“Jo will bring us together to build an economy that doesn’t leave anyone behind.”
“Jo ci riunirà per ricostruire insieme un’ economia che non lasci indietro nessuno”.
Cosi parlò Kamala Harris la vicepresidente americana in pectore. Ha accettato il ruolo che le è stato offerto e lo ha fatto con tutta la determinazione che una donna è capace di mettere in un progetto in cui crede profondamente.
Per la prima volta l’America avrà una vice donna e di colore. Anche se, veramente a me Kamala sembra semplicemente un bellissima donna con un meraviglioso colore caldo di pelle.
Il “nemico” da battere è l’attuale presidente, quel Donald Trump che all’inizio della sua avventura sembrava un fantoccio tinto, con la tendenza alla battuta o tweet facile e una populistica visione del mondo che però, allora, non sembrava, almeno a chi non la vedeva. quella truce acredine per il mondo nel suo complesso e per tutto quello che non è prono ai suoi voleri, ai suoi capricci da star, alle sue idiosincrasie nei confronti della democrazia, della libertà di stampa e d’espressione.
Ora la storia sta per cambiare, dopo Kamala Harris anche Joe Biden ha fatto il suo discorso alla convention democratica, ha accettato di diventare presidente degli USA in uno dei momenti più difficili della storia e non solo di quella americana.
Ha promesso di riportare l’America a quei valori che sono fondativi della sua costituzione: uguaglianza e libertà e sopratutto possibilità e opportunità di crescita e di lavoro, per tutti, nessuno escluso. E ha promesso di fare una lotta serrata al virus e di garantire a tutti la prima cosa che un paese democratico deve garantire: la possibilità di curarsi e di proteggersi.
Quello che non ha fatto l’attuale presidente che ha, al contrario, lasciato che il virus si diffondesse e facesse tante vittime.
E poi ha parlato dei giovani che sono il motore del paese e ha parlato della loro forza trainante in tutte le battaglie per la libertà e la giustizia.
E ha detto che l’America deve uscire dal buio e rinascere nella luce.
Ha dedicato una menzione alla bambina di 6 anni di George Floyd morto sotto il ginocchio di un poliziotto ed ha ripetuto una frase che lei gli ha detto: ” Mio padre ha cambiato l’America”.
Joe Biden e Kamala Harris, insieme, potrebbero davvero cambiare l’America che Trump in questi anni ha devastato e riportarla a ritrovare la dignità di un paese che ha degli ideali democratici che possono essere un faro per il mondo intero e ridare dignità e possibilità a tutti nessuno escluso, soprattutto alle minoranze che soffrono.
Lo so che tutti promettono sempre gradi cambiamenti e grandi cose che poi non realizzano, ma questa coppia non ha promesso la luna ma ha dato l’impressione di voler lavorare a favore di tutto il popolo americano anche quello negletto e dimenticato dei sobborghi. Kamala Harris ha detto che per il razzismo non esiste vaccino ma che bisogna lavorare duramente per batterlo. E assieme al razzismo combattere ogni forma di ingiustizia e disuguaglianza. E lottare contro un altro grande nemico: il cambiamento climatico che Trump ha negato fin da subito.
E’ la sfida del secolo assieme a quella di sconfiggere un virus che sta cambiando l’ordine del mondo ma che può e deve essere arginato e sconfitto.
Inutile dire che io spero in queste due persone, so che non sarà per niente facile, anzi al contrario, sarà durissima, ma la mia impressione su di loro è estremamente positiva e ho la sensazione che con loro alla presidenza degli Usa, molte cose potrebbero migliorare nel modo intero.
Me lo auguro davvero e ci spero con grande fiducia. Il mondo intero ha bisogno in questo momento di ritrovare il cammino verso la luce. Cominciamo da qui e che Dio li aiuti e ci aiuti.
Anch’io apprezzo l’accoppiata politica Biden-Harris e spero possa vincere le prossime elezioni presidenziali, anche se non è scontato.
Certo un tramonto dell’era Trump, sarebbe più che auspicabile, il più potente paese del mondo non deve vivere in continuo conflitti con le altre potenze mondiali, né può lasciare che la propria popolazione debba rimanere scoperta nei riguardi della difesa della salute. Auspicabile come sempre una riduzione delle disuguaglianze, e delle tensioni razziali.
Data l’importanza degli Usa, facile dedurre che da tutto ciò trarrebbe vantaggio l’intero mondo civile.
X Alessandro : Davvero speriamo che Trump venga spazzato via dal vento! In fondo è stato l’unico degli ultimi Presidenti americani , sotto la cui Presidenza, non sia stata scatenata nessuna guerra, come invece è successo con tutti i suoi predecessori. E poi è imperdonabile che abbia fatto un accordo con il più pericoloso ed atavico nemico nucleare dell’America. Una vera vergogna! Speriamo che venga un altro Nobel della Pace come Obama che scateni le guerre ed i casini dappertutto, soprattutto in Nord Africa, di cui gli Europei, e noi italiani in particolare, stanno ancora amaramente pagando le conseguenze. Ah, però, che meraviglia l’orticello di Michelle alla Casa Bianca con quelle deliziose cipolline!
Risposta
Bianchi. mi fa piacere di sentirla più allegro del solito e che le vada di scherzare. Dunque a lei piace Trump? Guardi, mi rispondo da me, la “interpreto”, se non le dispiace, ma anche no: “ma quando mai? chi l’ha mai detto?, dove sta scritto?”, beh, se non sarà cosi, sono contenta di sbagliarmi, ci vuole anche uno che sostiene uno che divide ed impera…è la democrazia bellezza, ancora per poco però, almeno spero. E se non sarà cosi io non accetterò il risultato delle elezioni…
“speriamo che Trump venga spazzato via dal vento! ”
Bianchi, non esageriamo, non sia così drastico, si accontenti che abbia un voto in meno di Biden .
“Ah, però, che meraviglia l’orticello di Michelle alla Casa Bianca con quelle deliziose cipolline”
Vero? Vedo che se ne intende, è un vero buongustaio.
Però che sfacciato quell’Obama , non solo è nero, ma si permette una moglie coi gusti dei bianchi.