Mi faccio piacere l’autunno
anche quest’anno.
Mi sembra normale che sia
l’autunno di sempre.
Ma non è.
Le foglie sui rami ingiallite
o intorno ai miei piedi in giardino
hanno i colori di sempre
non sono diverse.
Eppure non è come sempre.
Mi faccio piacere l’autunno che vola
che presto sarà ancora inverno.
E guardo gli alberi ricolmi di foglie
ancora pendenti dai rami
la spia della luce che filtra
che illumina il giorno.
Mi piace l’autunno quest’anno
mi piace ancora di più.
Si coglie nell’aria al tramonto
quel pizzico di frenesia
che è vita che è gioia
che è quello che importa.
Di più.
Guardare il tramonto
e sognare di notti stellate
e di nuvole che corrono
e di cieli che si aprono
e di bambini che ridono.
E mi piace ancora di più
quest’anno l’autunno.
Di più.
Certo ogni stagione ha la sua peculiarità che la rende unica, e il mutare delle stagioni fa parte del ritmo che misura la nostra vita e segna tutta l’esistenza.
A cominciare dal susseguirsi delle notte e del giorno, a seguitare col ciclo lunare e dalla maree e con l’inseguirsi delle costellazioni nel cielo, per finire dai gesti di ogni giorno e dal battito del nostro cuore.
Così nella poesia le foglie ingiallite, i tramonti, l’autunno che vola, la premonizione dell’inverno che presto verrà, si ripetono uguali a se stesse, ma sempre diverse, e quel “di più” siamo noi, con la nostra singolarità che ci distingue dalla altre, e nel contempo ci accomuna nel mistero delle vita, altro ritmo cosmico che ci accompagna.
Risposta
bella interpretazione.
Anch’io di più! Questo autunno è particolare, ma vogliono togliermi la felicità di un acero mezzo rosso mezzo giallo e arancione? E le foglie a terra che scricchiolano sotto i piedi? Ci vado anch’io per alberi e per vie silenziose e alberate con mucchietti di foglie sottostanti prima che le portino via con quei maledetti soffiatori spaccatimpani (e anche altro). Ma si anch’io non ci voglio pensare che questo autunno non è come gli altri. Va bene? L’autunno è sempre autunno e nessuno ce lo deve rovinare!
Risposta
di più…
Autunnna, non so bene perché ma per me L’autunno è femminile, comunque questo pistolotto senza alcuna pretesa mi è venuto alle 4 di mattina sperando di riprendere il sonno scomparso…
Ottobre così triste e malinconico se pur ricco di colori caldi e avvolgenti con l’aria frizzante e giocosa del mattino che ti circonda,ti stuzzica, ti risveglia dal torpore della notte, a volte placida e indifferente, a volte impetuosa e irriverente.
Soffia, sbuffa, gira e rigira fa una giravolta la fa un altra volta, dispettosamente gioca come una bambina, si diverte a ballare con le foglie cadute silenziose come piume a terra, alla fine di un ciclo vitale che già si prepara alla sua rinascita.
Autunna tempo di gestazione di una rinnovata ma sempre unica vita, apparentemente sempre uguale nel suo infinito riproporsi, con movimenti lievi e impercettibili si sveste dolcemente scivolando in un lungo letargo rigenerante …
Risposta
E va bene…Autunna, originale e per niente “pistolotto”, anzi poetica…bella, insisti.
Si, ma come la mettiamo con l’inverno, solo soletto al maschile?
Scherzi a parte, originale e piacevole visione di una stagione che come una donna seduce.
Risposta
quote azzurre, no?