Ieri mi auguravo che la scuola aprisse finalmente seppur con qualche problema.
Oggi devo leggere che alcuni bambini di un istituto di Genova, per mancanza dei banchi, sono stati messi in ginocchio davanti alle sedie a disegnare.Il governatore della Liguria che ha trovato la foto in internet, l’ha subito postata sul suo profilo denunciando la carenza dei banchi e la posizione scomoda, per non dire altro, di quei bambini.
I genitori lo hanno contestato dicendo che loro non sono in campagna elettorale e che i banchi sarebbero arrivati oggi, quindi si dissociano da quella denuncia e prendono le difese della scuola.
Può anche darsi che Toti abbia approfittato di quella foto per evidenziare le carenze della scuola e del governo che dopo sei mesi si ritrova con una classe in ginocchio davanti alle sedie che fungevano da banchi. Con tutta la retorica sui banchi monoposto fatta dai grillini, da Conte e dalla ministra Azzolina. Certo è che la situazione è penosa e vedere quei bambini inginocchiati a terra (che igiene!) da da pensare.
Ma le situazioni “strane” saranno anche state molte altre, in sei mesi come si poteva pensare e agire e decidere e programmare il ritorno in classe dopo la pandemia quando tutti sappiamo in che considerazione è stata tenuta la scuola in tutti questi anni da parte di quasi tutti i governi?
Quei bambini in fondo sono solo la punta di un iceberg mostruoso. Speriamo che oggi i banchi siano in classe e che possano sedersi e appoggiarvisi come si conviene. Resta però quell’immagine che avrei preferito non vedere. Ma possibile che sapendolo, la preside non potesse provvedere almeno dei tappeti o dei cuscini sui quali i bambini potessero appoggiarsi meglio che sul duro e freddo pavimento?