Onde anomale

IL sindaco di Venezia: Luigi Brugnaro, non è proprio quello che si dice un diplomatico. Ma è un veneto che ha in bocca quello che ha nel cuore e il 18 maggio scorso, durante un’intervista in occasione delle riaperture dopo il lockdown, ha aperto la bocca e gli è uscito quello che gli pesava sul cuore da quando si è insediato a Ca’Farsetti.

Si, insomma, ha detto una “monada” (da noi si dice cosi quando si intende una cavolata), scommetto che lo sa anche lui, ma non si è trattenuto, proprio non ce l’ha fatta.

Brugnaro non è Zaia che al suo confronto ha la piuma sul cappello. No, Luigi è verace, sanguigno, non mi meraviglierei se avesse anche un tantino alzato il gomito prima di dire le fesserie che ha detto.

Ma, insomma, pover’uomo, cosa deve dire uno se non la verità? I turisti mordi e fuggi, dice Luigi, con il Covid19, forse, Venezia se li è tolti, diciamo, di torno. Il virus li avrebbe spazzati via, a suo dire. E non ha aggiunto “era ora” solo perché la lingua si è fermata giusto in tempo prima di mettere la ciliegina sulla torta

E’ successo un pandemonio peggio della pandemia. Il globo terracqueo ha sussultato, la faglia di Sant’ Andrea ha avuto un fremito e il vulcano Krakatoa ha dato segni di risveglio.

L’Etna ( con qualche giorno di ritardo) ha sbuffato colonne di denso fumo nero che solo per un miracolo il vento ha sospinto lontano dai centri abitati più vicini.

E pare che Brugnaro, saputo quello che aveva combinato abbia esclamato: ” Eee, ma porca miseria che casin, cossa gavarò mai dito”?

Eh,  caro sindaco, hai dito che metà o trequarti dei turisti che vengono a Venezia tu li schifi o al massimo non li curi di striscio.

E ti pare di non aver detto un’enormità? Ho letto certe proteste in giro che non ti dico e non ti conto, ma mi sa che qualche cosa ti è giunto all’orecchio

Insomma tu li vuoi tutti lindi e pinti, col portafoglio a fisarmonica, che soggiornano al Bauer o al Danieli una quindicina e mangiano ai Do forni o da  Bepi el fritoin (ci sono anche quelli che apprezzano il genere) e passano i pomeriggi al Quadri, all’Harry ‘s Bar, sorseggiando Tequila on the rocks?

Ma dove siamo? Ma lo sai o non lo sai che Venezia è patrimonio dell’umanità? E tu vorresti lasciarne fuori mezza o tre quarti?

Ma andiamo su, fai ammenda. Inventati qualsiasi cosa ma correggi il tiro…come dici? Lo hai già fatto? Ma come, aspetta che controllo ( faccio il salva bozza e ritorno). E no, manco per niente, non risulta nessun passo indietro ma ho rivisto il video dove con mascherina sotto il mento, davanti alla Basilica, convintamente pronunci quella frase cosi infelice.

E va beh, non si può pretendere troppo da un amministratore. Che sia anche diplomatico e che non si metta contro mezzo mondo, non possiamo pretenderlo.

Ma, per favore, Brugna, la prossima volta che vuoi finire sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo, avvisa il centro maree che faccia partire le sirene, almeno copriranno le conseguenze delle onde anomale provocate al tuo sistema nervoso centrale da questa terribile vicenda. E salveremo almeno qualcosa del (poco) salvabile.

2 commenti su “Onde anomale”

  1. Ce ne sarebbe voluta una che gli faceva fare un bagno. L’ho visto mentre parlava davanti a San Marco e deturpava il panorama con quella mascherina a tracollo…e poi che dica che il Covid ha spazzato via i turisti mordi e fuggi…poi, ma quelli più che mordi e fuggi sono proprio degli sozzoni impuniti che pensano di farla dove gli gira, ma anche no, ci sono anche bravi perché fare di ogni erba un morso? Povera Venezia che tristezza quella piazza vuota ma però che tristezza quella piazza invasa, insomma se la virtù sta in mezzo il mezzo dove sta?

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  2. E mi pareva che quella sbuffata dell’Etna, di 4500 metri, fosse una sbuffata anomala (altro che onde).
    Mi chiedevo come mai il vulcano avesse eruttato cenere e lapilli per poi cessare immediatamente. Ora è chiaro, la boutade di Brugnaro sui turisti “mordi e fuggi” (ma sarebbe il caso di dire solo “fuggi”) era giunta fin lassù, a 1300 chilometri di distanza e 3300 metri di altezza.
    E l’Etna ha reagito, ma non per l’enormità (preferisco tradurre così il termine veneto “monada”) del sindaco di Venezia, ma perché quei turisti cacciati in malo modo dalla Perla dell’Adriatico, si riversassero qui da noi, dove pare che godano un mondo nel vedere il Vulcano in eruzione. Insomma, sarà stato uno spot turistico del tipo:
    “Fimmini e omini, schietti e maritati, chistu è spittaculu, nun vi scandati
    Spettacolo al solo costo di un elmetto sulla zucca. Grazie Brugnaro, senza elmetto in zucca e neppure sale.

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    beh non essere troppo severo col sindaco in fondo credeva di aver detto una cosa che in tanti pensano, solo che le cose che pensano in tanti un sindaco le deve dire depurandole delle scorie azotate, per esempio avrebbe potuto dire: Questa tragedia ha contribuito a rendere più puliti i canali, non sappiamo quanto durerà ma per adesso se anche non vi accalcate è meglio…ecco una cosa cosi…

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