Follia contagiosa

Donald Trump non se ne vuole andare. Sta avvelenando tutti i pozzi e prima della data fatidica nella quale dovrà finalmente lasciare le chiavi in portineria, farà terra bruciata intorno alla Casa Bianca per migliaia di miglia. Minimo.

Il tipo è cosi. Dittatore dentro e fuori. Ormai non si contano più gli episodi di intolleranza e manifestazioni di protesta pro e anti Trump. Ha scatenato e continua a fomentare una guerriglia tra i suoi sostenitori e chi non lo vuole più vedere neppure dipinto.

Insomma, ha perso alla grande le elezioni ma non si rassegna e continua a parlare di frode e continua ad aizzare la popolazione che ancora lo sta ad ascoltare, contro la Democrazia che ha permesso che si svolgessero le elezioni libere e democratiche in un paese governato da chi la democrazia se la mette sotto i tacchi e poi ci balla il flamenco sopra. E non ha perso per poco ma con un notevole scarto. La cosa più logica da fare sarebbe quella di prenderne atto e chiedersi dove, eventualmente, ha sbagliato.

Ma se lo chiederà? La vedo difficile. L’uomo non è uno che si fa domande ma se se le facesse non potrebbe che rispondersi che ha ragione lui e non c’è discussione.

Gli americani gli hanno voltato le spalle in una delle elezioni più partecipate della storia americana  e lo hanno mandato a casa.

Ma lui, come aveva promesso, visto che non ha vinto, blatera che gli hanno scippato le elezioni con la frode.

Si potrebbe anche pensare che scherzasse e che quando sarà il momento se ne andrà senza fare troppe storie. Ma le cose non sembrano andare in quella direzione ma in tutt’altra. Il paese è paralizzato dall’incertezza e le manifestazioni e gli scontri fra i pro e contro Trump stanno diventando sempre più frequenti.

E lui non si fa nessuno scrupolo di gettare benzina sul fuoco. E dopo averla gettata, nasconde il braccio e ne da la colpa ai Dem che, a sentire lui, hanno truccato le elezioni.  Ovviamente è un’accusa del tutto priva di fondamento e insensata, ma non a tutti è dato di capirlo.

Già si sapeva.  Una volta che uno cosi ha preso il potere (e i mezzi per arrivare al potere sono descritti bene nel dossier Russiagate), non lo molla più a costo di scatenare una guerra mondiale. E Trump non ha mezze misure potrebbe coinvolgerci tutti nella sua follia.

Uno che ha oltre trenta denunce per violenza, molestia e stupro da parte di altrettante donne, non può essere un tipino delicato e quello che stupisce è come gli americani si siano potuti lasciare infinocchiare da un tipo simile. E continuino a farlo.

Addirittura c’è chi arriva a dire che “darebbe la vita” per lui.

La follia è contagiosa quanto il Covid, a quanto pare, in America. Non vorrei che anche questa uscisse dai confini.

3 commenti su “Follia contagiosa”

  1. Trump ha dalla sua parte il peggio dei cittadini USA, come i fanatici della NRA e i misogini, omofobi e razzisti del KKK e dintorni sudisti. Li scatenerà in una specie di nuova guerra civile in scala ridotta. È un personaggio da rinchiuderei in galera.

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  2. Trump è come un bambino che perde il giocattolo e non si rassegna e piange perché lo rivuole.
    L’aspetto d bambiino capriccioso ce l’ha, bisogna riconoscere che a volte la teoria del Lombroso ci azzecca.
    Non solo è infantile, ma anche vendicativo, lo sanno bene coloro che lo hanno contrastato o semplicemente semplicemente non l’anno coadiuvato nelle sue accuse.

    Quello che stupisce è che un carattere così infantile, antidemocratico e di dubbia moralità, alligni in chi ha potuto governare il Paese più potente del mondo.
    Viene il dubbio che negli Usa l’iter per arrivare alla massima carica non sia poi così selettivo come sarebbe giusti che fosse.

    È anche controproducente che il trapasso da un govetno all’altro richieda un così lungo lasso di tempo durante il quale si dà agio a chi è stato sconfitto di “avvelenare i pozzi”.

    Trump crede che la resistenza ad oltranza serva a mantenergli il consenso dell’elettorato e delle lobby che lo sostengono, ciò in vista delle prossime elezioni fra quattro anni.
    Io credo che sbagli i calcoli, a parte i repubblicani più accaniti gli americani capiranno quano sia inaffidabile quest’uomo, e lo squalificheranno definitivamente.

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    Beh Trump è abbastanza singolare come comportamento e imprevedibile. Non sarei cosi ottimista, ha dalla sua parte molto potere anche mediatico e la capacità di influenzare ancora a lungo una buona parte dell’elettorato e il partito che è con lui quasi come se si trattasse di una setta. E’ molto pericoloso può combinare molti guai e per Biden non sarà una passeggiata.

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  3. È successo una sola volta nella storia degli Usa che un presidente sconfitto sia stato rieletto.
    Non credo proprio che Trump possa essere il secondo.

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    Speriamo…

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