Questo tira e molla sulla votazione per dare l’immunità o meno a Salvini , sul caso Gregoretti, è imbarazzante. Sintomatica della paralisi del governo.
La maggioranza vuole posticiparla a dopo le elezioni in Emilia Romagna, con l’evidente scopo di vedere l’esito prima di decidere se salvare Salvini o consegnarlo ai magistrati di Catania. Ora, dopo un escamotage piuttosto rocambolesco, è stato deciso che si voterà domani, ma a quanto sembra, la maggioranza si asterrà per protesta contro la presidente del Senato che col proprio voto ha permesso che si arrivase a questo esito.
Davvero un brutto spettacolo.
Non credo che anche dovesse essere processato (cosa di cui dubito), Salvini avrebbe delle conseguenze penali del suo operare. E’ probabile che i giudici accolgano la sua tesi autoassolutoria e cioè che ha agito nelle sue funzioni di ministro, per il bene del paese . E la cosa andrebbe archiviata.
Ma, se cosi, fosse, si creerebbe un pericoloso precedente. Altri ministri potrebbero ritenersi liberi di compiere azioni coercitive con la stessa scusante. E sentirsi molto più liberi nelle loro azioni di violare qualsiasi legge dello Stato in nome del “bene comune”.
In teoria, alcuni potrebbero anche pensare di non essere giudicabili di fronte alla legge e questo potrebbe rivelarsi un’arma molto potente in mano a politici senza scrupoli.
Il presidente americano è attualmente sotto impeachment con l’accusa di aver abusato del suo potere e ostruito il Congresso cercando di evitare le imputazioni. Il riferimento mi sembra analogo alla richiesta di impunità per Salvini il quale sta già sfruttando in campagna elettorale la sua posizione di “vittima”( a suo dire, naturalmente).
E’ pur vero, come afferma l’ex ministro, che anche Conte e DiMaio, che lui chiama in causa, erano al corrente di quanto succedeva. Ma, la propaganda contro” l’invasione” sta tutta in capo al leader della Lega e i suoi due alleati di governo l’hanno avallata per convenienza politica.
E la “convenienza politica”non può dettare l’agenda di un governo troppo a lungo senza che questo abbia conseguenze disastrose sia sul piano politico, etico e morale.
In un modo o nell’altro, la Magistratura entra o è chiamata ad entrare in maniera incostituzionale nella politica.
Questo costituisce un ulteriore elemento di instabilità per i nostri governi con relativa perdita di credibilità del nostro Paese.
Chi dice che la Magistratura è uno dei poteri dello Stato è stato ingannato da una frase ambigua della Costituzione: “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere.”
Questa frase è ambigua perché usa i termini “ordine” e “potere” quasi come sinonimi e lascia intendere con l’aggettivo “altro” che anche la Magistratura sia uno dei poteri dello Stato.
Ma questa interpretazione, tanto cara ai magistrati e anche ai politici che se ne servono, sarebbe chiaramente in contrasto con l’articolo 1 della Costituzione che recita “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.»
E’ quindi evidente che la Magistratura, che poi non è neppure un’organizzazione vera e propria, ma solo l’insieme dei magistrati, non può essere uno dei poteri dello Stato, dato che i magistrati non sono eletti dal popolo, direttamente o indirettamente attraverso i partiti, ma si nominano tra di loro come in una dinastia monarchica.
Chiusa la parentesi, mi pare che, negli ultimi 3 decenni, la Magistratura sia entrata a gamba tesa nella politica producendo effetti devastanti, soprattutto per la credibilità della nostra classe politica.
Mani pulite aveva lo scopo di spazzare via la DC e il PSI e fare largo alla sinistra. Riuscì nel primo intento, ma non nel secondo, perché lo spazio vuoto non fu riempito dalla sinistra, già in crisi dopo la caduta del muro, ma, a sorpresa, da Forza Italia.
Si trattò comunque di un terremoto di cui paghiamo ancora le conseguenze in termini economici.
Berlusconi fu fatto cadere con un tranello (l’affare Ruby) che poi si è sgonfiato dimostrando la pretestuosità di quell’azione penale, e lo spread schizzò a 550 punti.
Con la richiesta di incriminazione di Salvini si è fatto un ulteriore passo nella escalation della magistratura all’assalto della politica.
Questa volta, nel mirino, non ci sono reati di corruzione, né comportamenti personali perseguibili, ma si sta perseguendo la stessa azione di governo, che, invece, per il principio della separazione dei poteri – anche ammesso e non concesso che la magistratura sia un potere dello Stato – dovrebbe essere valutata solo sul piano politico dai politici.
Per me è urgente riscrivere l’articolo 21 della Costituzione usando terminologie non equivoche. Da “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere.” a “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente dal potere legislativo e dal potere esecutivo.”
E sarebbe bene aggiungere da qualche parte che “La Magistratura non ha competenza sulle azioni di governo, che sono soggette solo al giudizio del Parlamento.”
RISPOSTA
Lenzini, si vuole promuovere costituzionalista?
Salvini gioca le sue carte e chiede di essere processato. Fa il martire pensando di impietosire gli italiani.
Ma questa faccenda sta diventando ridicola.
Prima fa il gradasso con Carola e i migranti (a proposito, Caorola non doveva essere arrestata dice la Cassazione), finge di chiudere i porti, si scatena contro le ong, mostra il petto ai magistrati, se lo batte per far vedere che non ha paura, dice che lui quasi non c’entra ma è stata una decisione “collegiale”..si decida,
è stata collegiale o è stata solo sua?
E se si ,ora che ha deciso di andare a giudizio perché non dice chiaramente che alla prossima riunione della Giunta chiederà di restare impunito?
Sia che vinca o che perda in Emilia?
Ma se vince allora ne sentiremo delle belle ( e anche delle …balle) contro il mondo intiero reo di avercela con lui e il “martire” verrà portato in trionfo.
Però ho notato che non bacia più i crocefissi sul palco.Ha capito che era controproducente. Ha imparato la lezione. Ora bacia direttamente i piedi di quelli che vanno sotto il suo palco a baciagli i piedi. E manda baci al mondo: peace and love, predica. Ma non razzola altrettanto.
E’ bene che la divisione dei poteri rimanga com’è e che la Magistratura rimanga un’Istituzone indipendente.
“Il presidente americano è attualmente sotto impeachment ”
No.
E’ in corso la procedura di richiesta di messa sotto accusa, che corrisponde a quello che succede qui per Salvini. L’accusa non è stata ancora formalizzata e il processo, se mai ci sarà (e NON ci sarà) è altra cosa. Uno dei due organismi di rappresentanza americani, la Camera (a maggioranza, diremmo noi, “di sinistra”) ha approvato la proposta, che deve essere approvata dall’ altro organismo, il Senato, che essendo repubblicano come Donald col cavolo che approverà la richiesta.
Molti commentatori commenteranno, gli speculatori in Borsa speculeranno e i politici faranno vedere agli elettori quanto lavorano per guadagnarsi lo stipendio.
Fine della trasmissione.
RISPOSTA
Mi dispiace contraddirti Alberto
La camera ha approvato i due reati per i quali il presidente è stato messo sotto accusa e ora è in corso la procedura d’impeachment. Il Senato deve giudicare se Trump è innocente o colpevole. E, visto che al senato i repubblicani hanno la maggioranza, con tutta probabilità non verrà cacciato.
Ma se ne dovranno prendere la responsabilità davanti agli americani e al mondo.
https://www.theguardian.com/commentisfree/2020/jan/17/trump-third-impeachment-us-history-n
lo leggi l’inglese, si?
Lenzini,
se la Costituzione recita:
“La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.»
quale sarebbe la contraddizione nell’aver stabilito anche che:
“La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”?
E’ proprio questo un caso di “forma e limite” stabilito dalle costituzione.
In risposta a Radicale Libero
Mi sembra un’interpretazione funambolica. “nelle forme e nei limiti” non può avere un’accezione che nega la sostanza dell’articolo 1.
Ammettere che la magistratura, un ordine professionale come i medici e gli ingegneri che è autoreferenziato e non ha nessuna investitura popolare, sia uno dei poteri dello Stato, significherebbe riscrivere l’articolo 1 così:
“La sovranità appartiene al popolo e alla Magistratura, che la esercitano nelle forme e nei limiti della Costituzione.»
Quanto all’osservazione dell signora Gazzato, non pretendo di essere un costituzionalista, ma ricordo che i costituzionalisti non hanno il compito di spiegarci la Costituzione, ma piuttosto quello di valutare la compatibilità costituzionale delle leggi ordinarie.
La Costituzione, grazie alla serietà di chi la scrisse, non richiede interpretazioni da parte di esperti di scienze giuridiche.
E’ scritta in un linguaggio semplice e chiaro destinato a tutti i cittadini e, per interpretarla, basta un po’ di logica e di capacità di “interpretazione del testo”, una branca dell’italiano purtroppo poco insegnata nelle scuole.
RISPOSTA
Appunto. E’ sicuro, Lenzini di “interpretarla” nel modo “giusto”? Comunque grazie del velato consiglio, mi applicherò ma le ricordo che la Costituzione italiana è già stata scritta.
In sostanza, io non sto affermando che la magistratura, nello svolgimento del suo ruolo, non debba essere indipendente dal potere politico.
Dico solo che non è, e non può essere, un “potere dello Stato”, ma semplicemente una “organizzazione” autonoma e indipendente.
RISPOSTA
la magistratura è uno dei tre poteri dello stato. Se lei vuole sminuirla e farla diventare un sorta di bocciofila o club mediterranèe, raccolga le firme e indìca un referendum. Poi, si candidi con qualche partito, si faccia eleggere…e poi ne riparliamo.
Da Wikypedia:
“Il sistema politico italiano è organizzato secondo il principio di separazione dei poteri: il potere legislativo è attribuito al Parlamento, al governo spetta il potere esecutivo, mentre la magistratura, indipendente dall’esecutivo e dal potere legislativo, esercita invece il potere giudiziario;”…
come vede i Padri costituenti hanno avuto la vista lunga, dopo quello che era successo…remenber?
Le faccio presente che la sua frase virgolettata non è presa dalla Costituzione, ma da un trafiletto di Wikipedia, e su Wikipedia ci possiamo scrivere anche lei e io.
Si tratta della stessa interpretazione opinabile di cui ho parlato prima, dovuta alla formulazione non chiara dell’articolo 21.
Se la Magistratura, che non riceve nessun mandato popolare, fosse uno dei 3 poteri dello Stato, la nostra non sarebbe una repubblica, ma una monarchia parlamentare.
Un conto è affermare, come è giusto. che la Magistratura è libera di operare nell’ambito delle sue competenze senza condizionamenti da parte del potere esecutivo e del potere legislativo. Un altro conto è affermare che esercita un potere sui cittadini senza averne avuto alcun mandato.
RISPOSTA
Lei può affermare quello che le pare fare tutte le sue disquisizione, è liberissimo, la costituzione glielo permette ma la Magistratura, secondo l’ordinamento politico italiano è questo:
“Potere giudiziario
Esercita il potere giudiziario, uno dei tre poteri dello stato di diritto nella teoria classica di Montesquieu. In generale la magistratura ha infatti competenza su tutte le branche del diritto in cui vi sia una funzione giudicante, e la funzione classica (e per alcuni sistemi tipica) del magistrato è quella di giudice; in dipendenza di questo aspetto si possono perciò avere anche magistrature specializzate per materie (magistratura militare, civile, penale, fallimentare, contabile, tributaria, amministrativa, ecc)….”
O vuole dire che in Italia la Magistratura non conta nulla? O che il nostro non è uno stato di diritto, o ancora, che quello che scrivono su Wiky sono cavolate?
Vuole fare lei la correzione? Oppure pensa che scrivano cosi a casaccio, per riferirsi ad uno stato immaaginario, ipotetico?
Beh, se è cosi allora lei è un terrapiattista. Si accomodi pure sulla terra piatta, attento ai bordi, però.
Per stringere, come spiega lei l’articolo 1 della Costituzione che afferma che la sovranità appartiene al popolo con il fatto che la magistratura, cioè un ordine professionale autoreferenziato senza alcun mandato popolare possa esercitare anch’esso un “potere”?
La Magistratura, come ho scritto sopra, è autonoma nell’applicare le leggi, e sia le sentenze, sia le nomine dei magistrati, sia le azioni disciplinari del CSM, non sono contestabili da parte del potere politico.
Mi sembra già molto. Vogliamo dare anche a delle persone arrivate nelle posizioni che occupano tramite concorsi o nomine interne un potere sui cittadini?
E la democrazia che fine farebbe?
Guardi che quello che affermo io non è molto diverso da quello che afferma lei nella sostanza, ma è diverso formalmente e costituzionalmente.
RISPOSTA
La differenza è sostanziale.
Lenzini,
si legga la ripartizione dei poteri che una vera democrazia deve garantire.
https://it.wikipedia.org/wiki/Separazione_dei_poteri
poi vedrà da che parte pende “l’interpretazione funambolica”.
Io preferisco riferirmi al testo della Costituzione, che parla chiaro, piuttosto che alle interpretazioni di altri, che valgono esattamente quanto le mie.