Non abbocchiamo

Idea semplice ma geniale quella dei quattro ragazzi che sono riusciti a mobilitare cosi tanta gente e a riempire quella piazza formidabile a Bologna.
Quasi un miracolo evangelico, Zingaretti è persino tornato rubizzo dopo che il colore predominante della sua faccia tendeva (troppo) al giallo.
Sono belli quei “pesciolini” di cui ci sono tante foto, portati da chi ha raccolto l’invito ed è andato a manifestare per la democrazia.
In fondo le sardine sono un pesce “povero” ma pieno di sostanza, da noi si fanno “in saor”, cioè a strati alternati di sardine pre fritte e cipolla tritata.
Chi non la conosce la prelibata specialità veneziana?
E poi sono belle quando sguazzano a frotte nel mare e anche quando sono sul banco del pescivendolo, dentro quei contenitori, fresche e luccicanti che è un peccato mangiarsele.
“Noi non abbocchiamo”, diceva uno slogan in Piazza Maggiore.
Bravi ragazzi, avanti cosi, non abbocchiamo, io no di certo.
Ed ora questa esperienza si ripeterà sempre più di frequente e andrà a contrastare “superman” e i suoi superpoteri. Finalmente.
Una marea di sardine luccicanti, argentee con lo sguardo vivo a contrasto della retorica insipida di chi promette a vanvera cose che sa benissimo che non farà mai.
Lo abbiamo già sperimentato, cosa ci vuole ancora per capire che anche questi, il popolo lo stannno prendendo per i fondelli?
Che ci spieghi Salvini che cosa ci facevano i suoi all’Hotel Metropol di Mosca, quali intrallazzi stavano combinando?
Non lo ha ancora fatto.
Non ci accontentiamo di “io non ne so nulla”, troppo comodo, deve spiegare per filo e per segno cosa stavano tramando.
E si dissoci da Orban e compagnia se vuole veramente essere preso in considerazione come leader di un partito che vuole davvero governare dentro le regole della democrazia, altrimenti non gli credo.
Ora che la sinistra ha ripreso “colore”, ora che stanno di nuovo parlando di idee e non solo di come fare per liberarsi di Renzi, che finalmente si può sfogare a prendersi a casina sua transfughi di Forza Italia, ora forse è arrivato quel benedetto momento in cui la sinistra poù dire una parola in piazza.
E per questo deve ringraziare quei quattro ragazzi, la loro bella idea, la creatività che esce nei momenti difficili e tutta quella gente che crede ancora che ritornare a credere in degli ideali non sia, dopotutto, un’utopia irrealizzabile.

3 commenti su “Non abbocchiamo”

  1. Mai darsi per vinti, tenere fino all’ultimo alle idee in cui si crede,
    propaganda e sondaggi hanno questo scopo, di farti credere in errore, di farti intendere quel è il vento che spira (quasi sempre quello di destra) e di convincerti che non c’è nulla da fare, tanto vale arrendersi, o meglio ancora, saltare sul carro del vincitore.
    Spero proprio che l’Emilia riesca ad arginare l’onda lunga del Salvinismo. L’attuale governo s’è trovato ad affrontare problemi gravosi che certamente lo espongono a facili critiche e non giocano a favore di una raccolta di consensi.
    Una manovra economica difficile, il problema dell’acciaieria di Taranto pretestuosamente annunciato già al tempo del Governo giallo-verde, adesso la tegola di Venezia allagata e del Mose non ancora operante.
    Ma occorre la maturità di capire che certi problemi vengono da lontano e il governo attuale s’è preso il carico di risolverli evitando ulteriori ritardi che nuove elezioni avrebbero comportato.
    I governi devono perseguire obiettivi utili per il Paese, anche impopolari, senza badare ai consensi, che verranno da sé in funzione dei risultati.
    Si ricordino questo gli emiliani senza ascoltare le sirene delle facili promesse salvifiche fatte ad unico scopo elettorale.

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  2. Ieri, a Modena, altra manifestazione delle “sardine”, piazza gremita nonostante la pioggia e che spettacolo quegli ombrelli aperti di vario colore.
    L’opposizione alla destra e al salvinismo ha trovato l’emblema della sua riscossa.

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  3. La sardina bolognese sta diventando un brand. Ormai le quotazioni delle sardine, anche al mercato, salgono.
    Si stanno diffondendo in tutto il paese per arginare gli squali, uno soprattutto travestito da capitano.
    Prendono piede, anzi pinna, ormai in tante piazze.
    E intanto però gli speculatori ne approfittano.Da chi cerca di metterle in difficoltà dicendo che la foto della piazza di Bologna si riferiva ad una vecchia foto di un capodano (se le inventano, i seguaci del capitano, di cotte e di bruciacchiate), oppure alzando il prezzo al chilo, oppure ostentando indifferenza (aspettiamo tre giorni vedrete come puzzano), oppure i fondatori/ideatori non sono che ragazzotti in cerca di visibilità…
    Certo che ognuno deve dire la sua in tutte le forme e in tutte le salse.
    Ma, almeno per ora, la salsa di sardine è molto richiesta e va più della rosa e della verde, per non parlare poi della gialla, quella proprio non la vuole più nessuno.

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