Venezia, inconfutabile teoria,
forma conosciuta, desiderio
e sogno cui il tempo non ha
posto limiti.
Deserto dallo spirito ardente,
irrisolvibile rebus,
Intangibile fenomeno della mente,
virtù della passione.
Puro, limpido, sconosciuto,
inaccessibile dono.
Fonte inestinguibile di bellezza,
respiro d’infinito
nei suoi tanti cieli.
Indicibile bugia
tormentata verità,
Ad ogni passo
ad ogni respiro
mutevole.
Capovolta la sfera
scende la neve
sul campanile
e la piazza diventa
pianura d’orgoglio.
Che bella poesia sulla tua Città! Si sente l’amore di chi vi è nato, ma anche il sogno di chi l’ha conosciuta e terme di perderla o -indicibile bugia- di esserne tradito.
L’ho visitata due volte nelle mia vita e ne sono rimasto incantato, ora mi è nata la voglia di rivederla un’ultima volta.