Il mondo è pieno di lecca…piedi. Ce ne sono esempi dovunque, basta guardarsi intorno. E sono proprio loro che inquinano l’atmosfera di questo povero paese.
Diciamo che l’Italia è il paese di poeti, santi navigatori e …leccapiedi.
Dovunque vai ne trovi. Sono difficili da scoprire perché si ammantano spesso di virtù di ogni genere, sono i migliori sponsor di se stessi e siccome a tutti piace essere lodato, molti ci cascano.
Le lodi sperticate ti fanno sorgere, magari, qualche sospetto, ma poi lo metti via perché in fondo tutti, chi più e chi meno abbiamo piacere ad essere lodati.
E più sono sperticate e persino ridicole le lodi e più, i più, le apprezzano. Chi potrebbe anche solo pensare di non meritarsele?
C’è qualcuno che vagheggia e butta lì il sospetto di essere preso per i fondelli, ma poi ringrazia, forbito ed educato il laudatore sperticato perché in fondo ritiene le lodi “equilibrate” e “meritate”, non per nulla ci si da tanto da fare e l’approvazione del “pubblico” o degli amici fa sempre piacere, a tutti.
Non si accorge però, chi ci casca di essere usato. Ma no, in fondo perché poi? Le doti elencate sono sacrosantamente riconosciute da chi ne è oggetto, perché farsi scrupoli o retro pensieri?
Ma si, magari è giusto. Ma, non so perché o forse lo so, ma a me i laudatori sperticati mi ricordano i serpenti e mi fanno decisamente un po’ schifo, anzi ribrezzo.
Ci devono stare anche i serpenti al mondo fanno parte del creato, ma loro almeno, se ne stanno nascosti, non pretendono di “apparire” e di farsi la nomea di “buono e giusto”, ti tradiscono e ti uccidono in un bip ma sono fatti cosi, la colpa è tua se li vai a sfruculiare o se pensi di “servirtene”.
Io me ne tengo lontano, molto lontano, ho scoperto che lodi sperticate ed eccessive nascondono sempre secondi o terzi fini, vale per gli uomini ma vale ancora di più per le donne.
E poi però, riflettendo, ci vogliono anche i leccapiedi, sono fondamentali per marcare il confine tra l’ipocrisia e un sano ed onesto e spontaneo apprezzamento.
Non ci fossero non esisterebbero tre quarti dei politici nostrani , ma, a pensarci meglio in fondo, non sarebbe poi tanto male.
Difficile però non cadere nella loro rete, lo riconosco, ma, credo, bisognerebbe tenere a mente che possono tramutarsi presto da lodatori sperticati in diffamatori efferati: il passo è molto breve, basta non “apprezzare” anche una sola volta e la musica cambia subito e da melodiosa diventa improvvisamente cacofonica.
Meditate gente.
Immagino alluda agli elogi per Mario Draghi. Ma dica chi lei vedrebbe bene al suo posto.
R
Rosy Bindi
Cara signora Gazzato, le cose che ha scritto nel messaggio di apertura mi sono piaciute immensamente.
Ha fatto delle considerazioni intelligenti, acute e allo stesso tempo piene di buonsenso e di umanità.
Sono del tutto d’accordo con lei e non avrei potuto esprimere le mie idee meglio di come lo ha fatto lei.
Ha la mia totale fiducia.
R
Luigi, devo crederle o mi sta “lodando sperticatamente”? Scherzo naturalmente, grazie.
Sì. Rosy Bindi sarebbe una buona idea ma oggi non è realistica,
Scriveva Paul Valéry nei “Cattivi pensieri”
“Proverbe pour les puissants: si quelqu’un te lèche les bottes, mets-lui le pied dessus avant qu’il ne commence à te mordre.
(Proverbio per i potenti: se qualcuno ti lecca le scarpe, mettigli il piede sopra prima che cominci a morderti).
Ho conosciuto Rosy Bindi per motivi di lavoro quando era Ministro della Sanità, e mi fa scompisciare dal ridere pensare che in questi tempi delicatini e permalosi dove Draghi viene descritto come l’anteprima della dittatura e Conte come un campione di prepotenza si possa pensare alla Bindi…
Davvero bisognerebbe rileggere la favola del Re Travicello.
Rosy Bindi è una persona a cui affiderei senza problemi la guida del mio aereo, cristiana convinta e onesta fino all’ ultimo ossicino del piede, ma è l’equivalente di Torquemada, Savonarola, Attila l’Unno e Altopassero di Games of Thrones messi insieme. L’ho vista personalmente a un congresso stendere muti una platea di pretenziosi, potentissimi baroni universitari senza neppure alzare un sopracciglio. E’ una “suora laica” con la potenza di fuoco di un carro armato Abraham, un guerriero del’ Azione Cattolica con un curriculum lungo come la Divina Commedia in cui ha combattuto mafie, corruzioni, storture di ogni tipo fregandosene di qualunque “cautela”, compromesso, vicinanza politica. Metterla al Governo significherebbe per l’Italia un TSO di moralità e soprattutto di RIGORE a cui non siamo nè abituati nè preparati. Mi viene in mente Omnibus che in una discussione qui vicino ride e scherza sulla regolarità “burocratica” dei 5stelle: con la Bindi uno scherzetto del genere vorrebbe dire i grillini spediti fuori dal Parlamento a raccogliere la differenziata.
A parte l’accento toscano che ricorda Pieraccioni, e che ti trae in ulteriore inganno di sottovalutazione…
R
Complimenti Nencioni …me pare perfetta! E famola dai… E poi ” i grillini a raccogliere la differenziata”?…persino troppo onor!
In un’intervita il prof. Garattini aveva parlato di un non meglio identificato ministro della Sanità che aveva concesso alle multinazionali farmaceutiche il rinnovo dei brevetti, ritardando così l’ingresso sul mercato italiano dei farmaci equivalenti.
Mica sarà stata lei? Il periodo era più o meno quello.
R
Luigi si sente bene si?
Lei sa chi è stato questo famoso ministro amico delle multinazionali? Perché uno c’è stato. E si tratta di fatti avvenuti una ventina d’anni fa.
La rosa dei possibili è : Garavaglia,Costa, Guzzanti, Bindi, Veronesi, Sirchia.
Non credo che si esca da questi nomi.
Proverò a fare qualche ricerca …
R
Ho capito dove vuole andare a parare. Ma non facciamo accuse generiche e campate per aria su fatti avvenuti una vita fa per favore.
Un giorno vi racconterò la favola bella dei farmaci “generici” o cosiddetti equivalenti (e sottolineo COSIDDETTI), quello che avrebbero dovuto essere, potuto essere e che infine sono diventati, e quando saranno scaduti i termini della prescrizione vi narrerò anche alcune edificanti storie sulla ricerca, sia farmacologica che clinica, sia universitaria che privata.
Ho lavorato una vita in Big Pharma, Pfizer compresa, e un po’ di cose le ho viste e imparate….;.D
R
mai presi e neppure mai considerati, per quanto mi riguarda.
Signora Gazzato, molti dei candidati alla presidenza della repubblica sono persone che si sono distinte e hanno ricoperto incarichi importanti 20 anni fa.
E’ stato così per Mattarella, del quale non si parlava più da 20 anni dopo che era stato l’estensore della legge elettorale chiamata appunto “mattarellum”.
Sarebbe così anche per Casini, Amato, Bindi e altri di cui si parla.
In Italia i PdR sono sempre stati piuttosto anziani.
Naturale quindi che si analizzino luci e ombre di quello che hanno fatto 20 anni fa.
Ripeto che la legge sui brevetti sui farmaci in Italia fu approvata nel 1978, e, avendo validità 20 anni, i brevetti erano in scadenza nel 1998, nel pieno del ministero Bindi.
Cosa abbia fatto in proposito non lo so, ma i tempi erano quelli.
Forse Nencioni ne sa di più.
R
ancora con questa storia?
Ma perché insiste? Lasci perdere e non tiriamo fuori, ripeto, vecchie storie prive di fondamento.
E’ un po’ una moda del momento dare addosso alle case farmaceutiche, dette Big Pharma. Io invece sono contento che esistano e che producano farmaci che curano i nostri mali. Ad esempio, al momento una persona a me vicina sta usando un farmaco della Pfizer, anti cancro, di recente creazione, costoso, che non è in vendita in farmacia ma viene fornito dalle farmacie interne agli ospedali su prescrizione degli stessi. Sembra efficace. E grazie al nostro SSN al malato non viene chiesto neppure un euro di rimborso.
E’ ovviamente frutto di laboratori di ricerca e se i relativi costi vengono coperti anche da guadagni su farmaci più facili, diciamo, a me la cosa sta bene.
Ad altri evidentemente no, forse preferirebbero che le case farmaceutiche neppure esistessero!
R
ma sicuramente evviva per i farmaci salvavita ma che debbano essere “coperti” da cure sperimentali imposte per legge alla popolazione anche no! Anche perché le case farmaceutiche prendono fior di quattrini dallo stato per la ricerca, forse le sfugge Facchin.
E’ un dato di fatto che le innovazioni in campo farmaceutico vengono tutte dal settore privato.
La ricerca fatta nelle università può aprire qualche strada nuova, ma non porta praticamente mai a dei brevetti.
La Pfizer è la quintessenza della casa farmaceutica dinamica e aggressiva. Sono suoi brevetti come il Viagra e l’Eliquis, in miglior farmaco anticoagulante in commercio.
E anche oggi sembra che il suo vaccino sia il migliore.
Indubbiamente il suo obiettivo è guadagnare montagne di soldi, ma che ci posiamo fare? O mangiamo questa minestra …. o restiamo senza medicinali risolutivi.
Quanto ai tempi di sperimentazione, anche qui non possiamo avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Se si fosse prolungata la sperimentazione avremmo avuto forse meno morti per effetti collaterali, ma più morti per Covid.
R
questo lo dice lei e il governo ma prove certe pochine in compenso tante chiacchiere e non si può “testare” sulla popolazione una cura senza conoscerne veramente gli esiti soprattutto se si vuole far passare per vaccino una cura che richiede dosi sempre più ravvicinate.
E Soprattutto un governo “democratico” non infligge punizioni ai cittadini e non mette obblighi vaccinali senza neppure prevedere risarcimenti in casi di effetti avversi (purtroppo se ne riscontrano sempre di più anche se se ne parla davvero poco).
Tutti i Paesi hanno fatto ricorso ai vaccini anticovid. E qualcuno ha messo anche l’obbligo generalizzato, come adesso l’Austria, ad esempio. E nessun Paese vuol far entrare nei propri confini persone non vaccinate.
I no vax cosa avevano da proporre in alternativa?
R
i vaccini vanno benissimo se funzionano e se non imposti per legge ma scelti liberamente, Facchin però non mi rifaccia la domanda sotto altre forme sono stanca di risponderle sempre le stesse cose
Una domanda precisa. Quelli ora obbligatori ai bambini piccoli devono essere tali o bisognerebbe lasciare ai genitori la libertà di scelta se farli fare o no?
R
Facchin per favore spenda due parole in più per rendere più comprensibile i suoi post.
Le ho già spiegato mille volte che sono per la libera scelta del vaccino (chiamiamolo cosi) anti Covid sia per gli adulti che per i bambini, anzi per i bambini ci andrei ancora più cauta. Tutti gli altri vaccini, quelli routinari per essere più precisa, per poter accedere alla scuola, vanno fatti. E’ contento?
Riapondo alla sig. Gazzato.
Che ritardando la somministrazione dei vaccini ci sarebbero stati più morti per Covid non è un’opinione.
E’ assodato che i vaccinati muoiono meno. Si può discutere su quanti meno, ma non sul fatto che il vaccino riduca il rischio di esiti gravi.
Quanto al momento in cui introdurre le vaccinazioni, è stata una valutazione europea dell’EMA.
Se si fossero introdotti 6 mesi dopo qualcuno avrebbe contestato comunque che era troppo presto.
Purtroppo, per tutte le medicine, il test finale è quello che si fa sulla generalità della popolazione.
Anzi, nei “bugiardini” si raccomanda di segnalare eventuali reazioni non in elenco per tenerne conto negli aggiornamenti successivi.
E questo anche per farmaci in uso da decenni.
Quanto agli obblighi e alle direttive che limitano la libertà di accesso e di movimento, ne abbiamo già discusso tante volte.
R
i vaccini vanno testati per anni prima di essere immessi in circolazione e questo non solo per constatarne l’efficacia ma soprattutto per evitare troppi effetti avversi.
Su questo lei fa delle affermazioni che, a mio parere sono campate in aria: ci sono pubblicazioni che affermano cose molto diverse e comunque la realtà che sperimentiamo dovrebbe, se la si guarda senza paraocchi, prospettarle un quadro molto diverso da quello che dipinge. Le sue sono solo personali supposizioni.
Per accedere alla scuola o per evitare poliomielite, vaiolo, e altre cose così? Ma i genitori potrebbero dire di no?