Oggi, le sardine guidate da Mattia Santori, marceranno su Roma. O meglio, saranno davanti alla sede del PD a suonare il campanello.
Driiinnn. Sveglia, ragazzi, ci siamo anche noi. Eccolo, è tornato. Mi chiedevo dove fosse finito, surgelato in attesa che passi la pandemia?
Ma certo che no. Le sardine sono vive e vegete e lottano insieme a noi. Marciano su Roma per chiedere alla sinistra di darsi una regolata. Basta crisi, ora è tempo di tornare alle origini. Di guardare anche alla “società civile”. Si, perché dentro a quel partito che avrebbe dovuto rappresentare la rinascita della sinistra, si sta rappresentando una guerra per bande che va avanti da troppo tempo.
Mattia Santori vuole sapere perché e come e quando e cosa e come mai e sempre si sia arrrivati a questo. Credo, almeno, che sia questo il suo intento.
E anche a dire: noi ci siamo. Non pensate di averci già archiviato. Zinga se ne va? Santori eccolo qua.
Ed è un bene che ci sia, Ha la faccia che ci vuole per rappresentare quel poco o niente di sinistra che sopravvive al disastro. Al disastro del Covid e del paese.
Il PD ha detto molto poco di sinistra negli ultimi tempi. Ha pensato alla sua sopravvivenza. Ha vissuto mascherato e dentro le segrete stanze mentre si consumavano delitti feroci a denti stretti, tanto c’era la chirurgica a nasconderli.
Mi sembra che la politica di questi ultimi mesi sia soprattutto un rincorrersi di voci indistinte, un guazzabuglio di concetti senza senso e soprattutto una ricerca di visibilità per non morire.
Ma la politica è già morta. Apocalypse now. Morta e sepolta senza neppure uno straccio di funerale.
E il governo Draghi ne è lo strascico ferale.
Meno male che c’è Mattia. Servirà a ridare un alito di fiato se non a resuscitarla?
Io lo spero perché senza la politica, quella che pensa al bene del paese e non al bene del “partito”, il paese muore.
E’ già in agonia, ci vuole una cura forte. Uno choc che lo risvegli. Potranno portare almeno una ventata di sana follia? Spero proprio di si.
Io credo che i movimenti di protesta hanno uno scopo ben preciso, quello di suonare l’allarme cha qualcosa non va. In ciò sono utili, sempre che la loro protesta sia efficace e recepita. Al di là di questo, quando dovessero passare dalla fase critica alla fase costruttiva, si perdono all’impatto della realtà.
I 5stelle, messi alla prova di governo, hanno fallito perché molti dei loro principi erano solo inapplicabili, enunciati solo per raccogliere consensi, altri vengono abbandonati perché di fronte la realtà si rivelano inconsistenti, l’approccio ai problemi reali è ben diverso da quello ideologico, quando addirittura non si scopre che la loro ideologia era tutta un inganno.
Perciò credo che le sardine siano state utili quando svegliarono le coscienze addormentate, quasi rassegnate alla vittoria della ventata di destra, portandole al voto, allontanando il desiderio di disertare le urne come risultato di una sinistra litigiosa e lontana dalle gente.
In quanto a nuove proposte, ben vengano, ma non illudiamoci che da sole possano salvare la sinistra alla ricerca di una proprio identità: occorrerà un confronto serio delle idee di tutte le correnti, spogliarsi degli interessi particolari, e soprattutto la volontà di costruire per l bene del Paese, e non per il predominio delle scena politica.
Risposta
si, però, le sardine nascono come movimento pacifista, ecologista, progressista e non di protesta ma di proposta, niente a che vedere coi grillini, antisistema per eccellenza ed ora “eccellenza” del sistema.
Non confondiamo per piacere.
Credo che potrebbero essere molto utili al PD che al momento non può contare neppure più sul famoso “misero” 25 per cento di Bersani, ma eguaglia FdI, appena.
Che cosa sia diventato non lo sanno neppure gli esponenti di punta (e di tacco). Qualcuno mormora di “grande centro”, direi che più che centro, ormai è un centrino, di quelli ricamati della nonna che qualcuno vorrebbe che io mettessi sul “divanetto” del blog!
Io dico pro-testa tu dici pro-posta, e se fosse un pro-testaposta? In realtà ogni protesta ha insita una proposta, quantomeno ciò che giustifica la protesta: mi spiego meglio, se protesto perché il pane costa caro, è insita la proposta che il prezzo del pane venga ridotto. Ma tu dici che le sardine vanno oltre, come se oltre la riduzione del pane volessero che non si producesse bruciando legna nel forno, ma usando l’energia solare. E sia, ma poi si scopre che il forno a energia solare per panettieri non è ancora in produzione.
Ok, bando allo scherzo, se sono stati in sei mila a scendere in piazza, è già un buon segnale.
Risposta
no, non erano cosi tanti, non si sa quanti fossero anche perché non ci possono essere assembramenti,, ma erano una ventina i rappresentati del movimento davanti al Nazareno a dire ai Pidini di darsi una smossa e di non arroccarsi, loro sono in rappresentanza della gente comune, dei “cittadini” che sono una forza se si mettono insieme e possono incidere veramente nella politica. Fanno benissimo, bisogna “metterci la faccia” come fanno loro, perché la faccia (anche con la mascherina ) è una compromissione e c’è bisogno di chi si “comprometta” in politica perché il paese non ne può più. E lo slogan è significativo: “Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai? Bravi ragazzi!
https://www.open.online/2021/03/06/sardine-occupano-sede-pd-nazareno/
Ps: 6 mila devono essere gli iscritti.
Giovani che si impegnano politicamente, in una forma o nell’altra, sono comunque fatto positivo.
Una ventata di follia? A me sembra che ce ne sia già tanta in giro, però certo, se è sana va meglio, perché quella che si vede tanto sana non mi pare. Però vedo che la nostra BM è di ottimo umore, Apocalypse now, detto in inglese non fa tanto impressione.Ce l’hanno tutti con queste sardine che sono la cosa più bellla che sia successa alla politica italiana negli ultimi anni. Ci volevano, solo che hanno scelto un nome su cui tutti fanno gli spiritosi, però tanto, tra folli e sani con la faccia di Speranza, io i folli preferisco eh.
Scusate, mi sono dilungata un po’. Quanno ce vò.
Le Sardine sono giovani come me, ma molto più “antiche” dentro. Profumano di ciclostile e di VHS, sono la versione low-age della nomenklatura “de sinistra”, come quando la Danone fabbrica gli yoghurt e li rimarca Lidl; il tentativo disperato di dragare un po’ di voti in aree ormai offlimits, visto che “lavoratori e studenti” invece che in assemblea si riuniscono sui Navigli e votano (se votano) Lega. Io da un trentaquattrenne che gira col cerchietto in testa come un adolescente di un film di Muccino non ho niente da sperare, soprattutto se parla come un film di Muccino.
Movimento di proposta? In piena pandemia, in pieno 2021, con un partito che tra un po’ si allea anche col Kukluxklan, con un governo presieduto tra il plauso del mondo da un gelido tecnico di banche, queste vispe Terese rosè fuori data di scadenza si dichiarano pronti “al presidio permanente” per “aprire una fase costituente”? Di nuovo? Ma pensano di vivere nel giorno della marmotta?
Qualcuno gli dica che giorno è, e che andassero a lavorare.
Risposta
si, è un’opinione. Ma ci sono cose che ci sfuggono e altre cose che immaginiamo e altre cose che se non sappiamo, non possiamo neppure immaginare, ma che forse “vediamo” senza metterle bene a fuoco. Come questa. per esempio: