Segretari

Mattia Santori, leader del Movimento “Sardine”, ha definito il PD: un “marchio tossico”.

Questo significa una cosa sola: parlare chiaro e mettere le carte in tavola. Ma che avrà voluto dire? Si spiega poi dicendo che ci sono troppe correnti, troppi sotterfugi e poco dialogo.

Mi pare che non dica nulla di nuovo e di sorprendente. Lo sappiamo da tempo come funziona nel PD. Ma che ci fosse uno che di brutto lo dice papale come se fosse un complimento, ancora non era successo.

E non fa una grinza. La presidente sembra essersi risentita, ma non credo che ci si debba risentire della verità. Mattia Santori ha solo detto una verità che è sotto l’occhio anche del più distratto. Il PD é proprio cosi: una maionese o una besciamella impazzita.

E perde colpi e voti e simpatizzanti ogni giorno. E non c’è da stupirsi. L’errore più grande, secondo me, allearsi coi grillini e farsi tappettino davanti a tutti i loro capricci.

A pagarne le spese è stato Zingaretti, segretario dimissionario che, pare, si consolerà presto candidandosi a sindaco di Roma.

Certo, una passseggiata di salute in confronto alla guida del “maggiolino matto” PD.

Casalino ci ha messo il carico dicendo che dentro il Pd ci sono dei cancri da estirpare. Non è più portavoce di Conte e non si risparmia davanti ai microfoni, finalmente porta la sua di voce. E si diverte un sacco.

Insomma il PD non è proprio messo benissimo, diciamo che la “macchina del PD perde i pezzi da tutte le parti.

Ora, qualcuno ha chiamato un “carrozziere” di tutto rispetto: Enrico Letta.

Ma dai! Ma chi? Lo “stai sereno”? Il cinese che aspettava lungo la sponda del fiume?

Ebbene si. Questo è il destino signori e signore. Va in onda nel PD la nuova puntata della fiction: “Un nuovo segretario per il PD”.

Vai Enrico ora tocca a te. Non c’è nessuno che ti invidia. Ed è già qualcosa.

4 commenti su “Segretari”

  1. Letta fu capo del governo, defenestrato da Renzi con la complicità di Napolitano e con il pieno consenso del PD (che aveva eletto trionfalmente Renzi a capo). Adesso lo rivalutano e lo rivogliono. Sembrano i girotondi de La Ronde, un vecchio film…

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    si, ha ragione sembra il serpente che si mangia la coda, ora vedremo cosa farà Letta, se mi metto nei suoi panni preferirei rimanere a Parigi dove pare avere ritrovato serenità dopo il famoso fatto per il quale è stato defenestrato dal giorno alla notte dall'”amico” Renzi, rimasto proverbiale lo “stai sereno”, come è rimasta storica la scena del campanello. Poveraccio, se accetta bisogna dire che la politica per lui è proprio passione. Quasi votata al sacrificio.

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  2. Possibile che il Pd non sappia esprimere di meglio? Non che abbia qualcosa contro Enrico Letta, ma è un déjà vu, e invece servirebbe un volto nuovo.
    Non sono un appassionato né un esperto delle lotte di partito, so che la selezione è spietata, le correnti si combattono, i giovani e le donne non emergono.
    C’è qualcosa di marcio in Danimarca, è il caso di dire copiando da Shakespeare, ma non si vede chi e come possa cambiare questo andazzo.

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    guarda, credo che Letta sia molto gradito a tanti, in fondo è una persona seria, ha insegnato politica e la conosce bene e potrebbe anche essere la sua rivincita. Perché no? Accetta Enrico, vai.

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  3. Non metto in dubbio che Letta sia una persona seria, ma il Pd ha bisogno di una scossa forte, maggiore iniziativa e coraggio.
    Letta mi pare “letto” come un libro stampato riposto già in uno scaffale di libreria.

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  4. Per risollevare i consensi al PD serve qualcuno che scenda in mezzo agli operai della Whirpool e non che stia nel suo ufficio dorato a dare del brutto e cattivo a Salvini.
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    Mauro per risollevare i consensi del PD, a questo punto, servirebbe solo Maciste o Ercole. Letta mi pare un po’ mingherlino, ma non si sa mai, a volte succedono anche i miracoli.

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