Qualcuno mi sa spiegare perché la Basilica di San Marco, una delle opere più importanti, più belle e più ammirate al mondo, debba andare sott’acqua anche se la marea è solo di 80 cm.?
Ma è mai possibile che non si sia in grado di trovare un metodo che fermi le acque all’ingresso e preservi gli stupendi mosaici che vengono costantemente corrosi dalla salsedine contenuta nell’acqua della Laguna?
Da decenni si dice che Venezia rischia di scomparire ma tutto quello che si è riusciti a fare dopo decenni di ripensamenti, scandali, corruzione e varia malavitosi è il sistema di dighe mobili alle bocche di porto denominato MO.SE.
Di biblico ha tutto: i tempi di progettazione e di costruzione, i costi, l’immane corruzione che si è sedimentata intorno e, naturalmente l’assonanza con il profeta “estratto dalle acque”.
Oggi: 8 dicembre 2020 (anno orribile e bisestile), festa dell’Immacolata, la città è stata inondata dall’acqua alta, ma le dighe non si sono alzate a proteggerla. Come mai?
Sembra, da quanto ho letto che chi doveva “struccare el boton” non l’abbia struccato perché il meteo non prevedeva il vento e la pioggia che si sono poi verificate…(?) e ci aggiungo anche un (!).
Cioè come al solito la colpa è del bajon.
Ma, mi chiedo ancora da profana, se il livello per azionare quel marchingegno è di 130 cm a che cosa serve se è già un livello sufficiente ad inondare la città? Ma possibile che le nostre grandi opere anche le più ingegnose, alla prova dei fatti facciano acqua da tutte le parti?
A guardare le immagini della Basilica allagata, mi è venuto da piangere di tristezza e di rabbia.
È incredibile che un’opera costata 8 miliardi di euro, ossia due volte quanto costerebbe il Ponte sullo Stretto, poi non funzioni per un difetto di “alert”.
Povera Regina Sposa dei mari, dalla vita millenaria! Con un dialetto dolcissimo, un tempo lingua franca del Mediterraneo. Ogni volta che arrivò in Piazza San Marco, è sempre una meraviglia! Un luogo unico al mondo.