L’arbitro mi ha subito ricordato Picchiatello di Jerry Lewis, forse per via degli occhiali o per quell’aria finta ingenua e non sembrava molto “imparziale”.
Certo che il primo duello tra i due contendenti alla Casa Bianca è stato davvero poco edificante, tanto che la stessa sembra diventata Rossa dalla vergogna.
Non si era ancora visto un match cosi tra due personalità di quel rango. Oh, ragazzi, siete candidati presidenti della maggiore potenza mondiale. Uno uscente, l’altro, forse, entrante. Qualcuno dovrebbe ricordarglielo.
In molti hanno definito lo spettacolo in vari modi e non tutti lusinghieri. Io ne ho visto degli spezzoni, poi ho cercato di guardare la registrazione per intero ma devo confessare che mi sono addormentata.
Minimo erano noiosi, massimo inguardabili. Entrambi. Fossi stata in Biden sarei scesa dal baldacchino per strappargli il parrucchino (che è costato agli americani 70 mila dollari di parrucchiere all’anno ) e glielo avrei spiccicato sul muso.
Ma non si può fare. Di rilevante c’è poco, quel “shut up, man” di Biden e anche quel ” sei stato il peggior presidente che gli Stati Uniti abbiano mai avuto”, ma poi poco altro.
La definitiva ammissione che Trump sta dalla parte dei bianchi suprematisti, ma questo s’era capito da un pezzo, non è certo una novità e che altro? Accuse reciproche e malamente respinte da entrambi.
Biden si sente forse già in carrozza? Coi cavalli bianchi? Non ci riusciva ad essere meno ingessato? E’ comprensibile, Trump interrompeva e parlava e sembrava una pentola di fagioli che ribolle…ma lo si sapeva.
Ma che strategia ha Biden per affrontarlo nei dibattiti? Quella di cercare di ignorarlo e di parlare rivolto alle telecamere come se non ci fosse? Non credo sia quella giusta. Deve rivederla, magari farsi consigliare dalla sua vice, Kamala, secondo me, lo avrebbe steso al primo round.
Ci voleva una donna, tosta, determinata, fiera e battagliera, che ricordasse al presidente la lunga fila di denunce che lo aspettano al varco da parte delle tante donne che ha trattato come “bene di consumo”, come “merce da take away”.
E gli ricordasse le tasse che ha evaso e le famiglie che ha diviso alla frontiera e i tanti morti che l’America deve seppellire tutti i giorni a causa di della pandemia che lui continua a sottovalutare. E le infinite bugie che racconta ogni giorno agli americani. E poi, dovrebbe ricordargli che è un personaggio petulante ed arrogante che sta portando l’America a farsi detestare nel mondo intero. Altro che “great again”.
Un uomo detestabile, un presidente impresentabile un’ America su una china sempre più pericolosa, sulla quale, se vince ancora, questo Piripacchio ritinto, potrebbe trascinarci il mondo intero.
Democratici americani la sveglia è suonata da un pezzo, buttatevi giù da letto. Potrebbe essere l’ultima chiamata.
P.S. Però devo aggiungere che la distanza di stile tra i due resta siderale e che mi auguro che Biden vinca tutte le prossime sfide, magari meno impacciato e più sicuro di sé e che questa venga messa in archivio come la prima non esaltante ma forse giustificata dalle tante aspettative. Forza Joe.
A me Trump non piace, ma neanche Biden che si presenta come una riedizione scialba della gestione Obama.
Preferisco uno che mi minaccia faccia a faccia piuttosto che uno che mi colpisce alla schiena, come ha fatto Obama nei confronti dell’Europa e, in particolare, dell’Italia.
Risposta
cioè? Circostanziare prego.
Ieri maratona televisiva per trasmettere il match storico (ormai tutto è storico, anche un colpo di tosse, purché sia utile a propagandare un politico di una spanna appena superiore agli altri) tra Biden e Trump (precedenza al leader demo, solo per evitare cacofonie) condotta da Mentana su La7.
Confesso che ero stato tentato di sottopormi al sacrificio di sonno, non tanto per ascoltarli (difficile già capire la lingua, figurarsi in un dibattito acceso) quanto per osservarli, visto che l’immagine, oggi, vale molto più di ciò che si dice: l’immagine non mente, le promesse valgono quanto quelle di un marinaio.
Poi, dopo lunga attesa in cui ho intervallato la visione dello studio di Mentana e i vari esperti politologi dall’eloquio soporifero, con la visione, ben più allettante, di un film con una Catherine Deneuve dirompente, mi sono arreso perfino alla bellezza dell’attrice, e augurando “buonanotte ai suonatori”, sono andato a dormire.
Ma a quanto pare, non ci ho perso niente (solo due ore di sonno), i due hanno fatto flop, come da canovaccio già noto, insulti e accuse, interruzioni, dinieghi, dondolii della testa, sorrisi sardonici, tentativi di delegittimare l’avversario. Uno sfondo anonimo si adattava perfettamente ai due pretendenti alla guida degli Usa, seminascosti dietro il loro palchetto, ugualmente vestiti (solo le cravatte differenti ma rigorosamente regimental) e ugualmente noiosi.
E l’immagine?
Sfocata per entrambi.
Risposta
nulla da aggiungere direi è stato cosi anche per me, ma alla Deneuve ho preferito una scoppiettante Marilyn in Gentlemen prefere blondes (gli uomini preferiscono le bionde).
Obama ha sempre predicato la pace, ma ha portato guerra, col, pretesto degli interventi umanitari. Trump fa l’aggressivo, ma durante la sua gestione non ha mosso guerra a nessuno.
Obama ha fomentato le “primavere arabe” per portare la democrazia nell’Africa mediterranea e nel Medio Oriente. Il risultato è che in nessuno dei Paesi interessati (Egitto, Algeria, Tunisia, Libia) è arrivata la democrazia. Ci sono state rivolte sanguinose sfociate in un nuovo regime autoritario, quei Paesi hanno avuto pesanti crisi economiche e noi italiani abbiamo avuto perdita di commesse industriali, mancati pagamenti di debiti, e ondate di profughi.
Obama ha appoggiato l’Ucraina contro la Russia. La conseguenza è che l’Ucraina è rimasta com’era prima, anzi, ha perso la Crimea, ha avuto una guerra e una crisi economica, non è entrata in Europa, e sta peggio di prima.
In compenso le sanzioni chieste dagli USA contro la Russia, e accordate pecorecciamente dall’ONU, hanno danneggiato le esportazioni italiane aggravando la nostra crisi economica.
Obama ha appoggiato la rivolta siriana contro Assad, ufficialmente per portare anche lì la democrazia, in realtà per privare la Russia della base navale di Tartus affacciata sul Mediterraneo.
Assad non è caduto, in compenso, grazie agli aiuti americani, è fiorito l’ISIS, con le conseguenze che conosciamo.
La guerra civile ha distrutto la Siria, danneggiando le imprese italiane che ci lavoravano e riempiendoci di profughi.
Le guerre iniziate dai suoi predecessiri (Afghanistan e Irak) non è riuscito a chiuderle. Ciò dimostra che non è possibile ottenere la pace attraverso la guerra.
Io francamente preferisco un America che si fa i fatti suoi, visto che la loro protezione (anacronistica perché nessuno più sta minacciando l’Europa) ci è costata cara.
Meglio un’America chiusa in se stessa che un America interventista che destabilizza il mondo senza ottenere nessun risultato positivo, salvo arricchire i produttori di armamenti.
Trump ha disinnescato la crisi coreana e si è disimpegnato militarmente dall’area, riducendo i rischi di future guerre. Le due Coree si arrangeranno da sole, come è giusto che sia.
Ha rinunciato agli accordi con l’Iran perché ha capito che dall’Iran non si poteva ottenere niente. Allora meglio averlo come nemico che come falso amico.
Tutto sommato, una politica più chiara e trasparente, e, a conti fatti, più efficace.
Risposta
Lenzini, grazie delle precisazioni.
non c’è dubbio che ci siano stati errori anche gravi in quei territori, ma dobbiamo considerare l’eredità lasciata da Bush junior, non certo facile da gestire. Per il resto l’amministrazione americana lo ha anche ammesso.
Ma attribuire ad Obama una cattiva gestione è una cosa ma dipingerlo come un “mostro sanguinario” è profondamente sbagliato.
Meno male che è stato solo otto anni altrimenti avrebbe provocato anche il Big one.
In quanto a Trump, la sua narrazione della politica estera, come quella interna, del tycoon (o anche il “tacon” che in veneto è uno pieno di debiti) è lievemente miope, a mio parere, però sono contenta che “non le piaccia”.
Lenzini, mi permetto qualche osservazione a quanto da lei scritto su Obama.
“Obama ha sempre predicato la pace, ma ha portato guerra”
Direi piuttosto che ha predicato la pace, ma non si è potuto sottrarre alla guerra. Purtroppo la sua politica di disimpegno dal Medio Oriente s’è scontrata con altre complicazioni che in parte l’hanno portato a fare marcia indietro.
“Obama ha fomentato le “primavere arabe”
Direi che ha sperato (non fomentato), come tutti i Paesi occidentali che quei popoli riuscissero a liberarsi dalle dispotismo dei tiranni, ma le rivoluzioni non sempre riescono al primo impatto. Lo sconsiderato intervento in Libia è responsabilità anglo-francese (con l’appoggio poco convinto, ma sempre appoggio di Berlusconi), non possiamo addebitarlo a Obama, né tanto meno possiamo addebitargli le conseguenze economiche negative per l’Italia.
“Obama ha appoggiato l’Ucraina contro la Russia.2
Obama ha contrastato la politica imperialista delle Russia, non poteva restare indifferente.
“Obama ha appoggiato la rivolta siriana contro Assad”
Anche in quel caso la presenza delle Russia l’ha obbligato ad una politica contraddittoria, ma l’azione di contrasto all’Isis è innegabile.
“La guerra civile ha distrutto la Siria”
La Siria era campo di contesa di svariate fazioni, il danno non può essere attribuito solo agli Usa.
“Le guerre iniziate dai suoi predecessiri (Afghanistan e Irak) non è riuscito a chiuderle”
Ci ha provato, ma quelle regioni non si stabilizzano nel giro di due mandati, e il terzo mandato a Obama era precluso.
Ma perché non ricordare anche il grosso merito di aver dato assistenza medica ad una popolazione, quella Usa, che finora l’aveva sconosciuta?
E la politica di rafforzamento dei legami nell’area del Pacifico non solo con Giappone, Corea del Sud e Filippine, ma soprattutto con la Cina?
E l’accordo con l’Iran, con l’eliminazione progressiva delle sanzioni economiche imposte dai paesi occidentali, in cambio di una limitazione del programma nucleare?
Infine il fatto che gli americani gli abbiano rinnovato il mandato presidenziale, dovrebbe essere le migliore testimonianza che Obama, nonostante quegli errori di cui nessun umano può essere immune, sia stato un grande Presidente.
x Alessandro: ho letto con attenzione la sua risposta al commento dell’Ingegner Lenzini. Se rilegge le considerazioni che lei ha fatto, espresse peraltro con una sorprendente onestà intellettuale, si renderà conto che , alla fine, il giudizio globale che lei dà su Obama è negativo. Tante buone intenzioni, per carità, ma tutte fallite . Come le pagelle di certi ragazzi con insufficienze in tutte le materie, ma con una giustificazione per ogni insufficienza : è stato malato, non aveva ancora i libri, è timido nell’esprimersi e via dicendo. Come al solito , i benpensanti di sinistra si sono schierati fin dall’inizio dalla parte di Obama. Il fatto che fosse il primo Presidente nero degli USA li aveva eccitati. Sono certo che lei ricorderà che Veltroni partì in quarta per gli Stati Uniti senza neanche conoscerlo solo per baciargli la pantafola. Obama non se lo filò neppure, ma nonostante tutto Veltroni ritornò raggiante. Il suo commento è poi infarcito di spunti che, avendone voglia ed avendo un interlocutore adeguato, potrebbero essere discussi. Lei ascrive come successo di Obama la creazione di buone relazioni con la Cina. Ma per favore! Il Presidente cinese aveva capito al volo di avere di fronte un interlocutore un po’ ingenuo e giocò come il gatto con il topo. Chiunque abbia un minimo di esperienza professionale sa che i cinesi possono essere proficui partner commerciali, ma con tutte le cautele del caso. Trump l’aveva sempre saputo e seppe mostrare i denti ai cinesi che si sono ritirati latrando come un chihuahua. Naturalmente gli osservati anti trumpiani si guardano bene dal ricordare gli storici accordi tra Israele e gli UAE, ma questo rientra nella logica della sinistra più becera. Infine, sarebbe onesto che lei si ripassasse il paragrafo della guerra che Francia e GB scatenarono con Gheddafi ed il relativo ruolo per ricordare quello che veramente successe sotto la spinta inusuale e violentissima dell’allora presidente italiano supportato da tutti i “giornaloni”. Ma so che é fatica inutile
Risposta
Bianchi, questo non è un giornalone e neppure appartenente alla “sinistra più becera”, se lo legga per approfondire e scoprirà che la sua analisi sullo “storico accordo” tra Israele e gli UAE difetta, perlomeno di pressapochismo, quando, se mi permette non addirittura di forte e interessata miopia.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/17/medio-oriente-trump-reinventa-la-storia-e-gli-accordi-non-fermano-la-vera-guerra-quella-tra-israele-e-palestinesi/5934495/
da cui riporto una frase una frase ”
…”Il primo riconoscimento aperto dell’alleanza finora segreta di Israele con le nazioni arabe del Golfo e la volontà degli Emirati e del Bahrein di “normalizzare” le relazioni è un importante passo avanti per Israele in una parte strategica e redditizia del Medio Oriente. È un successo personale per Netanyahu che da decenni sostiene che Israele non deve fare concessioni ai palestinesi per aprirsi alla regione araba, basta “Peace for Land” ma “Peace for Peace”. Ma la “pace” che sta facendo è con paesi con cui Israele non ha mai combattuto, non si può fingere che quello sia il conflitto “arabo-israeliano”. Israele non combatte una guerra con un paese arabo da quasi 40 anni, l’ultima volta è stata nel 1982 con l’esercito siriano sul suolo libanese. I “nemici” confinanti sono ancora Siria e Libano.””
E che i cinesi si siano ritirati come un Chiuahua davanti a Trump, suona davvero un po’ forzato. Lo sa che cosa disse a XI un giorno il suo eroe? Che faceva bene a tenere i campi di concentramento, anzi, erano una bella cosa, per essere il presidente della più grande democrazia mondiale non c’è davvero male.Mi sa che il chihuaha era lui. Il “pelo” è del colore giusto.
Se Obama era ingenuo questo è un ballista come non si era mai visto sulla faccia della terra. Con tutto il rispetto per la faccia della terra.
Ed ora lascio ad Alessandro se vorrà risponderle.
Dubito che Trump si ricrederà sull’insenstata gestione della pandemia, ora che si è scoperto positivo e dubito anche che rifletterà sulla propria incoscienza nel non usare protezioni. E’ riuscito a infettare anche la moglie oltre che buona parte del suo staff.
Naturalmente io faccio gli auguri a tutti, ma oggi l’America si sveglia ancora più debole ed indifesa con un presidente in campagna elettorale e in quarantena.
Sarebbe da dire “God bless America” e anche il resto del mondo…
X Sra Gazzato : per prima cosa la invito a leggere i commenti con più attenzione. “Giornaloni” non era certo riferito al suo blog, nè ” becera sinistra” si riferiva a lei , che al contrario talvolta non si è fatta scrupolo di manifestare verso la sinistra una critica anche aspra. Per tornare alla questione Israele, è dalla risoluzione delle Nazione Unite del 1948 che i paesi arabi mediorientali hanno come ossessione quella di far sparire Israele dalla faccia della terra. Ci hanno provato con la forza , ma sia la Siria nel Golan che l’Egitto nel Sinai hanno prese batoste tali da fargli passare i grilli per la testa. Sapendo di perdere in campo aperto, hanno lanciato la strategia del terrorismo e , per attuarla , i ricchi paesi arabi hanno usato i Palestinesi. Cinicamente, gli arabi hanno cambiato geneticamente i palestinesi , trasformandoli da persone capaci, ragionevoli e competenti in un nuovo giovane popolo rabbioso e feroce. Quelli non più giovani, anzi vecchi come me, e che hanno battuto negli anni settanta il Medio Oriente , soprattutto Saudia Arabia ed i nascenti UAE, ricorderanno che i palestinesi, impiegati come accountants, specialisti di logistica e gestione, etc. , costituivano la spina dorsale di tutte le aziende arabo medioorientali. I palestinesi sgobbavano e garantivano il reddito delle aziende, ed i proprietari passavano all’incasso. Quando gli arabi hanno deciso che per combattere gli israeliani dovevano utilizzare i palestinesi, gli hanno dato missili da lanciare e pietre da tirare, fornendo loro il supporto economico necessario alle attività terroristiche. Strategia della tensione e odioso e vile terrorismo. Per eliminare, o ,meglio, per tentare di ridurre la mostruosa tensione tra i due popoli, la soluzione era quella di convincere i paesi mediorientali a smettere di sostenere ideologicamente ed economicamente i palestinesi. Si è cominciato con l’Egitto. E si é proseguito, in questa ottica, anche con gli accordi con UAE e Bahrain. Gli accordi con i paesi arabi porteranno ad un raffreddamento del confronto tra Israele e Palestinesi, per la semplice ragione che si ridimensionerà l’odio degli arabi verso Israele. E sfido chiunque a sostenere che nei grandi eventi medio orientali in cui é coinvolta Israele non ci siano coinvolti gli USA ed il suo Presidente, con relativo staff e Governo. Con tutto il rispetto l’articolo del Fatto è una chiave di lettura assolutamente ceffata. Non mi sorprende, perchè due giornalisti come Travaglio e Scanzi non hanno la più pallida idea di quello che succede fuori dai confini del nostro paese. Aspetto, come ha detto lei, i commenti di Alessandro senza ansia. Avendo imparato un po a conoscerlo. so già esattamente cosa dirà.
Risposta
Bianchi, non intendo sostituirmi ad Alessandro che se e quando vorrà le risponderà, la ringrazio per l’invito a leggere con più attenzione, ma non mi riferivo al mio blog quando parlavo di “Giornaloni” e “becera sinistra”, ma facevo riferimento al Fatto quotidiano.
In merito alla questione, mi intrometto solo per dire che nel suo precedente intervento l’enfasi che aveva messo circa i meriti di Trump nella faccenda, mi sembrava eccessiva e infatti anche lei in questo mi pare che la ridimensioni e volevo riportare la discussione su un piano più equilibrato, per il resto ci vorrebbe un espertone. Ma penso che attribuire meriti e colpe in una situazione tanto complicata sia per chiunque estremamente complicato.
Lei parla genericamente di “arabi” ma non mi pare che inserisca l’Arabia Saudita ,( non certo l’ultima arrivata) in questo clima “idilliaco” portato dalla recente intesa. Vedremo cosa succederà dopo le elezioni in America ma la vedo molto dura.
Bianchi lei vede tutto bianco o nero, l’infinita gamma dei grigi, le sfumature le sfuggono, e il modo in cui tratta la questione tra arabi, palestinesi e Israele, me lo conferma.
Tutta colpa degli arabi che avrebbero in odio gli isreliani e avrebbero aizzato i palestinesi contro di loro.
Con la stessa visione manichea si potrebbe dire tutto il contrario, ossia tutta colpa degli israeliani che da veri intrusi hanno occupato luoghi che la storia aveva assegnato ad altri.
Se la questione ancora non s’è risolta è perché ci sono colpe e giuste rivendicazioni da ambo le parti.
Però mi lasci dire, in parole povere, che la questione s’è incancrenita a causa dell’ostinazione di Israele di voler mantenere le colonie in terra palestinese.
Ps Visto che lei conosce le mie risposte, la prossima volta che mi interpella, le suggerisco di farsi lei stesso il “botta e risposta”, cosi lei se la canta e se la suona, e io risparmierei di perdere tempo.
Io vedo il riconoscimento di Israele come frutto del braccio di ferro tra sunniti e sciiti. I sunniti, avendo perso l’Irak e quasi perso la Siria, si sono avvicinati ad Israele (e contestualmente agli USA) in funzione anti Iran.
E Trump si è attribuito il successo dell’operazione (che in parte è effettivamente suo).
Quanto ad Obama, io non ho mai scritto che fosse una cattiva persona. Ho scritto solo che in politica estera è stato un incapace, perché non ha saputo prevedere le conseguenze delle sue iniziative, tutte finite male per tutti.
Prima di combattere l’ISIS lo aveva finanziato e armato in funzione anti Assad come a suo tempo gli USA avevano finanziato e armato i talebani contro i russi, secondo il principio semplicistico che “i nemici dei miei nemici sono miei amici”.
Gli americani amano fare proprie le massime dei grandi condottieri dell’antica Roma.
Anzi, il mio giudizio su Obama prescinde dalle sue qualità personali e da quello che ha fatto, o meglio ha cercato di fare, per il suo Paese. Quanto alla rielezione, non dimentichiamo che era un formidabile oratore.
Quello che io ho sostenuto è che l’Italia, durante il suo mandato, ha avuto solo danni, e anche gravi.
Molto più di quanto finora ci abbia danneggiato l’antipatico Trump.
Risposta
dunque se capisco bene, Obama un ipocrita, buono a niente gran parolaio e che ha fatto “danni anche gravi all’Italia”, Trump, al contrario è sveglio, capace, lungimirante, grande stratega in politica estera e ha fatto quasi del bene all’Italia (chiamando Conte Giuseppi, questo lo aggiungo io) anche se un po’ antipatico…anche questo un punto di vista (ognuno ha il suo).
No. Lei è andata oltre.
Su Obama, a parte la brutalità dei termini che ha usato lei, siamo d’accordo. Aggiungerei che è stato anche un presuntuoso velleitario convinto di rappresentare il bene contro il male, e alfiere del politically correct.
Su Trump non ho detto quello che ha interpretato lei. Penso che non sia una buona persona. E’ aggressivo, spregiudicato, un po’ ottuso e via dicendo …
Però, per lo meno, si è chiuso nel suo orticello e ha evitato di andare a sfruculiare e mettere zizzania in giro per il mondo, in particolare nel Mediterraneo e in Medio Oriente.
Durante la gestione Trump si è spenta la miccia della Corea, si è rotto l’accerchiamento arabo contro Israele, e nessuna nuova guerra è iniziata.
Probabilmente Trump lo ha fatto solo per favorire il suo Paese, non certo per aiutare il mondo (ma, nei fatti, neppure Obama ha aiutato il mondo, anzi …). Però i danni sono stati minori. Diciamo che ci ha lasciati in pace.
In un gustoso libretto di Carlo Maria Cipolla si teorizza che gli stupidi (e gli incapaci) possono fare molto più danno dei banditi.
Risposta
Lenzini
la mia era ironia, la sua è brutalità. Le ricordo che è stato liberamente eletto e liberamente riconfermato. Gli americani sono intelligenti solo quando eleggono uno come Trump? E Trump rientra a pieno titolo nelle teorie di Cipolla! Basti come esempio la sua “geniale” conduzione dell’epidemia (della quale lui stesso ora è vittima) e a quanti danni ha fatto. Ora che è toccato anche lui si ricrederà?
Io, da italiano, penso soprattutto a danni o benefici che ne sono venuti a noi italiani ed europei.
Quello che ha fatto per l’America lo giudicheranno gli americani. Non tocca a noi giudicarlo e non abbiamo neppure gli elementi.
Quanto alla rielezione, le ricordo che anche Bush junior è stato rieletto.
Bravo anche lui?
Il presidente uscente è in vantaggio, perché gestisce la campagna elettorale da una posizione di potere. Se poi il suo avversario è poco conosciuto, ancora più facile.
Risposta
inutile ricordarle che il virus arriva dalla Cina dunque difficile pensare che quello che succede in America non coinvolga noi europei,anzi direi quasi ridicolo.
In quanto a Bush, stendiamo un pietoso velo anche perché lei sa bene in quali condizioni è avvenuta la rielezione del pessimo Bush junior.
Parliamo del presente e lasciamo stare Obama che ha fatto del suo meglio e di fronte a questi due è un gigante.
Trump non è in vantaggio, Biden lo supera e ora che è malato la Casa Bianca è nel caos. Dire che è stato imprudente è davvero poco. Avrei altri termini ma li tengo per me.In quanto alla posizione di potere, non vi è dubbio che Trump la userà al massimo e al peggio, nonostante la malattia che gli auguro di superare brillantemente.
Quanto agli effetti della politica americana non mi riferivo alla gestione dell’epidemia, ma alle iniziative di politica estera (in particolare agli interventi militari) e di politica economica (dazi ecc…).
Se Bush fu rieletto per la paura del terrorismo, Obama fu rieletto perché il suo avversario repubblicano era una nullità, perché lui è un fantastico oratore, e perché è nero.
Obama forse ha fatto del suo meglio in buona fede (ma ho il dubbio che non sia stato insensibile alle pressioni delle lobbies delle armi), ma è indubbio che in politica estera ha fatto solo disastri. Un gigante incapace e maldestro.
Trump, invece, è stato una mala persona che però ha fatto meno danni all’Italia.
Risposta
che cosa intende dire quando scrive “perché è nero”? Direbbe mai che Trump è stato eletto perché bianco? (E nemmeno grande oratore ma solo bugiardo e evasore fiscale, oltre a tanto altro) E ancora, ma perché se il suo avversario era una nullità non solo è stato eletto ma rieletto (come lei afferma in un suo post precedente)?Ed essere un grande oratore non è un sempre un pregio, dipende da quello che si dice.
Se stiamo a guardare i presidenti americani che hanno “fatto meno danni all’Italia” allora siamo su un piano molto scivoloso e trovo che discutere su queste basi sia poco producente. Obama è stato un buon presidente con i difetti che hanno anche i più grandi. Trump è quello che sta dimostrando di essere e quello che era largamente prevedibile che fosse. Imparagonabile a chiunque altro e spero che gli americani lo mandino a casa.
x Sra Gazzato : Credo che lei scherzi quando pone la domanda : che cosa intende dire quando scrive “perché è nero”? Se la sua è una domanda retorica fatta per la schermaglia polemica, ci sta. Ma se lei la domanda la fa in buona fede, cioè con la convinzione che il colore della pelle non abbia giocato un ruolo fondamentale nell’elezione di Obama in un mondo irrimediabilmente “politically correct” bé mi lasci dire che c’é un po’ da preoccuparsi. Mi riesce difficile pensare che una pesona normale non si sia resa conto che essere neri od omosessuali non ti assicuri oggi vantaggi e simpatie fino a qualche tempo fa impensabili. Così come mi infastidisce che la gente vomiti di tutto e di più su Trump basandosi sul sentito dire o sulla scia del disprezzo che provano i pensanti ipocriti. Quei benpensanti che sbavavano per un Kennedy che cambiava amanti come io mi cambio le mutande ed addirittura ne condivideva una con il Ministro di Giustizia ( incidentalmente suo fratello). Se non fosse che lei è inamovibile in certi suoi convincimenti granitici ( il fatto che Trump sia il demonio è uno di questi ) le suggerirei di passarsi una decina di giorni in qualche posto degli USA, come Pittsburgh, per esempio, dove ci sono gli americani veri che producono il reddito vero con un’industria dura e spietata come quella siderurgica.
Gente che ha trovato in Trump il primo presidente che si è occupato di loro, altro ché dei fichetti liberals di Manhattan o gli snob-nasodiritto d Boston. Trump é l’unico che ha messo al loro posto i cinesi, ma i simpaticoni progressisti non immaginano neppure i danni e che gli agguati che i cinesi ci faranno. Ma che ne sanno ! L’unica esperienza internazionale di certa gente é quella di essere andata a Lugano a comprarsi cioccolata e sigarette.
Risposta
la mia domanda non è retorica, io penso che una persona vada giudicata per le sue azioni e non per il colore della pelle, il sesso o altro. Allora, per lo stesso motivo, mi spiega perché in Usa sono stati eletti sempre maschi bianchi? Dunque eletti “anche” perché maschi (prima di tutto) e bianchi, non secondario!
Risponda lei a questa domanda Bianchi (!). E’ certo che il colore della pelle abbia influito ma non è certo stato l’unico motivo e non certo il principale.
Ma la domanda dovrebbe essere: perché sempre bianco e maschio e mai o quasi (parte Obama) donna o nero? Allora, per lo stesso motivo i maschi bianchi sono stati scelti anche per questo!
E in che film essere nero o gay è un privilegio? E si ottengono benefici per questo? Mi pare che sia proprio il contrario.
In quanto alla politica anti Cina di Trump, non è che una delle sue belle e propagandate pensate per ottenere voti e consensi, poi è tutto ancora da vedere. Non lo giudico in base al sentito dire ma a ragion veduta. O lei vuole dirmi di averci vissuto insieme un lungo periodo? E non penso affatto che sia il Demonio, ma una persona del tutto inaffidabile e inadatta a quel ruolo per una montagna di motivi che non sto ad elencare.E se volesse informarsi esiste ormai un’ampia letteratura sul caso.
Solo un esempio recente: la sua passeggiata in macchina per salutare i fans ieri mettendo a rischio chi sta in macchina con lui. Ma allora dobbiamo credere alla sua malattia o ci sta prendendo tutti in giro? E se è veramente malato perché fare quella apparizione da incosciente?
x sra Gazzato : Lei mi domanda : MI spiega perché in Usa sono stati eletti sempre maschi bianchi? Semplice : perchè si sono sempre candidati maschi bianchi . Non solo . La prima ed unica volta che si è candidato un negro, ha vinto e non è forse la mia tesi che, anche senza meriti particolari, se sei nero, vinci? E forse sarebbe stata anche la prima volta di una presidente donna se Hillary non avesse fatto tante di quelle cazzate che vinse Trump. Non fu Trump a vincere, fu Hillary a perdere. Uno degli errori micidiali di Hillary fu quella di ignorare ed addirittura insultare i colletti blu, cioè la gente che lavora. Tutta questa massa enorme di persone riconobbe e ritrovò in Trump qualcuno che si prese cura di loro. Francamente agli operai di Pittsburgh od ai farmers del Mid West importava poco se Trump avesse sfiorato il sedere di una modella. A loro interessava più riguadagnare la loro dignità, il loro potere di acquisto e qualcuno che mettesse a cuccia i cinesi che li stavano sodomizzando economicamente. Probabilmente, a novembre non sarà Biden a vincere, ma Trump a perdere. E finalmente non sentiremo più dei saputelli che non sanno neppure dove sono gli USA sparare a zero su un tizio che non ci ha fatto nessun danno.
Risposta
non vinci perché sei nero vinci perché sei Obama e se non si sono presentati neri o donne (a parte Clinton) ci saranno pure dei motivi o no?
E Hillary avrà anche fatto tante caz…ma se Trump non avesse tramacciato con i russi, forse sarebbe lei ora presidente. Lei ha perso ma lui ha visto sporco. Comunque se lei da scontata la vittoria di Obama solo perché nero allora la deve dare per scontata anche per qualsiasi maschio e bianco, anche quelle due prerogative evidentemente contano e ancora di più se non si sono mai presentati neri o donne (non c’era scelta)… E poco o niente altro. Non può negarlo. Ripeto non si può dire, secondo me che Obama ha vinto perché nero perché vuol dire sminuire o annullare le sue prerogative umane: cultura, competenza e quant’altro ha fatto di lui un ottimo presidente.
Trump non ha “sfiorato il sedere a una modella” ha fatto ben altro e ben di peggio e lei su questo è “giustamente” molto disinformato, si informi meglio e vedrà o forse pensa che uno che abitualmente molesta (se non peggio) le donne si meriti la presidenza degli Usa? Cos’è un titolo di merito per gli operai di Pittsburgh? E il tizio che non ci ha fatto nessun danno ha diritto di sedere su quella sedia solo per questo? Ammesso e ancora non concesso?
Io penso che una persona che ha un potere enorme come il presidente degli Stati Uniti deve essere una persona capace, soprattutto in materia di economia e di politica estera, perché se sbaglia in questi campi danneggia tutto il mondo.
A me poco importa se un mago del bisturi palpa il sedere alle infermiere. Se mi devo fare un’operazione difficile e rischiosa mi rivolgo a lui.
Lo stesso vale per il presidente USA. Deve essere una persona capace di portare dei risultati, non basta che sia bravo a prometterli e sia una persona irreprensibile. E lo si valuta dai risultati, non dalle battute su twitter.
Trump ha sbagliato sulla gestione del Covid, ma in politica estera è stato lui il gigante e Obama il nano.
Risposta
beh, certo,ha detto niente…e secondo lei la politica dei dazi imposta sui prodotti italiani ed europei non ci ha danneggiato? Ci ha fatto del bene? E meno male che si è fermato per ora, altrimenti andavano al 100%, bontà sua, aspetta di vedere se viene rieletto e poi, chissà…
In quanto a palpare il sedere, già di per sé comunque poco consono ad un serio professionista, anzi direi per niente, un presidente Usa che paga le sue ex amanti (a forza) perché non parlino, le minaccia e le paga con “hush money” preso dalle contribuzioni alla sua campagna elettorale (uno dei suoi avvocati sta scontando la pena in galera per questo), che ogni volta che vede una donna gli piglia(va) il ghiribizzo di usarla come una bambola gonfiabile fuori dai bagni o nei camerini dei supermarket, o negli aerei…ne ha oltre 20 di denunce di questo tipo…può considerarsi un gigante anche per la guerra che stava per scatenare con l’Iran, o ritirandosi dagli accordi contro il nucleare, o quelli contro l’inquinamento globale…uno che manderebbe i coccodrilli al confine col Messico per fermare i migranti, che mette i bambini in gabbia e li divide dai genitori…che si toglie la mascherina in pubblico sapendo di essere malato di Covid mentre l’America conta i morti…è veramente un gigante con g maiuscola anzi, maschilista. “L’invincibile” meno male che se lo dice da solo, cure speciali per lui eh? Uscito ancora convalescente, ma non doveva stare in isolamento? Un gigante di sfacciataggine|
Che fosse un gigante era una battuta.
Trump è uno str****. OK
Ma tra uno come lui e uno che mette il naso dappertutto mettendo a soqquadro il Mediterraneo, che è il posto dove noi viviamo e commerciamo, preferisco lui.
Le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni e anche la storia è piena di persone perbene che hanno combinato disastri in buona fede.
E non solo in buona fede.
Lei ricorderà che la guerra in Siria non si è conclusa a causa del veto di Obama riguardo al mantenimento di Assad al potere.
Ma che diritto hanno gli americani di valutare quale governo sia migliore per la Siria? Che imparino a pensare ai cavoli loro una buona volta ….!
Risposta
Lenzini, i “cavoli degli americani” Trump non li ha saputi fare, lasciando che il virus imperversasse sono morti in 210mila.
In quanto a Obama, che lei continua a voler contrapporre a Trump anche se i due non hanno niente in comune, questo articolo potrebbe (forse) chiarirle un po’ meglio le idee:
https://www.ilpost.it/2016/03/17/legacy-obama-politica-estera/
se, dopo averlo letto, rimane sulle sue posizioni, temo che niente possa farle cambiare idea. Io, certo, meno di altri. Se poi non ci riesce nemmeno Severgnini…
x Sra Gazzato : Sono colpito dall’odio che Trump suscita ovunque: sulla stampa, sui social, nei talk show, nei blogs, siano essi scintillanti cenacoli gestiti da star e giornalisti di primi grandezza oppure siano poveri ritrovi scalcinati di provincia frequentati da sfigati frustrati. Mi colpisce come certe tricoteuses sghignazzano sotto la ghigliottina senza sapere assolutamente niente di quello che succede al di fuori del loro cortile nè essere mai neanche state neppure in America. Non sanno niente e sbraitano. E’ un incendio su cui la sinistra versa ettolitri di benzina ed i beoti si eccitano. Naturalmente tutti si dimenticano che insultando Trump si insulta almeno la metà degli americani, etichettandoli come imbecilli totali che hanno eletto un mix tra Hitler e Paperino. E’ un atteggiamento presuntuoso che, per quanto odioso, potesse essere giustificato da gente retta, onesta, per bene e con la schiena dritta. Sfortunatamnte non abbiamo questi titoli :siamo governati da un Premier che l’anno scorso ha firmato dei Decreti Sicurezza che quest’anno ha bollato come sterco del diavolo e si è affrettato a cambiarli, stravolgendone il senso. un luminoso esempio di coerenza. E siamo il popolo in cuiquesti decreti sono stati approvati dal Presidente della Repubblica ( dico il Presidente della Repubblica e non pizza e fichi…) e che si appresta a smentirsi completamente e ad approvare l’esatto opposto. Io mi vergogno di questa gestione e di questa politica. Glielo hanno spiegato tutto questo alle erinni che sbraitano contro Trump? Oggi poi , l’ultima moda é scatenarsi sulla gestione della pandemia da parte del Mostro, applaudendo le nuove regole che hanno riapperto i porti e le porte a chiunque voglia venire qui. Con o senza virus. Ed io devo tenere la mascherina anche in casa. Naturalmente….. Buon Trump a tutti !
Risposta
senta Bianchi, lei ritiene che Trump sia geniale? Buon per lei, ma io ora le passo questo suo sfogo anche le sue illazioni circa le tricoteuses,le erinni, quelli che non sono mai usciti di casa, gli sfigati, i poveri di spirito…mentre tutti quelli come lei hanno davvero capito come gira il mondo, hanno viaggiato, sono eruditi e consapevoli, chiaro. Tutte cosette che butta li,cosi, ogni tanto “innocentemente”. Io non rientro certo in quelle categorie, ma lo stesso dico il mio parere: gli americani mi fanno pena, ma se c’è ancora chi lo vota pensando di fare il bene della nazione mi fa ancora più pena.
Ma la sua accorata (e non è il solo) difesa di quel personaggio per quanto mi riguarda è una battaglia persa.
Se non se ne va l’America e il mondo intero ne soffrirà le conseguenze. Sarà una occasione mancata.Altri quattro anni persi o anche molto peggio. Però mi fa piacere che questa volta non ha pensato di chiamare Obama in causa è già un passo avanti.
E poi le viene a dire a me queste cose del governo? O forse lei legge solo gli articoli che parlano di Trump e gli altri gli ignora perché cosi sembra che io sia d’accordo quando invece lo critico un giorno si e l’altro pure?
PS: Lo vada a dire all’interessato quello che scrive qui da me sul suo conto, io i pettegolezzi li detesto, mi sembrava di essere stata chiara.
x Sra Gazzato : Sarebbe interessante sapere da cosa lei ha dedotto che io considero Trump “geniale”. Mai detto una cosa simile. La prego di non usare la sua creatività per interpretare le opinioni degli altri. Un’altra cosa che lei non ha capito pienamente è che io non difendo Trump. Io semplicemente contesto tutti i pecoroni che , intruppati, seguono le direttive politiche di odio verso il Presidente americano senza sapere veramente perché. Scommetto che la leggendaria ” casalinga di Voghera” non sa nemmeno che l’Europa ci ha creato più danni con l’embargo alla Russia che non Trump con i suoi dazi , poi rientrati. E che sotto il regime di Obama la polizia ha ucciso più negri di quanti ne siano morti con Trump e che il casino nel quale vive il nostro paese è stato causato da un Presidente che non era Trump. Quello che non mi piace é sentire sparare giudizi e sciocchezze da chi non sa niente o sa solo quello che altri vogliono che creda. Se poi veramente é convinta che la eventuale rielezione di Trump sarà una catastrofe, bé cerchi di tranquillizzarsi e si tenga lontano dagli Stati Uniti. Per quanto riguarda il suo criptico p.s. non si preoccupi. Avevo già trasmesso all’interessato le mie perplessità e gli ho anche ricordato che nel recente Festival della Comunicazione é scivolato su un paio di bucce di banana. E su questo punto abbiamo avuto uno scambio di opinioni diretto. Come vede , anche in questo caso la parola “pettegolezzo” c’entra come i famosi cavoli serviti alle cinque del pomeriggio come merenda.
Risposta
Anche lei dovrebbe leggere più attentamente quello che scrive, non avrà chiamato genio Trump, ok, allora come spiega questo suo accanimento contro Obama per “spiegarci” tutte le sue “malefatte? Non difende Trump, ok, ma ho come l’impressione che non tenga neppure per Biden, oppure ho ancora interpretato male il suo pensiero? Lei chi vorrebbe vedere su quella poltrona, ancora Trump? O forse Richard Gere? Se lei non vuole sentire “sparare giudizi” non li stia a sentire, ma lasci a chi non la pensa come lei il pieno diritto di esprimere le proprie opinioni. Lasci stare le casalinghe di Voghera, espressione sgradevole e maschilista. E se vuole contestare i “pecoroni intruppati” si rivolga direttamente a loro, qui non se ne vede manco l’ombra quindi perde solo il suo tempo.
Obama doveva risolvere il problema dell’odio razziale in America? Facendo miracoli? Non ci è riuscito? Vero, ma neppure Trump, anzi lui, con certe sue dichiarazioni nero su bianco, semmai , lo fomenta.
IL mio PS era criptico? Bene, allora se lei vuole parlare di ( o con) Beppe Severgnini lo fa nella sede opportuna, non è questa. E se aveva già avuto col famoso giornalista “uno scambio d’opinioni diretto” che bisogno c’era che ne parlasse qui?
Signor Bianchi, quando e se avrò bisogno dei sui consigli, eventualmente glieli chiederò. Le ricordo che qui le regole le faccio io, lei si attenga semplicemente a quelle ed eviti polemiche inutili.
Ho dato una scorsa all’articolo che mi ha linkato e non ho cambiato parere.
Quell’articolo ripropone tutte le buone intenzioni di Obama, i suoi buoni principi, la sua cultura e tutto il resto, che io gli ho sempre riconosciuto.
Secondo questo approccio si potrebbe giustificare anche l’idologia comunista e perfino quella fascista.
Il fatto è che, quando una cura, anche se fatta con le migliori intenzioni e nel migliore dei modi, fa peggiorare le condizioni del paziente, il medico la deve interrompere e cambiare.
Non è un medico bravo se insiste che la cura è buona e la colpa è della reazione del paziente.
Obama ha continuato per 8 anni a somministrare le sue cure, giuste per principio, che però facevano più male che bene.
Mi elenchi lei un problema internazionale che è stato risolto durante la gestione Obama.
L’accordo con l’Iran sul nucleare? Ma è veramente da ingenui pensare che l’Iran lo avrebbe rispettato.
Sul piano dei principi, siamo tutti d’accordo che la politica di Obama era bella, molto più di quella di Trump, ma, nei risultati, è stata molto più dannosa per il mondo.
La Siria tutto sommato non stava così male sotto Assad, come l’Irak non stava così male sotto Saddam. Ora sono due Paesi distrutti dai bombardamenti e con un’economia inesistente. Obama ha fatto lo stesso errore di Bush junior.
E, a voler pensare male, insisto che c’è un elemento comune che lega i presidenti guerrafondai (Bush junior in testa) ai pacifisti dichiarati (Carter e Obama).
E’ la pressione delle due lobbies tra le più importanti degli USA: quella dei petrolieri e quella dei fabbricanti d’armi, capaci di far eleggere o non far eleggere un presidente.
E quelli chiedono speculazioni sul petrolio e guerre.
Risposta
Lenzini, non credo che lei abbia letto, l’articolo, forse ha dato una scorsa al titolo e poco più, comunque il ritiro unilaterale dall’accordo sul nucleare da parte di Trump lascia aperti tutti i peggiori scenari:
https://www.ilpost.it/2018/05/08/trump-accordo-nucleare-iran-ritiro/, non certo una mossa da grande statista.
Per quanto riguarda poi il suo commento, non sono d’accordo manco con le virgole. Obama ha lasciato un paese che gli americani ritroveranno molto peggiorato dopo che Trump avrà lasciato la poltrona a Biden. Non solo in termini economici ma anche morali, etici e soprattutto sanitari: un vero disastro!
E non solo per l’America ma per il mondo, da quando c’è lui è un po’ più inospitale e fa anche un po’ paura. Ma la mossa di Pelosi per quanto mi riguarda è sbagliata (ricorrere al 25esimo emendamento per motivi di salute), devono lasciare che continui la campagna elettorale e la perda alla grande come si merita uno come lui.
X Sra Gazzato : Se non s’é capito, io non “tengo” né per Trump, né per Biden, né per Richard Gere ( incidentalmente : complimenti per la battutona!). Sono già abbastanza preoccupato per il capo del Governo del mio paese per farmi anche gli affari degli americani. Dovendo scegliere ,però,preferirei un Presidente che non venisse a fare il bullo nel Mediterraneo con i suoi aeroplanini e che facesse abbassare un po’ la cresta dei cinesi. Io appartengo a quella categoria di mattacchioni che condividono il disprezzo dei diritti umani del presidente Xi Jnping.Se poi al nuovo presidente gli dovesse scivolare l’occhio sulle curve di qualche splendida modella americana, va bé , me ne farò una ragione. Chiuderò questa discussione stucchevole , ricordandole che é stata lei ad introdurre Severgnini nel discorso, non certo io. Ha voluto citare un articolo del nostro….
Risposta
Io ho citato Severgnini parlando con Lenzini che sa bene a cosa mi riferisco (una sua lettera su Italians n.d.r.), lei che c’entra? perché si mette in mezzo? Non ci interessano i suoi rapporti coi giornalisti, anzi non ce ne può importare di meno! Lei sta superando i limiti! Stia con chi le pare anche con Belzebù, questa discussione è durata fin troppo, la chiuda pure altrimenti ci penso io.
Il suo articolo tende a giustificare quello che è successo, ma, secondo me, non fa neppure un buon servizio ad Obama, presentandolo come un incapace vittima degli eventi.
Dire che ha fatto del suo meglio in un momento difficile è un modo poco dignitoso di presentarlo.
Stiamo parlando dell’uomo più potente del mondo che ha lavorato per 8 anni indisturbato, senza problemi interni, senza colpi bassi e senza richieste di impeachment.
Se non riesce lui a fare quello che va fatto, chi altri ci può riuscire?
I risultati sono stati negativi per l’Europa e soprattutto per l’Italia.
O anche lui seguiva il principio “America first” e se ne fregava di scaricare su di noi le conseguenze delle sue iniziative, oppure era un incapace che non sapeva prevedere le conseguenze.
Risposta
di che articolo parla? Dove si presenterebbe Obama come un incapace? Questo continua a dirlo lei con la presunzione di quelli che pensano di avere la verità in tasca. Invece che continuare a denigrare un presidente eletto democraticamente, che ha governato per 8 anni in un periodo non certo facile, che ha risollevato l’economia, che ha messo in piedi un sistema sanitario che Trump ha cercato in tutti i modi di demolire, che ha firmato accordi importanti sul clima e sul nucleare che Trump ha cancellato e che non avrebbe certo lasciato che la pandemia si diffondesse in questo modo irresponsabile, si informi bene su Trump e su tutto quanto è riuscito a combinare in questi quattro anni,su come è arrivato a prendere quella poltrona e come l’ha mantenuta nonostante le inchieste e l’ impeachment che ha superato licenziando chi poteva fornire prove delle sue malefatte e assumendo solo yes men (ridicoli) che lo aiutassero a coprire le sue magagne…e poi, si ricreda, la sua battaglia è inutile: Trump perderà con tutto il disonore che uno come lui si merita. E se non sarà ora, succederà molto presto perché l’America (e il mondo) non ne potrà più di un personaggio cosi losco.E lasci in pace Obama che non si merita di essere messo a confronto con un tipo simile.
La cosa che mi preoccupa non è che perda Trump.
Quello che mi preoccupa è che vinca Biden: un uomo di paglia in mano alle lobbies.
Mi aspetto una politica estera senza né capo né coda, e con nuove guerre “umanitarie”.
Risposta
uno dei due deve vincere e l’altro perdere, non si scappa da questa regola, se vince Biden (speriamo) perde Trump (speriamo), per ora Biden sembra (mi pare) 14 0 16 punti sopra, “l’uomo di paglia” sembra convincere di più gli americani più dell’uomo di terracotta e poi Biden ha l’asso nella manica, una donna come Kamala Harris, altro che quel cetriolo di Pence…e le donne hanno sempre una marcia in più. Trump, ormai, ha innestato la retromarcia.
Le donne, specialmente se di colore, hanno una marcia in più per portare voti al candidato presidente.
Nei fatti non mi pare che Hillary Clinton, Madeleine Albright e Condoleeza Rice abbiano fatto faville. Probabilmente hanno contribuito a far perdere al presidente le elezioni successive.
Risposta
Hillary Clinton Madelein Alright e Condoleeza Rice, rispettivamente segretario di stato di Obama e di Bill Clinton e di George W.Bush non potevano far perdere le elezioni ai presidenti che hanno servito in quanto tutti e tre a fine secondo mandato.
Non avranno “fatto faville” ma si sono assunte una carica da far tremare i polsi a molti uomini e spesso hanno preso decisioni impopolari che i presidenti faticavano a prendere e facendo poi ricadere gli insuccessi sulle loro spalle. Non tutto può andare per il verso giusto e anche le donne sbagliano, ma non si può dire che mancassero di iniziativa e di coraggio.