Con quel gruzzolo il governo cosa penserà di fare?
Di una cosa son sicura, ve lo do quasi per certo:
Draghi non farà quel ponte, quello li sopra lo stretto.
Ha già depennato il tutto, troppo lunga la campata
lui a campare cosi a lungo non l’ha mai neppur pensata.
Sono tutti a far progetti, lunghi larghi corti e stretti:
fanno i conti senza l’osto, lui è ver sarà anche tosto
ma non può mica finire allo spiedo con l’arrosto.
Gli dispiace proprio tanto, lui di certo è gran banchiere,
ha l’alloro nel cassetto ed è un fior di finanziere.
Ma di ponti cosi lunghi proprio non ne vuol sapere.
Farà quello di pasquetta, forse arriva al primo maggio,
forse se ne andrà in barchetta ma non certo all’arrembaggio.
Non è cosa miei signori, lui coi soldi ci sa fare ma non è mica li sopra
per buttarli tutti a mare.
Ci farà le sue pensate, lunghe o corte o dimezzate.
Ma davvero, non scherziamo non ha tempo per i ponti
è già tanto se non scappa col lenzuolo arrotolato
e si cala dal balcone fino giù nell’ammezzato
e poi scende dalle scale senza dar troppo a vedere
e ritorna a casa sua ad arare il suo podere.
Gli hanno già fatto vedere sorci d’ogni dimensione
dalle tinte assai vivaci, gialli rossi ed arancione.
Non che al sud voglia far torto, lui si sa che coi suoi mezzi
può far tutto e pur di più: camminare sul Mar Morto.
Ma non gli chiedete troppo altrimenti un di di questi
lo vedrem volar sui tetti e calarsi dal camino
con l’identità un po’ in crisi a parlare con i merli
con in testa una bandana e gridare ai quattro venti:
mica sono la Befana!
Bella questa filastrocca, ma la fine va riscritta,
anziché Draghi-Befana, lo vedrem con renne e slitta
dove son Scilla e Cariddi, con un don sesquipedale:
lo spacchetta, ed ecco il Ponte! Pronto sol da collocare
“Sistematelo per bene, è il regalo di Natale!”.