Ucraina di entrare nella Nato? Mi pare un po’ ingenuo.

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  14. Sempre rispondendo al messaggio iniziale, vorrei far presente che questa guerra potrà avere conseguenze molto più vaste di quelle scatenate dagli americani in Afghanista, in Irak , in Siria ….
    Quelli erano poveracci di cui non interessava niente a nessuno.
    Le manifestazioni di amicizia tra Putin e Xi Jinping alle olimpiadi ci hanno fatto capire chiaramente che Cina e Russia si stanno riavvicinando.
    La Cina rivendica da sempre l’isola di Taiwan.
    La Cina produce apparecchiature elettroniche, e non solo, per tutto il mondo.
    La Cina ha in portafoglio una fetta consistente del debito pubblico USA e dei titoli di Wall Street.
    La Cina ha la tecnologia per mandare sonde sulla luna.
    E se la Cina decidesse di imporre sanzioni agli USA o all’Europa?
    Mi sa che cinesi e russi, messi insieme, valgono almeno quanto tutta la NATO.

    Credo che questa guerra sarà un grosso autogol per l’occidente, e che potrà avere conseguenze imprevedibili non solo sul piano geopolitico, ma anche sul piano economico e finanziario.
    Questa guerra andava evitata a tutti i costi, mentre USA e Europa non hanno fatto niente per evitarla; anzi, hanno provocato Putin fino a portarlo al punto di rottura.

    R
    ma chi ha aggredito uno stato sovrano?

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  15. Mariagrazia, scrivi:
    “ma ti faccio notare che anche un conflitto “locale” fa tanti morti e causa destabilizzazione in tutta Europa.”
    Scusa, e io che ho detto?
    “L’invasione Russa non sarà indolore, provocherà morti e distruzione, già la gente fugge dalle case, ci saranno profughi, permane sempre il pericolo di un allargamento del conflitto”.

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  16. Nella mia (lunga) lettera di commento a “attenti al lupo” ho commesso un lapsus laddove citando la possibilità, oggi, di fruire delle dottrine di Socrate, Platone ecc. ho inserito, erroneamente,… Aristide fra i filosofi!!! Volevo scrivere piuttosto Aristotele. Aristide era un generale ateniese “rivale” del condottiero Temistocle, vincitore a Salamina, sempre nel contesto “guerre persiane”.
    R
    non si preoccupi Romolo, può capitare a tutti.

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  17. Hanno punzecchiato l’orso parlando di Ucraina nella NATO, nella UE, mentre i russi in Ucraina venivano ostracizzati ed emarginati. E l’orso, non il lupo, ha reagito…
    R
    immagino che i puntini di sospensione indichino una sorta di ammirazione per il lupo (?) , ma forse non sa che di basi Nato la Russia è circondata.

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    • Non è vero che i russi in Ucraina venissero discriminati, e comunque non in misura tale da giustificare l’intervento armato in difesa. Anche quella del divieto di parlare Russo nella scuole del Donbass è una notizia propagandistica che non corrisponde del tutto a verità (la legge era stata proposta, ma mai approvata ed infine giudicata incostituzionale).

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  18. Several Russians who got in contact with the Guardian spoke about a lack of desire for conflict and a sense that the government was not representative of its people. Natalia, a 52-year-old teacher in St Petersburg, said: “I am totally devastated about the tragic events unfolding in Ukraine. I know that many people living in Russia experience a deep sense of guilt and shame for the actions and hostile rhetoric of the Russian leaders many of us have never even voted for.” Natalia said that she viewed Putin’s military actions in Ukraine “as an extreme act of aggression and hostility towards an independent country” and believed harsher sanctions should have been imposed in 2014.

    The Guardian Int, ha raccolto le opinioni di russi sulla faccenda: questa ne è un esempio:
    “Natalia dice che è devastata da quanto succede, che sente un profondo senso di colpa e di vergogna per la retorica ostile di leader russi che molti non hanno neppure votato. Natalia dice anche che vede l’azione di Putin come un atto di estrema aggressione e ostilità verso un paese indipendente”.
    E questo è solo uno dei tanti esempi di russi che non sono d’accordo con Putin soprattutto giovani che hanno amici in Ucraina e che sono terrorizzati da quanto sta avvenendo. E altre testimonianze che ho letto sul Guardian, parlano di cittadini che temono anche le sanzioni, perché, dicono, non vanno ad incidere sui ricchi ma sulla popolazione a basso reddito.
    E ci sono state anche manifestazioni contro la guerra a Mosca, ma hanno paura perché quello di Putin è un regime e molti temono per la loro incolumità.
    Mi ha commosso la notizia dei tredici soldati a guardia di Snake Island, sul Mar Nero, territorio ucraino: all’ordine dei russi di arrendersi altrimenti sarebbero stati bombardati hanno risposto: “fuck yourselves” e sono morti tutti.
    La guerra fa schifo!

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  19. Signora Gazzato, mi sembra ingenuo piuttosto che Putin voglia ricostituire l’Unione Sovietica, con tutti i grattacapi che i Paesi satelliti hanno dato ai suoi predecessori.
    Oggi, poi, sarebbe impossibile un ulteriore allargamento, visto che i suoi ex satelliti fanno già parte della UE e della NATO.

    Mi sembra più verosimile che Putin abbia questi altri obiettivi:
    1. Evitare che i missili e le basi aeree della NATO si avvicinino ulteriormente a Mosca.
    2. Conservare lo sbocco al mare Mediterraneo attraverso la Crimea e la base di Tartus in Siria.
    3. Avere dei confinanti amici, o per lo meno, non ostili

    La Russia era stata tranquilla per 30 anni. Il problema è che il Nobel per la pace Obama ha pensato bene di mettere l’Ucraina contro la Russia facendole balenare la possibilità di entrare nella UE.
    In realtà la UE non avrebbe nessun vantaggio ad incorporare l’Ucraina che è un Paese povero e sottosviluppato. Ci bastano e avanzano Romania e Bulgaria che sono due palle al piede che non tengono il passo con gli altri.
    Il vantaggio sarebbe per gli USA e, una volta entrata nella UE, entrasse anche nella NATO.

    Ragionevolmente la Russia ha interesse ad avere un Paese unito e convinto. Non ha interesse a tenere sottoposte delle nazioni ostili.

    La mia previsione.
    L’offensiva russa ceserà unilateralmente quando Putin riterrà di aver raggiunto gli obiettivi militari che si era proposto: rendere inoffensivi gli armamenti ucraini.
    A questo punto si aprirà una conferenza di pace e si andrà verso la spartizione del Paese in un area filorussa e un’area filoeuropea (quella che a suo tempo stava nell’impero asburgico).

    Vorrei ricordare una definizione usata dagli psicologi: “la previsione che si autoavvera”.
    Oggi molti affermano che la NATO non è un’istituzione superata, perché la Russia ha dimostrato che può costituire una minaccia, e quindi è necessario difenderci.
    In realtà, se la NATO fosse stata sciolta negli anni ’90 come era giusto che fosse, questa guerra non ci sarebbe stata.

    R
    evidentemente lei possiede una sfera di cristallo infrangibile e inattaccabile oltre che inossidabile. E “conosce” Putin quasi come le sue tasche. C’è di che rimanere impressionati.

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  20. Denota e connota i metodi della gloriosa Armata Rossa l’immagine di quel tank russo enorme che stritola e schiaccia un’auto. Che tesori i soldatini di Putin!

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  21. Cara signora Gazzato, vorrei sottolineare un aspetto della vicenda che evidenzia quanto siamo poco obiettivi, strabici, e perfino razzisti noi italiani, e noi occidentali in genere.

    Nella descrizione di questa guerra i media presentano spesso immagini e filmati di profughi, di persone che hanno perso la casa, interviste fatte per strada.
    D’altro canto, si moltiplicano manifestazioni di piazza contro la guerra e l’invasione russa.

    Tutte posizioni sacrosante, ma mi chiedo dove stavano tutte queste persone sensibili quando gli americani massacravano i civili iracheni o afgani sotto le bombe e distruggevano il loro Paese.

    Beninteso, in quei casi gli USA, che stanno dall’altra parte del mondo, non erano minacciati dai Paesi che hanno invaso. Il fatto che fomentassero il terrorismo e che possedessero armi di distruzione di massa si sono rivelate delle bugie montate ad arte.

    E non si può certo massacrare un popolo e ridurlo alla fame, distruggendo tutti i suoi mezzi di sopravvivenza e costringendolo a fuggire, per “liberarlo da un dittatore”. Anche la dittatura più spietata è meglio della distruzione e dell’emigrazione forzata
    Muoia Sansone con tutti i Filistei? Mi pare una massima irricevibile e scandalosa.

    Forse quello che fa la differenza, oltre al fatto che gli aggressori erani gli americani, tuttora avvolti in un aura di santità dopo quasi 80 anni di grancassa mediatica, è che le popolazioni che subivano quel trattamento non erano europei.
    Erano di pelle più o meno scura, di fede musulmana, tra loro c’era chi simpatizzava per l’estremismo e il terrorismo, e, comunque, era gente del terzo mondo.

    Questo è vero razzismo e neocolonialismo. Altro che usare certi termini politicamente scorretti ….!

    R
    francamente mi ritrovo davvero poco nella sua prima affermazione almeno altrettanto quanto nell’ultima. Il suo odio verso l’America che traspare da ogni riga, però dovrebbe, a mio avviso, farla riflettere sull’obiettività delle su affermazioni generali.

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  22. La sua scialuppa di salvataggio nelle discussioni è tiare in ballo l’odio. Sia che si parli di vaccini che di avvenimenti internazionali.
    Perché invece non contesta i discorsi relativi a Iraq e Afghanistan? Per restare solo a questi due. Lasciando perdere cose passate come i vari golpe in America Latina.
    E magari anche della repressione in atto in Birmania, alla quale gli USA e anche la UE sembrano del tutto indifferenti.
    R
    Serve che le faccia notare che l’odio non è una mia invenzione? Parli del presente, dei fatti che ha sotto al naso, ne ha a sufficienza se vuole. Oppure lo faccia lei il trattato di politica internazionale. Si accomodi. Però partendo dalle guerre puniche, mi raccomando, cosi restiamo in tema.

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  23. La Germania avrebbe alla fine deciso di rifornire l’Ucraina di armi anticarro. Il passo per un paese con una avversione pubblica fortissima ad ogni impegno militare non è da poco.

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  24. Mariagrazia, vorrei uscire dalla logica manichea del tutto bianco o tutto nero, e chiarire alcuni miei punti di vista
    La guerra è la peggiore sciagura che può colpire l’umanità e ricorrere ad essa è una barbarie, significa morte, feriti, distruzione, stenti, paura, fuga, odio, di cui restano vittima soprattutto i popoli e le persone innocenti.
    Putin è il dittatore di una grande nazione che, liberatasi dal giogo prima dell’impero zarista e successivamente di un regime comunista frai più sanguinari, stenta a perseguire la via democratica e della liberizzazione, in cui poteva essere incanalare ancge da una politica europea più accorta. Rimane però una Potenza militare formidabile in mano a un dittatore.

    Detto questo non si possono disconoscere gli errori fatto dall’Occidente.
    Innanzitutto non aver superato le logica dei blocchi contrapposti fin da quando, disgregatosi l’impero sovietico, sarebbe stata auspicabile una politica di avvicinamento con la Russia.
    Inoltre l’Europa sta pagando il fatto di non essere riuscita a realizzare l’unità politica con un’unica strategia, un’unica forza militare, una propria autonomia decisionale, emancipata da quella Usa.
    Infine, per venire ai nostri giorni, bisognava sapere che l’espansione della Nato, sorta in funzione soprattutto Usa, sarebbe stata recepita dalla Russia come una minaccia nei suoi confronti e che per ciò stesso avrebbe potuto provocare la reazione del dittatore russo.
    Riconoscere questo, non significa affatto giustificare l’aggressione russa all’Ucraina, ma riconoscere i gravi errori dell’Occidente, soprattutto l’Occidente europeo le cui risorse energetiche dipendono in gran parte dalla Russia.

    R
    Le tue posizioni mi sono chiare, le seguenti sono le mie:
    Vivo in un paese libero grazie al sacrificio della vita di tanti uomini e donne che hanno lottato per la libertà dalla tirannide.
    La nostra Costituzione è nata da quella lotta e dice anche:

    “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.” (Art.11).
    Io, da italiana ripudio la guerra e trovo che quello che sta succedendo in Ucraina sia inaccettabile e mi auguro che prima possibile si torni al tavolo dei negoziati e spero in un cessate il fuoco immediato. L’Occidente ha commesso e commette errori, si devono trovare soluzioni condivise attraverso il dialogo, mi auguro che le armi si fermino presto.

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  25. Signora Gazzato, cerchiamo di usare bene la lingua italiana.
    Nel ’68 si diceva che “la proprietà è un furto”, ma non era riferito alla proprietà di linguaggio.
    Io non ODIO gli americani, e non odio neppure alcuni dei loro presidenti, anche se hanno provocato danni incalcolabili al nostro Paese.
    Semplicemente l’odio non fa parte del mio repertorio di atteggiamenti.
    Io sono profondamente indignato, sono incazzato nero, di fronte alla presa per i fondelli di noi europei e di buona parte del mondo da parte di questo Paese arrogante che si sente il padrone del mondo.
    Sono indignato di fronte all’ipocrisia degli americani e dei media mondiali che li spalleggiano e presentano un racconto distorto della realtà.

    Se un tale mi insulta e mi sputa in faccia per mezz’ora e io, alla fine, gli do una scarica di pugni e lo mando all’ospedale, sono io che passo dalla parte del torto.

    E’ quello che è successo a Putin. Aggredire un Paese e invaderlo è un crimine, ma gli americani lo stanno tormentando da almeno 10 anni per indurlo a questo, e farlo passare dalla parte del torto, e giustificare così la perpetuazione della NATO, che Trump voleva sciogliere, ma che fa fare lauti guadagni ai produttori di armi.

    Gli americani guardano solo ai loro interessi, e l’amico Nencioni li ha elencati molto bene.
    Non a caso, Biden ci ha promesso di darci il suo gas (che costa il doppio di quello russo) se ne avessimo bisogno. Peccato che quel campione del NIMBY di Niky Vendola e il suo degno erede Emiliano hanno bloccato il rigassificatore di Brindisi, già costruito, e il gas americano (che arriva liquido con le navi metaniere) non lo possiamo utilizzare.
    Le sanzioni che stiamo per applicare danneggeranno Italia ed Europa, e, non solo non costeranno niente agli USA, ma li faranno guadagnare alle nostre spalle.
    Hanno detto in RAI che le sanzioni del 2014 fecero perdere all’Italia 2 miliardi di euro.

    Tutto sommato Trump sarà stato anche un personaggio arrogante e sgradevole, ma la sua politica isolazionista ci faceva molto comodo. Non ha provocato nessuna guerra in 4 anni ed ha cercato di chiudere le guerre in Afghanistan e in Irak, visto che si erano “vietnamizzate” e non si potevano vincere.

    Gli americani attuano una politica rozza, miope e spregiudicata, e meno si interessano a noi e meglio stiamo.
    In questa crisi hanno veramente superato se stessi: diplomazia zero, e peggio di così non si poteva fare.

    R
    Trump eccolo di nuovo, quello che dice che Putin è un genio. Capita davvero a fagiolo, vero? Che dice lo facciamo santo subito? Quello che succede in Ucraina è inaccettabile, PUNTO!
    Luigi ha spaccato il capello in sedici, ma mi dispiace non mi cambia una virgola (l’italiano lo conosco assieme ad altre 3 lingue) e se uno è al potere da 23 anni è meglio forse che vada in pensione e si riposi invece che scatenare guerre.

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  26. Le situazioni in Iraq e Afghanistan sono presente e non passato E lo è anche quanto accade in Birmania, per chi non abbia occhi solo a breve distanza.
    L’Italia ripudia la guerra…eccetera, è una frase di principio. Allora non dovremmo neanche tenere un esercito.
    R
    Quello che succede in Ucraina NON è accettabile! Ripassi la storia.

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  27. Alessandro, mi trovo sostanzialmente d’accordo con le sue posizioni. (non mi ricordo se ci diamo del lei o del tu)
    L’unica differenza è che io sono più incazzato di lei perché mi sento tradito dagli USA e dall’UE in cui avevo creduto per anni.

    Quanto alla replica della signora Gazzato, faccio presente che questa oscena istituzione che è la NATO ci ha fatto violare la Costituzione più volte in questi ultimi 20 anni (che diventano 30 se contiamo la Somalia e la guerra per il Kuwait).

    Siamo andati a fare la guerra come aggressori controla Somalia, l’Irak, l’Afghanistan, la Serbia, e addirittura in Libia, contro un Gheddafi che aveva appena stretto con noi accordi vantaggiosi chiudendo un contenzioso di lunga data.

    La NATO è dichiaratamente un’alleanza a scopo difensivo, ma negli ultimi 30 anni è entrata in funzione sono a scopo aggressivo contro Paesi che non ci minacciavano minimamente, solo per dare copertura alle sciagurate iniziative di USA e Francia.

    Solo se usciamo dalla NATO riusciremo a rispettare la Costituzione.

    R
    Quello che succede in Ucraina NON è accettabile!
    Luigi, lei dimentica il colonialismo italiano ai tempi di chi sa, si scagli pure contro la Nato se le serve per calmare i bollenti spiriti e le sue frustrazioni, ma non dimentichi la storia italiana visto che spiattella errori del “passato” di questo e di quello a destra e a mancina, credo che possa andare un po’ più indietro già che c’è e che un ripassino non farebbe male.

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  28. Francesco neppure gridare al lupo al lupo serve. Che facciamo, restiamo zitti?
    R
    quello che accade in Ucraina è inaccettabile e mostruoso.

    Rispondi
  29. Quello che sta succedendo in Ucraina è inaccettabile.
    Quanti discorsi sulla pace nel mondo, quante belle risoluzioni e accordi e strette di mano e abbracci per vedere una simile aggressione ad un popolo che dalla sera alla mattina si risveglia sotto assedio della grande Potenza. La stessa che ha firmato e contro firmato accordi internazionali per anni e che il 24 febbraio ha sferrato un attacco inaccettabile aggredendo con uno spiegamento di forze che non si vedeva da oltre settanta anni, un popolo che viveva in pace. E minacciando al contempo tutto il pianeta.
    Se non ci rendiamo conto che questa azione scellerata può compromettere non solo la pace in Europa ma la stessa esistenza dell’ intera umanità, non ne capiamo a fondo la portata.
    Una ragazza ucraina dal bunker ha scritto su Tweeter che loro ( il popolo ucraino), in questi momento sono i nostri scudi umani.
    Non credo che sia andata molto lontano dalla realtà.
    Se non ci rendiamo conto che difendere la democrazia e la libertà che le passate generazioni hanno conquistato a costo della vita è un dovere morale di tutti quanti credono in questi valori, allora siamo destinati a soccombere sotto la minaccia del primo dittatore che si mette l’elmetto e pretende di distruggerli in un nanosecondo.

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  30. Hanno stuzzicato l’orso per anni e questo ha reagito da orso. Però quel suonato di Biden che continua a parlare di terza guerra mondiale…
    R
    Paolo perché lo chiama “l’orso”? Stiamo parlando di un capo di stato di un grande, grandissimo paese, un paese che ha dato enormi contributi alla cultura, un paese che ha aiutato i nostri soldati a non morire di freddo, un paese con il quale abbiamo da sempre scambi culturali e commerciali.
    Ma ora stiamo parlando di una guerra. Stiamo parlando di una aggressione violenta e inammissibile. Putin è al potere da 23 anni, lei pensa che si possa paragonarlo ad un orso, un plantigrado pacifico e bellissimo che fa paura ma è un animale e per ciò stesso istintivo? Putin è un uomo di grande potere, non è un orso, un uomo con un grande responsabilità sulle spalle che non può essere paragonato un animale per quanto intelligente e rispettabile e che deve ragionare e tenere fede alle regole fondamentali di convivenza civile tra stati.
    Questo accanimento su Biden suona poco producente ma solo inutilmente polemico.

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  31. Mariagrazia,
    “…La stessa che ha firmato e contro firmato accordi internazionali per anni e che il 24 febbraio ha sferrato un attacco inaccettabile aggredendo con uno spiegamento di forze che non si vedeva da oltre settanta anni, un popolo che viveva in pace…”
    A parte la data, a quanti Paesi e a quanti attacchi si può applicare la tua descrizione?
    Oggi è l’Ucraina, ma è da 70 anni che succede, dappertutto. Chi ha magazzini di armi da utilizzare prima della data di scadenza li usa.
    E, ripeto, sparolacciare OGGI un Putin che è cattivo probabilmente da quando andava all’asilo è, oltre che totalmente inutile, anche un po’ ipocrita. Vladimir è quello che per catturare i terroristi del Teatro Dubrovka fece gassare tutti quelli che c’erano dentro, inclusi gli ostaggi. E’ all’opinione pubblica trullallera e col prosciutto sugli occhi che piace pensare a zio Vladimir che fa il bagno tra il ghiaccio e si circonda di pattinatrici sexy.
    R.
    E dunque? Che senso ha questo post?

    Rispondi
  32. Se lei conoscesse la storia saprebbe che la NATO bombardò la Serbia per aiutare la secessione del Kossovo. Ma quella secessione faceva comodo e allora niente indignazioni.
    P.S. Quel Biden che continua a parlare di terza guerra mondiale sembra dare ragione a chi lo giudica in modo poco garbato, diciamo.

    R
    Ma cosa dice? Ma sa di che cosa sta parlando? Scriva le sue opinioni ma non cerchi di cambiare la storia per portare acqua alle sue epigrafi. Scriva piuttosto cosa ne pensa lei dell’aggressione all’Ucraina invece di ciurlare nel manico.

    https://www.repubblica.it/online/fatti/kosovo2/holbroo/holbroo.html

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  33. L’orso sarà anche pacifico se lo si lascia in pace ma se lo si molesta reagisce male e sono guai!
    Quanto a Biden cosa continua a evocare una terza guerra mondiale? Ma si rende conto di quello che dice? A guardarlo non si direbbe.
    R
    mi pare del tutto inutile replicare.

    Rispondi
  34. Quello che a me preoccupa molto degli interventi sopra è vedere il principio che guida Putin (la mera e primitiva legge del più forte, dell’homo lupus homini) messo su una bilancia con gli errori geopolitici del passato piuttosto che con i principi che guidano tutti noi, persone civili per con le loro differenze ed unicità, con il risultato di creare castelli di carte basate sull'”eallorismo” fino a non distinguere la nostra ragione da quella del despota russo.

    R
    vorrebbe essere più chiaro per favore?

    Rispondi
  35. Capire le vere ragioni della guerra è complicato. Non la si può liquidare con un bullo che ha mollato un pugno al bravo compagno di scuola. Difficile capire cosa succede in quelle steppe e capire il perche di tante ferite che non si cicatrizzano. Tanto per dire ieri a Brescia un ucraino separatista si è massacrato di botte con un ucraino governativo. Non so se mi spiego. L’Europa , esposta a tutti i rischi del mondo senza risorse energetiche, doveva assumere un atteggiamento di “wait and see”. Naturalmente la frittata era già fatta perchè la NATO aveva fatto incazzare l’orso russo ( x signora Gazzato: comunemente come Orso non si intende Putin ma la nazione Russa). Come se non bastasse, Biden se n’è uscito con la bestialità della terza guerra mondiale. Neanche un Trump ubriaco al Billionaire avrebbe detto un’enormità del genere riscchia di portare la situazione ad un punto di non ritorno. Naturalmente in questa lotta di titani l’Europa brilla per la sua modestia e schiera in campo la Van Der Leyen che sembra la capoclasse di una classe femminile di un liceo delle Orsoline. Putin ha messo in allerta la difesa nucleare. Che Dio ce la mandi buona a noi e mandi un fulmine a quello squinternato del presidente americano.
    R
    Bianchi, comunemente quando si parla di una persona si può fare la similitudine con l’animale, in questo caso era proprio riferito a Putin in quanto la Russia non è Putin.
    Detto ciò, eh no! anche no! Passi per la capoclasse, che è indice di maschilismo che avrebbe anche potuto evitare in questa circostanza, ma il fulmine se lo rimetta in saccoccia e lo riservi per qualcuno che se lo merita davvero.

    Rispondi
  36. Franceso,
    rilegga e vedrà che non c’è nessun piatto della bilancia, perché non c’è nulla da bilanciare. Putin resta un dittatore che ha scatenato una guerra, e l’UE resta con i suoi errori passati e presenti: se l’UE fosse stata più accorta nella sua politica, rinunciando di essere subalterna (non dico alleata, ma subalterna) alla potenza Usa, avremmo potuto tirare dalla nostra parte il popolo russo, e forse oggi non sarebbe governato da un dittatore. Punto.
    Io spero che l’UE, sotto la spinta di questi eventi realizzi almeno la sua unità politica.
    R.
    Tu sei deciso a condannare la guerra ma affermi che ci sono stati errori da parte della UE: tutto sommato gli sbagli fatti da chi subisce l’attacco (tutti compresi anche chi non sta al fronte)vanno se non a giustificare, certo, capisco, ma a “contestualizzare” la guerra.
    Ripeto che a mio parere questa posizione non è chiara, non si può stare a cavallo degli eventi senza prendere una posizione netta. L’unità politica della UE può realizzarsi o meno ma non certo sulla spinta di questa assurda guerra nel cuore dell’Europa.

    Rispondi
  37. @Mariagrazia: provo a spiegarmi meglio. Mi pare che qui molti vedano sostanzialmente le uscite di Biden (peraltro fondate: se gli USA attacchessero, sarebbe guerra mondiale: lo vogliamo?), gli errori geopolitici dell’occidente nel passato, l’approccio “si ma anche noi peró…” ecc. ecc. Io invece qui vedo un uomo che muove guerra di conquista mosso da principi che non sono compatibili con quelli di nessuno che legge qui. E mi stupisce che non si metta in prima piano la posta in gioco, anzi quasi la si nasconda dietro agli errori storici dell’america, allo spirito dell'”orso” russo frustrato, al Kosovo, ecc ecc.

    R
    chiaro, avevo capito giusto.

    Rispondi
  38. Mariagrazia, tu scrivi:
    “non si può stare a cavallo degli eventi senza prendere una posizione netta”

    E’ la stessa osservazione che mi facevano quando, ai tempi passati in cui si parlava di covid (sembrano già molto remoti) dicevo di essere vaccinato, ma criticavo il green pass. Per questo ero considerato un no vax, secondo il manicheismo del pensiero unico che criticavamo.
    Io non sto a cavallo di niente, e ho preso una posizione netta: sono contro Putin e la guerra che ha scatenato, ma non mi fermo qui, non sto a ripeterlo mille e una volta, anche perché ne sono ben consapevole, e non serve a nulla ripeterlo.
    Vado oltre, Mariagrazia, cerco di capire se anche dall’altra parte ci sono stati errori e li ho elencati: essere rimasti subalterni alla politica USA anche contro i nostri interessi, non avere perseguito l’unità politica europea che avesse una sua propria autonoma strategia.
    Questa nostra mancanza di unità è la debolezza che ha reso sempre più arrogante il dittatore che ha ritenuto di avere buon gioco. Fossimo stati una potenza politica avremmo potuto mediare anche in questa vicenda, e forse avremmo potuto scongiurarla, invece ci siamo presentarti alla spicciolata, prima Macron, poi varie voci della UE, tutti a strillare senza un valido proprio esercito da far pesare nelle decisioni del dittatore. Infine, ci si sarebbe affidati perfino a Draghi (che anche con Zelensky ha combinato un pasticcio), se non ci avesse pensato su tanto da farsi anticipare.

    Cara Mariagrazia, puoi dire che le mie analisi sono giusta o sbagliate, ma mi fai un torto quando dici che sto cavallo di due posizioni o che io giustifichi in qualche maniera il dittatore.

    Rispondi
  39. Anche questa volta mi ritrovo nella posizione di Alessandro.
    Le cose non sono mai semplici, e il manicheismo ci impedisce di valutare le sfumature (che a volte sfumature non sono).

    Io osservo anche che tendiamo ad essere rigidi nelle nostre posizioni. Per usare un termine della fisica (visto che abbiamo ormai sdoganato il termine “resilienza”), direi che abbiamo un problema di “isteresi”.

    Nel primo dopoguerra ovviamente le nostre preoccupazioni principali erano che potesse tornare il fascismo.
    Subito dopo è emersa un’altra preoccupazione che non ha sostituito la prima, ma le si è sovrapposta: la preoccupazione che l’Italia finisse dentro la “cortina di ferro” insieme all’Ungheria.

    Entrambe queste preoccupazioni trovavano una rassicurazione nell’Alleanza Atlantica, che avrebbe tenuto lontane entrambe le prospettive.

    Tutto è rimasto più o meno stabile fino a quando Gorbaciov e Reagan hanno deciso di far cessare le tensione e la guerra fredda.

    A quel punto si annunciava un periodo di pace e di benessere per tutto il mondo, a saperlo sfruttare.

    Invece, per motivi vari (il petrolio, le pressioni dei fabbricanti di armi, la ripresa di alcuni nazionalismi, conflitti etnici e religiosi ecc….), fenomeni che prima erano tenuti a bada dalla guerra fredda, sono scoppiate tante guerre locali, nella quali si sono impegnate l’America e la NATO. Un po’ meno la Russia, che si stata ancora leccando le ferite.

    Alla fine lo scenario è cambiato profondamente e si è in un certo senso rovesciato. Gli USA si sono sentiti liberi di intervenire dove gli piaceva, certi che la Russia non era in grado di contrastarli e non ne aveva la voglia, e hanno messo a ferro e fuoco buona parte dei Paesi Arabi.

    Alla fine la Russia si è scossa dal suo torpore e, con Putin, ha deciso di non stare più a guardare e di ritagliarsi il suo spazio di influenza.

    Nel frattempo la Cina è diventata una grande potenza economica e militare, ma, al momento, pacifica.

    Noi europei sembra che non abbiamo capito niente di questi cambiamenti ed abbiamo continuato, come nel “Deserto dei Tartari” a difenderci da un nemico che non c’era più.

    Putin non credo voglia annettere l’Ucraina. Credo che il suo obiettivo sia di punirla per il “tradimento” e il flirt con l’occidente, e di dimostrare agli americani e agli europei che, se esagerano, lui non sta con le mani in mano.

    R
    che non stia con le mani in mano lo si è visto. Voleva aggiungere un “bravo”? ci manca solo quello e lei da quando legge nel pensiero del despota?

    Rispondi
  40. X sig. Alessandro: una volta tanto mi trova d’accordo con Lei. A parte vecchi odii, rivalse e rancori tra i due paesi , è indubbio che Putin abbia anche agito contando sull’inconsistenza e la volatilità dell’Europa. L’Europa si occupa del diametro delle vongole e non fa nulla per difendere i propri interessi, nel nome di una democrazia costantemente calpestata dai suoi interlocutori. Libici, irakeni, nigeriani, algerini, iraniani, sauditi, qatarini, russi, uzbechi ed altri simili gentiluomini sono la nostra controparte con cui trattare. Con la nostra evanescente Ursula , strapazzata da un oscuro ministro africano ed ignorata da Erdohan, e con quell’infelice di Biden pensiamo davvero di poterci confrontare con quei tagliagole? E noi, soci di questo squinternato club Europa, siamo quelli messi peggio perchè non abbiamo neppure una strategia per l’energia. In trenta anni non abiamo fatto nulla, salvo bocciare il nucleare e stoppare le estrazioni del nostro gas.Ora dobbiamo aspettare che qualcuno ci tolga le castagne dal fuoco. Sarà BoJo? Bravo Draghi che ha riparlato di carbone. Ci vuole solo una stordita come la Lezzi a pensare di produrre acciaio con i pannelli solari! Ma l’abbiamo votata noi e ce la dobbiamo tenete.

    R
    a parte il suo conclamato maschilismo, cosa propone lei per la pace nel mondo?
    Ursula ha il suo bel daffare con dei cialtroni maleducati, ma credo lo abbia messo nel conto quando ha accettato quel ruolo.

    Rispondi
  41. Cara signora Gazzato, io evitarei di citare il maschilimo quando c’entra come il cavolo a merenda.
    Nessuno ha mai espresso contro la Merkel le critiche che stanno piovendo sulla Von del Leyen.
    Ursula è semplicemente un’incapace prima – molto prima – di essere una donna.
    E’ effettivamente un personaggio inconsistente, apparentemente senza una strategia, come se fosse la speaker di qualcuno più potente, invece della masima autorità della UE quale è.
    Le pare questo il momento di ribadire che la UE (chi oltre a lei e a Biden? Noi no di certo …) è favorevole all’ingresso dell’Ucraina? Affermare questo significa buttare benzina sul fuoco e far imbestialire Putin.
    Prima di una conferenza di pace, come quella che si cerca di avviare, è da irresponsabili ribadire la propria rigidezza rispetto ai motivi stessi che hanno scatenato la guerra.
    Vogliamo proporre a Putin la formula “Niente e così sia!” coniata da Oriana Fallaci?

    R
    il maschilismo c’entra eccome! Basta guardare le immagini di come è stata trattata:
    https://tg24.sky.it/mondo/2022/02/20/von-der-leyen-uganda#00
    un cafone che entra ignorandola e persiste ad ignorarla, forse perché non l’aveva vista? O pensava che fosse la cameriera? O “solo” una bella statuina? E Michel che ancora non fa notare a quel cialtrone che c’è anche lei e aspetta che lo faccia Macron, dopo quello che era successo in Turchia. Non c’entra il maschilismo? beh allora che cos’è? Boria, arroganza, supponenza, maleducazione…o forse lei non si merita di essere vista e merita piuttosto di essere ignorata come ha fatto quel primo ministro cialtrone?
    Bella roba!
    Ora lei può anche stare antipatica a molti, su questo non voglio discutere, ma non si tratta cosi nessuno, non esiste altra giustificazione che il maschilismo che lei non vuole vedere perché per lei non è e mai sarà un problema.
    Poi, lo vada a dire a lei che non è d’accordo con quello che dice o fa, che c’entro io? Ma a lei interessa solo non “imbestialire Putin”. Gli mandiamo una scatola di cioccolatini?

    Rispondi
  42. @Luigi: prima e durante i colloqui però i russi bombardavano città ucraine. Ma lei giudica irresponsabile la rigidezza della Van der Layen… Seriamente?
    Ps. Chi è che solo una settimana fa su questo blog affermava con sicumera “i russi non attaccheranno”?

    Rispondi
  43. Francesco, quando si apre una trattativa non i mettono paletti. Si lascia che le richieste inaccettabili le facciano le parti in causa (poi scenderanno a compromessi). Facendo quelle dichiarazioni e accettando la richiesta di adesione di Zelensky ha posato la pistola sul tavolo.
    Certo che affermavo che i russi non avrebbero attaccato! C’erano mille modi per impedirlo. Per esempio, bastava insabbiare a tempo indeterminato la richiesta di adesione dell’Ucraina alla NATO.
    Ma evidentemente gli americani volevano che Putin attaccasse per avere il pretesto per mantenere e rinforzare la NATO.
    Dopo 3 settimane di inutile attesa di un segnale di diponibilità Putin non ha avuto scelta.

    Quanto al maschilismo, signora Gazzato, sono d’accordo con lei che Erdoghan e quel signore africano siano patologicamente maschilisti, ma non dia del maschilista a me. Suvvia, lei non è così superficiale …..!
    R
    beh sulla mia superficialità ha qui sopra una autorevole testimonianza, in quanto al resto… davvero povero Putin…dopo settimane di “inutile attesa”, non poteva che attaccare…ma che dice? Poteva fare molto altro che attaccare, creda.

    Rispondi
  44. X sra Gazzato 28/2 h 10.44 : mi è difficile capire come fa ad accusare me di conclamato maschilismo quando ad offendere la nostra Ursula non sono stato certo io, ma un ministro africano ( negro e musulmuano) ed un dittatore ( turco e musulmano). Caso mai mi sono permesso di dire che la Van der Leyen non è esattamente come Angela Merkel o Margareth Tatcher. È un delitto? È proibito dire che Di Maio non è proprio un De Gasperi? Per quanto attiene al suo invito provocatorio a proporre la formula per una pace nel mondo, le anticiopo che non possiedo questo algoritmo. Posso pero suggerire quello che dovrebbe essere l’atteggiamento che ho imparato dai miei nonni contadini: a brigante, brigante e mezzo. Forse aveva ragione il vecchio Berlusconi che , forte della sua esperienza aziendale , sapeva come trattare i bricconi. Quando Gheddafi venne in visita a Roma, gli eresse una bella tenda da beduino con le sue amazzoni a Villa Borghese e quando Putin venne in Italia se lo porto in Sardegna rincitrullendo di vino e belle veline. Altrochè la Van der Leyen con il suo filo di perle ! Un paese( come un’azienda ed una famiglia) deve avere come obiettivo supremo il benessere dei suoi membri e deve cercare di raggiungere questo obiettivo con lo stesso impegno e capacità con cui si difendono casa e lavoro. A brigante, brigante e mezzo. E forse le cose andrebbero un pò meglio.

    R
    beh, i suoi apprezzamenti sulle donne di potere, in questo caso “il filo di perle, evanescente, stordita”…lo dice degli uomini? A me francamente non pare. Comunque lei non è maschilista, ci credo, ho sbagliato io, ma vede a volte ci sono anche piccole sfumature che non saranno proprio maschilismo ma ci si avvicina molto.
    In quanto al resto, beh…stenderei un pietoso velo, meglio, creda.
    PS: Di Merkel non credo ne nascano tutti i giorni e la sua mancanza si sente eppure il suo caro Berlusconi che sapeva trattare cosi bene i dittatori, con lei non è proprio sempre stato un gentleman.

    Rispondi
  45. Luigi, “Putin non aveva scelta”, si rende conto di quello che scrive? Non credo. Ma penso che le sue opinioni siano formate sotto la spinta di un umanissimo panico, in una specie di Sindrome di Stoccolma che porta a solidarizzare con gli aguzzini.

    Rispondi
  46. “La libertà non ha prezzo”, soprattutto quando il prezzo lo pagano gli altri.
    Facesse meno proclami e più provvedimenti realistici (l’ingresso dell’ Ukraina nella UE NON lo è).
    Come diceva mia nonna “A parla’ nun è fatiga” (era d’Ancona)

    E come ricorda anche Grasso sul Corriere “Quando c’è un matto sull’albero, lasciategli sempre una scala per scendere”. Nè Putin nè i Russi sono personalità da poter chiudere in un angolo.
    R
    nell’angolo ci si è chiuso da solo, ora dobbiamo stanarlo senza che ci sbrani tutti.

    Rispondi
  47. È un momento delicatissimo . Come ho imparato in Thailandia, se hai la sventura di trovare un cobra in casa , lasciagli una via di fuga e che non ti passi per la testa di fare scherzi con un bastone. Potrebbe essere letale. Putin è in una situazione non facile ma potrebbe fare danni immensi. Ogni giorno che passa la situazione diventa per lui un incubo perchè si trasforma in guerra di occupazione. Dobbiamo farlo uscire salvandogli in qualche modo un pò la faccia. I conti si faranno dopo. E questo soprattutto nell’interesse degli ucraini, per i quali un’occupazione russa diventerebbe un inferno peggiore dei bombatdamenti. Per cui dialogo dialogo dialogo. Ma dialogo intelligente e fine con negoziatori intelligenti
    E che la Van drr Leyen lasci petdere l’annessione dell’Ucraina alla UE, per favore.

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  48. Francesco, visto che una dietrologia vale l’altra, penso che lei non abbia capito niente dei miei ragionamenti.
    Altro che sindrome di Stoccolma! Altro che aguzzino!
    Negli ultimi 30 anni la Russia è sempre stata amica dell’Italia e non ci ha torto un capello.

    Non si può dire lo stesso degli USA.
    Attaccando l’Afghanistan hanno provocato un ondata di profughi molti dei quali sono stati accolti da noi.
    Attaccando l’Irak hanno mandato in rovina tante imprese italiane che ci lavoravano.
    Lo stesso quando hanno sostenuto la ribellione contro Assad e quando hanno sostenuto l’attacco francese contro la Libia.
    In 30 anni abbiamo perso molte decine di miliardi di euro a causa delle intrusioni degli americani nelle nostre aree di influenza.
    Decine di soldati italiani sono morti in guerre che non ci interessavano, giusto per far compagnia agli americani!

    Per me il cane cattivo non è quello che ringhia, ma quello che morde a tradimento.
    Se vogliamo parlare di sindrome di Stoccolma, io la applicherei agli italiani del dopoguerra che osannavano gli americani dopo che avevano fatto quai 100.000 morti civili con i bombardamenti e avevano distrutto le nostre industrie e le nostre infrastrutture, oltre alle case.
    Sono tanti quelli che si devono scuotere di dosso la sindrome di Stoccolma. Io l’ho già fatto da diversi anni.

    R
    non parrebbe ma se lo dice lei…

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  49. Francesco, si rende conto di cosa stava per succedere?
    L’Ucraina sarebbe entrata nella NATO e gli americani avrebbero installato le loro basi militari più grandi giusto ai confini della Russia, come già hanno fatto in Polonia.
    Cosa pensa che avrebbero fatto gli americani se la Russia avesse stretto un alleanza militare col Messico? Abbiamo visto cosa fece per i missili a Cuba.
    Ci sono limiti che non si possono superare.

    Certo, Putin ha sbagliato a lanciare una guerra così ad ampio raggio.
    Si sarebbe dovuto limitare al Donbass e alla Crimea e aspettare le reazioni dell’occidente e cercare di portarli al tavolo delle trattative.
    Così ha fatto il gioco degli americani.
    La NATO sarà potenziata, anziché sciolta, l’Ucraina enterà a maggior ragione nella NATO, e ricomincerà la grerra fredda.
    I petrolieri e i mercanti d’armi ringraziano.

    R
    io ho l’impressione che sia lei a non rendersi conto di ciò che succede.

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  50. Caro Nencioni, sono d’accordo.
    Enne considerazioni giuste un bel po’, come avrebbe detto sua nonna.

    R
    sempre d’accordo con chi è d’accordo… con me avrebbe detto la mia

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  51. Signora Gazzato, le opinioni sono tutte rispettabili.

    Faccio presente, però, che, io, da filoamericano e anticomunista convinto (il mio guru era Indro Montanelli prima maniera), mi sono visto costretto a diventare antiamericano alla luce dei fatti degli ultimi 30 anni.
    Non sono diventato filocomunista perché il comunismo è fallito, e perché non mi è mai piaciuto, ma comunque ho fatto un lungo percorso di conversione.

    E l’opinione di un convertito (o, se vogliamo, di un pentito), è sempre più meditata e sofferta dell’opinione di chi non ha mai cambiato idea e non si pone domande.
    R
    se lo dice lei, ci credo. Ma la questione adesso è tutta un’altra. E lei continua a non volerla vedere.

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  52. Cara signora Gazzato, ormai si parla – giustamente – solo di Ucraina, e un messaggio si può appendere sotto varie discussioni. Provo a metterlo qui.

    Non intendo certo giustificare l’attacco riusso all’Ucraina, perché penso che il primo dei diritti umani sia la pace, ma vorrei esprimere qualche puntualizzazione, e far notare qualche “rovescio della medaglia”.

    Prima puntualizzazione: un popolo non è il suo capo, anzi, spesso il popolo subisce un capo del quale farebbe volentieri a meno. Perciò, punire un popolo per punire il suo capo, o per spingerlo alla rivolta per rovesciare il capo è una politica un po’ spregiudicata e moralmente discutibile, perché, comunque vada, sarà il popolo a pagare il prezzo maggiore.

    Il rovescio della medaglia, invece, riguarda l’ipotesi che Putin voglia ampliare la sua area di influenza ricostituendo un nuovo impero sovietico, e su questo provo ad ipotizzare, per assurdo, uno scenario alternativo.

    Supponiamo, per assurdo, che siano gli Stati Uniti che vogliono restringere ai minimi termini l’area di influenza della Russia, portando il confine della NATO alle porte di Mosca.
    Supponiamo che ai moti del 2013 che hanno portato alla caduta del presidente filorusso Janukovic non fossero estranee le ripetute visite di Hillary Clinton e la prospettiva di entrare nella UE.
    Supponiamo che l’attuale campagna denigratoria dei media occidentali contro il presidente della Bielorussia Lucascenko sia il prologo di moti popolari in Bielorussia analoghi a quelli del 2013 in Ucraina.
    Supponiamo che Lukascenko, alla fine, cada, e che anche in Bielorussia si instauri un governo ostile alla Russia e desideroso di entrare nella UE e nella NATO.
    E’ veramente uno fantapolitica, o ci potrebbe stare?

    R
    mah, non saprei, ho l’impressione che lei stia raggiungendo altezze stratosferiche con tutte queste supposte. Faccio davvero fatica a seguirla, molta fatica.
    Ma anche lei, eviti ulteriori “spiegoni”, per favore. E’ già abbastanza inquietante quello che succede.

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  53. Cara signora Gazzato, io, quando i conti non tornano, cerco altre spiegazioni per cercare di farli tornare.

    Che Putin sia un cretibìno guerrafondaio non mi quadra. Finora non è stato nessuna delle due cose.
    E’ stato un despota duro con l’opposizione interna, ma forse è l’unico modo per governare la Russia, ma cretino non mi pare proprio. E neppure guerrafondaio. In 30 anni è intervenuto militarmente in giro per il mondo 100 volte meno degli americani.

    Se Putin avesse voluto riportare sotto la Russia l’Ucraina avrebbe agito diversamente, non in maniera così stupida e ingenua.

    Quindi, la logica ci impone di trovare altre spiegazioni.
    Ipotizzare quello che succede a livelli così alti con la malvagità, l’ignoranza, l’insensibilità e cose del genere è ingenuo.
    E non si deve neanche pensare che le decisioni le prenda un uomo solo. I governi hanno staff di consiglieri ed esperti.

    A certi livelli i meccanismi sono certo molto più complessi di quello che sembrano, e spesso difficili da intuire.

    R
    ormai mi è chiara una cosa: per me lei sta guardando un film che si è girato da solo e che guarda e riguarda senza voler vedere la realtà dei fatti, per cortesia eviti di mettersi in pulpito ancora: di strateghi di geopolitica e psicoanalisti improvvisati di Putin ce ne sono fin troppi. La sua posizione mi è fin troppo chiara. Grazie.

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