Corda

Di fatto da oggi 1 febbraio 2022 l’Italia non è più una democrazia, ma qualcosa d’altro: milioni di persone non potranno entrare in molti negozi, locali e uffici pubblici, discriminati senza alcun motivo ma per un infondato pretesto, demonizzati come appestati e untori, trattati come cittadini di serie B, sottoposti a multe o sospensioni dal lavoro senza stipendio… e potrei continuare.
Quando due anni fa scrivevo “prove tecniche di dittatura” in fondo non ci credevo tanto neppure io. Ora lo vediamo tutti (anche chi fa lo struzzo) che è proprio cosi e le “prove” saranno sempre di più per testare sulla pelle dei cittadini della “democratica” Italia fondata sul Green Pass, fino a che punto il potere può tirare la corda.

E fino a quando?

Una nota giornalista che conduce alcune trasmissioni di successo sulle reti Mediaset, la stessa che qualche tempo fa aveva affermato che le donne dovrebbe stare attente a non “esasperare” i mariti (possibile causa di femminicidio), ieri ha detto con nonchalance e con la simpatia e il tono leggero che la contraddistinguono che agli over 50 che non si vaccinano dovrebbe essere comminata una multa molto più salata di 100 euro adducendo il fatto che le sembrava una misura decisamente soft.

Beh, non siamo ancora ai recinti per “Novax”, ma poco ci manca. Considerando come vengono trattati e le limitazioni umilianti e discriminanti ai quali da oggi in particolare, ma ormai da un anno a questa parte, sono sottoposti, direi che la “multa” è ben più alta di 100 euro. Una multa salatissima e che non ha corrispettivo in denaro (considerando poi che se sono lavoratori dipendenti devono pagare multe molto più salate)..

Forse, anzi sicuramente la signora ha fatto le canoniche tre dosi per amore del prossimo, ma anche forse perché altrimenti le sarebbe costato parecchio, anche in termini monetari o squisitamente tali, essere bandita dagli studi dove deve registrare le sue trasmissioni di mattina, di pomeriggio e di sera.

Forse dico, ma do per scontata la sua buonafede. Dovrebbe riflettere però e non solo lei, sul potere mediatico che le è stato consegnato e che le permette di condizionare nel bene o nel male , il pensiero di tanti.

Soprattutto nel male.

12 commenti su “Corda”

  1. Le patologie psichiatriche sono in gravissimo aumento a causa della pandemia, non mi meraviglia affatto, anzi. Ma c’è chi vive “benissimo” questa situazione e si sentono le spalle coperte da Draghi.
    Tutti i paesi europei stanno dimenticando il covid e le misure di contenimento, solo in Italia continua la persecuzione dei non vaccinati ma anche di tutti gli altri vaccinati col booster che si ammalano esattamente come i non vaccinati. Anche di ansia e panico.
    (Compresi forse i desaparecidos da questo blog che non hanno più argomenti per difendere il governo).

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  2. Di argomenti ce ne sono a iosa ma con lei è fatica sprecata.

    R
    rispondere ai suoi “argomenti” è solo un enorme spreco di energie.

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  3. Mariagrazia, a parte qualche “dettaglio”, non posso darti torto.
    Nel lontano 1992 col trattato di Maastricht si sanciva La pietra angolare delle cittadinanza UE, ossia la libertà di circolazione e soggiorno delle persone all’interno dell’Unione europea. Niente più frontiere, via i passaporti.
    Oggi, primo febbraio 2022, dopo circa trent’anni, gli italiani per entrare in un ufficio postale o in banca, devono esibire una sorta di passaporto chiamato green pass.
    Ma non solo, il “lasciapassare” occorre per poter andare da parrucchieri, barbieri, estetisti, negozi, centri commerciali, uffici pubblici, Inps, Inail e altri servizi pubblici.
    Ma non è finita, occorre il “lasciapassare rinforzato” per accedere a treni, aerei, bus, tram (ai traghetti, fino a poco tempo fa), ristoranti, bar al chiuso/aperto, alberghi, hotel, piscine, palestre, terme, sport di squadra al chiuso/aperto, stadi, centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso/aperto, musei, mostre, sagre, fiere, centri congressi, impianti di risalita, parchi tematici e di divertimento, sale gioco, sale scommesse, bingo, casinò, cinema e teatri.
    Non hanno dimenticato proprio nulla. Ah, mancano le chiese. Si potrà andare in chiesa a pregare senza green pass, oppure il Signore Dio nostro ce lo vieterà?
    Il tutto perché i vaccinati temono il contagio di persone non vaccinate, mentre i contagi avvengono –ormai lo sanno tutti- anche tra persone vaccinate, e con le stesse modalità e intensità.
    Quanto sopra elencato è vietato ai non vaccinati che potranno solo andare a comprare le medicine in farmacia e da mangiare nei negozi alimentari e nei supermercati(e qui è consentito loro anche qualche bene voluttuario, vista l’impossibilità di controllare) . I pensionati non vaccinati dovranno arrangiarsi coi denari custoditi sotto una mattonella. E per gli over cinquanta fioccheranno le multe.
    Ma questo non è tutto perché nelle scuole ci sono regole diverse per categorie diverse ossia positivi asintomatici, postivi asintomatici con terza dose, positivi sintomatici, vaccinati con due dosi da più di quattro mesi, vaccinati con die dosi da meno di quattro mesi o con tre dosi, non vaccinati. A ciascuno l’apposita prescrizione, chi in isolamento per dieci giorni, chi per sette, chi per cinque, e così via.
    Veramente sembriamo una gabbia di matti.

    R
    la persecuzione è provato ormai e all’elenco devi aggiungere anche i parenti dei ricoverati nelle strutture per anziani o disabili, anche li devi avere il super GP altrimenti non passi e piuttosto lasciano entrare i vaccinanti che contagiano come è successo.
    E non puoi neppure assistere un genitore morente. Il massimo della crudeltà.
    Si l’Italia è una gabbia di matti “sani” perché i matti veri non si sognerebbero mai anche solo di pensare di discriminare cosi delle persone senza alcuna colpa.

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  4. Buongiorno,
    Posso rispondere per quel che mi riguarda. Non rispondo perché ho compreso quanto sia vano per me e per l’interlocutore polemizzare nei blog. Vi è mai capitato che lo scambio (più spesso assume i tratti dello scontro) attraverso internet vi facesse cambiare opinione? Oppure: siete riusciti a fare cambiare opinione al prossimo? Di norma no. Al massimo, le rispettive posizioni ne saranno uscite smussate. E parlo in generale, non solo riguardo al covid. Le opinioni cambiano per un processo di maturazione interna, di fatti, di esperienze. E per certi versi: per fortuna!
    Altro aspetto. Se mi guardo da fuori, come guardassi un amico, mentre scambio magari anche in maniera vibrata le mie opinioni nei blog attraverso interminabili battute, repliche e magari anche ripicche, osservo un comportamento ridicolo, in quanto irragionevole e spropositato. Irragionevole per quanto scritto sopra: non è ragionevole investire tempo ed energie in un’attività che anche dentro di noi sentiamo vana. Ma anche spropositato perché anche se ritengo che – per fare un esempio concreto – Mariagrazia sul covid abbia scritto qualche sciocchezza, sono perfettamente conscio che altri abbiano scritto infinitamente, immensamente peggio. Ed allora perché devo accanirsi a replicare ad un paio di legittime (e sottolineo: legittime) sciocchezze presentate dalla persona X sull’argomento Y? Non ho niente di meglio da fare? Il mio impegno nel replicare non sarà forse sintomo di narcisismo piuttosto che volontà di confronto? Sarebbe persino controproducente per le mie ragioni. Chi scrive troppo su un dato argomento, chi si sente in dovere di replicare ad ogni intervento sul tema, di proporre in ogni contesto la sua visione, alla lunga (e nemmeno troppo lunga) si squalificata da sé. Perché agli occhi dei lettori le sue idee si tramutano in ossessioni, la sua passione in tigno, le sue repliche come qualcosa di personale che nutre con l’interlocutore della parte avversa. E questa sensazione l’ho avuta persino nei confronti di forumisti di cui condivido al 100% le idee! Avrei voluto invitarli a lasciar cadere l’argomento, proprio per il bene delle opinioni di cui erano portavoci.
    Capita di aver opinioni diverse, mal conciliabili. Ma siamo adulti e, per restare in rema, vaccinati: ce ne faremo una ragione.
    Saluti

    R.
    a me è capitato idi cambiare opinione anche radicalmente dopo uno scambio di opinioni anche su di un blog.
    E’ vero, ci sono risposte spesso “tignose”, io che lo “conduco” lo so, purtroppo, ma a volte lo sono perché non si vuole accettare che si possa avere sbagliato nel giudicare una cosa qualunque. O forse lo sono perché chi partecipa pensa che nel farlo debba sempre, per forza essere “contro”. Ho aperto questo blog 4 anni fa. Ma non per desiderio di “mettermi in mostra” o fondare un partito, ma proprio per darmi la possibilità di esprimere le mie idee sui diversi temi della vita quotidiana, sulla politica e quanto altro avessi voglia di esprimere e mi sembrasse giusto condividere. Non ho pretese di convincere nessuno, metto a disposizione questo spazio a chi vuole partecipare e confrontarsi.
    Non è per niente facile, lo ammetto, anzi a volte mi sembra inutile, proprio come a lei. Ma poi, le cose che succedono e che mi coinvolgono e indignano da cittadina di questo paese, da donna o da essere umano, hanno bisogno di trovare uno sfogo altrimenti “scoppio”.
    Può darsi, come dice lei che scriva qualche o anche molte “sciocchezza” (per esempio su cosa?) ma non ho problemi a rispondere a chi me lo fa notare (con educazione e senza offendere) e, se non sono d’accordo a spiegare perché non sono d’accordo.
    Vede Francesco, forse, come lei, se molti leggono anche se non partecipano qualcosa vorrà dire, non crede?
    Comunque grazie di questo suo intervento cosi ragionevole e conciliante, ritorni a scrivere se crede, non importa se abbiamo opinioni diverse l’importante è che le esprimiamo con fermezza si ma anche con equilibrio e educatamente e ragionevolmente come ha fatto lei. Poi sia come sia.

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  5. La libera circolazione nei Paesi UE è stata stabilita dal trattato di Schengen (Lussemburgo) e non da quello di Maastricht (Olanda) che riguardava questioni finanziarie.

    R
    “Il Trattato ha introdotto la cittadinanza europea consentendo ai cittadini di scegliere in quale Stato membro risiedere e di spostarsi liberamente all’interno dell’UE.”
    Tra le altre cose ovviamente. E cita il Trattato di Maastricht.
    E ancora:
    “La libertà di circolazione e soggiorno delle persone all’interno dell’Unione europea costituisce la pietra angolare della cittadinanza dell’UE, introdotta dal trattato di Maastricht nel 1992. La graduale eliminazione delle frontiere interne nel quadro degli accordi di Schengen è stata seguita dall’adozione della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell’UE e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nell’UE. Nonostante l’importanza di tale diritto permangono notevoli ostacoli in termini di attuazione.”

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  6. Un dibattito è sempre positivo aiuta a crescere, e se anche apparentemente chi vi partecipa non cambia opinione, in realtà non è così, potrà convincersi in un secondo momento.
    Se non altro capisce che la sua non è l’unica verità, e che è meglio un mondo dove ci possono essere più verità piuttosto che la verità unica.
    “Uno, nessuno, centomila” tutto ciò in una sola persona, come potremmo dare torto a Pirandello?
    R
    certo, si, ma buona parte di chi partecipa ai blog, in generale, vuole solo esprimere verità evangeliche e anche avere libertà di offendere ( me o altri, nel caso di questo blog) perché lo ritiene un “diritto” o “libertà d’espressione” e prende i blog come il proprio sfogatoio personale.
    Se poi scoprono che non ti attieni al pensiero corrente (Bassetti-Sileri-Speranza) viene trattato quasi come un eversivo o anarchico o peggio, un incosciente anche un tantinello demente.
    Io penso invece che il popolo che si adegua ai tutti i diktat del potere non può essere definito tale ma corrisponda a una massa di “pecoroni” (con tutto il rispetto per le pecore che mi sono molto simpatiche) pronti a aderire a qualsiasi minchiata (scusate il francesismo) pur che abbia il timbro del potere.

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  7. “…il popolo che si adegua ai tutti i diktat del potere …”
    Mariagrazia, MADDECHE’ ?? Perchè ci vacciniamo cercando di evitare la possibile morte per noi e per i nostri cari? Perchè osserviamo disposizioni di salute pubblica, cosa che abbiamo SEMPRE fatto (le vaccinazioni obbligatorie non sono una novità), o perchè ci allacciamo la cintura di sicurezza e mettiamo il casco in moto? (anche allora c’erano i libertari del diritto al vento tra i capelli e alla faccia spiaccicata sul cruscotto).
    Noi che siamo andati allegri e trullari pochi anni fa a bruciar vivi dei poveracci in Iraq perchè agli Americani “gli era semblato di vedele un Saddam cattivo”? Noi che nell’ indifferenza totale abbiamo stuprato con i razzi da segnalazione delle povere ragazze in Somalia, dove nessuno ci aveva chiamato e nessuno ci aveva attaccato? Noi che siamo rimasti a portare il caffè ai torturatori di AbuGrahib, noi che accogliamo in parcheggio centinaia di testate nucleari (ma rifiutiamo gli inceneritori di monnezza e ci opponiamo coraggiosamente alla TAV, oh yeah)? Noi che abbiamo eletto e rieletto a capo del governo un piccolo intrallazzatore brianzolo, e che ci siamo tenuti i NOSTRI “rappresentanti” quando hanno certificato o lasciato che i colleghi certificassero che una mignotta minorenne era verosimilmente la nipote di un capo di Stato? Noi che soffriamo tanto LGBT, usiamo gli asterichi, cazzeggiamo con la schwa ai congressi con rinfresco, e continuiamo a rimettere fuori stupratori e assassini che poi vanno immancabilmente a finire il lavoro?

    Non ti sembra che dopo tutto ciò a cui ci siamo tranquillamente “adeguati” senza vomitare o scendere in piazza, andarsi a vaccinare sia tutto sommato un intelligente esame di realtà?

    R
    Una cura sperimentale non deve essere obbligatoria e non si deve costringere la gente a vivere nel “terrore” e ad essere emarginata solo perché si rifiuta di vaccinarsi.
    Libero di farlo se ti sta bene, ma tu stato non mi puoi costringere o trattarmi da paria se non mi adeguo. E io mi sono attenuta alle regole prima che fossero messe nero su bianco forse anche più di tanti che si riempiono la bocca con le “regole”, ma non mi piace farmi prendere in giro e voglio essere libera di scegliere se fare o non fare una cura che può avere effetti avversi anche gravi sul mio corpo. E il casco e la cintura etc…non c’entrano una BEATA col farsi iniettare cosa non si sa e dare persino il consenso alla liberatoria…
    In quanto al resto quel “noi” non mi piace affatto e mi dissocio da tutta la schifezza che hai elencato. E MADDECHE? te lo dico io.

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  8. Chi in una discussione offende l’interlocutore, non vuole dibattere, ossia “discutere a fondo, esaminare in tutti gli aspetti una questione”, ma vuole che la discussione finisca lì sulla sua “verità”, mostrando non solo la debolezza del suo pensiero ma soprattutto quella del suo carattere.
    Perciò, queste persone, non devono lamentarsi di eventuale censura, ma prendere atto che la ragione la si ottiene col ragionamento logico che è nemico dell’insulto gratuito e del giudizio sulle persona.

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  9. Perché un vaccino venga testato bisogna che venga anche somministrato.
    Dovrebbe sembrare ovvio. Forse non ai furbi che dicono: fatelo voi che dopo, se va bene, arrivo anch’io!
    R
    Paolo mi sono stancata di ripetere sempre le stesse cose, si informi meglio sulla procedure di come vengono testati i vaccini prima di somministrarli alla popolazione e siccome ne ho scritto fin troppo non intendo insistere su questo tema. Pensi come le pare e le cose che scrive però magari prima le verifichi.

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  10. A proposito di vaccini e loro sperimentazione, l’Aifa non aggiorna i dati sulle conseguenze negative da parecchi mesi, un’omissione gravissima, come denunciato nella trasmissione Fuori dal Coro.

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  11. La trasmissione Fuori dal coro è una di quelle che non guardarle è meglio.

    R
    questa è una sua opinione, io penso invece che sia una delle poche trasmissione che aiuta a diradare questo smog asfissiante. Complimenti a Mario Giordano.

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  12. Non mi meraviglio che Paolo O. non apprezza Fuori dal coro.
    Infatti, la trasmissione parla dei problemi concreti della gente contro il conformismo imperante, contro l’acquiescenza acritica di tutto ciò che è governativo, e non da spazio al vuoto e all’inconsistenza dei discorsi politici.

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