Come dice spesso iniziando un suo “raggionamanto”: “premesso che sono di sinistra” (fa bene altrimenti sarebbe duro da capire), io premetto che Barbara Palombelli non mi è simpatica.
Ma non è questo il problema. Il prrrobblema (con la e aperta) è che l’altro giorno nella trasmissione che conduce sulle reti Mediaset (premetto anche che non la guardo che per sbaglio ma giro subito al primo ” vabbaaenee”), l’ha sparata, pare, davvero grossa.
Ha detto:
“La frase incriminata. “Questi uomini erano completamente fuori di testa, obnubilati, oppure c’è stato un comportamento esasperante, aggressivo anche dall’altra parte?”
L’ha detto ma poi ha spiegato che non voleva etc. e che querelerà per diffamazione quanti hanno protestato di questa sua uscita, diciamo, infelice. O sarebbe meglio dire tragica?
Lei, giornalista affermata dovrebbe sapere tenere la bocca a freno, sapere quando aprirla e quando chiuderla, ma, dato l’evidente eccesso di botulino, purtroppo fa fatica a controllarla.
Ma, pare, faccia un po’ di fatica anche a connettere il “raggionamanto” almeno a giudicare da quella frase. (non vorrei querelasse anche me).
Dunque vediamo….le spiegazioni che Barbara da sui motivi che spingono cosi tanti uomini ad ammazzare le compagne (ormai i femminicidi non si contano e non fanno neppure, purtroppo, quasi più notizia) sono principalmente due e cioè: o sono obnubilati (da che cosa poi? droga, sesso o rock and roll?), oppure (e qui casca proprio l’asina) hanno trovato nella compagna della loro vita un “comportamento esasperante” al punto di volerla ammazzare ma di brutto non cosi tanto per dire.
Perché si dice no? Qualche volta ci scappa o no qualche “ti ammazzerei”?: No, a me non scappa ma a qualcuno potrebbe scappare, pure sovente, ma poi, fortunatamente la minaccia rimane solo tale.
Lei si indigna delle proteste che le arrivano da ogni parte. Un classico: indignarsi dell’indignazione altrui ad una frase raggelante che, nelle migliori delle ipotesi, Barbara Palombelli ha detto mentre era “obnubilata” oppure era molto incarognita contro qualche collega che si era dimostrata verso di lei “esasperante ed aggressiva”?
Va a sapere. La mente umana è un labirinto del quale é difficile trovare l’entrata e spesso anche l’uscita.
Insomma, l’ha sparata li, forse intendeva che non dobbiamo essere troppo aggressive ed esasperanti con questi poveri uomini e che se lo siamo poi finiamo fatte a pezzi, era un monito, un consiglio, un’esortazione…
Ma non vabbaene cara Palombelli, eh no scusa. Una giornalista del tuo livello non se lo può permettere.
Ne uscirà, oh se ne uscirà, le auguro presto, ma in quanto a querelare e minacciare sfracelli, fossi in lei ci andrei piano.
Chieda scusa, è la pianti li.
E magari la trasmissione ritorni a Rita dalla Chiesa che battute simili, ho idea che si guarderebbe bene dal farle.
Rita Dalla Chiesa nutre ed esprime idee chiaramente di Destra.
R.
Ma sentitelo…. Le “idee di destra” in questo momento stanno a sinistra della sinistra.
Lasciamo da parte per un momento le polemiche sul Covid e relativi problemi e poniamoci invece la domanda: ma perché tante donne si mettono con uomini palesemente balordi? e perché perfino tanti che compiono delitti poi in carcere ricevono lettere di ammiratrici e anche di innamorate?
R
risponda lei alle sue domande visto che lei non si sbilancia mai, io ho scritto già come la penso chiaro e forte, lei?
1) Non ho sentito direttamente la frase in oggetto, ma suona sbagliata. Anche di più.
2) Se uno “obnubilato” acquisisce licenze da 007, finirà che tutti quelli che delinquono saranno incapaci di intendere e di volere. Questo è un concetto più di sinistra che di destra, visto che delinquenti sono più tollerati da quelle parti.
3) E’ vero che molti personaggi violenti abbiano grande successo. Pietro Maso era pieno di ammiratrici e sembra che anche i fratelli Bianchi riscuotano consensi. Chiaro che codeste signore non meritino la morte solo per essere stupide, ma chi gira di notte nel Bronx con un Rolex in bella vista è facile che subisca una rapina.
4) Ancora si fa poco per tutelare le donne, almeno quelle che si accorgono del pericolo e cercano aiuto. Bisogna intervenire subito, valutare la situazione ed eventualmente imbarcare il soggetto pericoloso su un cargo battente bandiera liberiana. Senza scalo.
5) Se Rita Dalla Chiesa esprime idee di destra esercita soltanto la sua libertà di pensiero. Non mi sembra un buon motivo per non poter più presentarsi in TV.
MI verrebbe da dire “chi la fa ….l’aspetti”.
Barbarella ha fatto le ***** a mongolfiera parlandoci del politicamente corretto vantandosi contemporaneamente di non allisciare mai il pelo… Io sono dell’idea che tutte le domande si possono porre, anche quelle che balzano alla mente e non vogliamo fare per paura di dire ciò che molti pensano e nessuno dice.
La Palombelli è stata vittima di quella cultura che lei ha insinuato, la stessa cultura che in questo periodo ha visto tutti coloro che si fanno domande sui vaccini, vittime del conformismo.
Oggi lei è vittima più o meno della stessa sua cultura: cioè di quelli che non ragionano e l’attaccano per partito preso semplicemente perché si è posta una domanda in un contesto come quello di Forum. È evidente che la Palombelli non pensa che una donna ammazzata se la sia cercata, questo lo capisce anche un bambino. Ma il marchio Palombelliano di coloro che attribuiscono un retropensiero si è abbattuto nemeticamente su di lei. Ripeto…. CHI LA FA… L’ASPETTI
R
oggi si è scusata e si è data tutta la colpa di essersi “espressa male” e di non essere stata capita.
C’era poco da capire: chi sta dietro unos chermo ha una potenza di fuoco bestiale e lei dovrebbe saperlo, basta pochissimo per far passare concetti sbagliati.
Dopodichè sono d’accordo con lei, certe reazioni sono esagerate e però è anche vero che qualcuno alla fine si ritrova invischiato nella stssa rete che ha controbuito a tessere.
Concordo totalmente con l’opinione di FRANCESCO FEDERICO FASTORINI – FORTE e con la risposta della titolare del blog.
La sig.ra Palombelli è rimasta invischiata nella sua stessa tela. Ho visto la causa incriminata e capisco che abbia voluto intendere che non occorre fare di tutta l’erba un fascio: talvolta può anche capitare che una moglie sia insopportabilmente pesante e pedante. Anche un idiota capirebbe che non si sta giustificando la reazione più feroce. Ma il femminicidio è un argomento ad alto potenziale polemico. Così come la parità di genere: chi tocca muore.
Ed ora la sig.ra Palombelli-Rutelli si prepara a fare in giro delle …sette chiese mediatiche per giustificarsi.
Venerdì è stata da Gianluigi Nuzzi a “Quarto Grado” e stasera andrà da Nicola Porro a “Quarta Repubblica”… entrambi compagni di rete.
Invece di giustificarsi – a mio parere – dovrebbe fare un discorso chiaro di libertà di esprimere un’opinione senza che nessuno fraintenda e sollevi inutili polveroni
R.
si, però, Vincenzo, c’è anche da considerare che a parte il “potenziale polemico” il femminicidio è un delitto orrendo e chi parla a tante persone dovrebbe pesare le parole col bilancino ed eventualmente se si sbaglia a parlare, non dire che gli altri hanno frainteso, ma scusarsi e piuttosto dire di essersi espressi male. Questo è un tema che tocca la carne viva delle donne e buttare li frasi come quelle sapendo che il mondo ti ascolta, è furviante e sbagliato.
Sì, ma rimane inevasa la domanda: perché tante donne si mettono con uomini balordi e manifestano anche amore verso dei criminali?
Io non ricordo una sua opinione in merito.
R.
l’ho scritta molte volte la mia opinione in merito ma la ripeto, se la segni Silvia:
perché le donne vanno coi criminali non saprei, io non lo farei me ne guarderei bene , anche se giudicare è sempre un esercizio molto difficile e spetta solo ai giudici o, per chi crede, a chi sta lassù e ci sono molti fattori da considerare. Ma gli uomini che uccidono le compagne, in genere, vengono descritti (quasi sempre) come “uomini normali”, si vede che lei si ferma ai titoli. Ma, anche fossero, criminali, depravati, balordi, non per questo bisogna giustificare il femminicidio, perché lei, con questa domanda insistente e anche un po’ oziosa, questo fa: giustifica in qualche modo l’ingiustificabile: ovvero ripete l’odioso “se l’è cercata”.
Ora risponda lei a questa domanda: lei trova che la frase della Palombelli sia corretta e opportuna nel trattare un simile argomento? E sempre lei ritiene che una donna che si innamora di un balordo (ce ne sono tanti e lo nascondono anche molto bene), meriti di essere ammazzata? In caso di silenzio lo prenderò come un assenso.
Ecco il vero punto focale: pesare le parole col bilancino per paura che qualcuno fraintenda! Questo è follia! E addirittura “eventualmente se si sbaglia a parlare, (…) scusarsi e piuttosto dire di essersi espressi male”. Barbara Palombelli si è espressa benissimo. Il femminicidio è un delitto orrendo ma trattandolo come un argomento “tabù” trattabile unidirezionalmente ne creiamo un totem. E ciò non rende assolutamente merito alla verità…
R.
La Palombelli ha detto cose del tutto sbagliate e che fanno passare ancora l’odiosa idea che sia sempre e comunque colpa delle donne.
Si è espressa malissimo, peggio non poteva ed ora sta solo cercando pateticamente di pararsi il c…
Ma di che “totem” va parlando? Lei a mio parere è fuori del tutto dalla realtà. La libertà d’espressione non significa libertà di sparare cavolate durante il picco di audience e sperare di passare inosservata.
Le parole sono molto importanti lo sono di più per chi usa le parole per mestiere e viene anche pagato profumatamente per come le usa. In questo caso sono parole pesanti che vanno stigmatizzate senza tirate in ballo discorsi strumentali che servono solo a fare confusione.
Il messaggio deve essere chiaro: il femminicidio è un reato odioso e una tragedia che si ripete ormai con cadenza ossessiva e va combattuto con tutti i mezzi e l’attenzione a come se ne parla sui media deve essere massima.
Avrebbe fatto molto meglio a stare zitta, una giornalista con la sue esperienza non può mai dire di essere fraintesa: quello che dice non può che essere l’espressione del suo pensiero altrimenti è meglio che cambi subito mestiere.
Non avrei mai immaginato di difendere Barbara Palombelli: mi è sempre stata antipatica. Ma stavolta merita un applauso. Ha specificato che ci sono stati «Sette femminicidi in sette giorni» poi si è fatta una domanda «e se questi uomini fossero stati però esasperati dal comportamento delle donne?». E poi ha detto chiaramente «a volte è lecito domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati oppure c’è stato anche un comportamento esasperante aggressivo anche dall’altra parte? È una domanda, dobbiamo farcela per forza». La domanda DOBBIAMO farcela tutti. E chi non vuole farsi questa domanda è perché non vuole capire la realtà. A questo punto TUTTE le donne uccise sono femminicidi? Troppo facile. Le racconto un fatto accaduto ai primi del secolo. Me lo raccontava mio nonno. Un signore anziano fu portato in tribunale per aver malmenato un gruppo di bambini. A suo dire quei bambini lo importunavo ogni volta che passavano davanti alla sua casa e lui li ammoniva di non farlo. Alla fine non ne poté più …volò qualche ceffone di troppo e fu denunciato. In tribunale tutti gli indizi erano contro di lui… E si ricordò di avere nelle tasche dei sassolini e iniziò a lanciarli alla corte. Il giudice gli disse di smettere questa suo comportamento. Ma poiché il vecchietto continuava disse alle guardie di portarlo immediatamente fuori dall’aula. Il signore anziano si alzò e disse: “Signor giudice, vede? anche lei ha perso la pazienza dopo la mia insolenza! Ecco cosa mi è successo…”. Il Giudice comprese e lo assolse. Occorre però essere persone intelligenti per capire che talvolta l’azione criminale di un uomo è solo una reazione di una molla tenuta in pressione a lungo! E lo dico da donna!
R.
bella la storiella, ma che c’entra coi femminicidi? E comunque non si cede alle provocazioni “malmenando” dei bambini altrimenti la legge a che serve? Il giudice ha fatto male ad assolverlo. IL “vecchietto” avrebbe dovuto rivolgersi alle Forze dell’Ordine non farsi giustizia da solo.
Ma non mi stupisce affatto che lei difenda Palombelli, ci vuole anche chi fa l’avvocato del D.
Ma lei, forse per spirito di contraddizione, dice delle cose che da donna dovrebbe guardarsi bene dal dire, le stesse che dice la giornalista: la colpa di un femminicidio con questa “logica” sarebbe della donnna che “provoca”?… Da donna poi…è tutto dire. Le persone intelligenti come dice lei “capiscono” eccome che la molla può anche scattare ma allora, se si uccide, scattano anche le manette e c’è la galera che si meritano i criminali e ormai i femminicidi stano diventando giornalieri: una follia senza fine. E però le faccio presente che molti femminicidi sono premeditati a lungo e quindi le “molle” scattano anche a freddo.
Le sue parole, di donna, Alice sono sbagliate al pari di quelle della Palombelli che non si merita alcun applauso, e veicolano un messaggio del tutto sbagliato e fuorviante. Evidentemente questi messaggi hanno fatto presa anche su di lei che è giovane e che probabilmente subisce da tempo l’influenza dei media.
Gli applausi li riservi per migliore causa.
Mi domando solo se sia così difficile leggere e attenersi senza pregiudizi alle parole dette. Io l’ho fatto nonostante la Palombelli non mi sia mai stata simpatica.
Ripeto la giornalista NON ha certo detto che dietro TUTTI i femminicidi c’è una donna che ha causato quella reazione. Leggete meglio quelle parole.
Ha detto «a volte (NON SEMPRE!!) è lecito domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati oppure c’è stato anche un comportamento esasperante aggressivo anche dall’altra parte? È una domanda, dobbiamo farcela per forza». Questo è il punto.
E comunque ci tengo a precisare di non essere affatto succube dei media. E questa mia opinione – se permette – lo dimostra palesemente visto che tutti i social media – appunto – si sono schierati contro la Palombelli. Quindi semmai…
R.
semmai che? Semmai quella che deve leggere bene o meglio è proprio lei.
Vedrà che non e “cosi difficile” e che i pregiudizi, casomai, li ha lei.
A volte? Non sempre? ma cosa sta dicendo lei piuttosto. Non è affatto “questo” il punto. Il punto è nella frase che Palombelli ha gettato li, che lei ha ripreso giustificandola. Questo è il punto, non ce n’è altri.
Signora Donati-Rigòn, è vero, ci sono mogli, compagne e morose infami, nel loro rapporto con il coniuge o il partner. Ma allora sarebbe giustificabile la loro uccisione, secondo Lei?
Io ho vissuto 15 anni di matrimonio disastroso, ma non ho sparato a mia moglie, non l’ho accoltellata o strangolata. Mi sono separato, tutto lì, anche se in ritardo. Ho fatto una scelta sbagliata?
E conosco parecchia gente, di genere maschile, che ha subito da una donna cose inaudite. Ma non l’hanno spedita all’altro mondo. Se ne sono separati. Biasimevoli pure loro?
Ho apprezzato molto l’opinione degli ultimi che sono intervenuti:
In primis le parole della sig.ra Donati – Rigon che valgono di più perché donna. E già il fatto di sminuire quell’episodio come “storiella” la dice lunga… Anche quelle di Fedro o Esopa sono “favolette” che però se lette con attenzione ci fanno riflettere. SE lette con attenzione!!
E non occorre mai fare di tutta l’erba un fascio come ha detto anche Vincenzo M… il femminicidio è un argomento ad alto potenziale polemico. Così come la parità di genere: chi tocca muore. Occorre saper scindere le cose.
“Talvolta può anche capitare che una moglie sia insopportabilmente pesante e pedante!” E con questo non dico che il marito è giustificato. Sia chiaro! UN UXORICIDIO NON PUO’ MAI ESSERE GIUSTIFICABILE.
Occorre sempre analizzare un fatto da tutti gli angoli. Anche i più nascosti! Troppo facile assecondare un fatto per paura di non sfidare il mainstream
R,
non avevo alcun dubbio che sarebbero arrivati i cavalleggeri in difesa della signora Rigon la quale sostiene di voler applaudire la Palombelli ma poi ritira il braccio e dice che bisogna farsi le domande e chiedersi se talvolta…ogni tanto sia possibile che…e lei infatti è arrivato puntuale e prevedibile come la prima zanzara a giugno.
Ma la sua ultima frase è del tutto incomprensibile, (il resto del suo commento lo è altrettanto però: un’arrampicata senza corda), le cose sono due: o non capisce quello che scrivo e quello che legge o vuole sempre e solo fare il Bastian Contrario per forza.
Propendo per entrambe le cose. Che “fatto” avrei assecondato? Dico che non bisogna esagerare con le polemiche, le sembra che le assecondi?
Per andare controcorrente bisogna saperci andare, voi mi pare che stiate affogando nella corrente.
Silenzio assenso per i femminicidi è eccessivo, direi! Ovvio che li condanno come critico la frase infelice della Palombelli. Il mio stupore è originato, come ho detto, dal fatto che tante donne stiano con uomini chiaramente da evitare. Stupore che raggiunge l’acme quando varie donne scrivono lettere d’amore ad autori di delitti in carcere.
Ma cosa hanno nella testa? Ho letto che in Danimarca vogliono proibire questo tipo di rapporti (tra carcerati e infatuate). Bene.
R.
Ah, ecco. Frase infelice, ha detto bene, basta scusarsi e non minacciare querele a destra e a manca come ha fatto la Palombelli inizialmente. Ma neppure fare processi sommari, qui diciamo ognuno la nostra opinione, la mia è che ha sbagliato e come ha fatto, era giusto che chiedesse scusa. I piani sono diversi, la libertà delle donne non può essere sempre messa in discussione perché gli uomini altrimenti danno di matto. Una società che non le sa difendere è una società debole, povera e in via di progressivo peggioramento. Poi se ci sono donne che vogliono scrivere ai carcerati a noi non spetta giudicarle, sono affari loro e poi come ho detto per la maggior parte sono uomini senza precedenti penali e “normali” quelli che uccidono le compagne.
Temo che non abbia letto molto bene per la fretta di rispondere. Non ho affatto “ritirato il braccio”: quando ho detto che “bisogna farsi le domande e chiedersi se talvolta… ogni tanto sia possibile che…” mi riferivo al virgolettato della Palombelli che pochi hanno letto. Ma vogliamo ammetterlo o no che talvolta noi donne siamo tremendamente rompipa**e? Attente che le nicchie per le sante sono già quasi tutte occupate!
R.
ho letto e capito bene quello che ha scritto e non avevo nessuna fretta. Alice non cominciamo il botta e risposta solito, le si legga le risposte che io do a lei o ad altri che intervengono in sua difesa, qui funziona cosi, ma senza protestare e o inziare a polemizzare sulle virgole. A me del virgolettato della Palombelli non interessa nulla, conta quella frase, e conta anche il fatto però che si è scusata. Lei ora cosa cerca? Le domande ce le facciamo eccome, ma le donne vengono ammazzate tutti i giorni lo stesso. Che le donne siano rompip…non ho alcun dubbio io ne conosco parecchie, ciò non significa che però sia legittimo ucciderle per questo. Le nicchie per le sante non sono tutte occupate, una per lei si trova, per la Palombelli forse bisognerà fare domanda.
Stia calma: non sono il cavalleggero di nessuno. E neppure della sig.ra Rogon…
P.S. in realtà la Donata Rigon l’ho solo citata ma poi ho approvato ciò che ha detto Vincenzo M….
Buona cena
R.
sono calma Salvatore, calmissima. Ma lei ha scritto questo: “In primis le parole della sig.ra Donati – Rigon che valgono di più perché donna. E già il fatto di sminuire quell’episodio come “storiella” la dice lunga… Anche quelle di Fedro o Esopa sono “favolette” che però se lette con attenzione ci fanno riflettere. SE lette con attenzione!! “”
Questa secondo lei che cosa era? E io non volevo sminuire proprio nulla.
Comunque mi fa piacere che sia un po’ ritornato sui suoi passi…buona cena anche a lei.
A) Dove ha dedotto che Faedda sia “un po’ ritornato suoi suoi passi”?? (forse intendeva “sui suoi passi”… ammetta di aver sbagliato e si scusi …
B) Non le piace il “botta e risposta solito”? Lei vuole sempre l’ultima parola? Se lei risponde all’opinione espressa da un commentatore è normale che poi si controbatta.
C) a lei “del virgolettato della Palombelli non interessa nulla”? Peccato che il nocciolo sia quello. Occorre analizzare le parole effettivamente dette non quelle che gli altri hanno voluto intendere!!
d) Non mi risulta che si sia scusata. Ha solo chiarito – a chi nn aveva capito – il senso delle sue parole… ma chi non aveva capito ha continuato a non capire!
R.
Fastorini se vuole continuare a scrivere qui abbassi i toni ed abbia più rispetto, io non mi scuso proprio di nulla lei vada a fare le pulci altrove.
L’ho già avvisata più volte i suoi toni poco mi piacciono. Questo lo passo ma è l’ultimo se non si scusa lei con me. Chiaro? E scriva il suo nome in minuscolo, ma chi crede di essere? Abbassi i toni e anche le ali, lei qui è ospite, se lo ricordi e non lo sarà per molto se continua con questo atteggiamento.
E quello che non capisce è lei!
https://www.corriere.it/spettacoli/21_settembre_20/barbara-palombelli-si-scusa-le-dichiarazioni-forum-non-mi-sono-spiegata-bene-c9a6f0b6-19ea-11ec-bad4-fdee4b3553ca.shtml#:
PS: per tutti
su questo post non passerò altre polemiche pretestuose, difese o accuse o controdifese e controaccuse. Cestinerò tutto quanto non sia pertinente alla discussione sul tema dell’articolo.
@Signora Donati Rigon (e chi la appoggia).
Lei riporta le parole testuali della Palombelli:
“a volte (NON SEMPRE!!) è lecito domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati oppure c’è stato anche un comportamento esasperante aggressivo anche dall’altra parte? È una domanda, dobbiamo farcela per forza».
Le parole della Palombelli sono chiarissime ed inequivicabili:
lei dice che ci possono essere casi di comportamento “esasperante aggressivo” da parte della donna da causare la reazione omicida del partner.
Ossia la causa è la vittima stessa, detto in altre parole, la vittima se l’è cercata, avrebbe dovuto essere più accorta… e queste non sarebbero giustificazioni?
È questo sbagliato, in ciò che ha detto la Palombelli, comunque la rigiri.
Una reazione omicida è giustificata solo per legittima difesa, ossia se la donna dovesse minacciare in quel momento la vita del partner. Ma quanti sarebbero in realtà questi casi estremi? Pochissimi, non rientrerebbero neppure nella casistica del famminicidio.
Oggi ne è stato appurato uno, ma al contrario: la donna minacciata di morte dall’uomo (che gli aveva puntato un coltello alla gola) ha reagito e lo ha ucciso: ovviamente è stata assolta.
@Alessandro: spesso la “legittima difesa” è del marito che subisce la moglie insistente e esasperante. A lungo andare quando si supera il limite della sopportazione la reazione non è mai ragionevole. L’esempio che cita in conclusione del commento conferma a parti invertite ciò che la Palombelli intendeva (e che molti non hanno capito)
R.
L’esasperazione del marito che “subisce” e la “reazione” che “non è mai ragionevole”…ci voleva la dottoressa Palombelli per “spiegarci” questa “semplice” verità, altrimenti quando ci saremmo arrivati? Quando? Ci voleva lei, mancava, davvero!!
Ma bravo, complimenti vivissimi.
A parti invertite de che? Ma capisce la gravità di quello che scrive?
Per lei una che si difende mentre sta per essere ammazzata dal marito, una che su mille riesce a sopravvivere lei la paragona a chi “esasperato” dalla moglie “insistente” la uccide, magari a freddo e con premeditazione?
Ma basterebbe separarsi oppure “l’esasperazione” legittima il femminicidio?
Ovviamente non è una domanda.
@Federico B.P.
No, signor Federico, il comportamento di una “moglie insistente e esasperante” come dice lei, non costituisce legittima difesa.
Solo se c’è un reale e immediato pericolo di vita, come nell’esempio da me riportato, si giustifica la legittima difesa, quella reale così com’è definita dalla legge, non quella virgolettata come ha scritto lei.
La Palombelli, non si riferiva alla legittima difesa e, d’altro canto, nella sequela di femminicidi che si perpetuano senza sosta, non ce n’è nesunno che somigli neppure lontanamente alla legittima difesa.
Each man kills the thing he loves
Jeanne Moreau in “Querelle de Brest” di Rainer Werner Fassbinder (1982)
La musica è di Peer Raben.
Il testo è ispirato a “La ballata del carcere di Reading” di Oscar Wilde
“Eppure ogni uomo uccide le cose che ama
lo dicono tutti
certi lo fanno con uno sguardo d’odio
altri mentre ti adulano
il codardo lo fa con un bacio
l’uomo coraggioso con la spada.
Certi uccidono il loro amore quando sono giovani,
altri quando sono vecchi;
alcuni strangolano con le mani della lussuria,
altri con le mani della cupidigia:
i più gentili usano un coltello, perché
così il morto diventi presto freddo.
Chi ama troppo poco, chi troppo a lungo,
chi vende e chi invece compra;
alcuni compiono il gesto con tante lacrime,
altri senza neanche un sospiro:
perché ogni uomo uccide le cose che ama,
eppure ogni uomo non ne muore!
R.
bellissima, commovente, tragica. E’ vero l’uomo uccide spesso le cose che ama. Perché lo fa? Perché è uno “squilibrato” il cui equilibrio è messo a dura prova da sentimenti e pulsioni che non riesce a controllare.