Pubblico questa mia lettera comparsa oggi sulla rubrica “Italians” del Corriere della Sera.
Lo faccio perché ho ricevuto parecchie mail nel merito e vorrei allargare la discussione.
A Luigi Lenzini, che scrive anche su questo blog, ovviamente, offro tutto lo spazio per replicare, mi sembra giusto e doveroso.
Ma, preciso che non si tratta di niente di personale, ovviamente, ma contesto solamente le sue opinioni. Mi sembra che in Democrazia questo sia consentito. Anzi, il ” minimo sindacale”.
“Severgnini, ma quante “opinioni di Lenzini” possono passare in questa rubrica alla settimana o in un stessa giornata? Perché ho l’impressione che le sue esternazioni senza contraddittorio siano leggermente provocatorie. Per esempio questa:” la categoria delle donne e della categoria degli uomini, non dei casi singoli. Bene, per me la categoria delle donne non fa abbastanza per prevenire la prostituzione giovanile, né per prevenire matrimoni o costituzione di coppie a rischio”. La categoria?Adesso il genere umano si distingue in categorie?Tipo buoni e cattivi, intelligenti e scemi? E poi…le donne non fanno abbastanza per fermare la prostituzione? Ma per fermarla basterebbe che gli uomini non le cercassero le prostitute, invece a quanto pare il mercato è sempre più florido. Ma a Lenzini non importa, a lui interessa che le femministe non siano “aggressive”, le vuole, dolci, accomodanti, serene nei giudizi riguardo i maschi alfa o zeta che girano caracollando e vogliono quello che vogliono. Comandare, in primis (i posti dirigenziali sono tutti degli uomini), imporre le “loro” regole e anche andare a…prostitute, se gli pare. La prostituzione c’è sempre stata ma secondo Lenzini la colpa è delle donne che si prostituiscono e di quelle che “glielo permettono”. Un bel concetto maschilista, questo si. Quello di un uomo che vede le donne ancora come sempre, individui da indottrinare e da “guidare” verso una concezione delle cose che sia prima di tutto “concordata” con l’uomo.Perché la donna da sola dove va? Sa “gestirsi” da sola una donna? Capisce da sola la differenza tra il bene e il male, una donna? Ringrazio anticipatamente se vedrò pubblicata questa mia breve risposta a quello che mi sembra un delirio paternalistico inaccettabile. Grazie. Cordiali saluti”.
Chi vuole può dire come la pensa su questo spazio, ma se vuole approfondire potrà trovare sulla rubrica Italians.it la lettera (o le lettere) di Luigi Lenzini alle quali mi riferisco.