Posso anche non essere d’accordo con le parole di Fausto Leali che ha chiamato “negro” il fratello di Balotelli, al GF Vip, ma dubito molto che il grande cantante lo abbia fatto con disprezzo e volesse essere razzista.
Certo un’uscita molto infelice, come quella su Mussolini, anche se non aveva fatto esaltazione del fascismo, ma detto una frase molto banale che si sente ripetere spesso (anche se penso che il “buono” sia largamente finito sotto le macerie del “cattivo”, ed è bene ricordarlo), ma spontanea e credo del tutto priva di discriminazione razziale.
Ma come può uno che ha avuto un enorme successo con “angeli negri”, una canzone magnifica interpretata magistralmente e che è ancora oggi un capolavoro, essere razzista?
https://www.youtube.com/watch?v=_0dcbhA0XH0
Piuttosto è uno che parla senza riflettere, poco opportunista, forse persino ingenuo a pensare che un simile “programma” non sia influenzato dai massimi giudici della società attuale e cioè i social.
Ma trovo che l’espulsione sia esagerata. Leali aveva spiegato a modo suo che non intendeva offendere e il fratello di Balotelli sembrava aver capito.
Ma il fatto era troppo ghiotto per non aver insinuato negli organizzatori l’idea di farsi paladini dell’antirazzismo e antifascismo e attrarre altra audience. In fondo Leali si era espresso come se si fosse sentito tra le mura di casa.Sbagliando però.
Quella “casa” non è casa sua e le sue parole sono state prese come uno sfregio inaccettabile e la sua libertà d’espressione è andata a cozzare contro il politicamente corretto che impera ormai ovunque da anni e che non risparmia nessuno.
Neppure un “mito” che, a mio parere, avrebbe meritato di essere magari redarguito e che gli si fosse fatto notare a pieno il valore delle sue parole in un contesto cosi seguito e che avrebbe dovuto evitare certe espressioni.
Ma l’espulsione lo trovo un “provvedimento” ipocrita anche se naturalmente, ripeto, non mi sarei mai espressa nel modo in cui si è espresso il cantante. Ed ora, francamente, dispiace vedere una persona come lui che fa parte della storia della musica italiana, cacciato senza appello da un reality tra i più seguiti, per aver detto qualche parola senza riflettere, etichettato sui social, con le peggiori ingiurie.
Io già non lo guardo da sempre, ma , direi: non guardate il GF Vip.
Meglio. L’ipocrisia è un “sentimento” che li dentro si taglia col machete.
Si, ok, ha spiegato Leali, ma chissà quante ne avrebbe sparate. E loro non lo sapevano? E lui perché ha accettato se non sa tenere la bocca chiusa quando serve? Smania da palcoscenico?
Comunque questi ci marciano e persone leali come Leali finiscono nella rete, oggi tutti parlano della sua espulsione e del programma.
Io qualche volta lo guardo e non mi sento in colpa ma riconosco che l’ipocrisia è a livelli alti, anche se, quella c’è un po’ dovunque.
Risposta
tutte domande pertinenti alle quali, però, non saprei cosa rispondere, si forse una miscela di ambizione, nostalgia degli applausi, da una parte e dall’altra…beh ci siamo capiti no?
Bella però “finiscono nella rete”…
Negro è una parola ambigua perché, nata per distinguere un’etnia da un’altra, ha via via assunto valore dispregiativo, sotto l’influenza dei paesi anglosassoni.
I vocabolari accettano entrambi i significati.
Non entro nel merito di quanto accaduto a Fausto Leali, sono fatti che si prestano a strumentalizzazioni e di cui è difficile appurare la verità.