La democrazia italiana: la Bella addormentata d’Europa. Chi la tiene in scacco preferisce lasciarla dormire, a lungo. Quando si sveglierà troverà la colazione pronta? O un paese cambiato al punto che lei stessa non lo riconoscerà?
Gualtieri e Conte o Conte e Gualtieri la tengono prigioniera nel castello e hanno buttato la chiave. Chi sarà quel principe che col suo bacio la desterà dal lungo sonno?
Non oso immaginarlo.
Ci sono tanti problemi, l’emergenza, il virus, la povertà crescente, la disparità evidente tra chi sguazza nell’oro e chi si arrabatta nel fango.
Non può durare, dura minga come diceva un celebre jingle di quando ero piccola.
Gli chiedono: che fine hanno fatto i miliardi di Bruxelles? Messi in cantina? Nel caveau di Chigi in attesa di essere usati da chi ha abbastanza sale in zucca da sapere come fare e perché farlo? Perché anche sul perché bisognerebbe discutere. Ecco la risposta di Gualtieri: ” “Il Recovery plan lo vedrete entro i tempi stabiliti per elaborare il Recovery plan”. Un capolavoro! Ma tutto il governo si basa sugli enigmi, sugli indovinelli, lo potremmo chiamare: il governo dell’Enigmistica che però non dura una settimana.
Si vuole davvero cambiare questo paese? renderlo più moderno ed efficiente, liberarlo dalle pastoie della strega Burocrazia, oppure, sotto sotto, ma neppure tanto, si preferisce che, come al solito, non cambi niente?
Propendo per a seconda. Conte, il rappresentante della “nuova classe politica” entrata con l’apriscatole in Parlamento per fare la “rivoluzione pacifica”, si sta rivelando (da un bel po’, anzi a dirla tutta io l’ho sempre “rivelato”) uno scalatore di montagne virtuali solo per poi poterle scendere con lo slittino.
Un arrampicatore senza attrezzatura che sta in equilibrio sul cucuzzolo del ghiacciaio con Gualtieri che tiene pronta la slitta.
Caro popolo sovrano, come ti sei fatto brutto, il virus ti ha fiaccato, terrorizzato, messo kappaò, sei alla frutta ma non di quella appena spiccata dall’albero ma di quella col verme. Tanto ormai ti mangi tutto, anche il verme.
E c’è anche chi va in giro per le strade della “Contea” a tessere l’elogio del “Conte” e dice che il verme è buono, anzi, buonissimo e che il premier non poteva trovare frutta migliore alla faccia del contribuente! Che bel verme!
Un popolo sovrano decaduto che si accontenta delle briciole.
Scioperano gli statali? C’è chi urla “Vergogna, potete scioperare perché siete tutelati e siete anche “mangiati” e ce la fate a protestare…mentre le Partite Iva soffrono, i dipendenti pubblici, sguazzano e fanno follie con gli stipendi garantiti per non fare quasi niente”(sic) …e le disparità aumentano e le diseguaglianze pure e la lotta tra il popolo divide il popolo e il Conte se la ride e prospera, li sul cucuzzolo del ghiacciaio con la slitta pronta per passare il gelido confine in caso (ma che caso?) di Rivoluzione.
Ci sarà la rivoluzione? E chi la farà la rivoluzione?
Intanto la principessa Democrazia dorme beata sul suo guanciale di pietra in attesa del Principe ( o perché no? della Principessa?) che la desti.
Beata lei!
Bella descrizione metaforica venata di amara ironia, di una democrazia già malata di per sé, che colta di sorpresa dall’aggressione micidiale del virus, oggi boccheggia di fronte la sua seconda ondata, largamente prevista.
Tutto vero, i balbettamenti del Governo, le spaccature sugli interessi da difendere, l’astio fra non garantiti e garantiti, una condizione di semi disastro, che ci ha condotto in una china difficile da risalire e che rischia di precipitarci nel baratro.
“Si vuole davvero cambiare questo paese? renderlo più moderno ed efficiente, liberarlo dalle pastoie della strega Burocrazia, oppure, sotto sotto, ma neppure tanto, si preferisce che, come al solito, non cambi niente?”
Anch’io propendo per la seconda ipotesi, ma qui non c’è neppure il tentativo, di leopardesca memoria, di cambiare tutto perché non cambi nulla.
Qui si torna solo indietro, si ritorna al proporzionale e soprattutto si ritorna alla vecchia DC.
Risposta
La “vecchia DC” è più “giovane” che mai.
Off topic ma anche off limits
è successo a Milano l’ennesimo femminicidio plurimo, uomo accoltella moglie sessantenne e suocera novantenne, e già che c’era anche il gatto. Poi prova ad uccidersi ma si scalfisce appena e chiama l’ambulanza per le due donne il gatto e per sé. Non gli è bastato il “cuore” quando è toccato a lui!
Noto pochi commenti. I permalosi sono rimasti muti? Beh, certo, capisco, un bel tacer non fu mai scritto, letto o taciuto.
Ma che caspita dico, scrivo, narro? Beh si insomma ci siamo capiti, ho detto la mia, non sempre si ha voglia di parlare, di questi tempi poi…meglio tenere la bocca chiusa potrebbero entrare “estranei”.
Sul “verme” che devo dire? A me questo governo mi sta sulle… mele, si può dire? Chissà se la nostra intransigente me lo passa… si?
Risposta
si, si…