Ecco chi mi ricorda: mastro Geppetto. Si, ha la stessa aria buona del falegname, papà di Pinocchio. E’ lui che ha permesso a Matteo Renzi di imperversare sulla scena politica e mettere il Pd nello stato in cui si trova (anche se benissimo non stava neppure prima).
Se si fosse impuntato, quella volta dello “stai sereno”, se lo avesse contestato, se avesse mostrato i denti e avesse risposto: “col cavolo che mi dimetto, io resto al mio posto”, forse le cose sarebbero andate diversamente, non solo per il PD ma per il paese.
Poteva farlo? Certo. Era il presidente del Consiglio in carica, avrebbe potuto appellarsi al presidente della Repubblica e dire che era una vergogna che il segretario del Pd, appena eletto, potesse comportarsi in quel modo: dirgli di stare sereno il giorno prima e defenestrarlo il giorno dopo.
Lo avesse fatto avrebbe dimostrato carattere e grinta e ne avrebbe avuto ben donde. Quello di Renzi è stato un gesto che ha dato fin da subito l’immagine del personaggio che non si è mai smentita, anzi, nel tempo, si è rafforzata.
Ora Mastro Geppetta con la sua arrendevolezza ha “favorito”senza volere, proprio quel Renzi- Pinocchio.
Non so, senatore Renzi se mi leggerà querelerà anche me? Ultimamente non fa altro.
Vogliamo ricordare il suo famoso “se perdo il referendum lascio la politica per sempre”? Non era una bugia quella? NO? Era in buonafede? Lo dimostri. Il naso un po’ è cresciuto.
Ma ora c’è Letta alla guida del PD. Da Geppetto dovrebbe tramutarsi in Mangiafuoco per riuscire a mettere un po’ d’ordine tra le correnti.
Dovrebbe cominciare da “Area riformista”, cioè dai renziani o renzioti ancora dentro al PD e dirgli: cari signori, state sereni, da domani vi caccio e potrete trovare ostello tra le braccia del vostro amico. In fondo che senso ha che ci siano renziani nel partito guidato da uno che è stato cacciato a calci nel sedere proprio da chi ancora sostenete fingendo di stare con entrambi i piedi in una sola scarpa (stretta)?
Fuori tutti i renziani dal PD che deve essere a trazione lettiana. Tenersi serpi in seno ha poco senso.
Io farei cosi, una bella ripulita di fondo al Nazareno, un bel ricambio d’aria e chi non è con Letta Renzi lo accolga!
“Chi non è con Letta Renzi lo accolga!”
fulminante battuta che richiama l’altra: “Chi non beve con me peste lo colga” di Amadeo Nazzari nel film “La cena delle beffe” , ripresa poi in uno slogan pubblicitario del Bianco Sarti.
Suggerisco a Letta di farla propria come motto del Pd rinnovato.
Magari farà la sua fortuna.
Risposta
bravo, volevo vedere se si era capito, beh si, potrebbe anche essere un bel motto da scrivere sulle magliette. Potrebbe cominciare lui.
Anch’io ho sempre pensato che Letta, al momento dell’intimazione di Renzi, avallata da Napolitano, avrebbe dovuto dire al presidente della Repubblica: Siamo una repubblica parlamentare, il parlamento mi ha dato la fiducia, io mi dimetto se il parlamento me la toglie altrimenti mantengo la carica.
Invece, in modo remissivo, accettò il diktat limitandosi a fare la faccia scura al momento del passaggio di consegne. Un po’ poco, vediamo se nel frattempo ha cambiato spirito.