Un po’ imbolsito. Lo sguardo tradisce una sorta di incertezza. Non è più lui. Il Salvini del Papeete beach è solo un ricordo. E’ maturato e ora sta al governo col mago della finanza. Non può sgarrare troppo e neppure fare troppo il piacione, deve stare in riga.
Il Gup di Catania ha sentenziato che sul caso Gregoretti non fu sequestro di persona, perciò non luogo a procedere, il fatto non sussiste. Primo respirone di sollievo per il leghista. A settembre gli tocca il processo Open Arms e meno male, (per lui) perché altrimenti avrebbe perso ancora terreno nei sondaggi. Non fa più bum bum bum. Non si fa più i selfie coi mitragliatori e neppure sfodera crocefissi in pubblico. E’ diventato il leghista buono.
Vuole cancellare il coprifuoco. Con calma, gli ha risposto Mario Draghi. Scoprire il fuoco proprio adesso potrebbe compromettere tutto: al tempo. Ma è dialogante col leghista domato.
Si perché s’intendono i due. E come potrebbe essere altrimenti? Il leghista domato sta al governo e da li può dire la sua con autorità. Dall’opposizione era il solito Salvini, al governo con Mario ha più fascino del Liga quando canta “certe notti”.
Si perché ora le notti sono ancora troppo incerte, mentre Salvini le rivuole come quelle che cantava Ligabue “certe notti son notti o le regaliamo a voi, tanto Mario riapre prima o poi”.
E speriamo per lui che Mario riapra perché, altrimenti, il Salvini domato perderà del tutto la sua aria di duro e potrebbe diventare il paggio di Giorgia. Il fisico c’è,la mascherina nera pure. Che gli manca?
Salvini non è più Salvini? E’ un momento di profondi mutamenti, fenomeno che segna i momenti di crisi.
Così il Pd ha perso l’identità e chi più dei 5stelle hanno mutato da quelli che avrebbero dovuto cambiare il mondo? E che dire di Grillo? Non sono più se stessi? La metamorfosi è anche un mezzo di salvezza, chi non cambia è perduto.
Così Salvini non è più il Capitano, il burbero personaggio che combatteva senza tregua i flussi migratori, tanto da rimediare due denunce per sequestro di persone, una sboccata in non luogo a procedere, l’altra del tutto simile sfociata in incriminazione, situazione davvero surreale.
Adesso, l’ex Capitano, appoggia il governo Draghi sotto cui dli emigranti hanno ripreso a sbarcare, e a Lampedusa ne sanno qualcosa.
Salvini ora teme che la Meloni gli possa sottrarre il primato sugli ideologhi del centro destra, non più conteso tra FI e Lega, ma decisamente pendente a destra.
E ciò lo induce in un comportamento pieno di contraddizioni. L’Europa oppure Orban? Pro Putin o contro Putin? L’appoggio alla libertà di espressione a favore di Navalny l’ha reso inaffidabile pure agli occhi dello zar Putin. La Lega stessa presenta due anime e Salvini non sa a quale delle due votarsi
Ciò nonostante, o forse proprio per questo suo ondivagare, è a Dio spiacente e a’ nimici sui.
Risposta
Salvini ha capito tutto della politica italiana e di chi la regge. E’ furbo molto furbo, non lo sottovaluterei. Non sarà mai “paggio di Giorgia” perché quando sarà il momento saprà allearsi e trarre vantaggio dall’alleanza. Quando si voterà, saranno gli italiani a chiedersi se votando sanno quello che votano e quale dei tanti Salvini stanno votando. Speriamo che sappiano anche rispondersi.
Grillo, al contrario, si crede furbo ma non lo è e la differenza si nota benissimo.
Salvini sarà anche furbo, ma ultimamente le sue tranvate le ha prese. Probabilmente la Vergine Maria, chiamata in causa per perorare la sua causa, non ha gradito. Ecco quindi i sondaggi in calo, l’ambiguo ruolo di oppositore del governo che sostiene e l’abolizione di alcuni suoi cavalli di battaglia, tipo le pensioni. E’ troppo banderuola per essere credibile, anche quando dice cose sensate.
Si consolerà con il “non luogo a procedere perché il fatto non sussiste” riguardo ad un’accusa ridicola, al limite tra il sadico e il grottesco, che ha fatto perdere tempo a lui, ma soprattutto ha sottratto risorse agli italiani che aspettano sentenze dai tempi di Cavour. Chissà se chi si è inventato queste accuse riceverà mai il conto delle spese inutili sostenute.