L’11 non è un buon numero per i cinquestelle (il loro anniversario). Non lo sarebbe neppure il 5 perché, come è noto (!), negli arcani maggiori il numero 5 rappresenta il Papa. Ma chi è oggi il “Papa” del Movimento?
Grillo, Casaleggio junior, DiBattista?
Da “la polita senza soldi” alla politica dei tanti soldi e dei sussidi e della rincorsa al potere. Il classico dei classici.
Ma, dice Davide Casaleggio che il padre lo aveva previsto, il fondatore lo sapeva che il potere corrompe ed infatti il potere ha corrotto nonché rotto il movimento e un po’ anche chi ne osserva le contorsioni.
Insomma, diciamolo francamente: il movimento ha rotto! Anche le scatole.
Non vogliono pagare la cifra stabilita per il mantenimento della piattaforma? Si ribellano al diktat del figlio del fondatore di non diventare Partito?
IL figlio del fondatore non ci sta a scomparire dietro le quinte dopo che il padre ha messo in piedi la Barakka. E Grillo che fa? Grillo pensa a demolire il Parlamento e a tweetare “siamo pazzi” e a farsi crescere la barba per dimostrarsi il saggio della compagnia. Almeno in apparenza. Un comico pazzo saggio insomma, che equivale ad un movimento partito.
Perché loro,i cinquestelle sono nati movimento ma ora si riposano. Alla grande.
Mah, come finirà non si sa ma finirà…prima o poi dovranno decidere se festeggiare la nascita del Movimento o quella del Partito. Un bel problema!
Io direi una cosa: si dividano, DiBattista e Casaleggio: Movimento, tutti gli altri Partito e chi li ama li segua. E dividano anche la torta, la fetta più grossa a DiMiao che rifonderà i Cinquestelle assieme a Conte, una fettina ai CasaDibba che si spartiranno i dividendi. E a Grillo?
A Grillo niente torta, sta diventando troppo grasso, lo zucchero gli fa male. Meglio che si metta a dieta stretta.
E si tolga per un po’ dai piedi, lasci che i grillini sbaglino da soli alla grande. Lo stanno facendo benissimo. Ormai sono emancipati. Si emancipi anche lui e si divida e fondi il suo movimento privato.
Molto privato. Proprio off limits.