Tanti (troppi) titoli

Mentre il nostro giovane ministro degli Esteri è stato un po’ “sfortunato” a prendersi un ministero che richiede conoscenze specifiche, magari un po’ d’inglese, volendo (una lingua cosi noiosa!), la sua collega, la giovane neo ministra dell’Istruzione è lanciatissima e carica di titoli.

Peccato per quella tesina copiata,ma lei assicura che è tutto regolare anche se veramente non parrebbe.
Tra l’altro la Azzolina ha anche l’ablitazione a fare la preside. Già, si narra, che all’esame di informatica abbia preso un bel zero tondo, mentre a quello d’inglese è andata meglio: quattro! Peccato per Dimapoppins non potrà farsi dare lezioni da lei.

Ma, tu guarda come vanno le cose ad una deputata (lo era già all’epoca), la fanno passare lo stesso, cosa volete, sono bazzecole.
E pare che tra gli esaminatori ci fosse anche un giornalista di La Repubblica dal quale pare siano arrivate queste belle notiziole. Questi giornalisti che non si fanno i fatti loro.

Però sono ministri entrambi, pur con qualche piccola lacuna, ma niente di chè fin che c’è la buona volontà di faticare!
Però, e mi scuso per l ‘espressione un po’ pesantuccia, con tutto quello che i grillini hanno girato l’arrosto sulla trasparenza e l’onestà e la coerenza e e e tutte le virtù teologali e teoteocolicali, qui mi pare che l’asino sia inciampato.

La presenzialista ministra non ha potuto non dichiarare a caldo che …capperi, la discriminazione nella scuola è cosa che non si fà…na na na..( critinado la scuola romana accusata di discriminare gli studenti), mentre, se avesse guardato sulla sua scrivania di ministro , tra la montagna di carte inevase, avrebbe (forse) potuto leggere la circolare emanata dallo stesso ministero di cui è incaricata dove si richiede di specificare la provenienza delle utenze della scuola romana per ceto. Beh se le inventano di ogni li sopra! Ma lei è scusabile è ancora fresca di nomina.

Diamole tempo non ha ancora avuto modo di controllare se nella toilette del suo mega ufficio c’è uno specchio di grandezza consona. Ci vuole calma e sangue freddo.

E ci sarebbe da chiedersi anche come mai la Azzolina sia stata fatta passare al concorso per presidi con quei “numeri”.
Forse perché essendo già potente deputata dei grillini qualcuno temeva che avrebbe “piantato qualche grana”?

Ho guardato il video dove si difende, francamente è imbarazzante.
Si definisce un’insegnante e chiede rispetto per la professione…caspiteriana qui avrebbe pure ragione, ma in genere gli insegnanti non ricevono tutta questa attenzione e la maggior parte delle loro istanze, se hanno il coraggio di esporle, rimangono lettera in coma profondo.

Lei si difende chiamando in causa la sua “professione” che ama e rispetta e chiede persino le scuse.

Senza fornire spiegazioni sul perché non abbia corredato le “citazioni” con i riferimenti delle fonti. E del perché non denunci chi l’accusa.

Sperava di farla franca. Ecco perché. Come la fanno franca in tanti. Ma non diventano ministri. Questo è il punto.
Vogliamo di questi esempi di ministri per la italiana Repubblica?
Sembra di si visto lo scarso interesse con il quale è stata accolta la notizia, soprattutto dal governo (di cui Azzolina è un membro importante).

In altri paesi non ci si ricorderebbe neppure più che era stata eletta deputata.

1 commento su “Tanti (troppi) titoli”

  1. Siamo arrivati a toccare il fondo, a meno che il prossimo governo non prenda la vanga e approfondisca ancora la buca.
    Antipolitici, antitecnici, antitutto o quasi.
    Ma veramente la gestione della nazione è un compito così facile che basta onestà e buona volontà?
    Io credo che, per gestire le cose difficili, come lo è il governo della nazione, ci vorrebbero degli specialisti, o quanto meno dei competenti, che in più dovrebbero avere la dote di sapersi muovere in un ambiente difficile.
    E’ brutto legare l’asino dove vuole il padrone, ma legare il padrone dove viole l’asino è ancora peggio.

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