Non mi interessa conoscere i nomi di chi ha chiesto il bonus tra i parlamentari perché, tanto i partiti di riferimento direbbero che sono le solite mele marce e chiuderebbero tutto li.
Ma, ammesso che sia tutto vero e non una fiaba inventata per raccattare voti al referendum prossimo venturo, uno dei tanti ma questo potrebbe fare molti danni, devono saltare fuori e continuare a restare al loro posto, voglio vederli in faccia.
Mi chiedo, piuttosto con quale faccia i leader dei partiti si presentano agli italiani dopo questa ennesima ruberia alle loro spalle?
Con quella di sempre, cioè intagliata nel bronzo.
Quella di DiMaio che non è più capo ma è come il prezzemolo. Ma non lo avevano destituito? Che c’entra lui che blatera da ogni dove? Ma perché non si va a nascondere dopo questa prodezza dei “suoi”?
A Roma Grillo sostiene Raggi e Raggi che fa? Gongola, lei non lascia la tavola imbandita per il prossimo “commensale”, con tutta la fatica che ha fatto a vivacchiare senza fare niente ora vorrebbero che lasciasse il piatto ricco al prossimo?Ma dopo di lei solo il diluvio! Dopo tutti i grillini il diluvio, ma nell’arca non ci mettiamo neppure uno degli ultimi fuoriusciti. Io li lascerei giù tutti, dal primo all’ultimo, non salverei nessuno. Ipocriti.
Ora che sono al potere arraffano come tutta la peggior casta politica che per anni hanno maledetto da ogni pulpito, si sono alleati col diavolo, dicono no a quasi tutti quello che non torna comodo al “movimento” e getta una luce sinistra sulla loro “purezza”, ma poi lavorano sotto banco per arrivare e rimanere il più a lungo possibile al potere, sempre con quell’aria di presunta superiorità morale.
Molto presunta. Presuntuosa, direi.
E Salvini? Lui sembra un po’ suonato, a dire il vero sembra di infierire contro chi già non se la passa benissimo. Però lo sapeva quando ha preso quel posto a cosa andava incontro e lo sapeva molto bene quanti e quali pastrocchi coi soldi hanno fatto i leghisti, da superare ogni più pessimistica previsione. E dall’arroganza dei primi mesi di governo del leghista fanfarone col crocifisso sempre bene in vista…sembrano passati anni luce, ma gli basta poco per rialzare la testa, questa però è un brutta faccenda e non gliela dovevano fare. Credo che si arrabbierà molto con loro e però non può che prendere atto che neppure lui può predicare dal pulpito. Prima deve farli confessare e restituire il maltolto, passato, presente e futuro, ma la vedo molto dura, più dura ancora della Lega prima versione. Potrebbe chiamarli “clandestini”, cosi, forse si sentirebbe un po’ meglio.
E che dire del povero Zingaretti che un tempo, all’inizio della sua carriera di segretario del Pd osai definire “Mazinga” (in seguito scopiazzato da molti)? no, ora proprio non ce lo vedo in quei “panni, ma piuttosto in quelli di un pacioso frate franceschino coi sandali e il saio. O magari trappista, perché no?tutto il giorno a predicare: ” ricordati fratello che devi tirare a campare”…
Che spettacolo desolante, mentre il premier blatera di ponti sullo Stretto sotterranei come le sue più nascoste ambizioni, Grillo che blatera “daje Virgì” come se non ci avesse “dato” fin troppo (pro Domo sua), ma tanto a lui che importa,?mica vive a Roma.
Con Salvini che sta preparando l’arringa difensiva per il processo, DiMaio che non sta nei panni dalla contentezza di essere arrivato dove è arrivato ed è sempre più ipocrita…
Chi rimane? Massì fa caldo, la politica ha stufato davvero, non se ne può più, però, è vero, ho lasciato fuori il leader di IV. IV chi? Massì quello che blatera che vuole il vaccino obbligatorio.
Già, e poi, che altro di obbligatorio? Forse il brodo di verdure?
In attesa della seconda ondata sono tutti a divertirsi tra i cavalloni, lo diceva anche quello:”chi vuol essere lieto sia” e i contagi? Mah, a quelli ci penserà Conte, sta preparando un lockdown coi fiocchi, ma non più in casa ma in cantina, in garage, nelle segrete dei palazzi…nei bassicomodi delle cascine, nei borghi abbandonati…
Molte pietanze bollono in pentola per poter sperare che almeno una riesca appetibile.
Intanto il piano di investimenti che dovrebbe risollevare l’economia del Paese.
Poi il pericolo di una recrudescenza della pandemia in Italia sempre incombente.
Si aggiunga il referendum sul taglio dei parlamentari equiparati a poltrone, ufficialmente per un risparmio, in realtà per indebolire il già debole Parlamento.
Molto opportuno in tal srnso, lo scandalo dei “furbetti” che chiamerei piuttosto “cretinetti”, ovvero utili idioti funzionali a chi è pronto di cavalcare l’onda dello scandalo.
La stessa tenuta del Governo sempre sul punto di una rottura che si risolve infine in un ricompattamento fino alla prossima decisione da prendere.
Il Mes si, Mes no, diventato un tormentone estivo.
Il vaccino su cui si lavora freneticamente, ma quello russo viene bollato subito come farlocco, nonostante l’avallo di Putin.
La rivolta libanese, le elezioni in Usa
L’estate che passerà presto e l’autunno pieno di incognite che si avvicina.
Auguri.