Pubblico di seguito, eccezionalmente, queste amare considerazioni di Romolo Piccinini sulla UE e su cosa rappresenti attualmente per i cittadini europei.
Il testo è piuttosto lungo ma mette in luce molte incongruenze e indica anche quali potrebbero essere (ovviamente secondo l’autore) le possibili vie d’uscita dai molti problemi che questa istituzione presenta e che sono sotto gli occhi di tutti.
Magari possiamo non essere d’accordo con le tesi esposte in questa disamina ma su una cosa credo possiamo concordare: che la UE così com’è presenta molti punti oscuri e che, specie in momenti come l’attuale, potrebbe, se meglio organizzata, essere un punto di riferimento per molti cittadini europei che si sentono un po’ “stranieri” in casa propria.
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Oggi la UE è piuttosto un assemblaggio pletorico di Paesi uniti da niente ma tutti intenti, piuttosto, a turlupinarsi fra di loro e ad usare la istituzione europea per curare ciascuno i propri interessi nazionali a scapito degli altri partners. Alle riunioni intergovernative i leaders europei – le più recenti quelle col nostro Draghi ai vari vertici di Bruxelles -, con stereotipati sorrisi di circostanza, cianciano di crescita, di (apparenti) concomitanze o convergenze di idee, di condivisione di progetti, di ambiente da tutelare, di lavoro, di aiuti, di immigrazione clandestina ed equa ridistribuzione (si fa per dire) di quegli sventurati, spesso non proprio tutti veri fuggiaschi da guerre o persecuzioni politiche e quant’altro.. .Discorsi sterili, purtroppo, che, alla fin fine, lasciano il tempo che trova.
La UE non è una entità politica accomunata da un sincero spirito solidale e comunitario, bensì e’ un grosso, litigioso condominio dove ciascuno Stato resta pur sempre libero e sovrano e, checché se ne voglia dire il contrario, totalmente indifferente a quanto accade al vicino dirimpettaio.
Ogni Paese comunitario, così come avviene per ogni condomino all’interno del proprio appartamento, ha la sua vita, il suo reddito, le sue gioie o i suoi dolori che non condivide affatto con gli altri coinquilini. Il cassaintegrato (quale potrebbe essere uno Stato europeo meno sviluppato o con problematiche) che abita al piano rialzato del palazzo UE e che deve mantenere la moglie casalinga e figli in età scolare, di cui uno anche invalido, non ha niente a che spartire col benestante condomino del piano attico che, invece, può permettersi vacanze ai tropici ed un tenore di vita superlativo.
Entrambi devono però attenersi alle disposizioni e regole condominiali: ovvero versare le rispettive quote millesimali e quant’altro; chi non ottempera (il cassaintegrato ad esempio) diviene “moroso”, “inadempiente” e viene sanzionato (richiami, multe, procedimenti di infrazione e penalizzazioni varie).
L’amministratore (la Commissione) non guarda in faccia a nessuno e nel condominio della odierna UE non ci si sta, purtroppo, come in una famiglia, dove ci si dovrebbe invece sostenere e soccorrere reciprocamente!!!
I leaders europei, nonostante le belle chiacchiere, pensano solo, tramite la “Commissione”, a guardare e discutere sulle dimensioni dei cetrioli, sulla quantità di latte od olio che un Paese deve produrre, escogitano come farsi ridare indietro i soldi eventualmente elargiti in “prestito”, con calcolati interessi, al condomino (Stato) bisognoso e quant’altre meschinità o banalità possibili fra cui, la più recente, quella sul linguaggio e sui comportamenti “politicamente corretti” da tenere circa “Il NATALE”!!!
Ognuno poi ed in fondo, pensa soprattutto a come turlupinare l’altro per trarre maggiori vantaggi nazionali possibili sfruttando abilmente le opportunità che offre la istituzione europea invece di trovare, insieme, una onorevole soluzione alle tante problematiche mondiali ed anche continentali intraprendendo, uniti, la strada per realizzare comuni interessi ed un comune destino.
Micidiali coltellate, sferrate con ipocriti sorrisi sulle labbra sotto i tavoli delle trattative, sono, invece il segno inequivocabile che contraddistingue davvero questa insulsa UE da operetta, sempre checché se ne voglia dire il contrario!!!
Perché i leaders di alcuni degli Stati più rappresentativi (Germania, Francia, Italia, Benelux) insieme ad altri che vogliono starci (Spagna, Portogallo, Austria…) non si siedono piuttosto attorno ad un tavolo per cominciare davvero a stilare un iniziale documento di unita’ politica invece di impostare pseudo trattati bilaterali (Francia-Germania; Francia – Italia, ecc. ecc.) che lasciano il tempo che trova o ciarlare a vuoto di stucchevoli ed insulsi, oltre che “ipocriti”, argomenti nei tanti e spesso inutili summit che non apportano mai a nulla di costruttivo?
1- una Costituzione europea democratica e condivisa che si basi sui comuni, millenari valori di civiltà che affondano i loro principi nelle radici cristiano-giudaiche, così come auspicava il buon Papa Giovanni Paolo II. Una Costituzione che stabilisca le competenze riservate ad una governance centrale e quelle attribuite ai singoli Paesi membri che, ovviamente, devono conservare le loro identità e specifiche prerogative pur se compresi in una entità sovrannazionale;
2 – un Parlamento i cui componenti sono eletti dai cittadini dei rispettivi Paesi di provenienza: ad esempio Stati fino a un milione o due milioni di abitanti (esprimo ipotetiche cifre da concordare fra i vari Stati) hanno un rappresentante, quelli fino a due o quattro milioni due rappresentanti… e così via. l parlamentari, a loro volta, eleggono, fra di essi, il Presidente della Unione che diviene anche Capo del Governo perché nomina, fra i parlamentari stessi, i suoi collaboratori destinati a dirigere quei dicasteri (economia, politica estera, difesa…) sovrannazionali stabiliti dalla già varata Costituzione;
3 – una unica governance, federale o confederale, che coordini e sovrintenda alle diverse e fondamentali bisogna e problematiche comunitarie;
4 – una Banca Centrale che, a guisa di Federal Reserve americana, abbia la facoltà di stampare ed emettere denaro in collaborazione con un apposito dicastero europeo per l’economia;
5 – un unico ministero degli esteri e un’ unica rappresentanza UE in sede ONU per avere, in quel contesto, più peso politico che non i singoli stati onde trattare e gestire le varie questioni planetarie, cosi’ come unica dovrebbe anche essere la ambasciata europea (sostituendo le varie rappresentanze diplomatiche che oggi ogni Stato europeo ha) nei diversi Paesi extracomunitari;
6 – una cittadinanza ed un passaporto unico europeo per i… cittadini comunitari;
7 – un solo dipartimento per la difesa europeo che, a guisa del Pentagono USA, coordini e sovrintenda tutte le forze armate UE provvedendo a fornirle di identici armamenti, uniformi e logistica (oggi invece ogni Stato deve provvedere a sue spese per la propria difesa con dispendio maggiore di risorse senza contare la disparità di potenza fra le diverse nazioni comunitarie – la Francia ha la bomba atomica e l’Italia no, ad esempio…);
8 – un unico Made in Europe che tuteli, promuova ed esporti nel mondo le eccellenze europee (tecnologia, agricoltura, pesca, turismo, arte.. riducendo, o eliminando addirittura, il gap con i Cinesi), indipendentemente dal fatto se la eccellenza reclamizzata sia tedesca, francese, italiana… Cosi come oggi un prodotto italiano ha il Made in Italy sia che si tratti del panettone di Milano o del prosciutto di Parma o della mozzarella di bufala campana o del Colosseo o del Duomo di Milano o della Reggia di Caserta… tale dovrebbe essere, sotto certi aspetti, per le eccellenze “europee”….
In buona sostanza una Europa unita politicamente sarebbe davvero un grande traguardo e un beneficio sia per la sicurezza che per la economia della collettività dei Paesi europei coinvolti oltre che per gli equilibri mondiali.
Oggi invece assistiamo, con tristezza e rabbia, all’ascesa incontrastata dei Cinesi, in primis. Essi, come anche i sassi sanno, invadono i mercati con comportamenti disonesti, comprano territori strategici in Africa e nel mondo per accaparrarsi materie prime, inquinano oltremisura il pianeta, hanno oramai il monopolio su tutto, svendono paccottiglie in ogni dove, diffondono, direttamente e non, virus ed altre porcherie senza tema di ricevere dure ritorsioni da chicchessia e minacciano di provocare, insieme alla Russia, un apocalittico conflitto mondiale insidiando, i primi l’esistenza politica di Taiwan o istallando basi militari in Guinea Equatoriale e i secondi provocando una possibile quanto probabile invasione della Ucraina…ed altro ancora…
Sussistono, inoltre e pur sempre, le egemonie di potenze come USA, la succitata Russia, oltreche’ dei Musulmani terroristi, che cercano di imporre il loro credo in qualunque modo, e quant’altri che, oramai da tempo, la fanno da padroni nel mondo.
Il tramonto, inopinabile e stupido degli europei, ancora divisi in piccoli ed insignificanti Stati ancorati…, ancora pervicacemente, ad anacronistici e dannosi nazionalismi pare non interessare a nessuno, nemmeno agli stessi… Europei divenuti, col tempo, davvero rammolliti e senza più ideali e motivazioni, alla stessa stregua di quella gloriosa istituzione che fu l’impero romano che fini’ miseramente i suoi giorni perché, corrotto e disorganizzato, non fu più in grado di contrastare i ben più determinati invasori barbari (gli extracomunitari dell’epoca) che premevano cosi tanto ai confini da arrivare addirittura a scorrazzare e saccheggiare nel territorio dell’Impero !!!
Si dice che in Europa non vi sono più guerre ma non è vero. Non ve ne sono più di quelle violente, combattute con cannonate e schioppetate, ma di certo quelle oggi condotte col sorriso sulle labbra e le pugnalate alle spalle fra Stati europei non sono da meno…
Anzi, quest’ultime sono ancora più dannose e fanno ancora più male!!!
Romolo Piccinini