Vanno tutti bene pur di non votare. Non si può votare, non possiamo esprimerci perché siamo dei poveretti che metterebbero il paese nelle mani di Mefisto.
Tutti i premier possibili vanno bene, ora persino l’ipotesi Renzi o Bellanova o perché no? DiMaio? Sarebbe perfetto, due anni con lui e Casalino a dirigere le danze e siamo apposto.
Da una crisi a un crisone.
Eppure c’è sempre il presidente Mattarella cui spetta l’ultima parola, vedremo se si fa conquistare dai costruttori di ponti per Conte, oppure se finalmente dirà, signori, fuori tutti che qui decido io. Avete strarotto.
Perché questo polpettone della crisi all’italiana comincia a stufare nel forno.
Cominciamo ad averne le padelle piene.
Ma se riusciamo ad arrivare al 2023 indenni (facciamo le stracorna) si potrà votare o chiederemo di posticipare le elezioni all’anno di Sanmai? Non sia mai che vincano le destre.
Possiamo noi paese democratico permettere di governare a chi è stato eletto dai cittadini di questo paese?
Non che io auspichi il governo Salviloni, no, ma in democrazia chi rispetta la Costituzione e la legge ha tutto il diritto di governare se scelto dagli italiani che hanno tutto il diritto, a loro volta, di mandarlo a casa se non fa il proprio dovere ma cincischia solo per stare al potere.
No il cincischio anche no.
Mi pare il minimo.
I grillini sanno che se si va a nuove elezioni subiranno una drastica ridimensionata. Lo stesso vale per il Pd che Zingaretti sta portando ai mininmi storici. I cosiddetti “responsabili” a maggior ragione, cani sciolti (è solo una metafora) che si ritrovano uniti dietro un’idea di… attaccamento alla poltrona.
Questo è lo zoccolo duro Pro Conte, le sue dimissioni una mossa gattopardesca, rivisitata “far finta di cambiare per non cambiare nulla”.
Ha ragione Renzi: loro hanno rinunciato alle poltrone e vorrebbero che si parlasse di contenuti per il Paese, gli altri ne stanno recitando il “De profundus”.
Risposta
ma Mattarella cosa fa? Ce qualcheduno che lo sa?
Con il Conte tris il presidente del consiglio vuole estendere la maggioranza. A chi? Probabilmente ha degli amichetti immaginari con cui parla e gioca e che gli hanno promesso sostegno. Mi incuriosiscono i transfughi di Forza Italia che dicono di dare sostegno a Conte. Sono veri transfughi o degli incursori che si infiltrano tra le linee nemiche e, una volta ottenuta la fiducia (loro e del governo), lo xxxxxxxxxxxx?
Certo che basare una maggioranza su senatori a vita, transfughi e renzi (inteso come aggettivo qualificativo di persone poco affidabili, tipo Renzi), non credo porterà lontano. Arriverà il solito governo tecnico per disbrigare le pratiche europee facendo quello che chiede l’Europa, quindi addio pensione, patrimoniali, imu, mari e Monti.
Magari è meglio, così quando nel ’23 governerà il nipote di Salvini non si potranno introdurre forme di tassazione fantasiose, tipo il 15% sul dichiarato, che è già il 15%.
PS: “apposto” non è il participio di “apporre”?
Risposta
si vede un gran volare di stracci, per esempio ieri il senatore Vitali (FI) aveva detto si a Conte, oggi anche no. Decisi e determinati, soprattutto.
“Stabilì la consuetudine di basare il potere su alleanze mutevoli all’interno di una amorfa maggioranza parlamentare piuttosto che su di un singolo partito con un programma ben definito e coerente. Anziché dimettersi quando la loro politica non riceveva l’appoggio necessario, i presidenti del Consiglio tendevano a cambiare la loro linea politica e a tentare di costruire un’altra coalizione con una formula di compromesso (… )”
“Non era un uomo di partito, ma piuttosto un possibilista che si preoccupava essenzialmente di non trovarsi mai troppo all’avanguardia o alla retroguardia rispetto all’opinione pubblica (…) ”
“I mutamenti di atteggiamento politico erano deliberatamente incoraggiati secondo il criterio che l’interesse nazionale dovesse prevaler sugli interessi particolari (…)
Raramente vi era a portata di mano un’alternativa di governo (…) le opposizioni di principio venivano spesso tranquillamente sepolte e ciò portava a risultati sconcertanti”.
Ma di chi stiamo parlando? Sembra la biografia di Conte fatta da un futuro storico, e invece… si tratta di Cavour e del suo tempo (Denis Mack Smith, Storia d’Italia).
E’ impressionate constatare come oggi siamo retrocessi agli albori del Regno D’Italia.
Risposta
molto interessante. Ma infatti molti si chiedono da dove sia sbucato Conte. Che sia un fenomeno metempsicotico? Insomma un karma negativo reincarnatosi per recuperare?
Si decidano però altrimenti non se ne esce che con l’aiuto di un medium.
Se Conte ottiene un nuovo incarico mi dimetto da cittadina italiana e apro le consultazioni. Beh, insomma s’è capito, mi consulto qui è là se faccio bene o faccio mal. Certo che il cerino è in mano a Renzi, si può dire quel che si vuole del senatore ma e riuscito a far star sereno un paese intero.
Tutti appesi alle labbra di Renzi, Conte per il primo. Un rimpastino? Un giro di tango? Un Fox trot?
Sarebbe davvero una bella pagina da strappare subito dal libro.
Qualcuno sa che fine hanno fatto le sardine?
Io un’idea ce l’ho:
Risposta
che meraviglia, ci andrei subito anch’io. Ma chi è? La morosa di Mattia Sartori?
Però bisogna dire che una legislatura ha diritto, diciamo così, a durare per il tempo legalmente prescritto, a patto ovviamente che ci siano maggioranze che sostengano un governo. Sulle qualità di queste maggioranze si può discutere ma il dettato costituzionale è quello.
Risposta
ha ragione, ma le faccio osservare che il Conte uno e due sono caduti perché chi li sosteneva si è sfilato, quindi non per una rivoluzione o un golpe ma perché fatti cadere dagli stessi che li sostenevano.
A questo punto il presidente Mattarella, constatata la mancanza di “puntelli” o l’insostenibilità di maggioranze troppo precarie, potrebbe anche mandarci al voto in anticipo, anche questo prevede il dettato costituzionale. Quello che non prevede è uno stallo troppo prolungato o governi che non stanno su neppure con lo “stucco”.
Abbiamo cincischiato abbastanza? Si può tornare a rieleggere Conte per il ter con la stessa maggioranza di prima rafforzata?
Cioè, il calabraghismo dei Cinquestelle, i rospi che ingoiano tutti i giorni, ne fanno davvero un emblema del Palazzo, da sistemare sul portone, un bello stemma con un Cinquestelle a scelta nell’atto, giustamente, di calarsi i pantaloni.
Sarebbe un bel trofeo da lasciare in eredità ai posteri quando nelle prossime elezioni del 2033 finalmente gli italiani potranno riavere la parola.
Direi che DiMaio può andare benissimo ma anche lo stesso Grillo, un mangiarospi calabraghe di tutto dispetto e a dispetto di tutto.
Si rimetteranno insieme? Signori abbiamo scherzato, tranquilli ora si fa sul serio.
Lavoriamo testa bassa e c…a terra per voi, solo per voi, basta che non ci mandiate a casa, non sapremmo come impiegare il nostro tempo e soprattutto il lavapiatti è una figura ormai in estinzione, troppe lavastoviglie.
Ecco perché Renzi è andato in A.S., a farsi un tour e tastare il terreno, non sia mai la crisi non si ricomponga e si vada al voto, lui si prenota come uomo ponte tra i sauditi e gli italiani, un factotum di tutto rispetto per rilanciare la nostra economia e il nostro prestigio all’estero.
Se si vota il suo IV potrebbe finire polverizzato e allora quale sabbia migliore di quella della “Davos del deserto” per cominciare una nuova vita?
Un Fico per Conte o un Conte per Fico? meglio che un pugno in un occhio.
Mattarella ci va cauto, come suo costume, non sono bastate le sue consultazioni, ci volevano quelle di Fico.
Il tutto per ritornare a Conte, il cambio di due o tre ministri, e la stessa maggioranza di prima con Renzi, e qualche gruppetto di “responsabili” in più.
Però con Renzi non si sa mai. E se si impunta sul cambio del PdC?
Vorrà continuare il braccio di ferro per far saltate Conte o rischiare nuove elezioni?
Risposta
il teatro dell’assurdo. Zingaretti stila il programma di fine legislatura e vuole il Conte ter e promette che sarà leale. Dice anche che non sopporta questo scollamento della politica dalla realtà dal paese…ma lui dove vive? In quale paese? In questo sono loro ad essere scollati dalla realtà del paese, sono loro che non vanno d’accordo, che non fanno le cose giuste e che litigano tanto da creare la crisi di governo e poi? Per fare che cosa? Per “ricompattarsi più disuniti di prima”?
Mi sembra una manfrina intollerabile. Tutto per non votare. Cioè, alla fine della fiera dobbiamo tenerceli anche se non fanno che litigare far cadere i governi che dicono di appoggiare e poi siamo noi quelli che non capiscono? Conte sempre Conte fortissimamente Conte? Punto di ipocrita equilibrio imprescindibile. E imperscrutabile.
Mattarella? Con tutto il rispetto, lo vorrei sentir parlare e dire finalmente qualcosa che metta fine a questa farsa.