Tri…dico io…

Con la solita faccia, Conte risponde ai cronisti che gli chiedono come mai Tridico, il presidente INPS ha avuto triplicato lo stipendio ( quasi). E lui, il premier è visibilmente imbarazzato. Ma, no, è solo un effetto ottico.

Non sapeva nulla, se c’era ronfava, lasciategli il tempo di informarsi e poi, magari dopo una pennica, dirà la sua. Ma, dice con poca convinzione, anche fosse (ed è), Tridico prendeva poco era giusto aumentargli lo stipendio, lui approva.

Dunque sapeva o non sapeva? Ma che importanza può avere? Conte a volte non sa neppure chi è Conte e cosa fa e quanto prende, figuriamoci se sa chi è e cosa fa e quanto prende Tridico.

Tri dico io…questo passa il convento. Un premier che non sa,che ha troppe cose da fare, dategli tempo di informarsi e poi, eventualmente dirà la sua, sempre ammesso e non concesso che riconosca che lui è Conte, quel tale che da due governi a questa parte fa il premier di una larga coalizione prima giallo – verde e ora giallo- rosa.

Ma Conte, o almeno quel tipo che si andrà a informare se è veramente lui a guidare l’esecutivo (ammesso che sappia cos’è un esecutivo), dice anche a questo a Tridico,  magari anche tre volte:” lavora perbacco che stai a scaldare la sedia col tuo signor sedere da un anno e non hai fatto che casini”, ma questo lo pensa solo, ma quello che esce dalla sua bocca è molto ripulito.

Gli esce che non conta quanti aspettano ancora la cassa integrazione, fossero anche uno solo (ma sono molti di più) bisognerebbe alzare il sedere da quella sedia, darsi subito da fare.

E qui rimango ammirata dalla stupefacente maestria di questo maghetto della politica, un para…Silvan con tutti i para…metri: lui non sa, si deve informare, ma anche se fosse, lui non c’era, se c’era non c’era e se siete sicuri che c’era è solo una  (pia) ottica illusione.

Perciò, Tridico, padre del Reddito di cittadinanza, ha diritto, dopo aver tanto lavorato (abbastanza male ma questo è un dettaglio) ad avere uno stipendio “adeguato” e pure, ha diritto agli arretrati, cioè a centomila euro. Alla faccia di Salciccio Salvini che protesta ma aveva fatto mettere un suo uomo a vice di Tridico. Ma questa è un altra storia e usciremmo troppo dal seminato. E non solo, vista che l’Italia ormai è ricca sfondata (beh, più sfondata che ricca), si è preso pure una portavoce a 80mila euro all’anno (ma non sarà poco)?

Ora, per concludere, il ministro degli Esteri (stavo per scrivere Eteri), il quale ha fortemente voluto ‘sto Tridico li in quel posto, l’ha avuta ancora una volta vinta e noi invece… in quel posto. Non si starà tanto occupando di Affari Esteri, l’illustrissimo Luigi Di Maio ma di Affari Suoi, si e anche molto bene.

Ma…Zinga è contento di stare in coalizione, si sente comodo, non gli trema un pochino il pizzo della camicia a dover fare merenda con questi personaggi?

Ma no, Lui, MaZinga mica le sa queste cose, se c’era, non c’era o stava in regione e se non stava in regione stava…a pettinare i peluches.

10 commenti su “Tri…dico io…”

  1. Mariagrazia, hai il dono di denunciare le malefatte col sorriso sulle labbra, piacevole effetto che si trasmette anche in chi ti legge. Questo non significa che perdano di efficacia, anzi…
    “Castigat ridendo mores”, veramente appropiata la nota locuzione latina.

    Sto seguendo “Fuori dal coro”, condotto da Giordano, dove l’Inps e Tridico vengono messi impietosamente sotto torchio.
    Qualche esempio di come si sprecano i nostri soldi?
    Più di diciotomila vani appartenenti all’ente previdenziale sono sfitti, e intanto si cercano nuovi vani da affittare;
    tre immobili venduti al prezzo di uno; 100 milioni di euro preventivati per trasferimento archivi, etc.
    Non parliamo poi di inefficienze, come la cassa integrazione non pagata, la mancanza di controllo di chi percepisce il reddito di cittadinanza, o i lavori socialmente utili che chi percepisce il reddito di cittadinanza dovrebbe espletare in attesa di impiego: sono, più o meno… Zero.
    Intanto Tridico non lascia e non raddoppia, ma triplica gli emolumenti.
    E qui non ci resta che piangere.
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    Ho visto un pezzo anch’io, veramente vergognoso che non risponda al giornalista, non ha niente da dire perché si vergogna? Mah, di storture ne abbiamo tante in Italia e denunciarle è giusto ma questo è arrivato al seguito dei grillini che dovevano essere trasparenti come gocce di rugiada mattutina e invece ne combinano ogni giorno una, poi se ne vanno in auto blu, completo blu, torpedo blu a strafogarsi all’agriturismo di matriciane e supplì per parlare del futuro del movimento…futuro? Mi pare che ne abbiano avuto fin troppo di futuro e che lo abbiano investito bene, preferirei parlarne al passato.

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  2. La vicenda Tridico mi pare una tempesta in un bicchier d’acqua.
    I manager pubblici e privati, alla prima nomina, vengono remunerati in base alla posizione che occupano e non in base ai risultati.
    Il presidente INPS è una delle cariche più importanti di tutta la P.A. e quello stipendio è congruo.
    Se il suo predecessore aveva fatto il bel gesto, lui non era tenuto a farlo.
    I manager importanti si devono pagare in proporzione. Poi, se non vanno, si cacciano.
    Il PD, forte dei risultati elettorali, cerca la resa dei conti con i M5S e li ha attaccati tramite il suo giornale.
    Avrebbe fatto meglio ad attaccarlo sulla gestione del reddito di cittadinanza o sulla cassa integrazione.
    La questione dello stipendio e del momento infelice in cui se lo è aumentato sono questioni di lana caprina e pura demagogia.

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    si, Lenzini, d’accordo che bisogna dare a Cesare…ma non le sembra che tutta l’operazione sia perlomeno “opaca”? E che il momento richiederebbe invece maggiore trasparenza e sobrietà? E che gli “intrighi di palazzo” sono la cifra anche dei 5S che sono arrivati li col pretesto di farne piazza pulita?
    E non le sembra che Tridico abbia fatto abbastanza “errori da essere considerato perlomeno inadeguato? E invece che rimproverarlo lo premiamo?
    Perché non dargli subito quello stipendio se gli spettava? Era forse “in prova” per un anno e ora la prova è superata? A me parrebbe francamente di no.
    E di Conte che finge di non sapere? Anche li tutto normale? Forse le ho fatto troppe domande, ma mi fermo qui perché ne avrei anche altre…

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  3. Ci sono presidenti e aministratori delegati di aziende municipalizzate di Roma che guadagnano più di Tridico.
    Io non ci vedo niente di opaco.
    Sono procedure che sono state applicate anche per altri manager.
    Repubblica, ormai organo del PD, fa del complottismo speculando sull’ignoranza dei lettori in fatto di procedure della P.A.

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    se lei non vede nulla di opaco, buon per lei, ma che c’entra il presunto “complottismo” di Repubblica? O “‘l’ignoranza dei lettori”?
    Con questo ragionamento sarebbe da fare un bel falò di tutta la stampa. Ma, per fortuna, per ora non è previsto (per ora).

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  4. Mi pare chiaro che il PD, forte dei risultati elettorali che hanno visto tornare al PD molti elettori che erano passati al M5S, sta cercando di indebolire il suo alleato di governo.
    Repubblica è da almeno 20 anni che appoggia il PD.
    Più che fare un falò di tutta la stampa, bisognerebbe che i giornali che sostengono un partito e sono sostenuti da un partito lo dichiarassero. L’Unità, in questo senso, era un giornale onesto e trasparente.
    Repubblica era un giornale indipendente fino a metà degli anni ’90 e io lo leggevo. Poi, quando è arrivato Berlusconi, è diventato un giornale di sinistra.
    Si è chiesta perché il Corriere della Sera non ha trattato il caso Tridico?

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    io sono per la stampa libera, ma poi è chiaro che anche i giornalisti hanno delle idee. Sono i lettori “liberi” che devono fare la tara alle notizie.
    La sua “lettura” della storia di La Repubblica non la condivido. Ma può pensarla come vuole, l’andamento di un giornale dipende anche molto dall’editore dai direttori, dai vice direttori etc.etc. e in questi anni sono cambiate molte cose.
    Alla sua ultima domanda rispondo: no, ma se non lo ha trattato, ha fatto male a non farlo. Perché non lo critica come ha fatto con Repubblica o pensa che si faccia cosi?

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  5. Si trattava di una notizia scandalistica e strumentale, pubblicata solo a fini politici.
    Repubblica l’ho scelta come mio quotidiano appena mi sono trasferito da Grosseto per lavoro.
    Prima leggevo La Nazione perché avevo necessità di leggere la cronaca locale.
    Negli anni ’90 ho cominciato a percepire faziosità, eccesso di aggettivi, intenzione di condizionare il lettore, e sono passato al Corriere della Sera.
    In effetti, oltre che per motivi politici, Scalfari attaccava Berlusconi anche per una vecchia inimicizia personale tra editori.
    Comunque, io vorrei leggere i fatti e farmi le mie opinioni da solo.
    Quando leggo troppe opinioni, cambio giornale.

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    il presidente di un ente che eroga pensioni ( anche da fame) e contributi a chi non ne ha bisogno e che si triplica lo stipendio firmando la delibera da sé e pretende pure gli arretrati…sapendo che per dargli quei soldi in più bisognerà tagliare qualche servizio essenziale, in un momento nel quale sono richiesti sacrifici a tutti, lei la giudica notizia scandalistica? Lei legga fatti e opinioni o quello che le pare ma se la stampa non informa i cittadini di una cosa come questa, a mio parere, dovrebbe interrogarsi ogni giorno sul proprio ruolo.

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  6. Sia l’aumento dello stipendio di Tridico sia che se lo sia dato o glielo abbiano dato, magari nottetempo, nell’ombra , avvolti in un tabarro, non mi muove un pelo o, più volgarmente, non me ne può fregare di meno. Tutto il mio sdegno va al fatto che il Governo pagasse il responsabile dell’ Istituto uno stipendio annuo di circa 70.000 Euro / anno. Questo è uno stipendio accettabile per un buon capo area di un’industria che vende caramelle e cioccolatini. Qui stiamo parlando di un Governo di squinternati che paga lo stesso stipendio ad un tizio che gestisce un Istituto che eroga più di 200 miliardi /anno. E’ così che valutano professionalità e responsabilità? E provo, nei confronti di Tridico, che ha accettato, un risentimento profondo perchè uno che accetta una simile retribuzione di fronte ad una responsibilità così enorme, o é un…………. che in cuor suo sa di essere inadeguato. Stendo per pietà anche un velo sull’aspetto ed il decoro del nostro eroe, più simile a quello di un sensale di suini della Bassa Padana che di un professionista chiave per la gestione dei beni del Paese. Naturalmente la sua carica è politica ed ovviamente le notizie “politiche” vengono gestite dai nostri giornali con mille cautele, in barba alla missione di dover informare obiettivamente i lettori. Provate a leggere un giornale anglosassone : basta una colonna per capire anche le situazioni più complesse senza tanti giri di parole od equilibrismi dialettici. Naturalmente, trattandosi di politica, i giornali riferiscono con mille attenzioni i misfatti di un’altra Vispa Teresa che sta rovinando milioni di ragazzi e le loro famiglie. Ma si sa, l’Azzolina è 5S e dire la vera verità potrebbe aprire pericolosamente gli occhi alla gente ed il Governo potrebbe addirittura rischiare. Sarà pure brutale, ma ci vuole Feltri per avere un’idea delle porcherie perpretate dagli sciagurati che ci governano.
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    io leggo spesso i giornali anglosassoni più diretti e precisi, perché sento ormai una crescente insofferenza verso i nostri, senza generalizzare naturalmente. Ci andrei piano col sensale di “suini della bassa padana”, credo che nemmeno lui commetterebbe certe corbellerie, il commercio del suino è molto in voga e comporta molte responsabilità.
    In quanto alle corbellerie della Azzolina, non me la prenderei troppo con lei ma con chi l’ha voluta in quella posizione, gettandole addosso una croce della quale faticherà a dimenticare il peso. Non ho bisogno di Feltri, per farmi le mie idee.

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  7. Lenzini, l’Italia è uno dei paesi dove la classe dirigente è meglio pagata in rapporto ai lavoratori, ai tecnici, agli impiegati e ai quadri, godendo pure di benefit notevoli.
    Non sarebbe male che le distanze si riducessero.

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  8. Ok, ma non si può cominciare dai massimi dirigenti nazionali, che, come dice Bianchi, vanno pagati bene. Altrimenti, scegliere una persona e pagarla poco, vuol dire ammettere in partenza che è un incapace e loabbiamo messo lì a fare lo yes man.

    Ci sono tanti pseudodirigenti della P.A. che escono dall’ufficio alle 5 del pomeriggio insieme agli impiegati, che per fare qualcosa di minimamente complesso devono rivolgersi ad un consulente, che sbagliano e non pagano.
    Cominciamo da loro! Dalla fascia media, che è la più popolosa!

    E voglio aggiungere una provocazione. Tra i dipendenti pubblici italiani più pagati ci sono i giudici.
    E quando un giudice di corte d’Appello stravolge una sentenza di primo grado e poi la Cassazione annulla il suo verdetto, e questa cosa succede più volte negli anni, non sarebbe il caso di mandarlo a fare un altro mestiere.
    E un giudice che rifiuta la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, crea una tempesta politica e poi viene smentito dai suoi stessi colleghi, è giusto che continui a svolgere quel mestere e ad essere ben pagato?

    Un minimo di attenzione ai risultati sarebbe necessario. I manager pubblici, se fanno danni, a volte vengono rimossi. I magistrati, che giocano con la vita dei cittadini, mai!

    “Risposta
    C’è anche di molto peggio, se vogliamo un po’ dovunque. Nel caso in questione, si è trattato di una nomina politica, i 5S lo avevano all’inizio scelto per fare il ministro del Lavoro, ma poi, non potendo fare il premier, DiMaio ha preso lui quell’incarico e lo ha svolto malissimo. Quello è stato un onorevole “ripiego” ma è chiaro che si tratta ancora e ancora di “intrighi di palazzo” tanto vituperati dai grillini prima maniera, mentre quelli della seconda ci sono invischiati oltre la cima dei capelli.
    E spesso i dirigenti pubblici che hanno combinato solo disastri o quasi, se ne sono andati a casa con buon uscite milionarie o, più frequentemente sono rimasti al loro posto con un aumento dello stipendio. E molto raramente vengono rimossi, almeno fino a che non cambia il vento
    Come vede ci sono diverse cosette da riformare, ma al governo pensano a metterci le mascherine anche nei boschi e se potessero ce la metterebbero anche al cervello.
    Anche i magistrati vanno pagati adeguatamente per il difficile lavoro che svolgono e puniti se sbagliano. E questo già avviene. Ma la gestione della Giustizia non è paragonabile alla gestione di una qualsiasi azienda, pubblica o privata che sia.

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  9. Sra Gazzato : Nelle aziende private i dirigenti, in linea generale, sono di qualità e le loro retribuzioni sono quelle di mercato. L’Italia è un paese di trasformazione industriale ( non avendo risorse naturali) ed il fatto che galleggiamo con le più importanti nazioni industrializzate conferma la qualità dei nostri professionisti. L’export é il nostro punto di forza. Non appena si entra nel pubblico, od anche in società con quota di partecipazione pubblica, saltano tutti gli schemi ed ovviament il management è tutto un’altra cosa di quello privato. Non si accede a certe posizioni per merito o competenza, ma solo per appartenenza politica o per altre ragioni che nulla hanno a che vedere con la professionalità. Ricordate l’inquietante caso del fratello di Alfano, top manager di Poste Italiane? Il danno di questi “manager” è triplo : 1. sottraggono alla comunità soldi non meritati 2. fottono il posto a gente meritevole 3. creano danni economici al paese. Gli esempi non si contano: dall’Alitalia dove si sono spese delle fortune per rifare le divise alle hostess e non c’erano i soldi per il carburante, ai grandi “commis” e direttori generali dei Ministeri che sono i veri padroni dell’Italia. Prendete il ponte di Genova: Toninelli , De Micheli e tutta la banda stanno strepitando e portando con la loro incompetenza le Autostrade verso il baratro, ma vi risulta che ci sia almeno un geometra del Ministero Lavori Pubblici che sia incriminato per mancato controllo dei lavori che doveva fare ASPI ? Niente . Va tutto bene. Ma come può reggere un paese così? E i direttori generali del Ministero dell’Istruzione? ………….

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