Nessuna paura mi attraversa
mentre scivolo dal bordo della siepe
cogliendo l’idea del ritorno.
Resterò poco poi la mano del vento
mi solleverà fino al cielo e da lì
planerò di nuovo al suolo.
Per ritornare a brillare ancora
mi sceglierò l’albero più amato
ed il suo ramo più alto
per la mia nuova vita.
Che lievità trasmettono queste parole, come la foglia di acero che sileziosa cade, sollevata dal vento vola, e sempre si rinnova.
È questa l’immortalità della natura.