Bene ha fatto Draghi a cercare di portare via la finale degli Europei di calcio a Londra.
C’è la variante, dice, meglio farla qui da noi, a Roma.
Mario Draghi ha fatto gol! Perché no? Sarebbe un’ideona, mi piace.
Anche perché una finale cosi in Italia sarebbe un’ottima spinta per la rinascita, anche i non tifosi non possono non cogliere l’occasione.
Ma, c’è una cosa che mi ha sorpreso di Draghi, ci pensavo da tempo, ma non riuscivo a metterla a fuoco, poi stasera sentendolo parlare ho capito.
La sua voce.Somiglia In maniera impressionante a quella di Papa Giovanni XXIII, il papa buono, quello di “quando andate a casa fate una carezza ai vostri bambini…”.
Ecco chi mi ricordava la voce di Draghi. Stessa suadente dolcezza.
Non sembri irriverente, in fondo al momento anche il premier, da come si pone, sembra davvero un papa.
Papa Draghi Primo.
Papa Draghi sbaglia a chiedere che la finale non debba essere giocata a Wimbledon, ma a Roma. Questo lo decideranno gli organi sportivi organizzatori.
E’ vero, il timbro di voce è quello del papa buono, che sia augurale perché anche papa Draghi si comporti come un santo?
Poteva dire No a Londra ma senza indicare Roma. Lasciando all’UEFA la scelta alternativa. Così è troppo strumentale.
Chiedere di spostare la finale perché ci sono i contagi nello stesso giorno in cui la Nazionale parte proprio per Wembley (a Wimbledon si gioca a tennis) per giocare gli ottavi, mi pare un po’ buffo. Se c’è pericolo non ci mandi la squadra. Viceversa se si gioca un ottavo si può giocare anche la finale.
Speriamo che i calciatori siano abbastanza svegli da non andare a zonzo a contagiarsi con la variante Delta.
Risposta
si, per me è speranza vana, comunque…
Mario Draghi ha fatto gol, ma dopo aver gioito, dovrà dare pure uno sguardo al Paesaggio dopo la battaglia.
Dedicata a papa Draghi
Vasco Brondi – Paesaggio dopo la battaglia
https://www.youtube.com/watch?v=8LSs6OYc1Iw
Italia in tangenziale alle sette di mattina
verso l’America su una barca alla deriva
o lì che aspetta appena fuori dalla
chiesa
Italia in fila indiana a fare la spesa
scende dalla montagna senza divisa
corre tra gli spari o in bicicletta tra le
macchine
in missione per una multinazionale
Italia in rianimazione non riesce a
respirare
sotto la neve per chi suonano le
campane
sotto le macerie si sente ancora
chiamare un nome
Italia maledetta
Italia benedetta
Italia solitaria
nel paesaggio dopo la battaglia
Italia senza bandiere
porti chiusi in mezzo al mare
dietro un masso sempre pronta a
resuscitare
perché non riesce a dormire
Italia mille governi mille profeti
figli con i nomi di santi
morti di fame tutti i poeti
e quelli che non si sono mai
inginocchiati
Italia sotto cieli struggenti
tra ristoranti e cuori sempre aperti
Italia carceri affollati scavi interrotti
concesse le visite ai parenti
Italia benedetta
Italia maledetta
Italia solitaria
nel paesaggio dopo la battaglia
hanno trovato dei reperti
non volevo svegliarti
dove vedi ipermercati ci saranno deserti
rose dei venti e noi sconfitti e contenti
lunghi silenzi fino alle Alpi
terremoti mare calmo e tormenti
poi sorriderti in mezzo ai templi
sulla porta d’Europa rovinata dai decreti
e dai venti
finalmente rivederti
Italia maledetta
Italia benedetta
Italia solitaria
nel paesaggio dopo la battaglia
Se si aggiunge anche la Germania… speriamo anche altri. Il fatto è che a Londra per la finale vogliono riempire lo stadio, o quasi… La solita boria, noi siamo superiori!