Ecco che il Mastro Lindo americano ha premuto il bottone.
Forse era ancora ubriaco per la festa di Capodanno? O forse ha sbagliato e voleva solo azionare la play station?
Il raid americano che ha ucciso il generale iraniano Soleimani in Iraq, la scorsa notte, è una delle prime (speriamo l’ultima) azioni che potrebbero dare l’avvio ad una escalation molto pericolosa.
Lo penso da sempre: quest’uomo è pericoloso, qualcuno lo fermi fino a che siamo ancora in tempo. Se lo siamo.
Ma nullla sembra avere ragione di una persona cosi inquietante. Niente e nessuno può avere ragione di un megalomane che ha deciso di andare fino in fondo e di spingersi fino alle estreme conseguenze. Per motivi per i quali bisognerebbe scomodare qualche analista di grido. E forse persino indagare sulla sua infanzia.
E’ pericoloso il mondo intero è in pericolo con uno come lui.
Lui ha il suo bunker alla White House, ma il resto del mondo?
Quest’uomo ha la vocazione alla guerra. E’ un guerrafondaio dei peggiori.
L’umanità è in pericolo con uno cosi alla guida (cieca) della potenza più forte al mondo.
Bisogna fermarlo subito.
Può nuocere ancora e molto.
Ha la strafottenza dei prepotenti che hanno preso il comando e ora che ne è abbagliato non si sa fin dove potrebbe spingersi.
E’ come un ubriaco alla guida di una Ferrari contromano sull’autostrada.
Qualcuno (o tanti) fermi il mondo e lo faccia scendere. Subito.
L’imprevedibile e imprevista mossa di Trump ha lasciato il mondo interdetto.
Il generale ucciso era stato inserito nel Times come uno dei 20 volti dell’anno (assieme a Giorgia Meloni).
Ad una lettura rapida della sua biografia e di quello che dicono di lui fontipiù credibili del Pentagono e degli uomini del presidente, sembrava essere persona ponderata e coraggiosa, grande e insosituibile consigliere di Khamenei e ora pare che la sua scomparsa provocherà una maggiore radicalizzazione dll’Iran e una maggiore inimicizia nei riguardi degli Stati Uniti, oltre ad una rinovata corsa la nucleare.
Insomma, tutti ingredienti esplosivi di cui il Medio Oriente, ma il mondo intero, non sentivano certo il bisogno.
Una mossa totalmente sconsiderata, priva di tatticismo politico se non la necessità di sviare l’attenzione dalla procedura d’impeachment e forse anche, come osssrvano in molti, una decisa mossa propagandistica in vista delle prossime presidenziali.Un uomo pericoloso perché imprevedibile e narcisista più legato alla propria sopravvivenza politica, carriera e quanto altro riguardi se stesso che al ruolo di guida di un paese che si pone a faro del mondo occidentale.
In tutto e per tutto una jattura.
“Sotto la mia direzione abbiamo ucciso il terrorsta Soleimani che stava preparando un attacco contro di noi, così ho evitato un guerra”.
Questo il succo della parole di Trump, che forte della potenza militare distruttiva degli Usa, si accanisce in Medio Oriente fomentando odio.
Dopo che Busch Junior ha destabilizzato l’Iraq, inventando le armi di distruzione di massa, così Trump si appresta a combattere l’Iran inventandosi la provocazione di massa ( non voglio la guerra, ma sono pronto a rispondere.”).
RISPOSTA
Una cosa assurda e insensata.
Cito un blog dell’Espresso dove è dimostrato il motivo per il quale Trump ha attaccato:
http://munafo.blogautore.espresso.repubblica.it/2020/01/03/come-trump-spiegherebbe-lattacco-di-trump-alliran/
Chi pensa il male altrui, è disposto a farlo.