I Conti si fanno alla fine

Questa mia lettera  è pubblicata oggi su “Italians” del Corriere della Sera

L’ho scritta in risposta a questa:

86 anni, e protesto!

 

“Gentile Severgnini, bene ha fatto a pubblicare la bella lettera della signora Beatrice. Ma io, a differenza sua, non credo che siano state valutate a pieno le circostanze che hanno determinato le regole natalizie. Ho una zia di 92 anni che mi ricorda la signora Beatrice, molto vitale e volitiva. Anche lei non vedrà nessuno, né figli né nipoti a differenza di tutti gli altri natali dove a casa sua non si entrava oppure, se lo passava a casa dei figli la compagnia era ancora più grande. Ma lei non si lamenta, dice che capisce che il momento richiede che si facciano dei sacrifici. Indubbiamente ha ragione, ha vissuto la guerra e sa che cosa significhi fare sacrifici, ma questo è veramente grande, soprattutto per le persone che vivono ogni giorno come un regalo. La signora Beatrice non si senta troppo sola, i suoi figli e nipoti la penseranno e potrà sentirli al telefono e riabbracciarli non appena questa maledetta storia sarà finita. Ma Conte avrebbe dovuto pensarci meglio, prima e con particolare riferimento alle persone come Beatrice sul come gestire la pandemia. Quando sarà tutto finito ce ne rallegreremo ma si dovranno fare i conti e non solo quelli del Recovery Fund, bene, fino all’ultimo cent. E, forse, non quadreranno troppo per il governo come non quadrano ora per gli italiani. Un abbraccio a Beatrice e un saluto”.

 

3 commenti su “I Conti si fanno alla fine”

  1. Certamente gli anziani sono i più colpiti non solo dal virus in sé, ma anche dalle stesse misure restrittive volte a contrastare l’epidemia.
    C’è rischio che la solitudine, già molto diffusa, aumenti ancora di più. Io credo che bisognerebbe prevedere della deroghe al divieto di spostamento nei casi particolari come quelli citati, purché si seguano gli accorgimenti fondamentali, mascherina e distanza di sicurezza.
    Un anziano deve fare i conti col “resto della propria vita”, e un anno di attesa perché tutto finisca (se finirà) potrebbe essere troppo lungo.
    Intanto Speranza annuncia che il vaccino non sarà pronto per tutti, ma che che ci vorrà tempo. Insomma s’è già capito che non sarà una passeggiata, mentre l’Uk ha già iniziato.

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    soprattutto quando sappiamo che proprio gli anziani sono quelli che hanno pagato e pagano il prezzo più alto di questa pandemia fin da subito e ancora adesso dopo quasi un anno non sono state prese misure concrete per difenderli.

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  2. Mariagrazia
    Questa volta proprio non ti seguo e, ti assicuro, tengo moltissimo a famiglia, famigliari e amici. Nel senso vero della parola e non con la solita retorica dei molti. Sono molto triste per la situazione della Signora Beatrice. Molto meno per le due studentesse in Inghilterra che hanno mandato una lettera a Italians per la pubblicazione, indirizzata al Presidente Conte lamentandosi della scarsa sensibilita’ nella tutela del diritto (sic) di ricongiungimento natalizio con le loro famiglie : spero proprio che Conte (piaccia o non piaccia) si preoccupi di evitare migliaia di morti e l’inadeguatezza degli ospedali con la eventuale esplosione di infetti! E’ ampiamente dimostrato che viaggi e assembramenti, anche famigliari, sono fonte dei grossi guai che citavo pocanzi. Pertanto accetto, pur di malavoglia, le azioni intraprese senza tanti se, ma, eccezioni e quant’altro.Hanno un tempo limitato che, purtroppo, coincide con le feste natalizie. Come ripete continuamente il Prof Burioni in TV, col vaccino ormai pronto, siamo all’ultimo chilometro della soluzione del disastro : perche’ non accettare l’ultimo sacrificio e aspettarci tempi migliori a breve termine?
    E venendo al primo rigo della mia mail, ho trovato completamente fuoriluogo la pubblicazione delle due mail. In questo momento serve unita’ di azione e di intenti
    che, chiaramente non soddisfano il 100% della popolazione ma che e’ dimostrato che
    oltre a fare bene non fanno male. Anzi!
    Come sempre, esprimo il mio pensiero che accetto possa essere diverso da altri se debitamente supportato ed espresso in termini civili.
    Buona giornata
    Umberto Broggi

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    Umberto, che cosa non capisci? Anch’io rispetto le regole, le ho sempre rispettate, ma se questo è il risultato tu credi che siano state seguite da tutti e che siano efficaci? O non ti sembra che ci sia in tutta questa selva di regole e regolette presto fatte e presto disdette, spesso incongruenti che chiudono da una parte e spalancano da altre, che prevedono sanzioni e che però non c’è più nessuno a farle rispettare…qualche cosa che non torna? O non ti sembra che ci vorrebbero norme più chiare e soprattutto maggiore cura e prevenzione? Più attenzione verso i più deboli come gli anziani, maggiori iniziative per migliorare il servizio sanitario nel suo complesso e verso chi da questa crisi sta uscendo più povero e privo di mezzi di sussistenza, invece che legiferare in continuazione su ciò che si può fare o non fare in maniera caotica e approssimativa?
    Ricambio il saluto

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  3. Grazie per la risposta e un brevo commento. Concordo che molti provvedimenti adottati/cancellati/modificati /ecc sono, per dirla terra-terra, alla “carlona” Purtroppo, se non esiste una organizzazione collaudata per le calamita’ (come in Italia e anche altrove), non puoi inventarla. Pertanto, per ridurre l’alto numero di infetti e, in particolare, di deceduti, bisogna prenderle come vengono e accettarle senza chiedere eccezioni che finscono per essere controproducenti. E veniamo agli anziani di cui pure io faccio parte (79enne che passera’ le Feste con la moglie senza figlie e nipotine. Sopravviveremo).
    Non so quantizzare ma credo che in Italia, graziealcielo, siano in pochi gli anziani soli
    rispetto agli anni precedenti. Moltissimi abitano o coi figli o a breve distanza e quindi
    esclusi dalle ristrettezze di viaggio in vigore. Personalmente, se fossi in Italia, con vicini soli soletti, non ci penserei 2 volte a invitarli per rendere meno triste il loro Natale. Cerchiamo di essere proattivi e vediamo di promuovere questa idea. Che te ne pare?

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    Umberto, ma ne hanno avuto tutto il tempo al governo per “inventarsi” una organizzazione per affrontare le calamità ed ogni paese civile ne dovrebbe avere una collaudata.
    Ad esempio la Protezione Civile che in questo caso, avrà aiutato ma è stata messa alla fine della lista di possibile interventi. Il governo Conte si è dimostrato improvvisatore oltre ogni immaginazione e tuttora nonostante i morti siano in aumento ogni giorno, non sa ancora decidere in merito alle chiusure natalizie, traccheggia, ha paura, non vuole dover dare troppe spiegazioni e soprattutto non vuole responsabilità! Se non è in grado di portare avanti una politica che contenga la pandemia e nello stesso tempo non peggiori la situazione economica deve riflettere sulla possibilità di lasciare il posto a chi potrebbe farlo meglio di lui.
    Decidano subito se chiudere tutto e subito (secondo me la cosa più giusta da fare in questo momento ma va fatto bene e con i dovuti accorgimenti per non far fallire altre imprese, il governo deve sopperire ai mancati guadagni), ma va fatto con urgenza e senza sprecare altro tempo prezioso.
    In quanto agli anziani soli la prospettiva in Italia non è felice: sono sempre di più e anche in questo il governo è carente soprattutto in questo momento :
    https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/sempre-pi-anziani-e-pi-soli-unemergenza-in-molti-paesi.
    In quanto ad avere in casa i vicini…temo che sia inattuabile, tu sei generoso ma in questo momento ognuno si tiene bene stretto ai propri familiari anche perché sono gli unici che sia consentito o quantomeno consigliato di ospitare. Ma agli anziani soli va dato un aiuto concreto e subito. Su questo non ho dubbi.

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