Quando ho aperto questo blog, quasi tre anni fa, sapevo vagamente a cosa andavo incontro, ma giunti a quanto punto sento il bisogno di mettere in chiaro alcune cose.
Chi si sofferma a leggerlo è il benvenuto e può trovare che quello che scrivo sia condivisibile o opinabile e infatti ci sono le caselle dei commenti proprio per permettere di opinare. E’ liberissimo di leggere, criticare, giudicare e poi andarsene senza fornire alcuna spiegazione. Chiedo solo che le critiche siano formulate educatamente e che non ci siano offese né dirette a me né ad altre persone. Questo l’ho già scritto ma credo giovi ripeterlo.
Le discussioni possono anche essere accese ma non andare oltre questi limiti.
E’ successo anche di recente che abbia dovuto leggere critiche nei riguardi miei e del blog che ho trovato volgari e senza fondamento e non faccio mai mistero di come la penso in merito a certe affermazioni. Chi mi legge lo sa.
E chi non si adegua ma vorrebbe poter scrivere senza venire contraddetto, tutto quanto gli aggrada, dopo un po’ sparisce. Ma questo lo ritengo normale.
Da qualche tempo però, ho la sensazione, parlo con cognizione di causa, che ci sia chi diffonde tra i commentatori “giudizi malevoli” con l’intenzione di spargere zizzania e di fare pettegolezzi. Ed è più che un’impressione.
E’ una pratica molto diffusa. Non la scopro certo io.
Ed ho molte ragioni di credere che non sia un sospetto infondato, anzi. Dopotutto il pettegolezzo è un’arma molto usata da chi non ne possiede altre ma vorrebbe lo stesso colpire le vittime delle proprie ossessioni.
Vorrei citare, solo come esempio più recente, gli ultimi commenti di Romolo il quale scrive su questo blog da un po’ e mai aveva espresso critiche poste in quel modo. Francamente ho avuto subito l’impressione che qualcosa non tornasse. Romolo si è sempre comportato in modo oltremodo corretto, oltre che spesso in sintonia con le mie opinioni e viceversa. Come mai solo adesso scopre la “muraglia”?
Mi sono decisa a rendere pubblico quello che io non considero solo un vago sospetto perché, francamente mi sono stancata di certe critiche del tipo che qui ci sarebbero dei “muri”, a me sembra proprio il contrario e cancello solo quel poco o pochissimo che a mio giudizio non merita di essere pubblicato e che offenderebbe prima di tutto il suo autore e argomento diffusamente su tutto il resto e non credo affatto che ci siano muraglie ma la possibilità per tutti, entro certi limiti, di esprimersi sugli argomenti proposti. E Romolo non può certo dire che gli sia stato negato lo spazio per farlo.
Di solito chi è oggetto di pettegolezzi ne è inconsapevole ed ha pochi mezzi per smascherare i pettegoli, io ho questo e se mi sono decisa a denunciarlo ho le mie buone ragioni.
Con questo non spero di ottenere nulla, il pettegolo di solito è un povero megalomane che pensa di svolgere una “funzione sociale” e non mi aspetto certo che chi viene contattato da lui me lo venga a riferire. Niente di tutto questo, ma era una cosa che volevo far conoscere a chi mi legge e non è certo rivolta alle persone per bene che scrivono qui abitualmente e che ringrazio, ma a chi leggerà e si riconoscerà voglio dire che trovo questo “sistema” subdolo, puerile e meschino.
Se Romolo è in buona fede, come io voglio sperare, lo invito a dirmi, ma sinceramente, se sono in errore. Sono pronta a ricredermi (almeno per quanto riguarda lui). Anche se questo non significherebbe che i pettegolezzi sono frutto della mia fantasia, ma solo che a lui non sono arrivati. Anche se, francamente, farei comunque fatica a capire questo cambio repentino di atteggiamento nei miei riguardi.
A questo punto devo dire che ho l’intenzione di continuare ad esporre francamente le mie opinioni su tutto quanto penso ne valga la pena e continuerò a farlo fintanto che lo riterrò opportuno e nella forma che riterrò più congegnale e non mi lascio certo intimorire né influenzare da giudizi che hanno tutta l’aria di essere solo un pretesto per svilire le mie idee e argomentazioni e farmi passare la voglia di pubblicarle.
Anzi, se c’è qualcuno che ci spera è in errore, farò proprio il contrario!
Questo è quanto, ognuno ne tragga le proprie conclusioni. Grazie per l’attenzione.