Purtroppo anche il piccolo Gioele è stato ritrovato, ma nelle peggiori condizioni. Non finiscono mai gli orrori di questo orribile 2020, sembra davvero una maledizione.
La scoperta (terribile) l’ha fatta un ex carabiniere e deve essere stato atroce.
Ora manca solo la prova del DNA, ma ci sono pochi dubbi.
Ma questa storia non finisce certo qui. Ora le indagini proseguiranno, come è giusto fino, almeno si spera, a scoprire la verità dei fatti, per come si sono davvero svolti.
La versione che sembra più accreditata è quella dell’omicidio – suicidio. La mamma, la povera Viviana avrebbe messo fine alla vita del suo piccolo e alla propria dopo esserci gettata da un traliccio.
Sembra, almeno da quello che riportano i giornali, che le cose siano andate cosi. Purtroppo, una vicenda atroce e che però presenta, secondo me, molti punti da chiarire.
Perché Viviana avrebbe scelto di andare a compiere questo gesto estremo cosi lontano da casa? E perché una donna, bella, giovane, intelligente e all’apparenza felice, si sarebbe ridotta ad arrivare ad uccidere la propria creatura e a mettere fine ad una vita che sembrava filare liscia, almeno fino a poco fa e a quanto riportano i giornali, poi, solo lei conosce la “sua” verità, ma lei non può parlare.
Purtroppo succede. Ci diranno gli esperti. Avremo mesi di spiegazioni e di analisi approfondite e ci spiegheranno come il cervello possa di colpo diventare una sorta di freddo e determinato aguzzino che ordina di andare oltre ogni logica e di compiere atti estremi.
Il lockdown avrebbe influito sulla psiche di Viviana, dicono, la paura e l’ansia determinate dal virus avrebbero ridotto una madre a sentire una minaccia cosi incombente su di sé e sul proprio bambino da indurla a sopprimere prima lui e poi a togliersi la vita? Ce lo diranno gli psichiatri se ciò è potuto accadere e perché e come.
Ma è terribile, inumano, insopportabile il pensiero di quelle due povere creature in balia della psicosi e che nessuno della famiglia sia riuscito a prevedere il dramma che stava per succedere (con tutta la comprensione per la loro sofferenza). Forse si poteva evitare, dico forse, se ci fosse maggiore condivisione e maggiore vicinanza e solidarietà e, e …ma spesso si vive da soli anche in una grande famiglia, con tutte le migliori intenzioni.
E non si riesce ad andare oltre la “cura” dei sanitari che possono quello che possono, ma non di più e forse, in questo momento con meno fondi del solito per affrontare queste problematiche.
Sempre, naturalmente se verrà confermata la tesi dell’omicidio-suicidio e non emergeranno altri risvolti che possano dare una piega differente a questa tragedia. E speriamo che davvero si conosca la verità, tutta la verità e che Viviana e il suo piccolo possano riposare in pace. E che la pietà stenda su di loro il velo amorevole del silenzio.
Suona però un po’ strano che proprio oggi dopo tanti giorni di ricerche con mezzi sofisticati, si sia riusciti a trovare quei poveri resti. E la squadra che cercava il bambino oggi si era mossa guidata proprio dal padre, uno squadrone di volontari determinati a trovarlo ed infatti lo hanno trovato.
Ma, mi chiedo, come sia possibile averlo trovato solo oggi, con l’intervento dei volontari cosi massiccio quando squadre di esperti hanno perlustrato la zona da giorni?
Beh, una spiegazione certo ci sarà e ce la daranno gli inquirenti e speriamo che si faccia piena chiarezza.
Tragedia umana infinita quella di Viviana e del figlio Gioiele, due vite stroncate in maniera violenta e orrenda, inconcepibile, qualunque sia stata la causa che l’ha prodotta.
Non mi va di fare ipotesi sulla dinamica e sulle motivazioni che hanno portato ad una simile negazione di ogni umanità, negazione che si ripete nel tempo senza soluzione di continuità.
È un fallimento, questo non esito a riconoscerlo, della società civile e umana, così come è organizzata, dove i valori giuda sono capovolti, dove regnano l’indifferenza verso i problemi, i dolori e le sofferenze del prossimo, impera la corsa al successo a qualsiasi costo, l’accumulo infinito delle ricchezze, l’imporsi sugli altri, ‘emarginazione dei poveri e l’infierire sulla debolezze del prossimo.
A questa terribile notizia se ne aggiunge un’altra: la morte di un bimbo di meno di due anni, fatto segno della ferocia di chi avrebbe dovuto amarlo, allevarlo, e pteoteggerlo, tragedia annunciata dalla denuncia alle autorità, denuncia evidentemente rimasta inascoltata.
Si può spiegare con la depressione.
Molti non sanno cosa significa.
Non è tristezza, angoscia ecc… è una malattia organica che consiste nella mancanza di certi neurotrasmettitori (per esempio, la serotonina) e provoca una sensazione simile alla crisi di astinenza degi eroinomani.
La persona poi tende ad attribuire questo stato di sofferenza che viene dal dantro a cause esterne.
Io l’ho provata anni fa e sono guarito in pochi giorni pendendo un farmaco che aumenta la disponibilità di serotonina. La mia era una cosa semplice e presa all’inizio.
Quando ti viene la crisi, soprattutto svegliandoti di notte, faresti qualunque cosa per far cessare quella sensazione.
Io una notte mi ubriacai. Un po’ risolve.
Purtroppo molta gente pensa che le medicine non servono o che fanno male.
Invece oggi ci sono medicine ottime ed efficaci.
Un’amica di famiglia che soffriva di depressione non voleva prendere le medicine e si curava con l’omeopatia. Alla fine si suicidò.
Risposta
Grazie Lenzini di questa sua testimonianza, molti hanno paura anche di parlare di questa che è una malattia a tutti gli effetti,invece, parlarne è già un principio di cura. Mi dispiace per la sua amica. Purtroppo succede, lo so.
Ma, nel caso in questione ancora non si sa bene come sia andata e, per quanto dura, la verità è auspicabile che esca e al più presto.