Il dentista di Biella con la faccia da bambino, ha voluto fare il furbo, se non si fosse presentato al centro vaccinale col braccio di silicone sarebbe ancora li ad esercitare la sua preziosa professione.
Mancano i controlli un po’ ovunque, come sempre da noi…fatta la legge trovato l’inganno, ma non è questo il punto. I dentisti ti vengono vicino scafandrati come astronauti, vorrei vedere come farebbero a contagiarti.
Il mio è un gran simpaticone, io non gli ho chiesto il green Pass e lui ha operato su di me in tutta tranquillità come sempre ma dietro a due mascherine una sull’altra e un casco trasparente dal quale dubito che potesse passare neppure quello sciagurato passator scortese del signor Covid.
Ma Guido Russo, ha voluto strafare. Ha imitato Mrs. Doubtfire e si è presentato a farsi vaccinare col braccio finto.
Ma…, vuoi vedere che non è neppure il primo? Vuoi vedere che altri prima di lui hanno ottenuto il sacro pass in questo modo?
Quanti Mr. e Mrs. Doubtfire ci sono in Italia? Il legittimo sospetto che altri abbiano imitato il celebre personaggio viene.
Beh, se non altro non potranno dire che noi italiani non abbiamo fantasia, in giro per il mondo, dove pare la notizia sia stata propagata da tutti i media.
Il governo obbliga ad avere il Green Pass? e l’italiano (medio) gli fa il braccio…medio di silicone.
Ma non sarà che qualcuno sta facendo affari d’oro anche con le protesi di silicone?
Questa volta l’infermiera se n’è accorta, ma la prossima?
Green pass follia.
Tutto condivisibile e divertente. Meno scontata la conclusione.
La mia è “Braccio di solicone follia”
O, più in generale: “Green pass falso follia”.
Ha ha ha ha che ridere.
E aggiungo: ha ha ha (da parte del virus, che non legge i blog)
R.
mi fa piacere di averti fatto ridere.
Il dentista ha sbagliato indirizzo. Doveva andare da quei medici che somministrano vaccini finti.
Perché meravigliarsi? Se lo Stato inganna la gente coi green pass per costringere al vaccino, perché la gente non dovrebbe ingannare lo Stato con un trucco che elude il vaccino?
Sinceramente trovo deprimente che qualcuno possa sentirsi ingannato dallo Stato che impone il “green pass”. Io personalmente ribalto la questione: lo Stato si è trovato costretto a elaborare un qualche cosa che spingesse a fare ai cittadini ciò che avrebbero dovuto fare spontaneamente. Uno studente (o studentessa) studia per paura di essere bocciato o perché è giusto che incrementi il suo livello culturale? Oppure un figlio o figlia mette in ordine la propria camera perché in caso contrario i genitori non la faranno uscire la sera? O che so io, un automobilista (con o senza apostrofo!) rallenta in prossimità delle strisce pedonali per far passare un pedone per non essere accusato di omicidio o perché è corretto farlo passare? L’elenco può continuare. Certo è che gli studente vorrebbero trascorrere le ore di studio in modo più divertente, gli automobilisti rallentando perderanno qualche secondo del suo tempo e …beh… anche per i figli è noioso mettere in ordine… ma “pacta sunt servanda”. Ci sono le regole e occorre applicarle ma infine mi domando è davvero necessario l’obbligo per qualcosa che dovrebbe essere normale fare? E per favore non parlatemi della “disobbedienza civile” che è un palese ossimoro.
P.S. Spero di non aver offeso nessuno.
R
certo che no, ha detto la sua opinione posso non essere d’accordo ma la rispetto.
Direi solo che trovo deprimente tutta la gestione della pandemia da parte del governo e che il greeen pass sia una palese discriminazioneche va contro la costituzione. Molto deprimente.
Anche io ritengo che lo Stato si sia trovato con le spalle al muro costretto dai cittadini disobbedienti (ma è un eufemismo!) a elaborare qualche cosa che li spingesse a fare ciò che avrebbero dovuto fare spontaneamente per una questione di sensibilità personale. Se lo studente , l’automobilista o il figlio (per usare gli esempi del sig. Fastorini – Forse) non capisce importanza di quelle regole il green pass sarà discriminatorio quanto essenziale.
Mi permetta, sig.ra Gazzato, proprio come Lei talvolta dice ai suoi ospiti «queste sono le regole del blog, chi non le accetta è fuori», lo Stato fa altrettanto. Se non lo capisci spontaneamente sono costretto a fartelo capire col greenpass.
R.
vedo che ammette che il green pass è discriminatorio, facciamo passi avanti.
In quanto ai disobbedienti…il vaccino ancora non è obbligatorio per legge per tutti, nessuna “disobbedienza”, lei vede lo stato come il papà vecchio stampo che da le punizioni al bambino che fa i “capricci”. Una visione molto poco democratica, mi permetta.
E che lo stato sia paragonabile ai blog, peggio mi sento, lo stato è come il titolare di un blog che fa le proprie regole e le fa rispettare? Siamo messi bene direi.
Lo stato deve pensare ai bene di tutti i cittadini non solo di quelli che fanno quello che lo stato “ordina” sia per mezzo della legge o per mezzo di subdoli meccanismi come questo. Questo è il compito di uno stato democratico non cercare trabocchetti per convincere a prendere la medicina come si fa coi bambini.
No, non ho ammesso che il green pass sia discriminatorio!! Mi spiego meglio: ho detto che « “SE” lo studente, (…) non capisce importanza di quelle regole il green pass sarà discriminatorio».
È un periodo ipotetico. SE (e sottolineo “se”) i cittadini non capiscono l’importanza del vaccino, lo Stato è costretto a imporre stratagemmi come il green pass! I “passi avanti” li saremo quando i cittadini smettono di fare i capricci!!
In quanto al papà vecchio stampo che da’ le punizioni al bambino che fa i “capricci” sarà anche una visione molto poco democratica, ma molto educativa!
R.
certo Vincenzo lei si è spiegato benissimo, non serve aggiungere altro, la sua “visione” è fin troppo chiara.
X Avantimarch: ecco un altro brillante rappresemtante dell’Italia dei furbetti. Ma a voi avere un pò di senso civico fa proprio così schifo?
R
a voi chi?
Senso civico che lei ha cosi tanto da accettare che ci sia una tale discriminazione tra i cittadini di uno stesso paese?
Rispondo:
1) i “voi” sono Avantimarch e quelli come lui. Chiaro?
2) Il mio senso civico è quello di seguire le direttive che il Governo emana e tutte le norme atte a salvagurdare i diritti di tutti. Grazie ai padri costituenti , vivo in una democrazia che non discrimina i suoi concittadini. Chiaro?
R
chiaro che lei non sa che cosa significhi discriminazione.
Per il resto non esiste “quelli come lui”, è una brutta frase che sottintende senza specificare come. Non la usi più e si riferisca alle persone senza usare il “voi” o “quelli come voi”. I non vaccinati sono trattati in Italia, come i neri in sudafrica è brutto fare paralleli ma cosi è. E spero che la Corte europea faccia giustizia prima o poi.
Massimo Bianchi, lei non ha capito nulla delle mia battuta. Io non approvo il tizio col braccio al silicone, piuttosto ho messo in evidenza che il Governo deve dare l’esempio di un comportamento civico, se si fa “furbetto” lui, non ci si meravigli se altri ne seguono l’esempio.
Il green pass, nella sua versione originale o in quella super è un metodo coercitivo verso le persone che non si vogliono vaccinare e che in assenza di una legge apposita ne hanno il diritto sancito dalla Costituzione. A lei, che il governo si debba comportare in maniera corretta e leale verso i suoi cittadini, fa proprio schifo?
E non le fa schifo che un’aliquota di italiani vengano vessati al punto di essere segregati ed espulsi dalla società? O che si neghi loro di fare il tampone per costringerli al vaccino?
Non riesco a stabilire se è più ridicolo quel tale che voleva farsi fare l’iniezione sul braccio di silicone o il sociologo Ricolfi che sostiene che per battere l’epidemia non servono i vaccini ma bisogna aerare gli ambienti.
Comunque i più ridicoli in senso assoluto sono quelli che non vogliono il vaccino in nome della Costituzione e anche dell’antifascismo.
R.
i quanto a ridicolaggine lei non è da meno a nessuno con questo suo ritornello ripetuto all’infinito come un a filastrocca.
Mi pare che in tanti le abbiamo spiegato perché, secondo noi, il green pass non va contro la Costituzione più di quanto non sia anticostituzionale la patente di guida o il passaporto.
La discriminazione in sé non è un concetto negativo. E’ ovvio che in una società organizzata si debba discriminare.
Per esempio, si impedisce di esercitare la professione medica a chi non ha conseguito la laurea, discriminando tutti i non laureati.
La questione non è se il green pass sia discriminatorio. Non c’è dubbio che lo sia.
La questione è se questa discriminazione sia giusta e ragionevole, oppure ingiusta e immotivata.
Lei mi pare di capire che la considera ingiusta.
La maggior parte dei suoi ospiti, se non ho letto male, la considera giusta e accettabile.
R
non mi cambia di una virgola, le discriminazioni sono anticostituzionali, lei fa solo filosofia spicciola e anche senza senso, non sa che cosa significhi discriminare,
La discriminazione ve la create da soli, voi no vax.
R.
Paolo qui non ce ne sono, con chi parla lei? forse ha sbagliato blog.
La risposta è NO.
Sarebbe più sgradevole, a mio modesto avviso, vedere arrivare la squadra di poliziotti con l’ambulanza al seguito. Ha mai assistito di persona a un TSO? Non credo. Io sì, quando facevo il volontario alla SOS – molto meglio il vigile che ti fa la multa, mi creda.
R
a chi stai parlando? Bisogna citare la pesona a cui si risponde.
La Costituzione sancisce un principio di responsabilità personale verso il proprio corpo, tranne apposita legge.
L’apposita legge sarebbe una garanzia che l’obbligatorietà non è presa a cuor leggero, ma analizzando e valutando bene tutte le conseguenze. È pure garanzia che eventuali danni ricevuti vengano risarciti dallo Stato.
In mancanza di tale legge, se il Governo e il Parlamenti non vogliono assumersi la responsabilità di farla, non deve sorprendere che molti rifiutino il vaccino facendo giustamente appello alla Costituzione.
La Costituzione non è carta straccia che si può gettare in una pattumiera. È ridicolo il pensarlo, come lo è “in senso assoluto” il signor Facchin.
Chi non vuole fare il vaccino e combatte contro questa richiesta del governo cosa è se non un novax? Un combattente della libertà? Ma per piacere…
R.
ma per piacere che? Chi le dice che qui ci sia chi è contro il vaccino? Io non l’ho mai scritto lei sa leggere si?
Ma ho sempre scritto che non dve essere obbligatorio e che chi lo vuole lo faccia e chi non vuole sia libero di non farlo e di non essere discriminato e le ricordo (per l’ultima volta perché comincio a stancarmi) che vaccinarsi contro il covid non è obbligatorio. Chi è no vax non fa vaccinare i figli, qui, che scrive su questo blog non mi risulta che ci sia nessuno che ha di queste idee e in tutto il paese i veri no vax sono pochissimi.
Chi non vuole fare vaccini e nemmeno farli fare ai figli (anche per polio e vaiolo?) è un no vax, che gli piaccia sentirselo dire o no. E qualunque scusa costituzionale accampi.
Quanto alla discriminazione, chi può essere portatore di virus per sua volontà è giusto venga tenuto ai margini. Ma non li conosce i vari provvedimenti nei Paesi del mondo? Si direbbe di no.
R
io penso che non li conosca lei Paolo, si informi meglio. Poi non so come spiegarglielo, credo che sia meglio rinuciare, con lei è come sbattere su un muro di gomma. Ma non è l’unico è in buona compagnia.
Posto una mozione d’ordine.
I cattivi blog o forum hanno un elemento in comune: il fatto che, ad un certo punto, si sposti la critica, o addirittura l’attacco, dalle idee alle persone, smettendo di controbattere nel merito.
Offendere uno degli interlocutori lasciando intendere che lo si considera ottuso o mentalmmente disonesto non porta contributi alle discussioni, e crea sono sfiducia e disistima reciproca.
Ma la domanda di fondo è un’altra: qual è il vero motivo per cui la signora Gazzato ha creato questo blog?
Qual è il vero motivo per cui alcune persone lo frequentano?
Forse certi messaggi e certe risposte che sembrano inutili o controproducenti, diventerebbero perfettamente logiche e coerenti se si trovasse la risposta alle domanda poste sopra.
R.
Anche le “mozioni d’ordine” abbiamo? Dunque, questo è un “cattivo” blog? lo vede Luigi che ho ragione a cancellare e lo faccio ancora troppo poco?
Se si insiste a battere sullo stesso chiodo, o si rompe il martello o si rompe il chiodo…oppure il muro.
Le domande sono legittime le risposte non sono obbligate.
Attenzione però, questa non è (neppure) un’aula di tribunale. Occhio.