Manca il pane a Venezia, come nella poesia e piove, continua incessantemente, ha piovuto tutta la notte. Qui, in terraferma teniamo d’occhio i fiumi, se il mare non riceve potrebbero uscire dagli argini , anche se sono altissimi e sono molto controllati.
Venezia sotto acqua e anche sotto una marea di chiacchiere, le solite, contro la politica che ne fa da sempre una passerella sulle passerelle, vicino ai simboli della città, ben sapendo che quelle foto sono una vetrina e che faranno il giro del mondo.
E poi ci sono le chiacchiere sui social dai quali su Venezia “piove” di tutto, robaccia, immondizia indifferenziata come quella, tra le tante, che…” visto che vuole l’autonomia, anneghi”. Qualcuno, che non merita nessuna pubblicità, lo ha scritto sul solito FB. Il libro delle facce…toste.
E poi ci sono le chiacchiere di chi con Venezia ha qualche conticino in sospeso: troppo” cara”, troppo “signora”, troppo “altera”, insomma troppo tutto.
La città più fragile, più originale e anche più bella del mondo è, ancora e sempre, troppo spesso un’opinione diffusa, quasi mai condivisa, tagliente, supponente a volte arrogante e spesso volgare.
Ora, poi, da quando c’è questa” meravigliosa” opera ingegneristica che, purtroppo, dopo tant’anni giace sommersa e, pare, fatica ad alzarsi. lei, che doveva essere il “miracolo”, ad argine della marea troppo alta, si sta rivelando un pozzo infinito di corruzione di scandali di veleni e di opportunismo politico, ancora di più e peggio che mai.
E Pantalone paga, sempre paga, ora anche col bancomat, dietro fattura, con Iva, tracciabile, come le orme lasciate dalle scarpe infangate nel salotto buono della città, quando si ritireranno le acque e finalmente potrà ricominciare a vivere “normalmente”.
Lasciatela in pace, non infierite, sfogatevi altrove, ora Venezia ha bisogno solo di essere aiutata ad uscire dal fango che la sommerge, sia quello reale che quello virtuale.
Che fa ancora più danni del primo.
eppure che bella la Basilica di San marco anche sotto acqua! Che spettacolo impagabile e poi non vogliono pagare…si lamentano che costa cara…perbacco ma avete visto li che roba che c’é, la volete pure gratis?
Solidarietà, tanta ai veneziani.
https://youtu.be/XZrgAK4abNs è dopo il fango a Venezia cosa resterà ancora il sale che corroderà i muri i mosaici …visto come stanno andando le cose e i politici che ci ritroviamo specialmente in Veneto Venezia avrebbe bisogno proprio di un miracolo ..
RISPOSTA
grazie, bellissima canzone del poeta De Gregori. “Venezia luogo comune della malinconia”. Non la conoscevo è commovente, come il video.
Ma a Venezia i miracoli avvengono, è essa stessa un miracolo. Ce la farà.
Mariagrazia,
parlare di Venezia, tentare di descriverne le bellezze, decantarne la storia, vantarne l’unicità, ammirarne le opere d’arte, è sempre riduttivo, e per molti è così scontato che quasi non l’apprezzano più, si sono assuefatti.
Più facile metterne in evidenza certi difetti, più chic criticarne gli abitanti, il loro carattere, l’esosità dei prezzi, etc
Perciò è meglio lasciar perdere, limitiamoci a pronunciare il suo nome -Venezia-contiene già tutto, storia, arte,singolarità, fascino, seduzione.
Una tale meraviglia, non ci sono dubbi che debba essere salvata, nonostante gli errori del passato, le diatribe sulle soluzioni, le ruberie dei politici, il moltiplicarsi dei costi, i ritardi colpevoli, l’opera incompiuta, tutte queste disfunzioni che per l’ennesima volta non riescono a salvarla dalle alte maree, lasciandola in balia delle acque salmastre.
Forse quest’ultima sconfitta del nostro Paese, servirà a qualcosa, la speranza, si dice, è l’ultima a morire.
Sarò una sentimentalona, ma a me piace questa canzone d’altri tempi
https://youtu.be/2B_dbWXEnQI
RISPOSTA
eh si, sentimentalona, davvero altri tempi, ma romantica però.
Questo articolo dell’Espresso, conferma i miei timori sul MOSE:
http://espresso.repubblica.it/attualita/2017/02/03/news/il-mose-fara-affondare-venezia-1.294793