Ancora una volta, Matteo Salvini si attacca a Carola e l’attacca per difendersi dalla nuova accusa di sequestro di persona che gli arriva dal Tribunale dei ministri di Catania, in merito al sequestro della nave Gregoretti nel luglio di quest’anno.
Allora Salvini era ancora ministro dell’Interno che da li a poco avrebbe lasciato, facendo precipitare il governo.
Non sarà che gli sia presa la strizza di stare scherzando col fuoco e ha pensato bene di defilarsi prima possibile?
Va bene che lui il fuoco se lo mangia…
Ma chi infrange le leggi di uno stato deve sapere che prima o poi la legge gli presenterà il conto. Questo vale per tutti ma vale ancora di più per chi lo Stato lo rappresenta. Specialmente quando si trova ai vertici.
Salvini ha sempre fatto conto sulla sua spavalderia e sul fatto che ha l’immunità. Ma forse il “vertice” gli ha dato le vertigini e pensando che, dopotutto, con tutto l’amore per la madre Patria e “prima gli italiani”, lui tiene sempre una bella famiglia, ha fatto fagotto in tutta fretta.
Ora è stata chiesta di nuovo, al Senato, l’autorizzazione a procedere contro l’ex ministro. Si è già precipitato in Tv a difendersi dalle accuse, accusando ancora Carola di aver tentato di uccidere i finanzieri durante il famoso attracco della Sea Watch.
E c’è ancora chi gli crede e tifa per lui.
Ma questa volta c’è un piccolo ma: che non ha più tanti “santi in paradiso” e che i suoi ex amici ora potrebbero avere il dentino avvelenato. E infatti Di Maio e Conte (come volevasi) si sono già pronunciati favorevoli all’autorizzazione a procedere. Dagli ex amici ci guardi Iddio che dai magistrati mi salvo io…pare aver detto l’ex ministro.
Insomma, l’hanno “rimasto solo”… Temo che il tormentone sarà lungo e indigesto.
Tipo polpettone da ripieno del cappone natalizio.
“oh capitan c’è un uomo in mezzo al mare, oh capitan andiamolo a salvare”.
Ma ora in mezzo al mare c’è lui, il “capitan”.
Vedremo chi lo salverà.
“O Captain! my Captain! our fearful trip is done;
The ship has weather’d every rack, the prize we sought is won;
The port is near…”
(O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è terminato;
la nave ha superato ogni ostacolo, l’ambìto premio è conquistato;
vicino è il porto)
Fin qui, la poesia di Walt Whitman, potrebbe anche adattarsi a Carola, l’intrepida capitana che portò in salvo numerosi migranti ridotti allo stremo.
Il seguito però cambia, sappiamo che la nave e la capitana furono sequestrati, Carola insultata e indagata fu posta agli arresti domiciliari con l’accusa ridicola di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e resistenza e violenza contro nave da guerra, infine prosciolta per aver semplicemente compiuto il suo dovere, quello di salvare vite umane.
Il caso precedente delle nave Diciotti, che fu fatta attraccare al molo del porto di Catania, ma poi fu impedito, per giorni, all’equipaggio e ai migranti di sbarcare, era andata bene all’altro Kapitano, salvato dal Parlamento.
Ora c’è il caso Gregoretti, al redde rationem, la nave della guardia di finanza costretta a girovagare per il Mediterraneo col suo carico di vite umane e infine bloccata al porto di Augusta.
Incredibile, in cosi poco tempo, i presunti reati commessi dal nostro ministro.
Presunti, perché finora è sfuggito al processo. Sarà ora la volta buona perché Salvini lo affronti con lo stesso “coraggio” con cui ha bloccato le navi con il loro carico di disperati?
RISPOSTA
Certo come no? Un coraggio da leone che si aspetta di essere di nuovo salvato dai suoi ex amici ora attuali nemici.
I quali questa volta (DiMaio e Conte) hanno detto: processatelo pure!
Come cambiano le prospettive.
Ora lui si appella alla Giustizia del Popolo di cui lui ha fatto la Volontà!
A me pare che tutti, in questa vicenda abbiano colpe, non solo Salvini ma anche i suoi ex sodali. Se erano d’accordo per la Diciotti come mai non lo erano più per la Gregoretti?
Intanto la Sea Watch è stata dissequestrata e verrà rimessa in mare e Carola Rackete riprenderà il comando alla bella faccia del capitano.
Ma Conte DiMaio, come pure Toninelli e ci metterei anche la ministra della Difesa Trenta (quella della casa ), non possono chiamarsi fuori e far finta che loro non c’erano e se c’erano dormivano.
Perché allora col caso Diciotti si sono dichiarati tutti d’accordo come un sol uomo?
mentre questa volta non ne sapevano nulla? I casi sono due: o mentivano allora o mentono oggi. Terza ipotesi non data.
Io osservo, a carattere generale, che c’è un eccessivo ricorso alla magistratura, la quale non si tira mai indietro, che, alla fine, risulta bloccante per la società e in particolare per la politica. Oggi è difficile trovare un chirurgo che non abbia in corso una causa di richiesta danni, o, peggio, una causa penale per la morte di un paziente. Per la paura di essere incriminati per omicidio colposo aziende di servizi e pubbliche amministrazioni chiudono strade, ferrovie, fermate della metro e così via al minimo segno di pericolo per i cittadini. Se c’è un terremoto o un’inondazione si cerca il capro espiatorio, magari solo colpevole di scarsa diligenza nel fare il suo lavoro qualche anno prima. Ora siamo passati alla denuncia dei governanti per le loro stesse azioni di governo. In passato si chiedeva il rinvio a giudizio di un governante per corruzione, per voto di scambio, per altre irregolarità o scorrettezze, ma mai prima d’ora si era arrivati a valutare sul piano del diritto ordinario le azioni di governo. Si tratta di un’escalation pericolosa e bloccante per qualsiasi governo che non abbia la magistratura dalla sua parte. Per esempio, si potrà denunciare per danni un ministro che ha modificato il regime fiscale o pensionistico, oppure che ha modificato le procedure giudiziarie, e così via. In pratica, se questa prassi andrà avanti e non sarà bloccata con un’apposita legge a protezione delle azioni di governo, nessuno si prenderà più la responsabilità di attuare iniziative che comportino un minimo di rischio per chi le decide. Abbiamo già governi che non decidono e non fanno, e, con questa nuovo approccio della Magistratura, non faranno più neanche il poco che stanno facendo. Non dobbiamo dimenticare che siamo noi, il popolo italiano, che li abbiamo mandati a governare, in un modo o nell’altro, e che loro operano su nostra delega e nel nostro interesse. Applicare le leggi ordinarie alle azioni dei ministri significa bloccare le loro già timide iniziative e, in pratica, rinunciare ad avere un governo.
RISPOSTA
Lenzini
il governo gialloverde è nato dall’unione di due partiti contrpposti IL Mov.5stelle e la Lega.
Accordi presi ad elezioni avvenute e quindi la “volontà” popolare non c’entra nulla. Mai e poi mai avrei votato un partito X se avessi saputo che si sarebbe alleato col partito Y a mia insaputa.
E già questo è un’anomalia della politica attuale.
Per quanto riguarda Salvini: se crede si legga questo:
https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-xii/capo-iii/sezione-ii/art605.html
Poi ne tragga le conclusioni. In Italia vige la separazione dei poteri e l’obbligatorietà dell’azione penale. Parere personale: andrebbe indagato il governo in toto e non solo Salvni, ma Salvini ha la maggiore responsabilità del “fermo” delle navi in porto.
Io non so se i parlamentari decideranno per salvarlo dal processo, ma lui stessso diceva che non ne aveva alcuna paura.
Se è innocente non ha nulla da temere.
Oppure anche lei pensa che qualcuno solo perché ha il potere, può essere considerato al di sopra della legge?
“Capisco la sua ignoranza sulla materia da uno che vive all ‘estero da 38 anni non riesco a capire come puo difendere una persona che cerco di amazzare gentecche faceva il proprio lavoro,solo in Italia trovi cittadini come lei che fanno il possibile o peggio per andare contro a un ,allora ministro della difesa ,che vuole difendere i propri confini da una invasione continua di afroarabi la maggior parte delinquenti e ladri ,un giorno quando sara maturata un po vedra che le mie parole fanno senso,si
vergogni .”
Questo commento è arrivato sulla mia mail privata. (Questo articolo compare oggi su “Italians”).
Questo, devo dire non il commento peggiore finora ricevuto, ma diciamo che è di un tenore piuttosto “forte”. Ma ne ho ricevuti altri di profondo dissenso e in difesa di Salvini.
Pochi di condivisione.
Ho ricordato a questo “signore” che in Italia c’è ancora libertà di espressione, ma, ho l’impressione, sempre più accentuata, che i nostri connazionali stiano diventando molto intolleranti alla “libera circolazione delle idee”.
Non è un buon segnale. Si può non essere d’accordo ma dire “si vergogni” solo perché ho espresso pubblicamente con nome e cognome le mie idee, mi pare una brutta deriva.
Spero di tratti di casi isolati ma temo che l’atmosfera, per quanto riguarda il rispetto delle idee altrui, si stia molto deteriorando.
“Si vergogni” perché Lei avrebbe attaccato “il difensore dei confini italiani”?
Ammesso e non concesso che i confini italiani siano minacciati da poveri disgraziati che fuggono dalla fame e dalle guerre, prima dei confini di qualsiasi terra, esistono i diritti degli uomini di essere trattati come esseri umani.
Non esistono confini da difendere che possano contravvenire a quest legge universale.
Signor “Tizio” si vergogni lei.
RISPOSTA
Beh “attaccato” è un po’ forte, diciamo criticato. Quello si, ma il diritto di critica esiste ancora, mi risulta.
“Applicare le leggi ordinarie alle azioni dei ministri significa bloccare le loro già timide iniziative e, in pratica, rinunciare ad avere un governo.”
Ma lei signor Lenzini si rende conto di ciò che dice?
Vorrebbe sovvertire un pilastro dello stato di diritto?
“La legge è uguale per tutti” lo tenga bene in mente.
E´inutile . E´sempre la stessa solfa. Chi sbraita contro Salvini si
guarda bene, pero´, da ospitare a casa sua qualche dozzina di ” migranti”.
E´la caccia all´untore ( gratis ) come ai tempi della peste. Che
tristezza………….
Buon Natale e, magari, in compagnia di migranti.
(RISPOSTA
Allora, secondo lei il ministro è al di sopra della legge? )
Gnetile Sig.ra Gazzato,
non ho remore a risponderLe : naturalmente un ministro non e´al di
sopra della Legge. Tuttavia mi sembra di leggere sui giornali odierni
che lìntervento “incriminato” non sia stato solo effettuato da Salvini.
Tutto l´entourage di Governo sapeva della cosa e Salvini dice di
poterlo dimostrare a tempo dovuto mostrando delle Mail.
Vedremo……….
Oltre a cio`: certo e´che in Italia se avessimo dovuto processare tutti
i Ministri che, dal 1945 ad oggi, hanno commesso ” crimini” impuniti
avremmo le carceri piene soltanto di ex-ministri. Lasciamo perdere che
e´meglio………
Desidererei ricordarle, last but not least, che la maggior parte ( oltre
il 75% ) dei cosidetrti ” migranti ” altro non sono che ” migranti
finanziari” cioe´gente che cerca l´approdo nella UE per vivere a spese
degli Stati ospitanti. Vuole che le descriva dettagliatamente cio´a cui
hanno ” diritto” i famigerati migranti qui in Germania ? Le si
rizzerebbero i capelli.
Buon Natle anche a lei.
RISPOSTA
sono d’accordo che la responsabilità, in questo caso vada condivisa con gli altri membri del governo , anche se la maggiore responsabilità ce l’ha Salvini.
Ma si tratta da parte dei magistrati di un atto dovuto.
Dubito che ci saranno conseguenze penali per l’ex ministro
Ma rilevo che Salvini aveva detto, a suo tempo, che non avrebbe avuto alcuna paura di affrontare i magistrati.
Abbiamo visto come!Cercando di ripararsi dietro l’immunità.