iosonofuori

Ho deciso che il mio blog, da oggi, si occuperà solo di cose che possono distogliere l’attenzione dal problema che ci opprime. E anche se nessuno vorrà commentare quello che scrivo, perché magari lo trova futile, spero che a chi lo leggerà, possa alleviare per qualche minuto la pesantezza del periodo che viviamo.

Ho deciso di coniare l’hashtag : iosonofuori, nel senso che resto a casa si più che posso ma esco una volta al giorno per la mia passeggiata e però è come se fossi li fuori a passeggiare sempre tra i miei alberi.

C’è una signora che mi saluta tutti giorni dalla finestra, lei affacciata al balcone io che cammino nei viali del parco. Penso, ma perché? Cosa è successo? Poi mi ricordo subito e penso ad altro.

Oggi c’era un ragazzo che faceva Pilates al parco. Era solo e senza mascherina in pieno sole.

Una signora con la bici a mano, un ragazzo in bici che correva veloce e…nessun altro. A parte me.

Persino il cane che di solito mi abbaia mentre passo, non c’era nel giardino della casa, forse tengono al chiuso anche lui?

Ma la primavera sta facendo il suo lavoro e l’aria è limpida e i primi fiori e le gemme sugli alberi sono davvero uno spettacolo da non perdere.

Ieri ho sentito questa conversazione tra due signori seduti su una panchina, incuranti del divieto.

Uno:  Beh sai io ho ottantaepassa e a casa mi stanco a stare…

L’altro: il mio amico che ne ha centocinque mi ha detto che lui esce in bici tutti i giorni e quando gli ho chiesto se ha il modulo mi ha risposto:

  • modulo? Che modulo? a centocinque anni ho bisogno del modulo per uscire?…ma va a….

2 commenti su “iosonofuori”

  1. Purtroppo, stentiamo a renderci conto che la situazione è seria.
    Oscilliamo tra la paura e un battagliero ottimismo che sfida laepidemia.
    Uscire per prendere una boccata d’aria ha un bilancio rischi/benefici in negativo, per noi e per gli altri.
    Stesse considerazioni per chi fa deliberatamente la spesa frazionata in più uscite. Anche se è un peccato sprecare queste belle giornate di sole, che sembra che ce la abbiano mandate apposta … l’aria viziata delle nostre case è più salutare di quella esterna.
    Mi sorprendono i politici che si fanno intervistare davanti a Montecitorio senza mascherine.
    Mi ha lasciato sconcertato anche quella specie di rituale magico di stampo medioevale inscenato dal Papa, che ha percorso le strade di Roma, lui e i suoi accompagnatori, senza alcuna protezione. Sembra quasi una sfida e un incoraggiamento a chi continua con le vecchia abitudini.
    Bisogna smettere do oscillare tra la paura e il fatalismo. Il tempo per l’ottimismo verrà dopo.

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    l’aria viziata non fa bene, spalancare le finestre è un norma igienica primaria, ora e sempre e il “rischio” è calcolato e come diceva Kiekergaard la vita è una “malattia mortale”. Comunque io ho sempre un foulard davanti alla bocca. Se la faccia anche lei Lenzini una passeggiata di dieci minuti: la prudenza va bene, il panico no.

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  2. Buona idea quella di parlar d’altro, ma di che?
    Prima o poi il discorso cade là,
    “Dove maggiore c’è, minore cessa” non su duce cosi?

    Be’ anch’io faccio la mia uscita quotidiana. Già fare la spesa, recarsi in farmacia, recarsi al lavoro, sono tutte possibilità lecite. Se poi si ha l’accortezza di tenersi distanti dalle altre persone, anche ciò non fa male a nessuno. Certo una breve uscita altrimenti, se l’idea della passegguata la facessero tutti, si rischierebbe l’affollamento.
    Intanto sembra ci sia una riduzione del trend. Sarà vero?

    Risposta
    speriamo davvero, teniamo le dita incrociate.

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