Ho provato a pensare a come era la mia vita prima di questa tragedia e a come è cambiata in questi due mesi di clausura. A parte la preoccupazione , il dolore, l’ansia, la paura…ho cercato di continuare a fare le stesse cose, restrizioni permettendo, ma non è stato facile, anzi direi che mi sembra che sia cambiato il mondo non solo la mia vita.
Mi ha aiutato il pensiero che nulla è scontato e noi abbiamo dato per scontato troppe cose e c’era bisogno di un virus per farci capire quanti errori madornali abbiamo commesso.
Stiamo (da decenni) segando il ramo sul quale stiamo appoggiati, ma in molti lo hanno testardamente negato.
Ora dopo due mesi di clausura, le polveri sottili nell’aria sono notevolmente diminuite e, ironia della sorte, si respira meglio ma dobbiamo portare la mascherina!
Abbiamo sfruttato il pianeta e le sue risorse fino al midollo ed ora, dopo quanto è successo, siamo in grado di vedere cosa possiamo fare per rimediare e come imparare a convivere col pensiero che non siamo immortali e che non possiamo continuare ad inquinare e a fregarcene dell’ambiente, ma che dobbiamo seriamente prendere tutte le misure che servono per ristabilire, almeno in parte, la vivibilità di un pianeta violato in tutti modi? Io, ne dubito.
E poi ho anche cercato di tenere la casa ancora più pulita perché mi sembrava che la situazione lo richiedesse esponendomi ad un surplus di lavori domestici (che non amo particolarmente) ma che, col tempo, ho scoperto essere solo un modo per tenere la mente occupata e calmare l’ansia. Le donne sono abituate a stare di più in casa e i lavori domestici sono una loro prerogativa quasi esclusiva (a parte qualche eccezione), ma io stavo esagerando,
Le donne sono da sempre impegnate nella cura della casa e dei familiari , in questa occasione più che mai, anche preparare dei pranzi e delle cene che gratificano il palato e danno più “energia” e questo e molto altro, di certo è pesato di più sullo loro spalle che su quelle dei compagni/mariti, Parlo in generale, ovviamente. E non mi si dica che però sono loro a volerlo perché gli piace!
Ma io ora mi sono un stancata, sono tornata ad uscire mascherata e guantata più di frequente e mi ritrovo a respirare il profumo che emana dal meraviglioso glicine sotto casa, come se fosse la prima volta che lo sento. E, al diavolo i lavori domestici.
Mi sono accorta che il maledetto virus mi stava quasi per far diventare una casalinga forsennata. Non sia mai.
Certo, tra le misure previste per la fase 2 andrebbe inserito maggior aiuto alle madri che non sapranno come cavarsela con i figli che non vanno a scuola e non sapranno come gestirli, o meno del solito. Ma, sembra che su questo fronte sia tutto (o quasi) lasciato alla fantasia e alle risorse inesauribili delle donne che se la devono, come sempre, sbrogliare da sole.
Anche in questo frangente tragico, vale il vecchio adagio…”hai voluto la bicicletta…..”? Mi sa proprio di si!
Donne, arrangiatevi.
Per il problema dell’infanzia, ecco le dichiarazioni di Conte
“Oltre alle misure già approvate dal governo, come i congedi straordinari e il bonus babysitting, “stiamo studiando altre misure per sostenere le famiglie che hanno i figli in casa, che non vanno a scuola”, ha aggiunto Conte. “Stiamo studiando un Piano per l’infanzia e cerchiamo di affrontare anche l’estate con delle misure” specifiche.”
Tuttavia penso che, un po’ tutti, in questa fase di graduale ritorno alla normalità dovremo sperimentare l’arte di arrangiarci, di cui fra l’altro siamo maestri.
I pericoli di una ricaduta esistono sempre, e tuttavia anche la ripresa delle attività urge, perciò prima o poi, anche se detto a denti stretti, bisognerà arrangiarsi.
Incrociamo le dita, o usiamo qualsiasi altro atto scaramantico, purché se ne esca fuori.
Risposta
“Stiamo studiando”…ecco sarebbe bene che terminasse gli studi e si mettesse all’opera, prima di finire fuori corso.