Straordinaria

Ho assistito al funerale di Raffaella Carrà trasmesso da Rai 1, mi sembrava una cosa naturale, come se fosse stata un’amica o una parente.

Oltre che brava e intelligente, Raffaella era anche buona e generosa, solo dopo la sua morte sono venute fuori le tante sue manifestazioni di generosità, ma lo sapevo già, ne avevo avuto sempre l’impressione anche se lei ha sempre tenuto molto alla propria privacy e non parlava mai di sé.

Lo spiegamento di forze e l’onore del picchetto e il discorso della sindaca e l’omaggio di tanti suoi fans, mi sembrano doverosi e persino scontati, ma, ne sono sicura, se lei avesse potuto parlare al suo funerale avrebbe detto: “grazie, meno, meno” e forse, ma dico forse, un po’ si sarebbe anche inca…volata.

Certo, era una donna di classe ma sapeva anche essere schietta quando le sembrava il momento.

Ma questa cerimonia mi ha ricordato il funerale di un monarca. Come una regina. E come tale amiamo ricordarla: una vera regina del palcoscenico, ma anche nella vita.

Lo hanno detto in molti : una donna straordinaria!

Sicuro, straordinaria come sono molte donne anche se non calcano il palcoscenico davanti ai riflettori ma quello della vita che spesso non offre ribalte ma sa dare e togliere con la stessa intensità e può seminare dolore e disperazione ma anche gioia e felicità.

In questo credo molte donne siano straodinariamente capaci di essere straordinarie, senza che nessuno, o pochi lo sappiano.

Lei non conosceva “ordinarietà” ma sono sicura che nella sua vita privata era come tante di noi, preda di ansia e angoscia, talvolta, persino di disperazione, ma con quella capacità di “risorgere” che hanno le donne che lottano per restare in piedi e soprattutto perché sanno che servono esempi positivi e che la forza del carattere, deve sempre prevalere sulla disperazione.

Lei dava questo grande messaggio di “forza”, ma negli occhi le si leggeva anche la sensibilità che nascondeva. Per questo era straodinaria: proprio perché non nascondeva le proprie emozioni e ce ne rendeva, a modo suo, partecipi.

Difficile lasciar andare una cosi per chi l’ha tanto amata.

E si è visto, ai suoi funerali, lo sguardo vacuo di chi l’ha conosciuta da vicino e amata.

Non la soubrette fantastica che era, ma la donna straodinaria che ha saputo essere nella sua, tutto sommato, bella vita.

Ma mi sento di dirle grazie, come hanno fatto in tanti, per le ore di spensieratezza che ci ha regalato e anche per quel messaggio di forza che emanava da lei e che è stato di aiuto a tanti in tanti momenti difficili, senza farne un mito, senza pensare che non avesse difetti, ma considerando che, forse poprio per quel suo non nascondersi dietro al suo successo, è stata ed è cosi amata.

Grazie Raffaella.

 

 

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