Oltre alla sofferenza per il figlio che ha solo due anni ed è già alle prese con gli ospedali cure e sale operatorie, i genitori di questo piccolo di Modena che è finito suo malgrado sulle prime e pagine dei giornali, alla faccia della privacy, devono vedersi sospendere da un giudice la patria potestà perché hanno chiesto che al bambino non venga trasfuso sangue prelevato da persone vaccinate.
Capisco che i sanitari non possano accogliere una simile richiesta in quanto il sangue prelevato non viene distinto tra vaccinati e non, ma capisco anche la richiesta dei genitori preoccupati per un figlio piccolo indifeso che deve essere sottoposto ad una grave operazione al cuore e che avrà bisogno di trasfusioni e chiedono solo che il sangue che gli sarà iniettato non possa contenere elementi che potrebbero complicare un quadro già complesso. Che cosa c’è di cosi difficile da capire?
I genitori dovrebbero venire rassicurati ed aiutati e la loro richiesta, per quanto possibile almeno compresa.
Invece si sbattono in prima pagina e si strumentalizza la loro difficoltà e il loro scrupolo di coscienza per dare ancora addosso a quella parte di popolazione che non si è vaccinata come se fosse colpevole anche di questo: ritardare l’operazione che il piccolo deve subire.
Lo trovo indecente.
Anche le motivazioni di carattere religioso addotte dai genitori, forse per dare più forza alla loro richiesta, non devono, a mio avviso essere ridicolizzate come fanno in tanti. Ognuno ha diritto alle proprie convinzioni religiose e non possiamo giudicare sempre tutto sulla base delle nostre percezioni.
In tanti non vaccinati si sono detti disposti a donare il sangue per questo piccolo, perché non approfittare della loro generosità e tranquillizzare i genitori che, nel caso sia possibile, si procederà all’intervento utilizzando il sangue di non vaccinati? Ripeto: nel caso sia possibile.
Creerà un precedente, certo, ma perché non andare incontro ad una richiesta legittima in quanto l’amore per un figlio può anche arrivare a far diventare dei genitori particolarmente scrupolosi nella scelta delle cure. I genitori si sono affidati alle cure dei sanitari dell’Ospedale dove il bambino è ricoverato e non si sono opposti certo all’operazione, ma chiedono un surplus di attenzione. Perché non accogliere la loro richiesta se è possibile?
Il vaccino anti Covid ancora non è stato cosi studiato, per escludere al cento per cento che se passasse per trasfusione nel sangue di un bambino di due anni, non potrebbe avere degli effetti imprevedibili e indesiderati, cosi hanno affermato anche i due esperti ai quali i genitori hanno chiesto consiglio.
Naturalmente spero che tutto vada per il meglio, ma spero anche che venga fornita a questi due genitori tutta l’assistenza di cui hanno bisogno per affrontare questo difficilissimo momento. E che si plachi questa “battaglia” mediatica sulla pelle di un bambino che ha enorme bisogno dei genitori e della loro stretta vicinanza e quindi spero anche che gli venga restituito al più presto il loro diritto di stare accanto al figlio come genitori consapevoli del proprio ruolo.
La richiesta dei genitori può anche essere comprensibile, ma il sistema sanitario non può creare certi precedenti, perché si potrebbe dare la stura alle richieste più strampalate.
Qualcuno potrebbe pretendere un donatore italiano o di razza bianca, o della propria razza se si tratta di immigrati.
Quancuno potrebbe richiedere un donatore uomo o una donatrice donna, e chissà che altro …..
Da osservare poi che non è come tanti anni fa quando si faceva la donazione da braccio a braccio.
Oggi il sangue dei donatori viene analizzato ed eventualmente trattato prima di essere infuso in chi ne ha bisogno, e le donazioni sono anonime.
Anche quando si chiede ad un parente la donazione in previsione di un intervento (a me tanti anni fa la chiesero) il sangue non va all’interessato, ma serve a reintegrare le scorte.
Le donazioni si depositano in una emoteca e si prelevano verificando solo la corrispondenza del gruppo sanguigno, o poco altro se il paziente ha intolleranze particolari.
Troppo complicato.
Non era possibile accogliere la richiesta dei genitori, di cui peraltro per privacy non sono noti i nomi, ed i sanitari hanno provato a spiegarlo loro. Ovviamente la comprensione non può essere infinita ed a un certo punto occorre intervenire.
La sospensione temporanea della patria potestà è a mio avviso sacrosanta: i bambini non possono essere sacrificati ai Moloch delle figure genitoriali.
Piuttosto ad essere indecente è a mio avviso che avvocati senza scrupoli si prestino a cause perse in partenza. Ed è bene che se parli e che si sappia.
R
Francesco, meno male che non sono resi noti i nomi, ma secondo lei andava fatta tutta ‘sta caciara su un fatto cosi privato?
Mariagrazia, non so cosa intenda per caciara. Io ho letto la notizia dalle comuni fonti giornalistiche dove la cosa è stata semplicemente riportata e spiegata nei dettagli, nelle ragioni e nel rispetto della privacy degli interessati. Faccio notare che la notizia è arrivata fino in Germania: mia moglie l’ha appresa prima dai media tedeschi che da me. Forse avrà visto caciara nei commenti dei lettori, ma questo è un altro discorso.
E per rispondere allo domanda che lei pone, si, ritengo che occorra sapere fino a dove si spinge il plagio causato dalla disinformazione su persone in difficoltà o facilmente raggirabili. Sappiamo che attorno al mondo dell’antivaccinismo gira una economia fatta di illusioni e false promesse ad esito talvolta fatale nella salute e spesso dannosissimo a livello economico per chi vi aderisce. Cause farlocche di risarcimento danni da vaccino erano per esempio mosse già da ben prima del Covid e venivano quasi sempre ribaltate quando il Ministero ricorreva in appello. Intanto peró avvocati e “esperti” al seguito incassavano e passavano a mungere il prossimo, con beneficio anche per polemisti e presunti “studiosi” per i quali era parimenti previsto un diretto tornaconto economico (libri, conferenze, influenza). Che questo meccanismo meschino, legale nella forma ma scellerato nella sostanza arrivi a mettere a rischio la salute di un bimbo non può assolutamente passare sotto silenzio.
R
premesso che vanno puniti e sanzionati tutti gli abusi la sua narrazione su chi diffonderebbe notizie false e tendenziose e sulla famosa propaganda Novax che metterebbe a rischio la vita delle persone…sa a cosa corrisponde? si tratta di balle (glielo dico proprio chiaro e netto ma non mi riferisco certo a lei ma a chi mette in giro queste bugie) messe in giro da chi ha interesse a demonizzare persone che hanno scelto di non vaccinarsi e che non fanno eventualmente che male a se stesse (ammesso e non concesso) visto che chi si vaccina è contagioso e si ammala e contagia tanto quanto chi non si vaccina (ormai lo dicono tutti i virologhi). Non so se lei sappia come funziona la caccia alle streghe qui in Italia, ma le assicuro che è una cosa insopportabile e che molti cosi impropriamente definiti “novax” dovrebbero chiedere risarcimenti danni per come sono trattati dal governo e dai media.
Poi i cretini ci sono dappertutto. ma non vale generalizzare.
Quando parlo di caciara mi riferisco ai molti talk show italiani che ne parlano in maniera da gettare discredito e anche fango su delle persone che, a mio avviso, meritano solo comprensione.
Conosco molto bene la situazione perché seguo la disinformazione (in Italia) da anni, posso dirle serenamente: si sbaglia, dietro all’antivaccinismo ci sono realmente personaggi con tutto interesse a trarre profitto dalle paure delle persone. I no-vax sono vittime in questo senso. Diventano peró anche carnefici nel momento in cui cominciano a spalleggiarsi a vicenda, in una spirale perversa in cui escono tutti perdenti e inevitabilmente (auto)marginalizzati.
R
non sono d’accordo: i personaggi che approfittano ci sono in tutte le situazioni non lo nego, ma la stragrande maggioranza di chi non si vaccina è in perfetta buona fede e viene discriminato e demonizzato senza motivo. E’ una cosa indecente e insopportabile. Dovrebbero fare una class action e chiedere i danni morali e materiali.
Mah sa, la gente è anche stanca. Io non ho imbarazzo ad affermare che non apprezzo i no-vax, non difendo le loro ragioni, non solidarizzo con loro. Sono incerto sull’obbligo vaccinale ma giudico comunque i loro argomenti molto deboli sul piano scientifico (e mi riferisco meramente al vaccino, tralascio le politiche legate al green pass) e onestamente anche sul piano umano non si mostrano meritevoli di particolare empatia. Ho motivo per essere “arrabbiato” con i no-vax? Si, ritengo di si. Una frazione grande o piccola di loro ha creato ulteriore confusione, diffuso fake news, in certi casi abbiamo visto violenze vere e proprie, atti indimidatori, aggressioni a personale sanitario, perfino ad infrastrutture sanitarie, regole igieniche anche basilari aggirate, terapie intensive intasate ed interventi chirurgici rimandati. Non sono invenzioni da talk-show, è tutto registrato, pubblicato, provato, spesso rivendicato e nel mio caso come in tantissimi altri anche vissuto. Di fronte a ciò è possibile provare comprensione nella misura in cui si ragioni su cosa abbia causato questi loro comportamenti, ma molto più difficile provare solidarietà specie quando noi per primi siamo stati provati da due anni di pandemia.
Poi lo so che tra i no-vax più o meno convinti troverò forse il mio imbianchino, il mio panettiere o meccanico. E ben venga, di certo non cambio meccanico solo per il fatto che sia no-vax. Il tempo ricucirà le divisioni nel dopo-pandemia. Nel frattempo, comprendano i no-vax che anche noi abbiamo già dato e le residue risorse emotive le riserveremo ad altro che a perorare la difesa delle loro legittime, ma sbagliate, scelte, e relative implicazioni.
R:
ma scusi…lei solo e i solo i vaccinati hanno sofferto in questi due anni? Non le chiedo di dare solidarietà, non credo che cerchino solidarietà ma solo giustizia, la differenza è sostanziale e le fake news e le tante troppe polemiche scatenate contro di loro soprattutto dal governo comprese le minacce “siete pericolosi vi renderemo la vita difficile”, secondo lei non lasciano nessuna traccia nell’animo delle persone che non commettono reati ma vogliono semplicemente esercitare la libertà di non farsi vaccinare? Secondo lei dopo tutte le privazioni e le ansie e gli insulti che ricevono da più parti ogni giorno, dovrebbero anche dire grazie?
E, Francesco, nessuno le chiede nulla mentre a loro è stato negato di tutto, e che le scelte sino sbagliate non spetta né a lei né a nessuno giudicare.
Soprattutto contando che anche oggi ci sono 335 circa vittime esattamente come quando il vaccino non c’era. Ma nessuno spiega perché.
A me sembra che da una richiesta logica si sia sollevato un muro burocratico di formalità pretestuose. E da ciò un caso strumentalizzato dai “persecutori” dei “No vax (termine ormai dal significato totalmente negativo).
Cosa ci sarebbe di scandaloso nelle richiesta dei genitori?
Nulla.
Posso ammettere che ci siano difficoltà tecniche: “Non distinguiamo il sangue tra vaccinati e no”.
A questo punto se i genitori trovano un donatore non vaccinato, con tutti i requisiti richiesti ad un donatore, quale sarebbe la difficolta?
Creare il precedente? Darebbe “la stura alle richieste più strampalate”, come dice Luigi?
Premesso che questa richiesta non è strampalata (si chiede sangue naturale, non trattato con metodi artificiali di cui non si conoscono bene le conseguenze nel tempo, spacie sui bambini), perché generalizzare? Le eventuali “richieste strampalate” andrebbero vagliate di volta in volta e rifiutate se fossero scientificamente strampalate.
Ma in questo caso non c’è nulla di strampalato, anche la difficoltà tecnica è superata, c’è il donatore: nel caso in oggetto, la scienza medica dovrebbe venire incontro ai desideri legittimi dei genitori, e non forzare al loro volontà facendo toglier loro addirittura la patria potestà. Questa sarebbe scienza medica umana.
Invece, lo sappiamo, prevalgono “protocolli”, le “formalità inflessibili”, la burocrazia, o addirittura l’ideologia: chi non si vuole vaccinare è per definizione “un marziano” (a essere generosi, c’è chi dice “un mostro”), un corpo estraneo nelle società conformista, ergo non deve prevalere anche quando la sua richiesta è ragionevole.
R.
si, si sta andando verso il paradossale e persino il nonsense e questa vicenda lo testimonia plasticamente.
Le vittime senza vaccino erano molte di più (abbiamo toccato i 1000 morti giornalieri, 500 erano normali) a fronte di una variante meno contagiosa e, con riferimento alla delta, anche meno aggressiva.
La scelta di non vaccinarsi è sbagliata innanzitutto nei confronti di se stessi. I non vaccinati muoiono e soffrono di postumi in percentuale molto più dei vaccinati. I dati in questo caso sono univoci e non lasciano spazio a dubbi. Sul giudicare mi sono espresso male: non è un giudizio, è un dato oggettivo, come sarebbe una dato oggettivo che sia sbagliato (seppur legittimo) scegliere di puntare tutti i propri averi al gioco d’azzardo per farli fruttare anziché optare per sistemi di investimento molto più sicuri.
Ma è sbagliata anche a livello sociale. Sebbene sia vero che anche i vaccinati abbiano il potenziale per contagiare, essi sono più attrezzati per respingere il virus. E’ stato osservato che la “finestra” di contagio di un vaccinato è più limitata di quella di un non-vaccinato. Un non vaccinato resta più vulnerabile, ha più chances di trasmettere il contagio grazie ad una carica virale maggiore e più perdurante, rende al virus la vita più facile rispetto ad un vaccinato. L’arrivo della variante Omicron come game changer ha ridotto questa differenza di contagiosità ma a livello di principio la questione non cambia: esisteva già con le varianti soppresse e si riproporrà una volta i vaccini specifici per Omicron saranno disponibili. Inoltre le persone non vaccinate causano maggior sovraccarico nel sistema sanitario e qui a farne le spese sono persone vaccinate e non. Il sistema sanitario peraltro non si rafforza allo schioccare delle dita, anche qui in Germania dove il servizio pubblico è più robusto che in Italia (molte scuole sono nuove ed efficienti, il trasporto pubblico è spesso capillare, i posti letto in TI sono almeno nei Laender del Sud ed Ovest in numero maggiore che nelle regioni italiani più ricche) il tema cardine era liberare risorse per chi si vedeva costantemente rimandato l’intervento, l’esame, la prestazione. E questo senza che nessun politico abbia mosso alcuna parola irrispettosa nei confronti dei no-vax. Perché non è questione di modi e maniere, è questione di problemi, talvolta grossi problemi, che riguardano tutti, e che sono riconducibili ad una copertura vaccinale insufficiente, e quest’ultima spesso per motivi irrazionali, meramente ideologici fino ad arrivare al plagio operato da pessimi maestri con portafoglio gonfio e zero scrupoli.
R
Francesco,
lei non potrà non ammettere che il numero dei decessi( come dei contagi) nonostante il vaccino (ormai dato alla quasi totalità della popolazione) sia stato e sia ancora molto alto, ora per fortuna in attenuazione. Ma se lei ha competenze specifiche (considerando come si esprime)evidentemente sa quello che dice ma che il vaccino non abbia dato l’esito previsto dagli esperti sono loro stessi ad affermarlo. Io non ho nulla contro il vaccino sia chiaro, ma sono per la libertà di scelta e osservo però che a fronte di una vaccinazione massiccia degli italiani, i numeri della pandemia sono stati e sono ancora alti e le misure di contenimento come il Green Pass, a detta anche degli esperti non sono state efficaci, ma inutili alla meglio e che il caos che generano tante regole e regolette (come solo in Italia) sta producendo danni enormi in molti settori in certi casi irreversibili. La discriminazione nei confronti dei non vaccinati è semplicemente vergognosa. Se, come afferma lei, grazie al vaccino, è andato e va tutto bene ( o come dovrebbe alle condizioni date) e sarebbe potuto andare molto peggio, perché infierire contro una fascia minima di cittadini che non si sono vaccinati se non per gettare loro addosso tutte le colpe della situazione attuale? Non avrebbe senso farlo se andasse tutto bene e se i numeri dei morti non fosse ancora cosi alto. Solo in Italia ci sono queste regole vessatorie per tutti ma in particolare per chi non si è vaccinato, come l’obbligo vaccinale per gli over 50.
In nessun altro paese si è fatta una campagna denigratoria contro di loro come qui e in tutti i paesi c’è una percentuale di non vaccinati anche di molto superiore alla nostra. E che siano loro a intasare gli ospedali è una bugia frutto della propaganda del governo con la complicità dei media proni al potere. E’ ora di finirla!
Alessandro, i genitori non adducevamo preoccupazioni di carattere sanitario (comunque ingiustificate), ma solo di natura religiosa adducendo un vecchio argomento secondo cui i vaccini sarebbero prodotti da feti abortiti, il che è falso. Peraltro questo “mito” si riferisce ai vaccini in generale, non solo ai quelli anti COVID. Ergo dovrebbero trovare donatori che non abbiano mai ricevuto una vaccinazione nella loro vita, ma nella loro ricerca si sono limitati solo ai non vaccinato contro il COVID: pertanto la richiesta non regge nemmeno come logica interna. Questi sono i danni della disinformazione, e a farne le spese sono gli innocenti come quel povero bambino. Mi ricorda per certi versi la vicenda di Emanuela Bottaro, morta di una leucemia curabile perché i genitori la fecero dimettere dall’ospedale per affidarla a metodi esoterici. E questo non è accettabile, né difendibile.
Lasciamo lavorare il personale sanitario secondo le prassi consolidate ed efficaci, senza intrometterci in campi che non ci competono e su cui siamo manifestamente impreparati.
R
“i genitori non adducevamo preoccupazioni di carattere sanitario (comunque ingiustificate), ma solo di natura religiosa adducendo un vecchio argomento secondo cui i vaccini sarebbero prodotti da feti abortiti, il che è falso”
Francesco, le informazioni su questa vicenda dicono anche che i genitori avessero portato anche questa obiezione, ma non soltanto questa e che fosse l’unica lo afferma lei e comunque, se fosse, la prima motivazione non era questa, almeno dalle notizie che ho trovato io. Lei forse ha fonti dirette che le danno queste certezza? E lei ne ha anche quando entra nel particolare della composizione del vaccino? Lei è competente in materia? E’ cioè del “ramo”? O è forse un medico? Mi scusi le domande, ma lei dice “siamo manifestamente impreparati”, ma nessuno qui è entrato nelle specifico della composizione del vaccino, lo fa lei. E L’esempio che porta è, a mio avviso fuorviante e non c’entra per niente col caso in questione.
E le ricordo infine che esiste l’obiezione di coscienza.
Bugia del governo e propaganda dei media.
Lei delira proprio.
R
io invece penso che lei sia incapace di giudicare l’operato di un governo che va avanti senza alcuna opposizione (quindi dittatoriale) e impone qualsiasi cosa a cittadini ormai obnubilati dalla stanchezza dall’ansia e dal terrorismo gettato a piene mani dai media proni al potere. E’ lei, se vogliamo, che obbedendo a tutto delira ( e non se ne accorge) e non trova migliori argomenti che offendere chi non la offende, bel commento, complimenti.
PS: dovrei cancellare ma la pubblico perché serve a dare l’idea di come lo spirito critico degli italiani sia a livelli di guardia.
Mariagrazia,
rispondo volentieri. Comincio da me stesso: no, non sono medico. Ho una laurea quinquennale in discipline scientifiche e lavoro in un centro di ricerca. Vi presto servizio come tecnico, la ricerca vera la fanno i miei colleghi ed amici. Non credo sarei un buon ricercatore, mi mancano le qualità. Tuttavia per formazione, preparazione culturale ed esperienza professionale so valutare le fonti e distinguere tra conoscenza, seppur con i suoi limiti, e mera millanteria.
Venendo ora ai punti.
Che il sistema sanitario sia stressato per i non-vaccinati da covid è un fatto. Possiamo guardare a questo fatto senza volontà di giudizio per le altrui scelte e con la massima neutralità, ma resta un fatto. Non è cosí ovunque: so di regioni o rami della sanità che non hanno patito particolarmente. Ma altri si e molti lo hanno sperimentato: e ci sono testimonianze/denunce/appelli di medici, pazienti, operatori. Non è pertanto una balla.
Campagna denigratoria. E’ vero, l’informazione ha trattato il fenomeno no-vax con scarso equilibrio. La ragione credo risieda nel fatto che da sempre i media, in qualsiasi campo, cercano le notizie sensazionalistiche, trash, che destino scandalo. E in questo i no-vax hanno fornito loro infiniti spunti. Direi che gli animatori del movimento no-vax hanno deliberatamente cercato i riflettori, vivono – taluni materialemente – di visibilità. Ha fatto male l’informazione ad abboccare a questo gioco? Da una parte si, ha ingigantito manifestazioni tutto sommato limitate fino a ringalluzzirne le sfide portate dai loro partecipanti, ha messo in cattiva luce i semplici esitanti fino a consegnarli agli eccessi dei movimenti di cui sopra. Dall’altra no: giusto sapere. Cosa vorrei vedere io nei media? Meno risalto dato ai battibecchi, niente folkloristici guru di piazza confrontarsi con scienziati nei talk show (il vecchio problema del “false balance”), meno presenzialismo di una cerchia di “-loghi” che proprio non ce la fanno – loro stessa ammissione – a stare lontano dalle telecamere. E meno seguito a problemi senza senso, tipo chi fosse il “paziente zero”.
Vorrei vedere più storie di persone normali, vittime di questa malattia restate anonime e relativi famigliari, su cui di fatto non si è mai acceso un riflettore, non si è mai data voce: ovvio, non fanno notizia.
Caso specifico: ha ragione, alcune fonti riportano il solo “movente religioso” altre considerazioni di tipio sanitario. Ma considerazioni tecniche sono state già diverse volte nelle cause di risarcimento danni da vaccino e regolarmente respinte ogni volta il tribunale richiedeva una contro-perizia. Perché se non dimostrate – o anche solo se mancante l’evidenza della plausibilità – non vengono di regola accolte.
Io credo che ai genitori di questo bambino una voce sinceramente amica avrebbe rivolto i seguenti ragionamenti. Innanzitutto avrebbe notato la contraddizione intrinseca presente nelle loro paure e nelle loro richieste: sulla richiesta di plasma da vaccinati Covid per sensibilitá verso gli embrioni ho già scritto ma a monte è ben più visibile un’altra: come siano pronti ad affidare – letteralmente – il corpo di vostro figlio alla scienza medica ma non si fidano della scienza medica stessa. L’intervento era urgente e non rimandabile: su questo i medici erano chiari. Meglio mettere da parte le proprie convinzioni e pensare prima di tutto al bene del bambino. È rischioso perdere tempo. Anche perché la giurisprudenza in questo caso è facilmente intuibile: perché si sono imbarcati in questa avventura? Lo studio di avvocatura aveva delle referenze robuste? O è l’unico che ha accettato la pratica, e verrebbe da domandarsi perché? E’ un caso che l’Avv. ingaggiato fosse esponente di Forza Nuova, che sfruttando gli eccessi no-vax acquisisce influenza e peso nelle piazze? Erano lucidi quando hanno fatto questa scelta o hanno dato erroneamente per scontata la buona fede di chi li assisteva? Non sapevano che con una richiesta così assurda sarebbero finiti ad esporsi mediaticamente, con beneficio dell’Avvocato e dei periti di parte – i nomi di questi ultimi però, guarda caso, rimasti ignoti. E se avessi potuto parlare loro li avrei richiamati anche ad un principio di solidarietà e mutuo soccorso, a non destrutturare pianificazioni operatorie pensando ad altre famiglie nella loro situazione. A non rischiare di screditare senza ragione il sistema delle donazioni del sangue. A immedesimarsi nella parte opposta: a me non verrebbe mai in mente di dare un via libera per la trasfusione – men che meno se a beneficio delle mie figlie – a condizione che provenisse da persone vaccinate. E’ un pensiero che non riesco ad immagianre. Ringrazierei solo la persona che in via anonima e per altruismo, non per ideologia o magari per compenso (perché il rischio c’è) me lo ha donato. Perché Vax o No-Vax è sempre lo stesso plasma: lo dice la scienza, lo dice la ragione, lo dice il buon senso. Purtroppo una voce amica queste persone non l’avevano o non l’hanno voluta ascoltare, preferendo magari voci interessate ad alimentarne le paure. Hanno finito per farsi del male. Spero che il clamore mediatico in questo senso sia stato salutare e li abbia fatti riflettere.
R
“Perché Vax o No-Vax è sempre lo stesso plasma: lo dice la scienza, lo dice la ragione, lo dice il buon senso. ”
di tutto il suo lungo post traggo spunto da questo:… lo dice lei. Aggiungo e aggiungo anche che in questo caso fare “discriminazioni ” sarebbe, a suo avviso, colpevole e insensato, perché allora non trova che sia lo stesso quando afferma che i no vax intasano gli ospedali? Non è forse discriminante la sua affermazione (oltre che priva di riscontro oggettivo?
Mi limito a questo, Francesco, le nostre posizioni sono distanti, io sarei meno categorica nel giudizio di quei genitori come nel giudizio che lei da dei “Novax” (che io non definirei cosi ma direi semplicemente che si tratta di persone che vogliono essere libere di scegliere se fare o meno QUESTO vaccino). facendo cosi un fasciame indistinto di circa sette milioni di persone. Sono categorica però quando affermo che il governo italiano ha fatto e fa molti errori le cui conseguenze pagheremo tutti per decenni.
Francesco, qualsiasi motivo ci fosse alla base di quel rifiuto da parte dei genitori di usare sangue di persone vaccinate, non importa.
La richiesta poteva benissimo essere soddisfatta, non urtava per nulla contro la scienza, e neppure contro motivi pratici.
Non si è fatto perché le “autorità”, in Italia in particolare, non sono disposte a venire incontro alle ragioni di “individui” che per ciò stesso valgono poco, figuriamoci se appartengono a una minoranza demonizzata.
Draghi, con frase infelice, che però dimostra quanto sia vero ciò che sopra ho asserito, ha considerato “fuori della società, gente anche stimatissima, corretta, che paga le tasse, che ha altri meriti, per il solo fatto che rifutano da sani un trattamento invasivo sul proprio corpo. Ma io dico che anche la gente comune senza meriti particolari non debba essere considerata “fuori dalla società” perché vuole affermare un diritto naturale, essere padroni del propro corpo.
Alessandro,
il corpo in questione era quello del bambino. I genitori non ne sono padroni né possono imporre il proprio credo contro il parere dei medici. Questa ultima sentenza segue la traccia già segnata dalla Giurisprudenza, che si è già espressa in modo chiaro in casi simili in passato.
R
in questo caso, a mio parere la sentenza è ingiusta e sbagliata e pregiudizievole. E i genitori non mi risulta vogliano imporre proprio niente hanno solo fatto una richiesta che io ritengo ragionevole.
E’ come la penso, poi Alessandro, se vorrà le risponderà.
Mariagrazia,
Come le ho scritto, non lo dico io, lo dice chi ricerca la fa, chi le competenze le ha e chi nella sanità ci lavora. Alla pari della preponderante presenza dei non vaccinati nelle strutture ospedaliere:
è semplice cronaca. Qui chi nega il problema è lei. Non so perché lo faccia. Credo che il suo perorare la causa della buona reputazione di chi rifiuta il vaccino sia partita con un intento nobile, che in parte condivido. Ma in questo caso mi pare abbia perso il senso della misura, ed anche della realtà. Glielo scrivo disinteressatamente e spassionatamente, senza polemica.
R
No, affatto, Francesco chi nega il problema è lei. Il sangue di un vaccinato a detta di molti esperti porta in sé gli elementi del vaccino che possono essere trasfusi nel piccolo. Si informi meglio e poi se crede replichi. Oppure porti prove certe e inconfutabili di quello che afferma.
E questo, Francesco, glielo dico spassionatamente non glielo consento “Ma in questo caso mi pare abbia perso il senso della misura, ed anche della realtà.” e lo rispedisco al mittente.
X Alessandro: ma dispiace, ma forse lei ignora che negli ospedali, come in tutte le organizzazioni serie, esistono protocolli procedurali che è ovviamente obbligatorio seguire. Nel caso specifico di trasfusioni, va da sè che nè il malato nè i suoi famigliari possono chiedere che venga utilizzato un sangue particolare, come scegliere un vino con il somelier.Il sangue utilizzato viene prelevato dai depositi di cui ogni ospedale dispone. Cio perchè il sangue disponibile , prima di essere utilizzato in trasfusioni, deve essere verificato,analizzato, controllato ed immagazzinato con procedure precise. Nel caso, ad esempio, che un padre volesse donare il sangue per un intervento chirurgico del figlio, puo donare il suo sanhue, ma esso verrà immagazzinato e per l’intervento verra usato il sangue disponibile. Il tutto in automatico, con rispetto delle procedure e della privacy. Se gli ospedali dovessero dare retta a tutte le fisime dei buonisti, sarebbe il caos e la paralisi. Si legge sui tram” “Non parlare al conducente”. Ed allora perchè si può interferire con il chirurgo? Lasciamo il buonismo per altre scemate.
R
Bianchi a lei non dispiace proprio niente, lei insinua chiaramente che Alessandro non conosca le regole delle trasfusioni punto ( o che non le conosca la sottoscritta), cosa che NON E’.
Questo è un caso particolare e che richiederebbe maggiore sensibilità ma ne vedo molto poca in giro a cominciare da lei.
Perché di fatto sia lei che Alessandro dimostrate di non conoscerle: è quello cui mi riferivo con l’espressione “manifesta impreparazione” e riguarda ovviamente anche il sottoscritto (il quale pero si mette in coda e cerca di imparare, ed una volta appreso ringrazia).
E non si arrabbi se mi permetto, perché non è una insinuazione: non conoscete nemmeno il senso di sanità pubblica. Che non è, e non può essere, una sanità “à la carte”.
R
ma come si permette? E’ lei che pontifica di cose che non conosce e lo ammette pure ma si arroga il diritto di giudicare e di dire a chi non la pensa come lei che è in torto e che non sa e non conosce e che. rivolto a me “ha perso il senso della realtà”.– Non mi pare un buon modo di discutere. Credo che a lei, come a molti altri che entrano nel blog, piaccia solo avere ragione e però quando trova chi discute le sue idee, comincia a insinuare che il suo interlocutore è fuori di testa o alla meglio non sa di che cosa parla. Lo trovo scorretto, ma ci sono abituata. Lei, purtroppo, non fa eccezione.
E non cerca affatto di imparare ma parla con supponenza e arroganza. Cosa che qui, mi dispiace per lei, io controbatto con forza.
Mariagrazia,
Si rilegga. Rilegga tutte le repliche agli interventi miei e degli altri utenti. Intendi quelli argomentati, come Bianchi qui sopra. È tutto un inalberarsi, un “siete insensibili” un “Io” “Io” “Io”. Le si postano le regole delle trasfusioni, e lei si offende ravvisandovi insinuazioni contro la sua persona. Non vedo volontà di argomentare, e nemmeno i contenuti a dire il vero. Capisco che la passione scaldi, ma non si bruci.
R
la smetta, lei comincia ad essere importuno, si scusi e cambi toni oppure cambi blog.
Leggo ora le osservazioni di Francesco e Bianchi.
Sembra che entrambi non abbiano letto ciò che ho scritto. visto che mi informano che negli ospedali esiste un protocollo da seguire.
So benissimo che esistono i protocolli, ma ciò che contesto è la loro rigidità di fronte una richiesta sensata che non contraddice i principi di medicina.
Cito nuovamente quanto scritto:
“La scienza medica dovrebbe venire incontro ai desideri legittimi dei genitori(…) invece prevalgono i “protocolli”, le “formalità inflessibili”, la burocrazia, o addirittura l’ideologia: chi non si vuole vaccinare è per definizione “un marziano” (a essere generosi, c’è chi dice “un mostro”), un corpo estraneo nelle società conformista, ergo non deve prevalere anche quando la sua richiesta è ragionevole.”
Gli stessi protocolli che rendono difficilissimo per la sua macchinosità l’uso in tempi brevi(come necessario perché la cura sia efficace) degli anticorpi monoclonali, e non prescrivibile direttamente dai medici di famiglia la pillola antivirus Pfizer.
PS Francesco mi informa che ” il corpo in questione era quello del bambino. I genitori non ne sono padroni”: ecco un esempio di come si possano alimentare le polemiche.
Non ho affatto detto che i genitori sono “padroni” del corpo del figlio, ma i genitori hanno la patria potestà e quindi devono decidere per loro. Per favore, se si vuole dialogare evitiamo di distorcere ciò che si scrive.
In tutta coscienza, non ho nulla di cui scusarmi. Cordialità.
Facchin
la pianti e si trovi altri passatempi non mi costringa a metterla in Spam o a prendere altre misure.
Alessandro,
Lei non può ignorare che la patria potestà non è assoluta. E per fortuna! Ma se non ne è convinto, ne discuta con I giudici tutelari, tribunale dei minori fino a CdC. Illustri loro le sue riflessioni su mostri e marziani e perché a suo modo di vedere, ordinamento giuridico alla mano, le loro sentenze sono ingiuste.
R.
ma scusi Francesco, io ho poca pazienza, ma santa Patata, dove le ha viste lei le riflessioni su mostri e marziani sui post di Alessandro?
Cito nuovamente quanto scritto:
“La scienza medica dovrebbe venire incontro ai desideri legittimi dei genitori(…) invece prevalgono i “protocolli”, le “formalità inflessibili”, la burocrazia, o addirittura l’ideologia: chi non si vuole vaccinare è per definizione “un marziano” (a essere generosi, c’è chi dice “un mostro”), un corpo estraneo nelle società conformista, ergo non deve prevalere anche quando la sua richiesta è ragionevole.”
Anche ai testimoni di Geova che non vogliono trasfusioni anche se necessarie per evitare la morte di un figlio viene tolta la potestà. I fanatismi non possono essere accettati.
Francesco, mi dispiace dirle che sfonda porte aperte. La patria potestà non è assoluta, lo so bene, ma ci deve essere un motivo grave per toglierla.
A mio avviso non è il caso di quei genitori che avevano dato il permesso all’operazione del figlio richiedendo per eventuale trasfusione sangue “naturale”, di persona non vaccinata, prodigandosi pure a fornire i donatori secondo i requisiti richiesti relativi a privacy etc.
Insomma, non assecondarli è indice di una chiusura totale dietro la burocrazia e di una mancanza di elasticità mentale.
Con ciò non tornerò più sull’argomento, si tenga pure le sue convinzioni, io mi tengo le mie.
Mio papà era medico. Ci raccontò di quando, per motivi legati a Geova, dei genitori volevano impedire la trasfusione che avrebbe salvato la vita al figlioletto. Il giudice tolse tempestivamente la patria potestà ai genitori e la diede ai medici. Alla fine il bimbo venne riconsegnato ai genitori che poterono riprendere il loro ruolo di diseducatori.
Senza il giochetto della patria potestà probabilmente questi genitori non avrebbero avuto alcun bimbo da crescere e patria potestà da esercitare.
Meno male che a quei tempi non c’erano i social!
@Mauro
Giusto. C’è da aggiungere che per gli interventi salvavita il consenso del paziente è irrilevante (adulto o minore che sia). I medici del Sant’Orsola avrebbero potuto operare il piccolo anche senza benestare dei genitori sulla trasfusione è non sarebbero incorsi in alcuna sanzione.
Mauro, la questione dei testimoni di Geova è tutta un’altra cosa, perché confondere le idee?
Quelli non vogliono fare un trattamento che salverebbe la vita al figlio, questi hanno portato il figlio all’ospedale per essere operato, dandone pure il consenso. Il bambino non era in imminente pericolo di vita, se lo fosse stato hanno dichiarato che avrebbero acconsentito comunque all’operazione (Vedi intervista a Francesco Borgonovo rilasciata dai genitori del bambino, su La Verità del 10 febbraio 2022)
Ribadisco che, a mio parere, andrebbe ridata immediatamente la genitorialità ai genitori e si dovrebbero spegnere i riflettori su una vicenda complicata dal fatto che non si vuole riconoscere che basterebbe cosi poco per risolvere un problema ingigantito ad arte, per dare addosso ai Novax, capro espiatorio dei mali del mondo strumentalizzando quando vicenda.
Ragione di più perché i genitori hanno dato piena fiducia ai medici e detto che in caso di urgenza sono disposti a soprassedere alla loro richiesta ma hanno chiesto la possibilità di avere sangue di non vaccinati, cosa che, da quello che capisco si può fare senza problemi.
Si tratta a mio avviso di mancanza di comprensione nella migliore delle ipotesi e nella peggiore di strumentalizzazione, in entrambi i casi tutti gli attori (tranne naturalmente i genitori) ne escono malissimo.
Se i genitori rinunciano a contestare le trasfusioni può anche essergli ridata la patria potestà. Significa che il provvedimento del toglierla li ha fatti rinsavire (almeno apparentemente).
R
non hanno contestato ma fatto una richiesta che potrebbe anche essere accolta.